Recensioni per
Impromptu
di Koa__

Questa storia ha ottenuto 114 recensioni.
Positive : 114
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/04/18, ore 04:32

Non ricordo se io abbia mai recensito un capitolo di questa storia. Il fatto è che ogni giorno, dal primo capitolo, entravo sempre nelle storie seguite trepidante per leggere il tuo aggiornamento. 
E quando c'era, sorridevo e con le dita che parevano drogate, cliccavo sulla scritta nera e via a quella cascata. 
Era sempre così. 
Le parole messe talmente bene in ordine in incastri perfette che sembrano davvero seguire ogni melodia, che quest'ultime riuscivo davvero a sentirle risuonare nella testa, anche se non ne conoscevo le note né gli andamenti; le emozioni e le sensazioni che ho sentito attraversarmi ogni centimetro di corpo e poi entrarmi dentro e stravolgermi e scuotermi, e quei due e il loro amore che m'ha trasportato. 
E ho letto attento e rapito, a volte anche riletto, nel caso fossi un po' scemo e mi fossi perso qualcosa. 
E i sorrisi, e il battito che accellerava d'improvviso, e tutto per un amore. E per la tua testa e la tua anima. 
(Eh beh, te pare poco?)

Non so se neanche se quel che ho scritto ha senso, perché sono le 4:32 del mattino e mi sento un qualcosa pieno di sentimenti scalpitanti che non so mettere nero su bianco. 
E perché sia chiaro, a recensire, io faccio davvero schifo. 

È stato un viaggio bellissimo. 
Non smettere, io qua sto. 

Marco

Recensore Master
17/04/18, ore 16:08

Lo rileggerò, lo rileggerò, lo stamperò e lo imparerò a memoria
Ho aperto la pagina e mi si è rovesciata addosso una valanga d'amore, così tanto che non ho il coraggio di guardare una seconda volta adesso perché mi sento sopraffatta
Il rapporto fisico di Sherlock e John è così totalizzante, e meno male che questo per il nostro detecitive sarebbe incompleto!
Cioè, ho capito perfettamente cosa vuol dire, ma Dolcezza, già quello che hai descritto prima basta e avanza per dieci coppie normali
Normali è un'insulto, sia chiaro!
Il "ti amo" cambia tutto, Sherlock caro, è ovvio.
E' incredibile come una frase di due parole possa trasformare ogni sensazione fisica e questo succede anche solo essendo persone sensibili, mi immagino benissimo, tesoro, grazie alle tue parole, che stato di guerra si è scatenato nel palazzo mentale. Case di cemento che implodono, mura di convinzioni che crollano miseramente, vetri che vanno in mille pezzi.
La misura della realtà è la percezione di John vicino a lui, che stabilisce dove inizia e dove finisce, cosa significhi sentirsi vivo.
Quella passione in piedi contro una porta, sotto la pioggia, è dolce da star male, lo sai che il palazzo... ah, no, io non ce l'ho! il famoso sgabuzzino mentale del quale sono dotata si colora di rosa quando leggo questo tuoi passaggi, e soffro. Dovrei sentirmi felice, ma è quasi troppo.
Di solito sono più portata ad identificarmi con John, ma quando andiamo su sovraccarichi emotivi e insicurezze infantili, bè, sono allineata a Sherlock.
Ha il suo innamorato, ha risolto il caso, la vita ruota come vuole lui, ma qualcosa non va. Perchè vuole smettere di avere il controllo, come necessità. L'ho capito a fondo, di pancia. ogni cosa che si chiama bisogno vuole riempire una mancanza, non soddisfare un desiderio.
Sherlock ha quasi paura della paura stessa, sta vivendo in anticipo lo scenario nel quale il suo atteggiamento non andrà più bene
Ma per fortuna sarà a John che lo spiegherà. Mi vengono in mente tante cose adesso, anche molto confuse devo dire, ma mi hai smossa emotivamente come in un frullatore... mi ricordo la tua prima storia che ho letto e di come mi avessi detto che eri più convinta di rendere perfettamente Sherlock mentre a volte dubitavi di qualcosa di John e a me sembrava di sentirti dire una follia
il tuo IC di John è spaventoso per quantoè giusto. Umano, capace di rinunciare a fare qualcosa solo per far stare meglio Sherlock, a comprenderlo sempre e comunque. a promettergli una felicità vera, non negoziabile.
mentre la povera Butterlfy - hai lasciato il meglio in ultimo, eh? - si culla nella sua illusione d'amore, Sherlock sperimenta, inutilmente, uno stato d'animo opposto e simile. Lui invece di non voler vedere una cruda realtà, ne vuole creare una che non c'è, pur di non avere dubbi, perchè lui deve capire e sapere.
quando ho visto gli occhi di John pieni di dolore - perchè si vedono benissimo, se tu decidi che sia così - mi sono torta le mani. devo dire che sei davvero pericolosa da leggere, tesoro... se il momento fosse già brutto dovrei aspettare o piangerei sul pc come un'idiota.
ma non c'è niente che non va, è solo timore, insicurezza, fragilità.
E' solo Sherlock che deve capire che può abbandonarsi senza riserve, darsi a John davvero come qualcosa di suo, e che non si sta perdendo, perchè è al sicuro
sono innamorata di questo finale dai capelli alle unghie dei piedi, dei baci e della passione che non può aspettare, della loro completezza, delle lacrime e della gioia
E se i petali di ciliegio sono effimera giovinezza e nel canto di Butterfly ci possono essere lo stuggimento, o per chi è innamorato e felice solo la bellezza, quello che è sicuro che si vede è la meravglia che arriva da dentro di te
un bacio di petali,
tua, Setsy

