Recensioni per
Impromptu
di Koa__

Questa storia ha ottenuto 114 recensioni.
Positive : 114
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/03/18, ore 17:29

Ciao ^^
Mamma mia, ho letteralmente amato questo capitolo. E' stato terribilmente intenso, è partito leggere per poi arrivare al culmine.
La sua introspezione come sempre mi è piaciuta, così che mi sono piaciuti i soli riferimenti alla musica e, in questo caso, a Vivaldi.
Ma la parte che mi è piaciuta di più è proprio quella in cui Sherlock suona davanti a John. Lì davvero, è come se avesse tolto una "maschera" e gli avesse permesso di guardare fino in fondo alla sua anima. Forse volontariamente, forse no, sta di fatto che John stesso è rimasto totalmente ammaliato, da rimanere quasi senza parole.
E alla fine, la consapevolezza di Sherlock di essersi effettivamente lasciato andare un po' troppo, come mai aveva fatto con nessuno.
Tutto ciò l'ha scosso tremendamente, anche dal punto di vista fisico.
Prova eccitazione, ma questo gli fa provare anche vergogna. A questo punto è chiaro che ciò che prova per John, e quello che quest'ultimo gli trasmette, sia molto intenso. Lo sa e sa anche che non è che l'inizio.
Davvero bello, è stata un'emozione crescente.
A presto :)

Recensore Junior
04/03/18, ore 16:07

Eccomi finalmente a recensire. In realtà ho letto il capitolo il giorno stesso della pubblicazione qui su efp, ero troppo curiosa e mi sono ritagliata un pò di tempo per leggerlo. Tuttavia, come ben sai, devo essere libera da impegni e non di corsa per riuscire a lasciare due parole sensate. 
​Intanto voglio farti i miei complimenti per la scelta musicale. Beh, il jazz a me non dispiace, non è uno dei miei generi preferiti, ma lo ascolto comunque con piacere. I complimenti te li faccio in particolar modo per essere riuscita a sorprendermi. Mi aspettavo un altro brano classico, di certo non un brano jazz. Non che la cosa mi dispiaccia, sia chiaro, mi piace sempre rimanere sorpresa. Leggendo il capitolo, comunque, mi sono resa conto che il brano da te scelto è perfettamente adatto all'atmosfera scherzosa che hai proposto. 
​Ciò che mi è piaciuto molto è stato il fatto che hai spostato l'attenzione su un aspetto importante di John. La sua intelligenza e il suo spirito di osservazione. Lo hai fatto anche nei capitoli precedenti, non lo hai mai rappresentato come un idiota, ma qui sei riuscia ad evidenziarlo in particolar modo. John sa osservare, non riesce a dedurre meticolosamente come Sherlock, ma questo suo lato deduttivo non va sottovalutato. Se Sherlock lo ritiene tanto interessante, è anche per questo motivo. 
​Come avevo dedotto, Sherlock porta John a casa sua. Tuttavia non avevo pensato al fatto che potesse chiedergli di condividere l'appartamento. Ne sono rimasta piacevolmente sorpresa, forse al pari di John. 
La scena con la signora Hudson e sua sorella è stata esilarante. E' stato divertente, davvero. L'imbarazzo di Sherlock e il suo "terrore" malamente nascosto sono adorabili e rendono la scena ancora più simpatica. Mi è piaciuta tantissimo e mi ha lasciato con il sorriso sulle labbra per un pò. 

​Sono davvero curiosa di leggere il seguito. Come sempre complimenti. Un abbraccio, alla prossima. 

​Marilia. 

Recensore Master
27/02/18, ore 21:39

Folks, here's a story 'bout Minnie the Moocher
She was a red-hot hoochie-coocher...

