Recensioni per
Won't You Dance With Me
di calock_morgenloki

Questa storia ha ottenuto 146 recensioni.
Positive : 145
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
13/10/17, ore 00:21

Come ho già scritto, uno degli elementi di questa long che ho trovato più positivi è la caratterizzazione che hai dato ad Irene: come già ti ho accennato, il tuo sviluppare il personaggio, potenziandone il lato di complicità, affettuoso ed amichevole nei confronti di Sh, liberandolo dalle implicazioni/complicazioni sentimentali , con quel suo atteggiamento protettivo, l’ha animato di una vita nuova, non molto considerata dagli autori del fandom, che trovo credibile ed interessante. Ne hai fatto una donna forte, decisa, autoritaria come l’Adler di SIB ma qui, in più, ha del sincero affetto e premurosa attenzione, quasi materna, verso Sh, che trova in lei un rifugio sicuro (“…lui si lasciò stringere, appoggiando la testa…”) dalla terribile tempesta scatenata dalla stupidità di Victor e dalla diabolica perfidia di Jim. Ti meriti un applauso a scena aperta per avere fatto recapitare, da parte sua (e nostra), un sonoro schiaffo a Trevor, ed in quel gesto Irene carica tutta la sua rabbia contro chi ha fatto così male a Sh, in modo così vile e gratuito.
A proposito di Jim che, mentre sta con Victor, fa in modo che arrivi ad Holmes un messaggio inequivocabile che ha la potenza di un pugno violento ed improvviso in pieno volto, penso proprio che un'immagine così nitida e significativa della sua malvagità sia difficile da trovare in quanto, in essa, hai saputo coinvolgere, in maniera forte ed estremamente espressiva, sia la sfera sentimentale sia quella puramente fisica ed umana delle persone coinvolte ("...Moriarty alzò lo sguardo dal compagno..."). Già il vedere Victor insieme a Jim è stato devastante, ma Moriarty ha voluto di più: ha organizzato l’umiliazione del ballerino suo rivale, come firma indelebile sulla sua sconfitta. Infatti, secondo me, l’incontrare Trevor nella suite che è anche di Holmes, non è un fatto casuale o dettato da leggerezza ed imprudenza, ma calcolato lucidamente.
Victor diventa, così, un vuoto pupazzo sotto (letteralmente) Jim che se ne serve per far il più male possibile ad Holmes.
Il capitolo è dominato da quella vista agghiacciante e rivoltante che inchioda Sh ad una verità terribile: da ben due anni lui è stato solo ed anche tradito in modo subdolo con la persona che, quasi sicuramente, più lo odia al mondo. Questa rivelazione scatena in lui una sofferenza devastante che tu descrivi con lucida analisi (“…sulla pelle pallida erano ben visibili quattro piccoli tagli… segni delle unghie… affondò le dita tra i ricci scuri, stringendoli talmente forte da farsi male…”). Ci sentiamo vicini a lui ed al suo dolore, proprio perché riusciamo a percepirlo attraverso le tue parole che ce lo riportano con grande credibilità. Lo definisci un “dolore sordo, paralizzante” e non c’è alcunchè di scontato o banale, qui; niente scenate improbabili o ridicolmente caricate: rimane negli occhi, perché riusciamo a “vederla”, quella figura dolente, nella penultima frase del capitolo, seduta per terra e con la testa fra le mani, in cui hai concentrato tutto il dolore possibile ed immaginabile.
Il riportare, poi, tutta la sequenza delle chiamate perse e dei messaggi inviati da Victor, l’ho trovata una strategia efficace per tenere alta la tensione di chi legge, o meglio, di chi soffre oltre a Sh, che siamo noi, e per rendere ancora più evidente la nauseante mediocrità di chi tenta di risalire una corrente che, ormai, lo sta trascinando lontano. Infatti, come ho già osservato sopra, è palese che Moriarty non ami nemmeno lontanamente Victor ma lo abbia usato per i suoi scopi malefici. Quindi è più che probabile che, dopo essersi servito di lui, il rivale di Sh lo getti via come un oggetto rotto diventato inutile. E grazie alla precisione con cui ci fai ricostruire il puzzle del rapporto tra il nostro ballerino e l’avvocato, siamo consapevoli che quest’ultimo non fosse mai stato all’altezza della sensibilità e della capacità di amare di Sh, ma che si sia servito della sua bellezza e del suo successo per vantarsene come un pavone che mostra la sua stupenda ruota ma che, se apre il becco, fa cadere letteralmente le braccia.
Vedo che oggi hai aggiornato con “Disco Inferno” e sono tentata di andare a leggere subito quel capitolo, ma non voglio rovinarmi l’attesa ed il gusto di scoprire l’evoluzione della trama nel modo giusto: mi trovo indietro nel seguirti, ma questa corsa la sto facendo più che volentieri perché la storia merita davvero attenzione.