Recensore Master
17/04/18, ore 00:13

Ho approfittato del sonno che tarda per poter leggere questo capitolo, perché domani rischierei di arrivare sempre sul tardo pomeriggio, e non mi andava di farti aspettare tanto. Confesso, volevo sapere qualche musica avevi scelto per il secondo capitolo. Mi affascina quest'idea di associare ai diversi momenti una musica e un autore differente. Io non me ne intendo neanche un briciolo, sia chiaro, ma i tuoi testi suonano, e a me piace ascoltarli. Semplicemente.

La mente di Sherlock è esattamente come me l'aspettavo, ovvero esuberante. Caotica, sì, ma mi ha fatto spuntare un sorriso dall'inizio alla fine sulle labbra, soprattutto quando iniziano a susseguirsi nella sua mente congetture e domande riguardo a John Watson. Mi ha fatto morire la contraddizione, chiamiamola così, del suo interesse con il suo continuare a ripetersi quanto semplice fosse la mente dell'altro. Tra tutte questa frase mi ha fatto pensare "che st****o adorabile"!:

«Il resto?» s’azzardò a chiedere con quella che sembrava timidezza, ma su simili dettagli poteva anche sbagliare. Magari la sua era della banale confusione, in fondo si trattava di una mente semplice.

Un'altra cosa che ho ritrovato in Sherlock è il suo sentirsi incapace di socializzare. Il che è vero, in effetti, e non solo per sua ammissione. No, quello che voglio dire è che si sente incapace di socializzare con John, nel senso che pensa che anche lui provi il desiderio di scappare via da lui. Ed ecco che la sua curiosità fa a pugni con i suoi modi arroganti e saccenti. Inoltre si dimostra ancora una volta vanitoso, e mi piace un sacco per questo. Il suo mettersi in mostra ha un ché che mi ricorda i bambini. E' posato, sicuro di sé all'apparenza, ma eccitato come un bambino. Era entusiasta e impaziente di poter giocare a carte scoperte, tutte le delucidazioni che hanno preceduto il suo sunto non hanno fatto altro che spazientirlo fino al momento in cui ha potuto dirle ad alta voce... altro che solo studenti (poi, certo anche per questo). Aggiungici l'intolleranza alla gente e l'incapacità di portare pazienza, e hai il mix perfetto di imprevedibile, geniale follia.
L'altra battuta, quella in cui lui dice "fuori dai piedi", che è il modo in cui viene congedato di solito... beh, eravamo in tre, e non in due, a ridere. Non mi è stato difficile immaginarmi quella scena che si ripete all'infinito.