E che vuoi farci...non sono neanche io, come Sherlock, un'amante del Jazz ma non mi vergogno di dire che suppongo di non capirlo; piace a tutti i miei amici davvero più colti e raffinati e ciò mi mette in difficoltà. Insomma, non mi piace quello moderno, easy, di improvvisazione. Se parliamo di "Just a Gigolò" sì, ma qui, Dolcezza, senza bisogno di arrivare alle note in fondo, ho aperto la tua pagina e i Blues Brothers stavano suonando in camera mia! Brava, mi stupisci anche con la scelta musicale
(Come se ci fosse qualcosa che non fai bene)
E questo medesimo sentimento mi pare che lo nutra un certo "oh che bello, è un dottore!" che pensa che un bruno dagli occhi di cristallo sia un ballerino e musicista sublime. Per ora se lo tiene ben stretto questo bizzarro senso di attrazione, ammirazione a curiosità.
Non una curiosità pettegola (di quella parliamo poi...) ma una profonda.
Sì, perchè Sherlock ha detto bene, sul taxi. Lui deduce, John capisce.
Non è proprio lo stesso. Certo sono ambedue intelligenti, ma Sherlock pensa con fredda logica - che da cenni di scongelarsi a breve - John comprende meno esattamente ma più  a vasto raggio. Un po' intuisce, un po' pensa, secondo me.
P.s che risate vedendo che Sherlock sta portando John nel più giusto, ovvio e canonico luogo del mondo: casa! IC, canon, quasi indispensabile
E io che ero partita per obitori, cimiteri... era Mycroft che diceva "ogni travestimento è un autoritratto"? sì? fa' due più due... che mente dark che ho! Non so se compiacermi o prenotare lo psicologo
Dunque, l'interno dell'appartamento mi pare in effetti strutturato come "l'autentico" e a John piace di sicuro, Però si becca quelle due vecchiette piccine, in bigodini e vestaglietta, la rappresentazione della nonnina..col cavolo!
Brutte ficcanaso! vi perdono perché siete Martha e Ang....dicevo, Beatrice, via ù__ù Avete la raccomandazione
Però siete proprio sfacciate! mancava che chiedessero a John se voleva il materasso ad acqua, in camera, ahhahaha!
Povero Sherlock, che vergogna. E che non si permettessero di chiamare la mamma manesca! su quel collo delicato dove parte l'attaccatura dei preziosi ricci, solo carezze
Di John, possibilmente, prego, già che sto avanzando richieste
In ogni caso l'hai detto che si sarebbero messe di mezzo e sei stata di aprola: in pratica domani vanno a stampare gli inviti di nozze, le vedo capaci di ogni cosa... fanno quasi paura. No, simpatia. No, tutte e due!
Sherlock, piccino, si aspetta il "no". Perchè se c'è adrenalina negli occhi blu, tanto da non fargli chiedere neppure dove lo sta trascinando, questo non vuol dire che voglia così tanto la sua compagnia; l'innamoramento gli fa offuscare la percezione, è delizioso
e osgna tazze di tè e caminetti... e io gli voglio bene per queste fantasie così fluff!
un bacio al giusto ritmo,
tua, Setsy






 

Recensore Veterano
27/02/18, ore 20:28

Ciao
The Blues Brothers è stata la prima cosa che ho pensato leggendo il titolo (adoro sia il brano che il film) la seconda: il jazz fa sesso.
Almeno per me.
E tu rimandi alla prossima puntata?
Comunque le sorelle sono davvero un must!
Ora non resta che accendere la miccia di John, o meglio vedere che succede quando Sherlock si accorgerà di averla accesa, al momento della deflagrazione...
A presto!

Recensore Master
27/02/18, ore 20:23

Sherlock prima o poi mi farà morire dalla frustrazione!! :(
Ha proposto a John di diventare il suo coinquilino solo per studiarlo meglio?
Non ci crede nessuno, neanche lui!! Mi sa che otterrà l'effetto opposto!
La vicinanza di John annienterà tutte le sue barriere!! Oddio, almeno è quello che spero!! :)))
Meno male che ci sono Mrs. Hudson e sua sorella a mettere Sherlock in imbarazzo!! Il loro siparietto mi ha divertita moltissimo!! Le amo sempre di più!!!
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!! A presto!!!
P.S. A me il jazz non dispiace, e la canzone che hai scelto è una delle mie preferite!! :)