Recensore Master
12/10/17, ore 22:11
Cap. 10:

Sono quasi morta!!!! Sherlock che ci prova spudoratamente con John... per non parlare della sua gelosia! Stupendo!! :') jhon caro attento che il nostro caro Holmes è molto focoso ;) non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo per non parlare del confronto con mary. Alla prossima cara ^^

Recensore Veterano
12/10/17, ore 20:15
Cap. 10:

Ehy Cami!


Scusami per il ritardo con cui recensisco il capitolo, ma oggi ho avuto pochissimo tempo librero ed ho trovato un momento libero solo adesso.


Questo capitolo è forse la cosa più bella e sexy che io abbia mai letto. È tutto spledido.


Dalla gelosia di Sherlock, al loro appuntamento e la loro pomiciata in discoteca ( lì sono collassata, sappilo) e per finire quella nel taxi. Davvero sorella, hai fatto un lavoro strepitoso.


Il capitolo è scritto una maniera sublime, ho quasi provato sulla mia pelle tutte le sensazioni e le emozioni che hanno provato entrambi in questo capitolo.


Davvero, complimenti.


Ci sentiamo presto, se ti va.
Al prossimo capitolo.

Un bacio.


Mar
(Recensione modificata il 12/10/2017 - 08:16 pm)

Recensore Veterano
12/10/17, ore 19:38
Cap. 10:

Bellissimo capitolo come al solito e non vedo l’ora di leggere la macedonia di giovedì prossimo. Capisco che per esigenze di trama ci dovrà essere parecchio angst e non escluderei una ricomparsa del vecchio Jim. Dimmi però che ci sarà un lieto fine perché il titolo della storia non è che mi inviti molto a sperare. A giovedì prossimo carissima. C.S.

Recensore Veterano
12/10/17, ore 17:25
Cap. 10:

Cio
Credo che questo sia uno dei più belli 1° appuntamento Johnlock che ho letto, o almeno uno dei miei preferiti e non penso serva aggiungere altro tranne che per questi due non ci saranno MAI abbastanza agrumi: con tuuuutto il bene che fa la vitamina C
Ora aspetto trepidante 😆
A presto

Recensore Master
09/10/17, ore 23:05

Innanzitutto desidero ringraziarti per le puntuali e generose risposte alle mie recensioni. “Generose” per due motivi, prima di tutto perché i miei mostruosi ritardi nel lasciare qualche osservazione sulle ff non meriterebbero tante attenzioni ma anche perché, ciò che mi scrivi, non è costituito da semplici e frettolosi saluti ma, addirittura, trovi il tempo per sviluppare qualche idea per meglio spiegare ciò che hai voluto trasmettere. Quindi, grazie ancora, davvero.
Anche in questo capitolo assistiamo all'evoluzione del rapporto tra i due protagonisti e tu, come tua consuetudine, non dai alcunché di scontato e, con preziosa precisione, scolpisci, limi e ritocchi il testo per trametterci, con credibilità il, sempre più evidente, volto di ciò che lega i nostri due. Sh continua a trattare John con una certa ruvidezza ma, come osservi molto efficacemente, in quei modi piuttosto scostanti emerge “un curioso fondo d’affetto”. Convincente ed originale questa definizione, che coglie in pieno uno degli elementi irrinunciabili di un sentimento e cioè la presenza anche dell’affetto, come sguardo tenero e disinteressato all’oggetto del nostro amore. Addirittura Sh registra le puntate dell’amato DW per guardarle assieme a John; un gesto che, per Watson, è come un abbraccio inatteso, dolce e sorprendente, anche perché arriva da chi non ha dimostrato finora una spiccata tendenza ai comportamenti affettuosi.
E si arriva, poi, ad uno degli argomenti più spinosi e cioè la relazione tra John e Mary, ormai entrata in crisi, lasciata andare inconsapevolmente verso il naufragio dal medico che, comunque, vuole sondare cosa realmente lo leghi in modo così coinvolgente al ballerino (“…Con lui era tutto diverso…”). Ma le emozioni che gli si scatenano dentro, anche ad un semplice tocco della sua mano, diventano sempre più impossibili da ignorare.
Qui inserisci il colpo di scena del ritrovamento di foto del passato di Sh che John, all’inizio, guarda con interesse e tenerezza, beandosi del fascino del suo “maestro” ma l’evoluzione del rapporto con l’altro ragazzo, onnipresente vicino al ballerino, che s’intuisce dai loro atteggiamenti sempre più intimi e meno amichevoli, scatena in John una potente gelosia che, comunque, contribuisce a renderlo consapevole di quello che realmente prova per Holmes. Quest’ultimo viene da te ritratto come fiducioso e disponibile nei confronti del suo amico, tanto che gli racconta, senza particolari problemi, il suo passato legame con Victor. Mi è piaciuta questa rappresentazione che dai di lui, così sinceramente desideroso di coinvolgere John nei momenti più significativi della sua vita. Efficace anche il flashback che ci fa assistere “dal vivo” agli avvenimenti che hanno profondamente segnato la sua vita.
Altra sorpresa che ci riservi in questo capitolo è la comparsa di Moriarty, anche lui famoso ballerino e, anche in questo Universo caratterizzato da sfacciataggine e malizia. Nella storia continui a far agire un’Irene che mi piace molto, amica sincera di Sh, o così pare, ed interessata al suo benessere. Un capitolo, questo, denso di spunti e centri d’interesse che stai gestendo con equilibrio e padronanza nel tenere intrecciati, ma bene evidenti, tutti i fili che costituiscono la trama di questa tua bella long. Bella davvero.

