Recensioni per
Won't You Dance With Me
di calock_morgenloki

Questa storia ha ottenuto 146 recensioni.
Positive : 145
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
22/10/17, ore 20:35

Ciao, scusa ma ho inviato senza recensire. Bello il capitolo qst 2 che iniziano a frequentarsi ma John non si decide a mollare Mary e prevedo che qst porterà problemi xche non lascerà il nostro dottorino senza fargliela pagare. Che bella la scena del casque con gli occhi che parlano e la scintilla è partita, Sherlock che lo bacia di nuovo e gli dice ora puoi andare. Corro a leggere i prossimi capitoli 😊 ciao

Recensore Veterano
22/10/17, ore 15:34

Eccomi; una lettura post-pranzo domenicale e familiare molto tranquilla, insomma. :P Ci voleva, giusto per riprendersi dall'abbuffata, e direi che questo capitolo è stato un perfetto "digestivo". Allora, che dirti; è difficile commentare questo papiro di lemon, passione ma, allo stesso tempo, di una dolcezza infinita. Ho gustato appieno le lunghe descrizioni, apprezzo il tuo alternare momenti di specifica precisione a parti di solo dialogo; in questa maniera diversifichi la lettura e cambi il ritmo degli eventi, senza però levare importanza ai fatti. E mostri comunque diverse abilità. La chiarezza della loro passione è indiscutibile, ma non è solo sesso, c'è anche un immenso amore. Amore che proviene in primis da te, perché si vede e si sente il tuo impegno in ciò che scrivi, e poi l'Amore che scorre fra questi due esserini innamorati come due ragazzini. Un vero piacere, per i miei occhi e per la mia fantasia. Quindi ti posso assicurare che sei stata bravissima e mai volgare; è stato un vortice di sentimenti espressi, e l'atto così ben descritto, anche in maniera pratica, non ha disturbato per niente (non che io sia capace di disturbarmi con qualcosa, eh, ormai mi conosci! Ma oggettivamente devi esserne fiera!). Sono intrigata anche dal rovesciamento dei ruoli, onestamente preferisco top!John ma sono veramente curiosa di vedere anche la controparte. Comunque hai scritto già qui una Lemon magistrale, piena di momenti romantici ed allo stesso tempo divertenti, con l'aggiunta di parti anche struggenti ed un po' tristi, con questi timori di Sherlock che dalle tue anticipazioni non sembrano essere infondati. Spero che tu non me lo faccia soffrire troppo, ma allo stesso tempo ho fame di un po' di angst. Vedi, anche io sono una donna piena di contraddizioni.. ;) ti saluto, complimenti come sempre, mia cara. Non scusarti, non preoccuparti e vai avanti così, che sei bravissima e non puoi che migliorare in questa arte creativa che già destreggi a meraviglia. Un beso. :)

Recensore Master
21/10/17, ore 00:47

Arrivo:sono contenta di aver recensito da poco "Disco Inferno", così posso entrare meglio nell'atmosfera di questo capitolo, sulla scia delle emozioni lasciate dal precedente. E poi ho trovato piacevolissimo il tuo modo con cui ti relazioni con chi lascia qualche osservazione alla tua storia: dopotutto sono io che dovrei ringraziare te, che t'impegni con tanto entusiasmo a produrre cose così piacevoli.
Arrivo a Baker Street, 221b, dove la temperatura sta effettivamente diventando torrida dopo la turbinosa serata in discoteca. Mi hai davvero fatto sorridere davanti a quella salita sulle scale con cui nemmeno la scalata dell'Everest può competere in complicazione ed impegno fisico.
Solitamente le scene a rating rosso, e qui siamo immersi in un capitolo intero di quella tinta, non mi attirano troppo, perché preferisco il “chiudere” la porta su ciò che avverrà tra le lenzuola o da qualsiasi altra parte. Ci sono anche esperienze di di ff che ho avuto modo di leggere in cui, quello che doveva essere l’incontro tra due corpi e due anime, diventa uno scontro bestiale sul ring di lotta libera, senza esclusione di colpi, con un frequente attingere alla volgarità ed al turpiloquio.
Qui da te ho trovato un’atmosfera diversa, davvero. Intanto mi hai stupito per la paziente e lucida ricostruzione di tutti i gesti e le sensazioni che hanno costruito quel loro primo stare insieme.
Poi hai intrecciato strettamente l’aspetto affettivo e quello puramente fisico, arricchendo quest’ultimo di una dimensione interiore che lo porta a far parte di un amore grande, in cui tutto è espressione di un’energia e di un sentirsi un’unica cosa. Così ci sono i gesti febbrili e concitati che esprimono grande desiderio, ma ci sono anche le paure di Sh e la dolce premura di John nel restituirgliele svuotate di tutta l’angoscia (“…Sono tuo, tuo, sempre e solo tuo, fino a quando il mio cuore non cesserà di battere e io di respirare…”). C’è il condividere le più private esperienze personali come le fantasie che Sh confessa a John, facendolo sentire ancora più importante, c’è l’adeguarsi l’uno ai desideri dell’altro fino a raggiungere la sintonia perfetta. Quello che, poi, mi è piaciuto del tuo modo di trattare questo rating così rischioso, è stato il proseguire tra loro di un dialogo serrato e fitto di affettuosità, esclamazioni, precisazioni, messaggi rassicuranti e carichi di attenzione. Così tutto è diventato più naturale e carico di un significato sentimentale profondo. Hai, infatti, rappresentato la coppia di persone che si amano e che, nella loro ricerca di fusione senza più interferenze esterne, esprimono al massimo la ricerca dello stare insieme senza più limiti. Continuano a parlarsi anche quando non ce ne sarebbe più bisogno.
Efficace il ritratto che dai dei due protagonisti in frangenti particolari come questo: Sh libera tutta la sua sensualità e voglia di amare e di essere amato, John ha superato il fossato della sua diffidenza verso un amore per lui non sperimentato, come quello per un altro uomo. Dal punto di vista di come hai scritto il capitolo, ho ritrovato il tuo seminare qui e là un po’ d’ironia che rende tutto più credibile ed avvincente, come lo Sh che si ribella ai modi troppo gentili di John (“…Per l'amor del cielo, falla finita e…”) e quest’ultimo che ha il suo bell’impegno per non soccombere per quello che si può veramente definire un “eccesso di piacere” (“…cercò di non farsi venire un attacco di cuore assistendo a quella scena…”). Brava, davvero, hai saputo gestire con misura un groviglio di emozioni forti e travolgenti senza scadere nel volgare o nel ridicolo. Non era scontato, vista la complessità dei personaggi.