Recensore Master
27/02/18, ore 16:36

Buon pomeriggio :)
Il capitolo è stato piacevolissimo da leggere come sempre, questa storia costituisce un vero e proprio appuntamento settimanale davvero gradevole.
In effetti immaginare John e Sherlock che non vivono insieme è quasi difficile, e leggere del nostro chimico che gli fa la famigerata proposta mi ha fatto palpitare... e sorridere, certo, insieme alla sua ottusità/testardaggine quasi snervante: Sherlock, carissimo professore/consulente investigativo con un’intelligenza sopra la media, perché tenti inutilmente di convincerti del fatto che John non stia flirtando con te? Sherlock è davvero molto sveglio, eppure a volte risulta quasi tenero, in un modo difficile da spiegare... ma lo rendi davvero bene, non lo si può negare.
Eppure, nonostante Sherlock Holmes sia una vera primadonna, come se non sbaglio lo stesso John lo ha definito nella serie, in questo capitolo viene messo in ombra dalla scia luminosa e abbagliante delle due vere stelle del capitolo: le famigerate sorelle-pettegole-padrone di casa che fanno le ore piccole per spiarlo, ah, che mascalzone! Sono un po’ le classiche zie impiccione ma assolutamente adorabili dei libri o dei film, e non si può non adorarle. In particolare, il loro scambio di battute che viene bruscamente interrotto da Sherlock è stato esilarante, a quel “ce l’abbiamo fatta, l’abbiamo sistemato!” stavo quasi collassando dal ridere, più che altro immaginando il forte desiderio di sprofondare nelle tegole del pavimento che doveva nutrire Sherlock in quel momento mentre John, probabilmente, rideva sotto i baffi: vedere Sherlock in difficoltà non è cosa comune, dopotutto... Ma se non ci fosse la famiglia a metterci in terribile imbarazzo, come faremmo? Senza contare l’immagine di quelle due che spuntano nella scena con bigodini, vestaglia, pantofole, due finti sorrisi angelici e l’aria stupita di chi finge di non sapere cosa sta succedendo.
Ho apprezzato molto, ancora una volta, il riferimento al primo episodio della serie, e al momento mi ritrovo come sempre in trepidante attesa per poter leggere il seguito. La scelta del tema musicale è stata diversa rispetto al solito, ma contrariamente a Sherlock io apprezzo la musica jazz, quindi il cambiamento rispetto ai capitoli precedenti è stato molto apprezzato.

Alla prossima settimana, complimenti come sempre.
Signorina Granger

Ps. Mi stavo scordando... spero davvero che Beatrice e Martha abbiano chiamato la Signora Holmes, inoltre ce le vedo a mettere tutto il vicinato in allerta perché hanno avvistato Sherlock Holmes in compagnia XD

Recensore Master
25/02/18, ore 14:39

Ciao, rieccomi qui **
Allora, Sherlock è proprio fantastico. I suoi modi di fare sono così scostanti che non posso non amarlo, un po' proprio come lo Sherlock della serie a cui siamo abituati u.u
Direi proprio che una delle protagoniste indiscusse di questa storia è la musica. Adoro il fatto che sia l'unica cosa che calma l'animo di Sherlock, questo passaggio è descritto molto bene (detto da una che prova sempre a scrivere cose del genere, senza però riuscirci benissimo xD).
E finalmente lui e John si sono parlati. Insomma, è evidente che Sherlock ne sia incuriosito e affascinato, già soltanto per i pensieri che formula. D'altro canto, penso proprio che anche John ne sia affascinato, e vorrei ben dire.
Scopriamo che John è arrivato fin lì tramite Mycroft, quindi bravo Myc, ottimo lavoro.
John però è stato chiaro, non intende essere la spia/balia di nessuno, mi sembra giusto u_u.
Tutto ciò mi intriga parecchio, come farà il loro rapporto a crescere in questo contesto universitario? Spero di scoprirlo presto :P
Alla prossima ^^