Recensore Veterano
09/10/17, ore 20:43
Cap. 9:

Sono in supermega ritardo, lo so lo so! Ti chiedo scusa ma ho avuto mille cose da fare. Btw, ho letto il capitolo stanotte e... forse non è stata una bella idea, non con i pensieri impuri di John davanti ad uno Sherlock cosplayer di Killian Jones! Insomma, non ero abbastanza lucida a fine capitolo per permettermi di scrivere una recensione, quindi eccomi qua, adesso.

Partiamo dal principio. John. Cosa devo dire di John? Si è trasformato in un 15enne in crisi ormonale (okay, Sherlock tende a fare quell'effetto un po' con tutti, quindi non me la sento di condannarlo o giudicarlo!). Il sogno. Partiamo dal presupposto che noi saremmo state più che felici di leggere un proseguimento del genere al primo bacio. Davvero. Ma soprattutto... la conseguenza di questo sogno. Oh, John. Discretamente imbarazzante, sì, sono più che d'accordo. Ommioddio, sto immaginando la faccia e le battutine di Sherlock in caso dovesse mai venirlo a sapere, aiuto.
Comunque, questo sogno almeno gli ha fatto prendere il coraggio di invitarlo ad uscire (voleva subito far realizzare la seconda parte?! Watson, sputa il rospo). Parliamo di Sherlock che impanica facile non appena gli chiede di uscire. Boom, sparito nel nulla o forse morto stecchito a terra - mi sto domandando chi dei due farà morire d'infarto l'altro per primo! Il riferimento a TEH con Myc che porta i genitori a vedere Les Mis 😭😭
- "Senti, facciamo così: io mi occupo della cena, tu del dopo. D'accordo?" "Cosa intendi con dopo, esattamente?" "Andiamo, John, non vorrai certo farmi credere di essere il tipo da 'conclusa la cena, subito a dormire', vero?"
ADESSO ho paura. Cosa intendiamo con dopo, esattamente?? Lo chiedo io, davvero, in che senso, cos'hai in mente? Cos'hanno in mente? AIUTO

Parliamo anche di John che si acconcia per bene the bloody CIUFFO of sex! (Non mi riprenderò mai dai suoi capelli nella S4, non credo che Sherlock si sia ripreso in effetti. Come ha fatto a non morirgli davanti, io davvero non me lo spiego)
Ma parliamo di Sherlock. Aiuto. Aiuto. No, seriously, ha rapinato il guardaroba di Killian Jones (I mean, ce lo hai presente vero? Rido, do per scontato di sì visto che è il mio secondo figlio) o cosa? Jeans (JEANS, sto pensando a Sherlock in jeans nel pilot, aaah) neri e ATTILLATI. Potremmo soffermarci anche qui insomma, perché John è morto non appena Holmes gli ha dato le spalle e si è piegato per parlare con il taxista. Okay Sara, calmati, andiamo avanti. La purple shirt, ovviamene, non poteva mancare al primo appuntamento, con tanto di bottoni che hanno tutta l'aria di saltare e il resto. E poi... la giacca di pelle. Non so se riesco a immaginarlo con la giacca di pelle, anche se non mi dispiacerebbe per niente vederlo. Più che altro mi chiedo dove ne ha tirata fuori una (io l'ho detto che centra Killian Jones!)

Allora, John che si sofferma sul collo di Sherlock e poi sulle mani mi ha procurato degli scompensi. Soprattutto perché io ho un problema con quelle mani maledette (avevo detto che non è stata per niente una bella idea leggere questo capitolo all'una di notte.) Chiusa parentesi, hanno passato l'intero viaggio mano nella mano, sono leggermente commossa, sono due babbei così innamorati.

Arriviamo da Angelo.
- "Tu sei proprio sicuro di non saper leggere nel pensiero, vero?" "In quel caso avrei già capito se preferisci stare sotto o sopra, John."
CAMILLA COS-
COSA
C O S A
SHERLOCK COSA?
Non ci credo. Non può averlo detto davvero. Devo aver letto un'altra cosa.
Lo ha detto davvero? Sherlock? Cami?? John tutto okay????? Rispondi alla domanda John, e poi andatevene a casa lasciate perde la cena.