Recensore Veterano
20/10/17, ore 13:06

Ciao!
Tu sai come la penso sulla vitamina C, in questa stagione poi... ;-)
Ora che ci hai sedotte con le danze, orizzontali o verticali che siano, ci prepari un tot. di mazzate, e ce lo dici pure. Grazie. 
Non troppo forti, però! Ti prego!
Il tuo Sherlock è così ... Non farlo soffrire troppo, la sua dose di cattiverie l'ha già avuta e soprattutto l'idea che ne possano arrivare da John è davvero un tiro mancino.
Comunque il capitolo è scritto bene, lo so che non è semplice mettere su carta (schermo) certe scene, hai fatto un buon lavoro, magari potresti continuare? Un capitolo si è l'altro pure?
A presto
 

Recensore Master
19/10/17, ore 22:17

Aaaaah siiii!!! Questo vuol dire che vedrò Sherlock attivo?? Spero di si ;) ooo Sherlock è stato troppo tenero quando ha chiesto disperatamente che il giorno dopo andasse tutto bene *~* poi non parliamo della dichiarazione di jhon... stupenda!!!! Alla prossima ^^

Recensore Veterano
19/10/17, ore 22:11

Credo di aver lasciato un pezzo del mio cuore in questo capitolo.

Perché davvero, è talmente meraviglioso che è impossibile non amarlo. Davvero, il mio cuore si è sciolto per la troppa dolcezza. 

Hai trattato le scene ‘hot’ con una delicatezza, un’attenzione che non possono fare a meno di farmi provare invidia, perché non possiedo neanche un minimo del tuo talento e della tua bravura. E quando cerco di buttare giù qualcosa, puntualmente mi blocco prima di prendere a scrivere queste scene. Sono totalmente incapace 
Comunque, lascio da parte le mie sessioni di autocommiserazione e ti faccio i miei complimenti per il capitolo.

Credo che sia in assoluto quello che ho amato di più e che mi ha fatto emozionare come non mai.

Ho la sensazione che presto avrò una grandissima batosta che mi farà rimpiange questi bellissimi momenti 

Per il momento mi crogiolo nella dolcezza di quest.

Ci sentiamo presto, se ti va.
un bacio,Mar.

 

Nuovo recensore
19/10/17, ore 18:29

CIOE' BASTA GIOCARE CON IL MIO CUORE!
Okay...mi calmo.
Perdonami, mi presento: Sono Kutzie e tipo amo questa storia. No, davvero. La amo. Penso sia una delle storie più belle che ho letto fin ora su Sherlock T_T e il mio piccolissimo cuore è troppo pieno di amore e altre schifezze di feels. *^* 
Prima di tutto complimenti per la storia, mea culpa, non ho mai recensito perchè in realtà ho scoperto sta storia tipo due settimane fa e ora l'unica ragione della mia vita è aspettare il Giovedì per poter leggere un nuovo capitolo T_T e questo è male perchè il giovedì io andavo in palestra e ora no, quindi it's your fault e darò la colpa a te quando mia madre mi odierà.
Direi che posso smetterla di sparare minchiate e parlare della storia:
I personaggi sono delineati benissimo nel loro carattere, l'idea di uno Sherlock versione Billy Elliott è geniale ed effettivamente è dannatamente attinente a tutta la line di carattere e pensiero di Sherlock. Ho sofferto la vita conoscendo la storia del suo passato, pianto l'anima quando iniziava ad affezionarsi a John e adesso con questo bellissimo capitolo mi hai dato il colpo di grazia, mi auguro quindi per la tua integrità mentale e fisica che non inserirai angst a tradimento, non sono una persona comprensiva e magnanima, sappilo -.- (Donna avvisata....)
John è il mio bambino, sempre detto che è gay sotto sotto, magari non proprio gay ma BI. Proud of him. Spero si dia una grandissima mossa a mollare Mary e continuare a vivere la sua vita da mulino bianco con Sherly. Mi auguro non faccio lo stronzo tipo Iron man con la tipa che: "Lasciati tesoro, ti prendo io te lo prometto" lei si mollo e cade da 60 metri d'altezza. Sad Story.
Aspetto con ansia il nuovo capitolo, questo è stato bellissimo, descritto superbamente e con un metodo di composizione scorrevole e piacevole alla lettura. Continua così e che lo smut sia con te.
Love you so much bitch <3
Kutzie