Recensore Master
22/02/18, ore 16:31

Un po’ in ritardo questa volta, ma eccomi a recensire.
Esattamente come nello scorso capitolo, dove la scelta non poteva che ricadere su Strauss, qui non poteva che essere Paganini il perno del capitolo, ed essendo a mio parere uno tra i più grandi violinisti mai esistiti ho apprezzato moltissimo che tu abbia fatto suonare a Sherlock un Capriccio, tra l’altro il 24 è meraviglioso.
Il rapporto che Sherlock ha con il suo violino è effettivamente molto particolare, quasi viscerale e morboso, forse una conseguenza della sua difficoltà nell’intrattenere relazioni sociali, una difficoltà che non sembra avergli mai creato particolari problemi, o almeno non consciamente, ma è davvero molto tenero il suo essere totalmente sicuro di essere perennemente sul punto di allontanare John con qualche cattiveria, cosa che non credo accadrà molto presto, o almeno non definitivamente, oltre al fatto di ritenere che l’ex soldato non abbia intenzione di avere a che fare con lui a causa dell’imbarazzo provocato dalle sollecitazioni a ballare della padrona di casa dello scorso capitolo, quando più probabilmente era solo imbarazzo dettato dalla ragione opposta.
Sono davvero molto curiosa di leggere il prossimo capitolo, di certo ne vedremo delle belle, e ho apprezzato moltissimo questo momento di “intimità” tra i due protagonisti che ci hai regalato, è bello vederli avvicinarsi e conoscersi meglio.
Alla prossima settimana, come sempre aspetterò l’aggiornamento con impazienza :)
Signorina Granger
(Recensione modificata il 22/02/2018 - 04:32 pm)

Recensore Junior
22/02/18, ore 14:21

Mi sono inceppata sulla tua storia pochi giorni fa, ho letto metà del primo capitolo poi mi sono detta "Ok, a questa serve un momento speciale." Non so se era per il tuo modo di scrivere che mi ha coinvolto subito o se era per il fatto che il pairing Johnlock sommato ad una ambientazione universitaria era troppo per me, sta di fatto che ho aspettato qualche giorno, poi finalmente il momento perfetto è arrivato e, armata di tazza di caffè e copertina, mi sono divorata tutti e 6 bellissimi capitoli. Tanto per cominciare, grazie per aver incluso i brani citati nei vari capitoli alla fine, ascoltarli mentre leggevo mi ha aiutato ad immergermi ancora di più nella storia, in un certo senso era come provare gli stessi sentimenti che ha provato Sherlock nel corso degli eventi, dal suo primo incontro con John al loro ballo a casa degli Stamford, momento che tra l'altro mi ha veramente commosso, l'avrò riletto almeno 5 o 6 volte prima di realizzare che forse sarei dovuta andare oltre. Trovo che sia molto tenero il modo di fare di John, ho come l'impressione che tu l'abbia rappresentato con un carattere ancora più tenero e dolce rispetto al personaggio della serie stessa, nonostante tu abbia citato diverse battute tratte proprio da essa, e sinceramente l'ho apprezzato parecchio, secondo me si addice molto a Sherlock, oserei dire che sono fatti l'uno per l'altro, e non vedo l'ora di leggere il proseguimento di questa storia.

Recensore Junior
21/02/18, ore 23:44

Mi sono ripresa, ora posso recensire. 
​Ho trovato questo capitolo davvero bello e, sotto certi aspetti, a tratti molto triste. I ricordi di Sherlock colpiscono come delle piccole coltellate alla bocca dello stomaco. Sono ricordi amari e si avverte lo stato d'animo di Sherlock mentre le immagini riaffiorano nella sua mente. 
​Il professor White era un idiota, ovviamente. Sherlock Holmes è unico e geniale, e sì, ce lo vedo nella sua eleganza a suonare un brano tanto famoso quanto complesso di Paganini. 
​E arriviamo alla parte che mi ha mandato un pò in crisi. Sherlock che smette di suonare e, se in un primo momento è orgoglioso e contento del successo ottenuto, subito dopo si accorge di aver intorno sempre le stesse insulse persone ipocrite, di aver suonato per loro, di essersi esposto tanto e di aver mostrato parte del vero se stesso a chi non lo meritava affatto. E questo lo sconvolge. E quella lacrima, beh, ti ho già detto in privato cosa mi ha provocato questa scena...
​E ovviamente, a risollevare la situazione, ecco che arriva John Watson. E' così tenero e puro (per usare le stesse parole di Sherlock) da strappare sempre un sorriso. Ed ecco che John e Sherlock si ritrovano lontani da tutti, a bere e ridere insieme, ad aprirsi con sincerità, parlando in una stanza con due poltrone una di fronte all'altra di fianco ad un camino acceso. Perchè in qualsiasi universo è così che deve essere. 
​Sono curiosa di sapere dove Sherlock porterà John, anche se forse ho un paio di idee. 