- "Non sono il suo ragazzo." "Ah no?" "È in prova."
Sono caduta, giuro. È in prova, sto amando. Possiamo tornare indietro nel tempo e suggerire la battuta ai mofftiss? Li avrei pagati, in caso. Mi vendo un rene, ma vi prego, inseriamo questa battuta nella serie, sigh.

Ovviamente tutto questo non poteva non portare a qualche dubbio, non sarebbero stati loro se fosse andato tutto rose e fiori. John entra nel panico facilmente, non mi sarei aspettata niente di diverso. Ma è innamorato, e glielo dice chiaro e tondo. Questa davvero non me l'aspettavo. E neanche Sherlock. Che come al solito ha capito tutto al volo (sì certo, come no) e pensa che lo abbia invitato a cena fuori per lasciarlo e così tornarsene da Mary. È un genio eppure è così scemo. Quando gli ha detto di non prenderlo in giro stavo per scoppiare, l'esperienza con Victor ha fatto molti più danni del previsto, danni che sono andati avanti negli anni e si sono amplificati. Sherlock non ha avuto nessuno dopo di lui, e probabilmente era certo che non ci sarebbe mai stato nessun altro.
Ed è così triste. Ma almeno è arrivato John.

- John, dopo Victor io non ho più... Non ho più provato sentimenti del genere per nessun altro. Però voglio che tu sappia che-
Che? Che cosa? Dai, si stava dichiarando! BILLY, ti pare il momento? Siete tutti crudeli, basta, I'm out.

Okay, mi fermo qui che questa recensione sta diventando piuttosto disagiata. Ho davvero paura per il prossimo capitolo. Uhm, paura non è proprio la parola giusta... non vedo l'ora di leggerlo, ho come il sospetto di aver capito dove si andrà a parare e... aiuto. Tutto il capitolo... no, non reggo. Lo so già, non reggo. E poi sono curiosa di sapere cos'ha organizzato John per il dopo cena. "Abbigliamento casual" perché così è più pratico da togliere, o?!?! VA BENE, la pianto, la pianto.

Aspetto giovedì (a proposito, aspetto anche di vedere Mary levarsi di torno), un bacio :)

Recensore Veterano
08/10/17, ore 14:56
Cap. 9:

Ciao carissima! Mi dispiace di essere sparita, non sto qui a spiegarti il come ed il perché, diciamo che ho avuto un momento di apatia disoccupazionale. Quindi scusami, perdonami, ma eccomi qua. Ho letto i tre capitoli che mi ero persa adesso, ed ammetto che leggerli tutti insieme rende molto di più che separatamente. Essendo anche lungotti, fanno un certo effetto e mi hanno fatto apprezzare e sentire i sentimenti che ci hai voluto trasmettere. Aggiungo un complimentone nei tuoi confronti per la caratterizzazione di Moriarty nell'ultima parte del flashback, mi è piaciuto davvero tantissimo e l'ho rivisto anche nei gesti più piccoli che gli hai fatto fare (per non parlare dei discorsi!). Poi loro due, John e Sherlock: bellissimo il primo bacio, con quelle nozioni tecniche di danza che non comprendo perché sono una grandissima ignorante, ma che rendono il tutto molto realistico. La tensione fra i due è palpabile, in quel momento, ed il bacio è il coronamento di sentimenti contrastanti e realistici. Comunque io li adoro, ed adoro particolarmente questa tua versione di John ed il fatto che il POV sia principalmente il suo perché ultimamente sono in fissa con Martin Freeman e non posso non apprezzare l'immaginarmelo attraverso le tue righe scritte. Quindi arriviamo a quest'ultimo capitolo, con questo appuntamento a suo modo esilarante, anche se costellato sempre da confusione ed incertezza; l'unica certezza reale è che questi due non possono più fare a meno dell'altro. La scena che ho apprezzato di più è stata quella della corsa in taxi e delle loro mani intrecciate; l'ho trovata molto reale poiché per esperienza personale posso dire che all'inizio di una relazione anche un gesto così piccolo ha davvero il potere di farti torcere le budella dall'emozione. Quindi complimenti, perché hai reso bene tutto ciò.. Poi il loro punzecchiarsi, i loro sguardi, le loro emozioni! Ho adorato tutto, ma ancor prima che leggessi le note già sentivo nell'aria che questa atmosfera positiva non poteva durare per sempre. E ci sta, suvvia, un altro po' di angst. Non riesco ad immaginare il come, escludendo Mary dai motivi perché per me è chiaro che verrà mandata a cagare senza problemi, quindi mi lascio alla tua immaginazione fidandomi della tua vena creativa. E non mi deludi mai, quindi è fiducia ben riposta. Ti saluto e ti mando un bacio, a presto. :)