Recensore Veterano
18/10/17, ore 21:55
Cap. 10:

Ti chiedo scusa dell'immenso ritardo nella recensione, non ho avuto molto tempo negli ultimi giorni e quando l'ho avuto non avevo la testa per scrivere un commento che non fosse "Albano che urla AAAAH per 10 minuti". Sappi però che ho letto metà capitolo subito giovedì e l'altra metà venerdì e che non mi sono ancora ripresa. Ma - per - nulla.
First things first! Ma... ma... ma.... MAAAA
E ????? No ????? Non puoi fermarti così! Non puoi! Ci hai appeso tutti, John e Sherlock in primis che porelli staranno lì a fremere da una settimana, lasciali liberi già aspettano da mesi! Capisco che sarebbe stato "troppo" tutto nello scorso capitolo... ma... insomma.... INSOMMA! L'unica cosa sicura è che il prossimo sarà decisamente la mia morte, forse dovrei cominciare a fare testamento...

Btw. Adoro. Sono fin da subito stata entusiasta della scelta di John e non vedevo l'ora di sapere come si sarebbe evoluta la questione. L'immagine di Sherlock in una discoteca è quantomeno curiosa, immaginare lo Sherlock ballerino di questa storia in una situazione del genere è ancor più intrigante (ed esilarante, grazie all'alcol). Ora, devo ammettere che ho sempre qualche problema a leggere di uno Sherlock così "aperto", che ci prova senza inibizioni e tutto il resto, solitamente rimango un po' perplessa e mi faccio una marea di domande e riflessioni interiori della serie "Direbbe davvero questa cosa? Farebbe davvero così??" È stato più forte di me e sono arrivata a chiedermelo anche per questo capitolo, comunque la risposta è stata positiva (?): diciamo che questo Sherlock (e parliamo di uno Sherlock, a differenza di quello della serie, con precedenti esperienze anche e soprattutto in ambito sessuale) complice anche l'alcol, non ho particolari problemi ad immaginarmelo così spigliato.
Diciamo che questo discorso vale anche per determinati commenti (tra l'altro volantissimi) tipo Pensavo che avermi spalmato addosso fosse una delle tue aspirazioni, John: insomma, ogni tanto ho bisogno di ricordarmi che questo Sherlock non è lo stesso Sherlock della serie. Ovviamente questo è più un problema mio e non è assolutamente una critica 😂 A mio parere è un comportamento abbastanza IC per questo Sherlock.

Bene, discorsi senza senso e confusionari a parte, torniamo alla storia!

Ho amato la scena di loro due in fila al locale! John geloso che però cerca di non darlo a vedere, e Sherlock decisamente più infastidito e che subito gli dice di prenderlo per mano, così da smontare qualunque idea o sogno di qualsiasi signora. Sognavo un bacio davanti a tutti, sognavo i cuori infranti delle tipe. Ma vabbè, fa niente. Mi basta John che lo guarda adorante e che sogna di poterlo limonare il prima possibile.
E restando in argomento:
- "Che cosa c'è?" chiese e Sherlock scosse debolmente la testa.
"Tu non sai quanto vorrei baciarti adesso, John, non puoi nemmeno immaginarlo."
"E allora fallo."
CENTODICIOTTOOOOOOO
Stavo urlando te lo giuro. E la tipa che li interrompe proprio in quel momento, dai però, perché sei così cattiva?!?!

- "Ma non è tè."
"Certo che non è tè, Sherlock, che ti aspettavi?"
"Si chiama Long Island Iced Tea, era un dubbio più che lecito!"

Stavo piangendo, povero Sherlock, come ti capisco. E John che ovviamente propone un Sex on the Beach. Non c'è bisogno neanche di commentare.