​Sempre complimenti. Aspetto il prossimo capitolo. Un abbraccio, alla prossima.

Marilia.

Recensore Master
21/02/18, ore 23:09

Buonasera Dolcezza!
Ovviamente ho letto tre volte... ma la febbre e il contest mi devastano T__T
comincio con l'ammettere una triste verità: malgrado la maggior applicazione possibile ho capito solo parzialmente la prima parte quella "tecnica" che riguarda la musica - e quindi, specialmente, il violino.
Cioè, tutta la spontanea passione di Sherlock per questa magia mi è arrivata fortissimo, e credo che prima di John sia stata l'unica cosa che abbia acceso la sua anima
ma un bel po' mi sfugge... tipo: l'insegnante di solfeggio fa solo teoria, cioè fa fare esercizi di scrittura sul quaderno di musica, e quello di strumento in effetti ti fa suonare?
è interessantissimo, ma resta che sono ignorantissima D: e mentre leggo mi dispiaccio, perché so che c'è un livello della storia che mi sto perdendo
p.s però Paganini lo conosco abbastanza, sto recuperando. Tu hai letto Dylan Dog? anche se lui per concentrarsi suona il clarinetto, il cd ufficiale per primo brano ha "Il trillo del diavolo". Appropriato, me ne sono ricordata leggendo il tuo capitolo!
comunque l'esibizione è andata magnificamente, e anche se John non si è fatto notare, per esempio chidendo il bis più degli altri, non dubit che sia rimasto totalmente abbagliato. Sarà pure gentile, ma la custodia del violino l'ha portata su con un secondo scopo, cioè di parlare con Sherlock da solo
Mi piace l'umanità di questo tuo Sherlock che apprezza i buoni alcolici, mi sono sentita coinvolta, aahaahahha! comunque è molto romantico. la stanzetta, il camino, il wiskey... loror che si fanno confessioni mascherate da deduzioni
John fa il suo lavoro passivamente, e in effetti visto il livello anche io mi sforzerei al suo posto, su. sarebbe da pazzi andar via, in realtà
è bellissimo come John sia IC nel suo essere incerto su "professor Holmes" e "sherlock" un po' come nella 1x1 fuori casa.
un rapporto che avanza a passi minuscoli, incerti; quelli di un uomo che ha appena lasciato il sostegno di un bastone e quelli di uno che non ne ha mai fatti
sono orrendamente curiosa di capire dove Sherlock vuole portare John e ho due alternative: la ruota panoramica (lo che è banale ma sai che mi aspettavo che avesse importanza, ad un dato punto?) o l'obitorio, dove gli piace suonare. però questo è perché ho 39 e deliro, sono assolta vero?
ti do un bacio grande e attendo fremente il seguito!
tua, Setsy
p.p.s mi sono dimenticata di quanto faccia tenerezza Sherlock che quasi ha un attacco di panico per John dietro la porta.. sempre più da coccolare!
(Recensione modificata il 21/02/2018 - 11:11 pm)