Mentre ho ritrovato dall'altra parte esattamente lo John Watson che tu hai caratterizzato nelle altre fic: timido, riservato, incapace con le parole, soprattutto per quanto riguarda linguaggio e comportamento è stato come rivedere un amico che avevo salutato e che ho rincontrato con piacere.
Ho trovato però anche un qualcosa che nelle altre, proprio perché qui ci troviamo in una situazione che precede tutto quel mare di sentimenti che le altre si portano dietro, una leggerezza e una disponibilità che nelle altre sono solo accennate. John è buono, ha cuore.
Questo per dire che puoi cambiare sfondo, contesto e tema e prospettiva, ma l'IC dei personaggi che mi hai fatto conoscere è sempre rintracciabile nelle tue storie, c'è la base e su quella base tu costruisci storie. Mi piace questa coerenza, perché non la do mai scontata quando si tratta di giostrare personaggi di fandom e diversi contesti non canonici.

E adesso sorgono le domande: John non mi sembra il tipo da fare il doppio gioco (per un attimo avevo pensato che giocasse di anticipo e che il suo dire di non aver accettato fosse un modo per mascherare il contrario) però mi chiedo come si evolverà il loro rapporto, e in che modo la musica ne segnerà il cammino.
La musica di Schubert è stata imprevedibile e incalzante - mi riferisco all'andazzo che ha preso il capitolo. Leggera, di sottofondo, note che ti prendono alla sprovvista e che ti fanno volare, immaginare, fantasticare. C'era allegria nell'aria, eccitazione; un guizzo di buon umore.
Al prossimo capitolo. A presto!

P.S. Se mi posso permettere, ho visto alcuni refusi. Se ti può aiutare, eccoli:
Il che era decisamente una di quelle cose non era capace di fare -> quelle cose che non...
Poi fu il mondo intero fu della Fantasia in fa minore. -> c'è un "fu" di troppo
Se è conoscenza del fatto che -> a conoscenza
il desiderio conoscerlo più approfonditamente -> di conoscerlo
che si sarebbe presto liberato presto di quel professor Watson -> un "presto" di troppo
La sola liberà che concesse a se stesso -> libertà

Recensore Master
16/04/18, ore 23:12

Buona sera Koa^^
Ti chiedo scusa in anticipo per questa recensione un po' frettolosa, ma sono strapiena di cose da fare e allo stesso tempo mi sentirei troppo in colpa ad aver letto un bel cap e non recenirlo immediatamente.
Mi piace moltissimo come parli della musica. Si vede che è qualcosa che ti appartiene. C'è passione in tutto ciò.
In oltre sto apprezzando tantissimo l'inserimento di episodi della serie tv nella tua storia. Da quel senso di dejavu che fa sentire a casa.
" aveva percepito dentro di sé il forte bisogno di comprendere un concetto elementare. Era come se un laureato in matematica avesse la necessità d’andare a una lezione di prima elementare e solamente per accertarsi che, per il mondo, somme e sottrazioni portassero sempre al medesimo risultato." questa frase è meravigliosa, perché è un interessante parallelo tra due cose che apparentemente non hanno connessione.
Il finale è bellissimo "Capì che aveva permesso a un dottore qualunque di leggergli dentro. Di vedere e capire pensieri e sentimenti di cui Sherlock stesso a stento comprendeva il significato, né una più banale raison d’etre. Sentiva gli ingranaggi del suo stesso cervello mettersi in moto e gli echi di quel tormentato Vivaldi, svanire come per merito di un incanto. Suonare per John lo aveva liberato.". Bellissimo! E adesso Sherlock ha una bella gatta da pelare! Ho gli occhi a forma di cuore.
Buona serata cara
Béa

Recensore Master
15/04/18, ore 19:10

Ma io sto morendo.
Tutta questa dolcezza è qualcosa di meraviglioso. In questa storia, Sherlock è adorabilmente dolce. Mi piace il suo paragonare l'amore alla guerra, io la penso esattamente come lui, ci sono battaglie vinte, battaglie perse e strategie e compagnia bella :D
Mi ha fatto veramente tenerezza vederlo darsi tanto da fare per John, preparare una cena e creare la giusta atmosfera. Si è scorta la gelosia di John, che poi ha portato l'appuntamento a saltare. E il povero Sherlock, senza poter neanche spiegare, rimane lì, in preda ai suoi complessi.
Temevo davvero che fosse tutto perduto, ma per fortuna poi John torna e ballano <3
Non solo, finalmente si chiariscono, ed è a quel punto che Sherlock dice finalmente le cose come stanno. E si baciano <3 Ma non c'era alcun dubbio che John ricambiasse.
Questo capitolo è un concentrato di dolcezza, mi è piaciuto davvero molto. Adesso che si sono chiariti, sono proprio curiosa di capire come la loro relazione potrà evolversi.
A presto e ottimo lavoro ^^