Recensore Master
07/10/17, ore 11:54
Cap. 4:

Bellissimo capitolo, questo, in cui hai giustamente lasciato più spazio all’introspezione ed alla riflessione su ciò che sta succedendo “dentro” a Sh ed a John. Irene, nella tua long, diventa una splendida acceleratrice del processo di presa di coscienza di Watson per cui, quella confusione che lo turba quando si trova con il ballerino, debba sicuramente essere identificata con qualcosa di diverso rispetto ad una semplice amicizia. Mi ha particolarmente emozionato, a proposito di questo, il momento in cui i due protagonisti si sfidano davanti alla porta chiusa della cucina e John è in preda ad un turbinio di stati d’animo e di sensazioni che sente di non aver vissuto prima e che sono talmente trascinanti dal punto di vista emotivo che, anche la sua ragione, sembra non riuscire a catalogarli ed a trovare una soluzione per non rimanere nel caos. Il tuo inoltrarti direttamente nel cuore di Watson ed indirettamente, servendoti di Irene, in quello di Sh, è semplicemente sorprendente per l’ampiezza e la qualità dei ragionamenti e delle osservazioni che ci restituiscono un quadro psicologico dei nostri due assolutamente credibile, lontano da qualsiasi ricostruzione semplicistica o troppo scontata.
Intensa e suggestiva la descrizione accurata del 221b, perfettamente in linea con quanto abbiamo conservato con cura nella nostra memoria di sherlocked e johnlocked: un mondo a parte, apparentemente scombinato e caotico ma, invece, degno teatro di un legame unico ed originalissimo, forse il più intrigante degli ultimi anni di film. Sh e John: anche qui da te, pur nelle ovvie accezioni AU, non potrebbero esistere senza quel posto, senza quella Londra che li circonda.
L'avvio alla parte più riflessiva del capitolo la inserisci già nel dialogo tra i due, successivo al “duello” sull’ingresso o no in cucina, in cui il medico si mostra sinceramente ammirato dalle conoscenze scientifiche del ballerino e gli palesa tutta la sua sorpresa e tutta la sua ammirazione per la sua intelligenza così eclettica. Il modo con cui Sh accoglie quell'atteggiamento di sincera stima, ormai, (in compagnia di Watson sono frequentissimi i sorrisi sul suo viso), ci fa capire che il dolce annichilimento sentimentale di John è da lui condiviso, anzi si rivela più coinvolgente di quanto appaia. Sono le parole di Irene a rivelarlo a noi e ad un John sempre più disorientato e quasi terrorizzato dall’incredibile portata della rivelazione cui assiste involontariamente o quasi (“…sentì il respiro bloccarglisi in gola e il cuore accelerare i battiti…”). Hai scavato a fondo nel cuore di John, guidandolo nella spasmodica ricerca di tutti quei segnali precedenti (“…Non mollare, ti prego... Non lasciarmi…” che, ad una considerazione più lucida da parte sua, già rivelavano che quella che appariva come un’amicizia o come un simpatico atteggiamento di interessi comuni (il ballo), in realtà era ed è un sentimento fatale, grande e raro. A proposito di Irene, mi piace molto il modo con cui l'hai definita, arricchendola di una parte empatia nei confronti di Sh che trovo davvero ben riuscita. La sua caratterizzazione risulta più definita rispetto alle Serie BBC e, secondo me, più interessante rispetto allo svolgimento della trama. Quella Donna, che per noi sherlocked è sempre apparsa come una pericolosa corruttrice di Sh e che rischiava, forse, di portarlo lontano dall’influsso da “conduttore di luce” di John, è diventata, qui da te, una sua amica, lontana da tutti i sospetti di un suo interessamento sentimentale nei confronti del ballerino. O almeno penso che rimanga tale. In SIB abbiamo sì appreso della sua omosessualità, ma i suoi comportamenti, almeno per quel che mi riguarda, mi hanno sempre suscitato una certa “gelosia” e protezione nei confronti di quello che io ritengo “territorio” esclusivo di John, in quanto il personaggio appariva più sibillino, più camaleontico. Ripeto non ho letto i tuoi capitoli seguenti, ma l’Irene che hai fatto agire fino a qui mi piace davvero tanto.
L’ultima parte del capitolo è rassicurante e ci riporta in quel clima di complicità e di goliardica intesa che è proprio il “respiro” del vero 221b, naturalmente reso più vivo e caldo da un sentimento che, per ora, circola impetuoso ma sotterraneo. Bellissimo quel rimbalzare di confidenze, di complimenti sinceri, di ironica condivisione degli aspetti più “terra terra” di uno stare insieme, come la cena a base di cibi cinesi alquanto “originali” (“…E prendi anche l'ultimo ponzi, o come diavolo si chiama...”). È ovvio che Sh, ora, sa che John ha sentito le rivelazioni di Irene, con il suo acume non può sicuramente averlo ignorato, penso, pertanto, durante quell’improbabile pasto serale, l’elefante nella stanza cominci ad essere un po’ troppo ingombrante. Come ho scritto all’inizio di queste osservazioni, il capitolo l’ho trovato davvero ben riuscito e questa tua long mi sembra sempre di più un qualcosa di raro.