Adesso passiamo alla parte interessante. Sono ubriachi, ancora leggermente lucidi, ma abbastanza andati. Sia benedetto l'alcol. Dico subito che è da una settimana che mi domando come abbia fatto John a non cadere per terra come una terra cotta, avendo Sherlock così vicino ad insinuarglisi fra le gambe come se niente fosse. Jawn... tutta la mia solidarietà, davvero. E poi il paragone tra il ballo e il sesso... non so se chiedere a qualcuno di fermarlo o riempirgli il bicchiere un'altra volta!
E benedetto anche il tizio che va ad urtarli durante il loro bacio, sulla pista da ballo. Non so neanche cosa dire... soltanto... grazie!
Sherlock che cerca un luogo appartato, ADORO. Il #limonedurocontroilmuro ADORO ADORO ADORO. E "Buonasera, è un problema per lei avere due uomini adulti, consenzienti e parzialmente ubriachi pomiciare sul sedile posteriore del suo taxi?" è stato il colpo di grazia, sono caduta a terra (come traumatizzare la gente).

E domani arriva il bello, non sto più nella pelle, aspetto questo momento da una settimana! Ho un po' paura per quanto riguarda il post, spero che nessuno dei due si faccia prendere da qualche crisi isterica (*coff coff* John *coff)
Non mi resta che aspettare e pazientare! A domani :)

Recensore Master
18/10/17, ore 16:23
Cap. 10:

Dall’atmosfera con cui hai connotato il loro primo appuntamento da “Angelo’s”, in cui serpeggiava un po’ di tensione dovuta a paure ed ansie soprattutto di non essere capiti nelle loro vere intenzioni, questo soprattutto riguardo a Sh nei confronti di John, in questo capitolo s’inizia diversamente. Infatti il loro uscire dal ristorante, impegnati in un discorso rilassato sulle esperienze scolastiche, come persone che si conoscono da molto tempo e si trovano bene a conversare insieme, è rasserenante e s’inserisce perfettamente in quella bella sera primaverile, in cui tutto sembra più facile e senza problemi. Quello che, poi, segue all’ingresso in discoteca è, invece, un vortice di emozioni, colori, suoni, movimenti. In mezzo a tutto, c’è uno splendido Sh che si è liberato, grazie a John ed all’alcol, delle sue esitazioni e regna sovrano in mezzo alla marea frenetica ed anonima di tutti quelli che ballano sulla pista. Lui vede solo Watson, tanto chiaramente ha lasciato uscire tutta la suggestione di quello che prova per il medico.
Non manca il divertimento nell’assistere a quella specie di assedio con cui Sh, ormai libero dalle pastoie della sua estrema razionalità e completamente in preda all’euforia dei liquori trangugiati con sorprendente gusto, porta il povero Watson sull’orlo di una crisi maniaco-sessuale, vista l’irrefrenabile attrazione che le movenze sinuose e terribilmente sexy del ballerino, che decide di andare a ballare, gli provocano. È una scena davvero gustosa nella quale hai giocato sul contrasto tra la schietta umanità di John ed il fascino magnetico di Holmes. Annoto una frase che mi ha particolarmente divertita, che rende benissimo il clima di trasgressione liberatoria in cui i due si trovano ed in cui John fatica a mantenere la lucidità e sente prepotentemente la gelosia farsi più tangibile:”… E no, fare a botte per portarselo a casa ancora integro non era nei suoi piani per la serata…”. Efficacissima, davvero.
Nella descrizione di Sh che sta ballando da solo, hai dato prova di una grande capacità di fissare, con le parole, i moti dell’animo e le emozioni che connotano determinate situazioni: qui c’è un grande ballerino, impacciato dalla musica disco che non è quella cui è abituato, che, però, riesce a superare i limiti delle proprie incertezze e trova il modo di “sentire” anche quelle note che, apparentemente, gli sono estranee. Un pezzo che ho trovato bellissimo, davvero, da “…il ballo, in qualunque forma…” fino a “…i piedi sul suolo…”.
In quel susseguirsi d’immagini c’è una tale suggestione che si arriva ai confini del testo poetico, cioè nella trasfigurazione soggettiva di una forte immedesimazione con ciò che sentiamo più nostro. Realmente, quello Sh che balla, è qualcosa che vedo con nitidezza con gli occhi della mente, tanta è l’energia che sprigiona dalla tua descrizione e dal suo magnetismo che hai saputo trasmetterci con realismo avvincente. La scena cui mi riferisco, secondo me, è il punto di forza del capitolo, perché, con poche parole, ci hai restituito uno Sh libero dalla sofferenza e magnificamente libero in ciò che lo fa sentire più vero. La conclusione, poi, ci prepara a quello che, immagino, sarà un clima piuttosto rovente all’ingresso di Holmes e Watson al 221b.
A questo proposito, spezzo una lancia a favore di quei tassisti londinesi che hai costretto a trasportare, per la tua inesauribile creatività, quei due assatanati!
È stato molto avvincente “Frappuccino” ma questa long, carissima, per me lo ha superato. Complimenti.