Recensore Veterano
11/04/18, ore 12:11

Ciao Non ho capito una cosa: perché ti scusi? Come se noi non passassimo il tempo in modo piacevole leggendo le tue storie. Questa poi la trovo deliziosa, piena di piccole cose fantastiche (landladys sisters, per dirne una) e trovate geniali come il torneo 😉 La vera tristezza, a parte la pioggia fuori dalla finestra, è sapere che finirà. 😙

Recensore Master
11/04/18, ore 06:45

Buongiorno Koa!
Ovviamente se hai deciso di scrivere un capitolo in più non me la prendo, anzi, ne sono più che felice... sei sarà il degno continuo di questo, sarà sicuramente una bellissima conclusione, non ho dubbi.
È belle edere John e Sherlock in modalità coppia a tutti gli effetti, e mi è piaciuto molto l’espediente del caso, il collegamento con il titolo... John è stato davvero un tesoro, credo che gli abbia fatto un regalo magnifico.
Ah, e vedere il nostro consulente fare i capriccci è sempre un vero e proprio spasso, naturalmente XD
Purtroppo non ho molto tempo quindi devo chiudere qui, ma ci sentiamo presto con il finale e complimenti come sempre!
Buona giornata,
Signorina Granger

Recensore Master
10/04/18, ore 22:29

Buona sera Koa^^
Mi sento un po' in difetto, perché sto leggendo questa bellissima ff con tempi a dir poco imbrazzanti, un po' per la mancanza di tempo e un po' perché, insospettabilmente, sono davvero una pessima lettrice.
Ho tre piccole cose da annotare riguardo a questo piacevole capitolo. La prima è che, nessuno mai riflette su quanto rumore possa produrre una folla, anche senza pronunciare una sola parola. Io ho notato questa cosa tempo fa coi cavalli, uno non ci fa caso, ma sono rumorosissi. Ho trovato davvero interessante la riflessione iniziale di Sherlock riguardo a questo suono di sottofondo. Non me l'asppettavo. Bello. La seconda cosa che ci tengo a sottolineare del capitolo è la scelta lessicale che hai fatto per descrivere John. Le parole che usa Sherlock sono davvero molto belle e mai banali. La terza cosa, sicuramente più "comica" è che per tutta la sera so già mi resterà un sorriso sulle labbra pnsando a Mycroft e il suo odiosissimo ombrello XD
Buona serata, al prossimo capitolo ;)
Béa

Recensore Master
10/04/18, ore 16:29

Ciao!
Wow, questo capitolo è stato sorprendente.
Non mi aspettavo che Sherlock andasse a parlare proprio con la sua famiglia, sinceramente non ci avevo minimamente pensato. E questa è stata anche una buona scusa per scoprire qualcosa sul suo passato e sui suoi rapporti familiari, in particolare con Mycroft. E' evidente che i due non hanno un rapporto facile, questo si capisce soprattutto da come poi Sherlock risponde alla madre. E' come se suo fratello fosse quello "migliore" dei due in un certo senso. O, almeno, lui si sente così.
Sherlock racconta tutto ai suoi genitori fino alla fine, non con poca difficoltà. Esprime loro i suoi dubbi e si da dell'egoista. Per fortuna, alla fine, sua madre capisce tutto e gli dice finalmente le cose come stanno: lui è INNAMORATO di John, e adesso che qualcuno gliel'ha detto chiaramente, credo che non avrà più dubbi.
Infatti, alla fine, si sente anche più leggere. Forse, da questo punto in poi, inizierà ad accettare questo sentimento. Anche se ora c'è un'altra domanda che mi sorse spontanea. Come farà a dirlo/farlo capire a John? xD
Non riesco proprio a immaginare.
Spero solo che Sherlock si lasci effettivamente andare :3
Come dicevo, questo capitolo è stato molto gradevole.
Alla prossima ;)

Recensore Master
10/04/18, ore 15:45
Cap. 1:

Eccomi giungere qui!
Avevo in mente di leggere altre tue storie prima di impegnarmi in questa long, ma ho notato i post che ultimamente hai scritto su fb e mi hai troppo incuriosito per non passare a dare un'occhiata (leggerò anche le altre, in tanto mi prendo un posto tra i banchi di quest'aula).