Recensore Junior
07/10/17, ore 01:50
Cap. 9:

Ehiiii mi è piaciuto un sacco! Sono troppo teneri!!! Mi raccomando sii buona e non strapazzarmeli troppo nei prossimi capitoli!! Un bacione

Recensore Master
07/10/17, ore 00:10

Il risveglio improvviso e catastrofico di John, che si ritrova sul pavimento e vede uno Sh molto diverso da quello agonizzante della sera precedente e, ora, addirittura annoiato da una lettura troppo frivola per lui, è veramente divertente. Si scioglie così, con una risata, la tensione accumulata dopo la svolta angst del capitolo precedente. Che Sh stia bene lo si capisce chiaramente dalle risposte arroganti con cui tormenta il povero Watson. A questo proposito lo schiaffo, che risuona improvvisamente nella stanza, lo trovo davvero un’ottima svolta nel rapporto tra i due, una specie di chiarimento per esprimere quale livello abbia raggiunto l’interesse di John per il ballerino. Fai decisamente impennare la tensione e l’interesse giocando sul contrasto tra la portata della preoccupazione e del coinvolgimento di John e l’atteggiamento odiosamente arrogante di Sh che, comunque, secondo me, maschera un grosso malessere e qui, di nuovo, arriva piacevolmente la nota IC perché un simile comportamento si addice perfettamente ad Holmes. Infatti l’abbiamo visto manifestarsi più volte nei vari episodi BBC: io, adesso, ricordo per esempio quello che, probabilmente, è il più eclatante, e cioè quell’esplosione di antipatica superiorità che Sh ha, di fronte al caminetto della locanda in THOB, quando butta in faccia a John che lui non ha alcun amico. Un altro elemento d’interesse che introduci nella storia è la riflessione che si comincia ad attivare riguardo alle relazioni con altri personaggi e cioè al rapporto tra i due fratelli Holmes, ai loro legami familiari, Eurus compresa e, più intrigante rispetto alla vicenda, a quello tra John e Mary (“…John aspettò fino a quando la chiamata non si interruppe...”). Siamo consapevoli che una grande scelta dovrà avvenire nel cuore e nella mente di John e Sh sembra quasi non voler forzare la mano al suo “allievo”, probabilmente non del tutto pronto ad accettare che qualcuno stia diventando troppo importante per lui. Evidentemente il suo passato getta un’ombra inquietante sul suo futuro, ecco il ricorso alla droga, e sulla possibilità di liberarsi dalle catene di qualche terribile esperienza. Nella progressione della loro conoscenza ci sveli efficacemente uno Sh più umano, quasi simpatico e terribilmente di buon senso (“…Ha ragione lei…”). In più, addirittura, è lui stesso che, ovviamente in modo non chiaro, allude alla necessità di una tata per impedirgli di uscire in quelle condizioni. È lampante che si riferisca a Watson e la reazione di quest’ultimo è un altro dei tuoi tocchi spettacolari di un’ironia che provoca puro divertimento (“…John dal canto suo aveva semplicemente tentato di non collassargli davanti…”). Ma non è che l’ “antipasto” di una situazione che, di risate, me ne provocherà più di una, arrivando, con la lettura, alla fase del “binge watching”, in cui rappresenti, in modo vivace e spassoso, le schermaglie di fronte alla scelta dei fim da guardare. Da “Twilight” a “Supernatural” , passando per “Lo Hobbit” ed altri, devo registrare che, nei commenti acidi di Sh e nei “rimpalli” di John, hai toccato toni in cui lo spasso è davvero assicurato. Però, nello svolgersi leggero e spensierato della scena, hai evidenziato delle “crepe” che richiamano ad argomenti più seri, evocando momenti di sofferenza, come la tristezza di Sh che appanna in modo evidente i suoi occhi quando John propone la visione del “codice Da Vinci” o quando Holmes fa riaffiorare i suoi ricordi d’infanzia, segnati dalla sua attitudine ad evitare la compagnia degli altri, indotto dal comportamento particolare dei suoi familiari. E qui, improvvisa e luminosa, si apre non una crepa ma una vera e propria strada che John vede snodarsi davanti a lui, con speranza ed emozione: “…Con te è diverso, John…”. Bello bello bello.

Recensore Veterano
06/10/17, ore 04:11
Cap. 9:

Ehy Cami!