Recensore Master
17/10/17, ore 23:13
Cap. 9:

Il capitolo si apre con la descrizione piacevole, e con un tocco d’ironia che non guasta, della notte del “dopobacio” che, per Watson, è davvero interminabile ed agitata, viste le emozioni che ancora lo sconvolgono nel ripensare a ciò che è successo tra lui ed il ballerino. In questa parte fai agire, in modo davvero buffo, un povero John che si ritrova a provare le stesse, imbarazzanti sensazioni di un sedicenne in piena tempesta ormonale. Finalmente la chiamata di Sh pone fine ai dubbi amletici sull’organizzazione del loro primo appuntamento.
Dopo la dolce e sognante chiusura del precedente capitolo, ecco la “resa dei conti”: sia John che Sh dovranno metabolizzare che, la loro, non è una semplice attrazione ma qualcosa di più. Per quanto riguarda Watson, mi piace come metti in evidenza il suo altalenare tra un atteggiamento di buon senso, in cui cerca di capire il meglio da fare, e il sentirsi travolto dalla voglia di sentirsi diverso, ben vestito, emozionato quasi come un sedicenne alle prime armi.
La riflessione che possiamo azzardare sul comportamento di Sh è più complicata, ostacolata dal suo nascondersi dietro ad un’ironia arrogante e corrosiva, alternata a momenti in cui, non potendo imbavagliare continuamente il suo cuore e le sue ansie, troppo preso da John, esce con frasi che gettano il povero medico nella confusione più totale (“…non mangio le persone… se preferisci stare sotto o sopra…”). Trovo questi chiaroscuri molto “sherlockiani”, espressione indovinata della sua complessa personalità, dominata dalla ragione ma impreparata a gestire faccende sentimentali, soprattutto se lo coinvolgono in prima persona in maniera così inaspettata.
La scena da “Angelo’s” è piacevole, giocata su un dialogo che sembra davvero un rimpallo di paure, di attese, di ansie, di speranze, di desideri che, nessuno dei due, per il momento sembra in grado di trattare con lucidità.
Con la tua ambientazione nel ristorante, mi hai riportato all’intrigante atmosfera di ASIP, di quel loro appostamento, appunto in quel locale, in cui, durante l’attesa del possibile killer, a ragionamenti sulla vita in generale, s’intrecciano momenti d’imbarazzo, in cui mezze parole e sguardi oltre i vetri, denotano che da lì è partito tutto il travolgente turbinìo della johnlock. Qui da te, l’attrazione reciproca tra i due si è già palesata nel capitolo precedente, ma rimangono i dubbi, le paure, le cose dette a metà (“…Credi ci sia dell'altro?.. Dimmelo tu…”).
Uno dei momenti dello scambio tra loro che mi è piaciuto di più, è stato quello in cui John rivela a Sh del suo grande disagio nello stare ancora con Mary, mentre il suo reale desiderio non è quello. È un discorso sensato quello che lui fa, semplice e chiaro, che mette insieme due addendi e realizza la somma: lui non può più continuare a fingere, visto che è innamorato di Holmes, dunque deve lasciare la sua, ormai ex, ragazza. Ed è qui che si rivelano le paure di Sh, di essere preso in giro, di soffrire ancora dopo il drammatico esito della sua relazione con Victor. Uno Sh, questo, molto più umano, che non si fa più scudo della sua arroganza nell’ammettere la sua incertezza. Le “crepe” nella sua apparente sicurezza le fai rivelare in modo efficace con sorrisi appena accennati, sguardi abbassati, quella voce che viene schiarita un po’ troppo spesso (“…mormorò Sherlock, schiarendosi la voce…”).
Bene, direi proprio che la storia si sta sviluppando in modo originale senza, però, recidere completamente i legami con l’universo dello Sh consulting, non ballerino. John l’hai connotato con la sua piacevole ed irruenta umanità, Holmes con le sue complicazioni e le sue labirintiche deviazioni dalle normali relazioni umane. Il contesto in cui agiscono è ben definito, ed i personaggi di contorno non mancano di tratti originali ed interessanti, prima fra tutti Irene, come già ti ho scritto in precedenza. Brava.