Recensore Junior
21/02/18, ore 20:47


Fantastico, davvero fantastico! (Immagina che l'abbia detto con la meraviglia e l'espressione da John Watson).
Parto dall'inizio. La villa pazzesca di Mike. Le tue solite dettagliatissime descrizioni (che adoro), mi hanno dato la sensazione di essere lì, insieme a Sherlock e di osservare quella meraviglia che Mike definisce "casa".
Devo essere sincera, anche io ero un po' preoccupata per il violino. Insomma, non permetto a nessuno di sfiorare il mio violino (che è un banale violino da studio), non oso immaginare cosa possa aver provato Sherlock con il suo preziosissimo Stradivari. Ansia a parte, Sherlock che entra nella sala e che esprime quei pensieri sull’essere lì, analizzando le persone che lo circondano, è praticamente me ogni volta che mi reco ad un qualche evento sociale. Mi ha fatto molto sorridere e per tutto il tempo non ho fatto che ripetere “i feel you, Sherlock, i feel you”. In modo particolare, questa parte “Menzogne e bugie d’ogni tipo. Belle facce sorridenti dipinte su invidie e gelosie, malignità celate da parole dabbene. Era forse quella la gente a cui avrebbe dovuto esser più simile? Se la normalità era da ritenersi come un mucchio di parole fasulle da non smascherare per buon dovere civile, beh, Sherlock non aveva alcuna voglia di somigliarvi. Preferiva essere lo stronzo asociale che tutti detestavano, almeno era onesto con se stesso e non mentiva, non lo faceva mai e mai lo avrebbe fatto.”. L’ho adorata e tu capirai bene il perché.
 
Anche se in un contesto diverso, Mike è sempre il cupido della storia Johnlock. L’uomo che salva prontamente la situazione e, in questo caso, affiancato dalla sua fantastica moglie, porta Sherlock e John a ballare insieme.
La scena del ballo è stata incredibile. Il brano che hai scelto per l’occasione era perfetto. Ho preferito far iniziale la riproduzione del brano nel momento in cui loro due hanno iniziato a ballare e devo dire che ha reso quella parte del racconto davvero emozionante. E’ una di quelle cose che ho sempre immaginato, quella di vedere Sherlock e John ballare. Una di quelle cose che avrei voluto vedere nella serie e che purtroppo non abbiamo avuto.
 
Il finale del capitolo ci riporta uno Sherlock che cerca di ritornare in sé. Ma ormai è cotto e stracotto di John Watson, è inutile negarlo.
 
Complimenti per questo capitolo. Mi è piaciuto moltissimo. Un abbraccio, alla prossima.
 
Marilia.

Recensore Master
21/02/18, ore 13:11
Cap. 1:

Ciao ^^
Colgo l'occasione per cominciare questa long, che mi aveva sempre incuriosita. Io adoro le storie ambientate in un contesto scolastico/universitario, e devo dire che Sherlock in veste di professore un po' sopra le righe mi piace, ce lo vedo bene. Ho amato sin da subito come lo hai caratterizzato, è esattamente lo Sherlock che tutti noi conosciamo, solo in un contesto diverso, e sarà molto interessante vedere come lui e John si approcceranno l'un l'altro.
Poi, ho visto che ogni capitolo ha il nome di un musicista famoso, questi riferimenti alla musica mi piacciono proprio ^^
I due "colleghi" si sono intravisti solo da lontano, e sono molto, molto curiosa di sapere cosa riserverà il futuro per loro.
Complimenti per come è scritto, perché sono stata totalmente trascinata nella narrazione (beh, come sempre del resto)
Complimenti, ci sentiamo presto :*

Recensore Master
20/02/18, ore 20:47

Se fossi al posto di John, sarei gelosissima del violino di Sherlock!
Non è solo il suo migliore amico, mi sembra quasi che sia il suo amante!! E' bellissimo!!! Sherlock non si limita a suonarlo, lo sfiora, lo accarezza, ci fa l'amore.. e tutto questo si percepisce chiaramente grazie alle tue parole...
Chissà dove stanno andando Sherlock e John.. ormai non possono più fare a meno l'uno dell'altro.. quando il dottore è andato a cercare il professor Holmes, il mio cuore stava per scoppiare dalla gioia!
Il Capriccio di Paganini è sublime! Grazie a te sto riscoprendo il mio amore per la musica classica!!
Al prossimo capitolo!! :)))

Recensore Veterano
20/02/18, ore 16:20

Ciao Ma chissà dove sono andati! Perché penso ad un certo D.I.? Come sempre la tua capacità di trasmettere le emozioni è travolgente, come Paganini. Oddio adesso però devo aspettare... A presto