In preda all' insonnia più totale sono entrata, ho notato che avevi aggiornato questo pomeriggio (perdonami per il ritardo, ormai avrai capito che sono una ritardataria cronica) e nonostante l'ora tarda mi sono fermata a leggere il capitolo.


Il capitolo è straordinario come al solito, mi è piaciuto da matti!


Nonostante mi avevi giá avvisato in chat, sono stata felicissima di ritrovarmi come colonna sonora del capitolo Cry Baby e niente, ti amo ancora di piú.


Mi sono ritrovata molto nei panni di John in questo capitolo, cosa molto strana visto che per 3/4 del tempo nella mia vita assomiglio a Sherlock in maniera impressionante ( anche a Dean, ma dettagli)
Ma questa sua insicurezza, questa sua paura nello scoprire la reazione di Sherlock ai suoi messaggi e alle sue chiamate mi ha fatto sciogliere il cuore, oltre che farmi venire voglia di abbracciarlo fino a stritorarlo.


Sherlock sta continuando a prendere consapevolezza dei suoi sentimenti per John, ormai ha capito di esserci finito con tutte le scarpe e spero che non metta un muro tra di loro per paura di soffrire.

Ho amato il loro "appuntamento" da Angelo, mi ha fatto tornare alla mente la scena di " a study of pink" e niente, vado a piangere in un angolo.


Aspetto con ansia il prossimo capitolo!
Nel frattempo, se ti va. Sai dove trovarmi e sai che per me è sempre un piacere parlare con te!♡


Volo via perchè è davvero tardissimo.
Un bacio.




P.s: No, non mi sono dimenticata della tua dolciositá di citarmi nelle note, volevo solo illuderti di averlo fatto ( sono una stronza i know)


Non so davvero come ringraziarti, mi hai reso davvero felice e mi rende ancora più felice sapere che hai apprezzato così tanto queste canzoni che sono diventate le mie preferite. You are so sweet ♡



Adesso scappo davvero e torno dalle tenebre dal quale sono riemersa temporaneamente.
Tanti baci e un forte abbraccio.
Your queen of darkness ♡♡
(Recensione modificata il 06/10/2017 - 04:12 am)

Recensore Master
05/10/17, ore 22:37

L’apertura del capitolo non delude le mie aspettative, maturate dopo la lettura del precedente. Una prosa fluida, agile nei dialoghi, senza troppe soste nelle descrizioni o negli approfondimenti legati all’introspezione se non necessari allo sviluppo della trama. Mi spiego: la tua long mi sta piacendo moltissimo e, non per sminuire “Frappuccino For Two” ma questa mi sembra nettamente superiore come caratterizzazione dei personaggi e narrazione. “…John emise una risatina isterica…”: ecco qui uno dei tanti tocchi ironici che rendono frizzante la lettura, anche perché la faccia e le sensazioni di John ce le rendi talmente credibili ed IC che mi sembra di viverle io stessa. Tensione e divertimento, emozioni travolgenti e fatali attrazioni: questo, a pelle, è il substrato che mi lasci nella mente durante la lettura.
Dicevo del personaggio di John che stai rappresentando in maniera perfetta, ma non voglio dimenticarmi di farti i complimenti per come stai tratteggiando Sh. A parte il mitico ingresso fulminante nella sala da ballo del primo capitolo, procedi nel delinearlo con sensazioni di grande intensità, visive e quasi tattili: sguardi fulminanti, “iridi chiare”, ricci corvini, fisico perfetto dalle movenze eleganti, voce profonda e sensuale. Come se non bastasse, ne descrivi con precisione e naturalità certi atteggiamenti particolari che ne rendono un ritratto davvero reale, è come se lo vedessi davvero (“…lo stava fissando con la sigaretta bloccata a mezz'aria tra le dita… lo sguardo fisso sul panorama circostante…ecc…”).
Procedendo nella lettura trovo conferma che il tuo modo di raccontare è davvero speciale ed efficace perché è come se ci invitassi sulla scena, di volta in volta, suggerendoci di fare silenzio, per meglio assistere a ciò che succede nella storia. Sinceramente mi sembra davvero di stare al cinema, a vedere un film estremamente appassionante. La scena sul tetto è veramente ben riuscita, e si percepisce chiaramente che, tra di loro, c’è un’attrazione che sta diventando sempre più insopprimibile: John sta per esserne travolto, Sh molto probabilmente lo dimostra meno ma ritengo che, il proporre al medico delle lezioni private, non sia solo perché lo ritenga un ballerino potenzialmente bravo.
La discesa nell’angst è improvvisa e terribile (“…il cuore di John perse un battito quando notò la figura accasciata…”). Ho trovato efficace la tua scelta d’Autrice di far sì che Sh si droghi lì, in quella sala buia e silenziosa, dove avrebbe dovuto raggiungerlo John. Infatti, secondo me, se il fatto si fosse svolto tra le pareti di casa sua o in qualche vicolo deserto, l’avrei trovata una soluzione narrativa meno originale di quella che, invece, hai scelto tu. Se posso prendermi la libertà d’interpretare quest’opzione, io penso che, quella di Holmes, sia stata una drammatica richiesta di aiuto, disperata e tipica di chi non vede via d’uscita alla sua situazione, per cui, non trovando l’energia e la volontà di esprimere il dolore a parole, si preferisce affidare ad un gesto estremo la manifestazione del proprio tormento. Toccante la scena all’ospedale, in cui inserisci Mycroft, anche lui tratteggiato con efficaci caratteristiche IC. Mentre termino questa recensione vedo che oggi hai pubblicato il nono capitolo…Meglio che mi sbrighi.