Recensore Master
16/10/17, ore 01:26

La prima parte del capitolo, secondo me, ha la funzione di raccordo tra due fasi fondamentali del rapporto tra i protagonisti, il medico ed il ballerino: nella prima c’è tutto il percorso di avvicinamento e di conoscenza, con uno sguardo al passato, che aiuta John a comprendere meglio le ombre che, a volte, oscurano l’animo di Sh e ha liberato quest’ultimo dalla pressione di ricordi troppo dolorosi che, certamente, non si possono cancellare ma che, condivisi con una persona speciale come Watson, diventano meno corrosivi. Nella seconda parte, che inizia ora, hai espresso la decisa virata del loro trovarsi per uno scopo che entrambi sembrano non voler riconoscere, soprattutto è John quello che sembra più riluttante a guardare in faccia la realtà. E questo anche perché c’è il problema che è diventata la sua relazione con Mary, che gli impedisce di distinguere con serenità ciò che egli vuole veramente.
Molto suggestiva la scena del suo arrivo alla Belgravia in una dolce serata d’aprile in cui uno splendido Sh alla finestra lo richiama in modo inequivocabile; a ciò va aggiunto, non senza un piacevole pizzico d’ironia, il suo annichilimento di fronte al volto del ballerino da cui non riesce a distogliere lo sguardo: povero John, ormai in balìa del suo cuore che lo sta vigorosamente richiamando in una direzione ben precisa (“…non poteva fare a meno di ammirare quel suo viso, così particolare e bello.… perdersi in quelle iridi chiare, in quel momento di un colore simile al turchese…”). Davvero, la tua descrizione di quei momenti ha concretizzato nel testo sensazioni ed emozioni in modo naturale, perfettamente credibile.
Le indicazioni tecniche che hai inserito a proposito della tecnica della “sacada", poi, mi hanno colpito per la precisione con cui tu ti documenti e per la continua tensione a far sì che il tuo raccontare mantenga sempre il passo con una credibile rappresentazione della realtà narrativa. Il punto di forza del capitolo è quel doppio bacio prima insicuro e timido poi così travolgente, e le difese già esigue di John crollano di fronte a sensazioni meravigliose. Bella quella definizione che assegna un sapore di “casa” alle loro labbra che s’incontrano. Hai aggiunto, come se non bastasse, e hai fatto bene, altra dolcezza al momento del loro saluto prima di tornare a casa. Mi rimane negli occhi della mente quell’indovinata immagine di Sh che, dopo essere ritornato indietro per dare veramente l’ “arrivederci” a John, si ferma a guardarlo con le mani dietro alla schiena e gli regala un ultimo sorriso.
Purtroppo è “riemersa” Mary che si porta, come un minaccioso fardello, la sua ingombrante presenza nella vita di Watson e, quindi, anche di Holmes, ma è logico che il problema vada affrontato perché la donna occupa, pur sempre, un posto nella vita del medico che non si può ignorare. Però, ripensando a come stanno ora le cose tra i nostri due, mi sembra difficile che lei possa riprendere il controllo su John che, nei momenti in cui era tra le braccia di Sh, sicuramente aveva ben altro per la testa.
Bel capitolo, questo, iniziato in modo che potrei definire didascalico, ma era necessario, come ho già scritto, un raccordo tra le parti narrative, e successivamente evoluto verso un raccontare quasi poetico di sentimenti, sensazioni meravigliose e momenti unici.

Recensore Master
16/10/17, ore 00:33

Nella prima parte di questo capitolo continua la scia dolorosa di quello che Sh ha scoperto riguardo a Victor e, se la sofferenza in lui sembra essere rientrata in una dimensione più controllabile, più nascosta, ora, però, la tensione è ancora più palpabile perché ci fai entrare nel vivo di una gara ma, soprattutto, di un duello tra Sh e Jim. Lo scontro è combattuto da parte di Moriarty, senza esclusione di colpi, mirando là dove il cuore ha le sue cose più preziose. Infatti metti bene in rilievo che Sh è davvero innamorato di Victor e cerca, in tutti i modi, di difenderlo dall’essere gettato nell’abisso della vergogna con la pubblicazione di immagini troppo imbarazzanti anche per la sua professione.
Introduci la figura di Sebastian, con un’indovinata caratterizzazione da uomo pericoloso, spietato ed asservito ad una mente malefica, dunque ancora più temibile. Ben costruito il dialogo/scontro tra i due ballerini con uno Sh sofferente, ma dignitoso ed altero nel suo autocontrollo, ed un Jim che hai ritratto efficacemente IC nel suo modo così subdolo di assediare l’oggetto del suo interesse criminale, in questo caso Holmes, con le parvenze di una serpe velenosa (“…si alzò in piedi con un movimento agile… e iniziare a camminare lentamente alle spalle…”). Hai espresso in maniera molto diretta le condizioni che colpiscono Holmes violentemente e cioè la rinuncia al ballo in cambio della salvaguardia della “facciata” pubblica di Victor. Un dilemma terribile che àncora Sh anche nei primi passi del ballo e lo getta nello sconforto e nel disorientamento.
La descrizione dell’aspetto di Sh ed Irene e dell’andamento della gara è veramente un pezzo ben riuscito, connotato da una piacevole precisione nei particolari che rendono la scena ancora più coinvolgente.
Tutto ciò da te espresso, come di consueto, con lucidità e crescente tensione, fino alla decisione finale ed irrevocabile di cedere al triste ricatto di Moriarty per amore di chi era stato la ragione della sua vita (“…mise il piede sinistro nella posizione errata…”).
Ma le tensione si placa quando il flashback termina e ci ritroviamo con la rassicurante presenza di John accanto a Sh, che ha messo il suo passato nelle mani di colui che percepisce vicino e speciale. E Watson si disorienta ancora di più, perché, svanita la gelosia nei confronti di Trevor, si ritrova di fronte ad uno Sh dal chiaro orientamento sessuale e ritornano insinuanti le parole di Irene, preoccupata per l’interesse evidente di Sh nei confronti del medico. Dunque, quello che sembrava improbabile, ora si fa più concretamente possibile: Sh è innamorato di John e quest’ultimo ne appare quasi terrorizzato per l’enormità e l’incredibilità di ciò che egli riteneva impensabile e cioè un cambiamento drastico nelle sue preferenze sessuali e, soprattutto, l’avvenuta conquista di una creatura magnifica come il ballerino. Un viaggio veramente interessante, la lettura di questa tua long.

