Tu non hai idea, non hai idea di quanto ho sperato che questo giorno arrivasse.
Mi ricordo il tragico Natale del 2015, quando, devastata dal pranzo a base di parenti misogini e fieramente omofobi, mi ero rifugiata su internet alla ricerca di consolazione, e per qualche ragione la disperazione mi aveva portato su EFP, sito che ormai avevo abbandonato da anni in favore di AO3, e lì: miracolo! Per il caso più assoluto, avevo trovato la tua Nike, la stessa fanfiction che avevo seguito anni e anni prima quando l'avevi pubblicata la prima volta e che non avevo mai dimenticato (non ho ancora dimenticato nemmeno Sodd, per la cronaca!!) . Ripubblicando A pair of winged Nike mi hai seriamente migliorato la vita. Davvero. Me ne sono innamorata tutto da capo, ho adorato ogni capitolo, e ho adorato oltre ogni limite il finale, perché era così che doveva andare, e perché lasciava un briciolo di speranza per un seguito. E io, ho sperato tanto.
Non è passata una settimana nell'ultimo anno senza che io mi ritrovassi a stalkerar- ehm, controllare tutti i tuoi account, da EFP a Facebook, alla disperata ricerca di notizie su un possibile aggiornamento. E ieri notte, sfinita da una giornata circondata dagli stessi parenti che, no, non sono migliorati, non miglioreranno mai, ero distrutta, emotivamente, fisicamente. Le mie dita mi hanno portata in automatico sul tuo account, senza reali aspettative, più per abitudine che per altro. Ma era lì. Era davvero lì! Denied. Ho letto il titolo e non è servito altro per capire. Era lei, la storia che avevo tanto atteso. E davvero, non sto esagerando, voglio che tu capisca quanto questa storia sia importante per me. So che non è la nuova Guerra e Pace, okay, e so che è partita senza troppe pretese, ma me la porto dietro (e dentro) da così tanti anni che ormai è davvero un pezzo di me, ci sono cresciuta assieme e ora ci sono incredibilmente affezionata. Senza contare che adoro, adoro il modo in cui scrivi (e questo capitolo non me l'ha che riconfermato), con la tua ironia estrema, a volte al limite dell'assurdo, ma che riesce gradualmente a caricarti di tante altre emozioni (e per emozioni intendo ANGST), senza quasi accorgersene. Situazione tipo leggendo gli ultimi capitoli di Nike: *Ha appena finito di leggere un discorso altamente ironico e infarcito di battute* "perché mi sento in procinto di piangere/come se questo fosse il preannuncia della fine?".
Quindi sappi, te l'ho già detto alcune volte nel corso degli anni, te lo ripeterò sempre, questa serie, questo universo, questi personaggi sono incredibilmente importanti per me e il fatto che tu abbia deciso ancora una volta di portarlo avanti svilupparli e metterli per iscritto, significa per me l'universo. Grazie per avere salvato un altro Natale!
Ora, passiamo a questo primo capitolo di Denied.
Ammetto che ci ho messo un po' più del dovuto a capire di chi fosse il povero sventurato di turno (a mia discolpa erano le due di notte), ero partita in quarta aspettandomi di riconciliarmi al buon vecchio Ned, da non captare fin da subito che il personaggio che avevo davanti era di tutt'altra fatta. Alla fine, più dei pennarelli rossi, più del caos materiale è mentale, più dell'innegabile animo da gattaro, quello che ha smascherato Max è il suo spirito da drama queen. Se Ned riusciva a scherzare sulle cose peggiori, Max fa una tragedia di quelle più piccole, anche quando fa finta di fare altro si piange addosso, si autoflagella (e allora io dico che i capelli da emo sono proprio intonati). A prescindere da ogni cosa che è andata storta nella sua vita e, povero pulcino, sembrano essercene tante, Max è rimasto lo stesso. Fuori tace, dentro è infognato di ansie e paranoie. È stato bello vederlo finalmente a suo agio con la propria sessualità, ma, cavolo, il ragazzo ha ancora tante cose da risolvere. È messo male. Ora non vedo l'ora di scoprire chi siano tutti i personaggi che hai citato, chi come e perché mi ha ridotto Maxino in quello stato. Lungo tutto il capitolo, vediamo Max partire da una situazione già tragica e precipitare sempre di più in un vortice di tristezza e depressione. È stato tosto. Ne voglio ancora.
Le brevi comparse di Tobias e Zecca (e Ned, che più di una volta entra in scena o viene menzionato da altri personaggi senza mai apparire se non alla fine) in teoria dovrebbero essere salvagenti di speranza per il futuro che deve venire, la promessa di un imminente incontro, ma di fatto non fanno che infondere sempre ulteriore frustrazione, anche perché passano 8 mesi dall'inizio alla fine del racconto e, pur sapendo che Max e Ned vivono nella stessa città, non riescono mai ad incontrarsi. E tu, lettore, ci speri così tanto, che l'incontro avvenga, non solo perché fai il tifo per quei due da sempre, ma perché Max HA BISOGNO DI AIUTO, send help, mayday, mayday!!
Quanto dolore questo capitolo, davvero, poi rileggendolo è ancora peggio. Povero Max. Ti giuro che non me lo aspettavo, viste le note introduttive, o il generale andazzo della storia, che avrebbe preso questa piega. Ma non fraintendermi, sono estremamente soddisfatta di questa piega inaspettata (io vivo per l'angst) e del fatto che tu sia riuscita a trascinarmi nel pozzo senza fondo e senza via d'uscita che è la vita di Max nel giro di un solo capitolo. Penso che, checché tu ne dica, tu sia maturata davvero tanto come autrice, e si risente anche nel tuo stile e dunque anche nei tuoi personaggi. Ottimo lavoro, davvero.
Tutta la scena finale mi ha lasciata un po' interdetta, Max è sull'orlo di un crollo nervoso, il misterioso count down sta giungendo al fatidico termine, Kirk è entrato in modalità pappone e il personaggio che Max si porta a casa alla fine... Ned? Ora, io voglio che sia Ned, deve essere Ned. Però non mi è chiaro come i due non si riconoscano minimamente? Insomma, Max descrive il suo sorriso, quindi deve averlo guardato in faccia, no? E okay, Max sarà in balia dei fumi tossici delle sue birre scadenti, ma allora Ned perché non riconosce Max? Oppure lo riconosce ed è proprio per quello che mente sulla sua identità? Me è confusa. Quello che più mi ha lasciata basita è il modo in cui il suo personaggio a si presenta, con quell'aria da superfigo sofisticato e intellettuale, che faccio un po' fatica ad associare a Ned imbranato-impulsivo-logorroico-Ned. Ma se quella è la sua maturazione (o la sua tecnica aggiornata di rimorchio) allora che continui pure così.
Non vedo proprio l'ora di vedere come proseguiranno le cose, il cliffhanger in chiusura è stato micidiale, ma efficace, con i suoi toni tragici/apocalittici. Attendo il prossimo aggiornamento con tanta ansia.
Non posso che non ringraziarti ancora una volta per aver portato avanti questa storia, per questa nuova sorpresa natalizia che ha migliorato tutte le mie feste, per questo nuovo lavoro che davvero non ha deluso l'attesa, anzi, sembra promettere grandi così. Non vedo l'ora di vedere il tuo animo più politico e polemico emerge!
Un mare di affetto,
Co.
(Perdona gli obrobri disseminati lungo questa cosa, faccio quello che posso per l'ora che passa) (Recensione modificata il 27/12/2017 - 12:27 am) |