Recensore Master
05/10/17, ore 21:35
Cap. 9:

Aaaah stupendo!!! Non ho parole per descrivere questo capitolo, sono troppo teneri e troppo divertenti :') si stanno avvicinando sempre di più e soprattutto sono così felice di sapere che jhon mollerà mary *~* non vedo l'ora di sapere cosa succederà nel prossimo capitolo, un abbraccio alla prossima ^^

Recensore Master
05/10/17, ore 15:46

Per prima cosa, ti avverto che i miei spaventosi ritardi, nel lasciare qualche osservazione riguardo alle ff, non sono dovuti a disinteresse ma ad una gestione un po' disordinata delle "Storie da recensire". Ed eccomi qui: non ho certo dimenticato la tua long precedente, che mi è veramente piaciuta, perciò tardi, ma con piacere e curiosità, arrivo a leggerti.
A quanto vedo, da “Starbucks” alla sala da ballo, certo che la tua fantasia di Autrice ha messo veramente le ali. In questa long hai sviluppato una potenzialità narrativa che si era intravvista in TSOT, quando Sh, con la testimone, ha accennato a dei passi di danza. Già nell’inizio del capitolo, ritrovo piacevolmente il tuo gradevole modo di raccontare, con tutta la pazienza e la precisione nel circostanziare gli avvenimenti e nel caratterizzare i personaggi. La presentazione di John e delle motivazioni che l’hanno costretto a trovarsi iscritto ad un corso di ballo è condita da una simpaticissima ironia che mi ha fatto davvero divertire, specie con l’inserimento dei pensieri che si accavallano, tumultuosi, e contrari a quanto sta accadendo, nella sua testa, e che tu hai evidenziato in corsivo (“…E io sono fottuto…”).
Hai reso spettacolare l’ingresso di Irene, perfettamente adeguata come insegnante di ballo ma quello di Sh è davvero reso in modo sorprendente perché hai saputo racchiudervi tutto il suo fascino magnetico. Quella che fai di lui è una delle descrizioni più suggestive ed emozionanti del nostro beneamato che io abbia mai letto, davvero, e ne raffiguri in maniera così precisa e sicura la perizia nel ballo che questa caratteristica non stona affatto, anzi, nell’insieme dei dati che appartengono all’IC. Più Sh di così…
Mi è piaciuto molto il primo confronto tra lui e John, un battibecco che hai ideato con un ottimo risultato, la lettura del pezzo è stata per me ancora più avvincente.
“…non riusciva a distogliere l'attenzione da lui…”: già percepiamo le prime, chiare avvisaglie delle grosse crepe che si vanno aprendo nelle convinzioni sessuali del medico che, immagino, ruotino attorno al famoso “I’m not gay!”, visto che è fidanzato con una donna. Grazie alla tua precisione ed agilità nel muoverti nella descrizione del walzer e del tango, ho gustato appieno quella scena e l’ipnotica attrazione, che John prova sempre più intensamente per il ballerino, l’ho percepita concretamente, tanto ce la trasmetti in modo coinvolgente. Anch’io ero idealmente a bocca aperta nel seguire le mosse di Sh e per noi, archeologiche sherlocked, è stato un momento di meraviglia e di vera e propria estasi di fronte a tale bellezza.
“…Chiedo venia, Vostra Altezza…”: e qui si apre il sipario su un vero e proprio pezzo di teatro con un John che trae nuova energia dall’attrazione che sta provando, via via sempre più distinguibile da una semplice curiosità, ed il desiderio di tentare di scoprire la vera essenza di quell’uomo così particolare ed uno Sh che ha un magnetismo ed un fascino decisamente fuori del normale. Ed anche questo è davvero IC, nonostante il 221b ed il frigo pieno di residui organici umani siano su un altro mondo.
Per concludere ho ammirato anche il prezioso bagaglio di conoscenze che hai saputo preparare per dare maggior credibilità alla tua storia. E, a dire il vero, ci sei proprio riuscita, nulla è banale, nulla è approssimativo. Ho rischiato di perdere, per superficialità nel non considerare i tempi per la recensione, la cosa preziosa che si preannuncia essere questa tua long.