Recensore Master
14/10/17, ore 10:37
Cap. 10:

In genere non commento le parti a rating rosso, perché non c'è poi molto da analizzare, ma due parole voglio comunque dirle perché il capitolo è molto articolato. Avevo già visto le foto della discoteca e lo trovavo comunque molto interessante, ma devo ammettere che tutte le volte che c'è Sherlock che deve andare in un posto del genere sono sempre un po' divisa (la stessa cosa vale per "The sign of three" e non soltanto per le fan fiction). Da una parte c'è interesse, perché in generale non è un luogo in cui associo Sherlock Holmes. Se è per via di un caso è un discorso, ma qui è proprio John a trascinarlo. Dall'altro rimango sempre un filo perplessa. Ad ogni modo, in questo caso specifico ci sono alcune scene davvero molto divertenti e alcune in cui ho rivisto un pizzico di Holmes. E mi ha fatto davvero piacere. Anzitutto, la scena mentre sono in coda è stata particolarmente apprezzata, mi piace sempre vederli gelosi e troppo orgogliosi per ammettere di esserlo. Ma devo dire che quel che mi è piaciuto di più è l'ammissione di Sherlock di non saper ballare. Già stonerebbe sullo Sherlock canonico, qui fa proprio ridere. Eppure, se si va a ben vedere, c'è un risvolto dolce-amaro in ciò che dice. Ha fatto, in un certo senso, del ballo una vera scienza. E qui ho rivisto l'Holmes che mi piace e che fino ad ora un po' mi era mancato nella tua storia. Il ballo è, in questo caso, la sua scienza della deduzione. Applica rigore, regole e matematica a quella che è una forma d'arte e la rende pura perfezione. Sherlock sa ballare, naturalmente. Ma lo fa seguendo degli schemi nei quali si imbriglia volutamente. Ci sta comodo, a seguire regole auto-imposte. Questa però è una discoteca, e lui non sa bene come fare. Non sono passi di tango, ma ognuno balla un po' come viene. Ho apprezzato l'imbarazzo, il rimanere zitto e John che quasi gli deve cavar fuori le parole a forza. Il non saper bene quello che deve fare. Lo sciogliersi grazie all'alcool è un cliché senza tempo, ma è anche vero che in questo caso è forse più un richiamo a The sign of three, anche se qui le conseguenze della sbronza sono diverse.

Per quanto riguarda l'avvicinamento. Non pensavo sarebbe accaduto ora, considerato il loro dialogo al ristorante (poco chiaro e ancor meno risolutivo), non pensavo che il tutto sarebbe successo adesso. D'accordo che forse l'essere ubriacati è una spinta sufficiente, ma mi chiedo se una volta che l'effetto svanisce, qualcuno non si pentirà della scelta fatta. John mi sembra uno che potrebbe farsi paranoie di questo genere.

Comunque, come ho già detto diverse volte, non sono una fan sfegatata delle scene a rating rosso, ma in questo caso mi è sembrata comunque ben scritta. Non c'era confusione, ma in generale un buon svolgimento dei fatti.

Koa

Recensore Master
14/10/17, ore 09:40
Cap. 9:

Ho letto questo capitolo la settimana scorsa, appena pubblicato. Ma la storia mi sta mettendo parecchio in difficoltà e quindi avrò tipo cambiato e ricambiato idea tipo quattro o cinque volte a proposito del seguirla ancora o meno. Questo capitolo in particolare l'ho letto molte volte prima di decidermi una volta per tutte. Avevo anche pensato di smettere di seguirla perché non mi sembrava giusto lasciare delle critiche non positive. Ma poi mi sono detta che se lo facevo (e lo faccio) con certi particolari della serie, posso farlo anche in questo caso. E non mi pesa per niente.

Te lo dico in modo chiaro, anche se già avevo accennato qualcosa nel capitolo precedente, non mi piacciono le loro caratterizzazioni. Che sono il cruccio su cui mi sto dannando. Se prima il "problema" era solo John, in questo capitolo lo è stato anche Sherlock. Sono entrambi molto lontani da quella che è la mia visione, specialmente Sherlock che qui mostra un indugiare sulla questione che non ritengo affatto da lui. Ho sempre creduto che Sherlock su questioni del genere avesse due modalità ovvero zitto e "fiume in piena" e che entrambe queste cose fossero frutto di un pensare molto profondo. Questo suo indugiare, questo evitare l'argomento ed essere persino insicuro di se stesso, oltre che di quello che prova John, mi sembra molto lontano dall'idea che ho di lui. Specialmente quando si para dietro la storia con Victor per tenere le distanze. Sherlock è troppo irrazionale e non tenta nemmeno di esserlo, lo so che è un AU, davvero... ma non ci prova neanche. Io non credo che sia perché è troppo innamorato e non riesce a ragionare lucidamente, a me sembra proprio una lacuna a livello di caratterizzazione. Di fatto, Holmes è un uomo profondamente razionale. Lo è dai tempi di Conan Doyle e tanto che questa sua tendenza all'analisi, è diventata una delle maggiori caratteristiche a livello iconografico del personaggio. Sherlock Holmes è logica e ragione, è una certa freddezza nel ragionare e anche su sentimenti privati come l'amore per John. Qui non c'è niente di tutto questo e come dicevo non basta il fatto che siamo in un universo alternativo a convincermi. Io credo che una persona razionale cerchi di analizzare la questione da un punto di vista analitico e oggettivo. Specie se poco chiara come John e soprattutto se John è lui stesso a esser contraddittorio. Questo suo temere che John sia come Victor, è un pensiero che starebbe in piedi se Sherlock fosse un uomo comune, non se fosse Sherlock Holmes. C'è troppa poca analisi, troppo poco tentativo di essere concentrato su un fattore oggettivo. Come può un uomo come Sherlock Holmes, credere che due persone avranno gli stessi o similari comportamenti? Mi pare profondamente illogico. Su John invece non dico niente, perché in proposito ho già espresso quello che penso ed eviterò di ripetermi. Però e nonostante tutto questo sembra che la storia non mi stia piacendo, in verità non è così. Ho deciso comunque di leggerla, ma prima di andare avanti coi capitoli e nel dirti le cose che comunque mi sono piaciute, io avevo bisogno di dirti queste cose perché a questo punto mi pareva ingiusto non farlo.

Come dicevo prima, se si vanno a sommare alcuni fattori rimane comunque una bella storia. C'è molta intimità tra due personaggi, nonostante tutto quello che di non-detto e irrisolto c'è ancora fra loro. Si vede che si amano e che stanno bene insieme, si vede che vogliono stare insieme. Fattore non da poco. Mi piace come interagiscono, come scherzano fra loro. Mi piace molto come viene tirato in mezzo il passato, con estrema naturalezza. Lo stesso Sherlock nelle occasioni in cui si lascia più andare, è comunque molto sciolto nel parlare di se stesso. In tutto questo, qui ho apprezzato molto Angelo. L'ambiente del ristorante, estremamente accogliente e intimo. Insomma è una piacevole ambientazione. Non sono una che ama troppo quando due personaggi vengono interrotti da fattori esterni, ma in questo caso ci può stare ed è credibile. Il più delle volte, ma qui parlo in generale, è tutto sempre molto forzato.

Ad ogni modo, spero che ciò che ho detto non ti abbia dato troppo fastidio. Restano comunque opinioni soggettive e che c'entrano più che altro con le mie idee sui personaggi, che sono particolarmente selettive. Ora che detto tutto questo posso andare avanti con la lettura.
Koa

Recensore Veterano
13/10/17, ore 12:10
Cap. 10:

Holaaa :) Ma che bellezza di capitolo ci hai donato? Non me l'aspettavo, te lo giuro. Anche se avevi preannunciato qualcosina non ero psicologicamente pronta e mi hai colpita, centrata ed affondata direttamente! Quindi ti dico GRAZIE perché nel fandom mancano storie così, ed io ne ho davvero un grandissimo bisogno: tu mi hai dato e grazie al cielo mi darai ancora la mia dose necessaria di porn; perché che vita sarebbe, senza un po' di sano lemon? Un'esistenza tristissima.. ok, la smetto, perché sto delirando, ma ammetto di essere piacevolmente colpita da ciò che ho letto. È stato un capitolo perfetto dall'inizio alla fine, partendo dalla discoteca (e qui ho davvero rivisto un po' la mia ff, confermando la nostra complementarietà di pensiero soprattutto nella scelta del LONG ISLAND, e troppo divertente Sherlock che se ne esce dicendo: ma non è tè. SONO MORTA!), la scena nel guardaroba, la gara nel bere, il ballo super mega sexy. Mi piace tantissimo come hai sviluppato il tutto; quando ti leggo, penso sempre che rappresenti ciò che vorrei leggere. Non so se mi capisci; è un discorso magari stupido, ma non è facile catturarmi al 100 per cento. Tu ci riesci! A tal proposito, visto che hai scritto nelle note del compito di francese, sarei curiosa di sapere quanti anni hai, se non sono inopportuna! :) Tornando alla storia ho apprezzato questo tuo Sherlock scaltro e sicuro di sé per quanto riguarda l'effetto che fa su John; Dio!, uno Sherlock davvero sexy e li ho amati troppo insieme. Della serie che se questo capitolo fosse stato anche solo una Oneshot a sé stante sarebbe stato perfetto lo stesso. Un'altra scena che mi ha fatta sinceramente schiantare è stata quella del taxi di ritorno, con Sherlock che mette subito le cose in chiaro con la tassista: se fossi stata in lei avrei allungato il tragitto di qualche km per godermi lo spettacolo, e non mi sarei fatta pagare. PAGATEMI IN NATURA, PLS! OK, lo sclero sta continuando, ma è colpa tua quindi ti devi prendere le tue responsabilità. Mia cara, che altro dirti? Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo e non posso che rinnovarti come sempre i soliti complimenti che ti faccio. So che non mi deluderai e non provo fastidio alcuno nel vedere rimandare la questione Mary se il risultato è questo! A presto, un abbraccio :)