Di questo primo capitolo sono due le cose che mi hanno colpito, anzi tre: la capacità che hai nel creare le atmosfere (questa è la seconda volta che mi fai innamorare di un mese, giuro); la caratterizzazione di Sherlock, che in qualche modo, forse non voluto anche (avrà fatto tutto la mia mente?) si avvicina allo Sherlock a cui mi hanno abituato gli ultimi film, seppure conservi quella fragilità (che la musica esterna magnificamente) che caratterizza la versione della serie tv a cui tu fai riferimento; e la musica, Chopin.

Di per sé il capitolo è introduttivo, ho apprezzato tantissimo il modo in cui ti prendi i tuoi tempi, introduci in maniera narrativa - non diretta, e questo è il bello - i personaggi e il contesto. Non c'è una prima scena attiva, c'è la scena di partenza, il preambolo, l'anticamera della storia (ed è emblematico il momento in cui Sherlock spia dalla porta il suo palco, la sua aula, prima di calcare le scene lui stesso. Sembra di stare dietro le quinte, ecco; e questo filo conduttore della musica e dell'arte in generale, mi ha conquistato.
Un complimento va al tuo lessico, si distingue sempre. Non so se è il tuo modo di scrivere - nel senso che io lo ricollego al fandom di Sherlock, ma prima o poi lo devo vedere in atto in qualche altro fandom, per farmi un'idea più completa - in generale, ma ho notato che è perfettamente coerente con questo personaggio e i suoi mille contesti. Mi piace il modo in cui usi certi sintagmi - come "il di lui...", che dà un'aria più composta e aulica, colta - e la varietà del lessico, con termini più ricercati e non comuni nel registro di ogni giorno ma che si adattano perfettamente per seguire le vicende di Sherlock, esaltando la sua personalità complessa e ingarbugliata, ma soprattutto questo quadro introspettivo macchinoso e profondo.

Per quanto riguarda le descrizioni... mi hai fatto amare Chopin, un passaggio sopra tutti ho adorato: "Se fosse stato in cerca di precisione, se si fosse trattato di Bach o Mozart e non di un mero autore romantico, si sarebbe fermato e avrebbe ricominciato da capo. Eppure non lo fece, semplicemente lasciò che le emozioni gli corressero addosso e scivolassero fuori. Presto, veloce, rapido e quindi di nuovo adagio, in un crescendo di note e l’animo si librò al pari di una piuma nel vento."
Come a dire - forse è solo la mia interpretazione - i sentimenti non si possono fermare, e quando qualcosa ti rapisce a tal punto non sei più tu a guidare, ma puoi solo guardarti andare.
Credo che questo rispecchi molto anche lo stesso protagonista: Sherlock è preciso, un uomo che si annoia facilmente e che ama dedurre, quasi fosse un modo originale per scacciare la noia; ma dentro di lui, qualcosa di fragile e "romantico" lo ghermisce, lo attanaglia, e questa è la parte di lui più a rischio, quella che non può controllare. Sherlock è come la musica che suona: rigorosa e fragile, precisa e romantica, da Bach e Mozart a Chopin.

Come ti dicevo all'inizio, anche l'atmosfera di Ottobre è protagonista di quest capitolo, anzi si può dire che mese, personaggio e musica abbiano creato una miscela di perfetta armonia per rendere questo capitolo coerente e ritmato da una musica lenta e malinconica, con una nota sospesa alla fine, quando la noia sembra scacciata via dall'arrivo di John, per poi concludere con queste due note più vispe finali, che annunciano l'entrata di Sherlock.
Ottobre, comunque, è grigio, smunto, ottenebra la mente, la cattura come una sirena, la trascina tra nuvole tristi e cupe, in uno stato di apatia tale che bisogna combattere per poter scacciare.

Passando finalmente a Sherlock come si deve, ti dico: ce lo vedo proprio lui che spara in un'aula dell'università per passare il tempo. E' eccentrico... più eccentrico di così... irriverente e arrogante, sicuro di sé... eppure tu aggiungi quella nota di indolente imbarazzo che contraddistingue il tuo Holmes, che lo rendono più umano e "innocente come un bambino".
Anche il fatto che ama dedurre piuttosto che conversare, è uno di quei passaggi che lodo e che ti invidio per la genialità perché racchiudono perfettamente il modo sopra le righe del personaggio. Poi amo il modo in cui si perde in elucubrazioni e i passaggi in cui, nonostante continui a rispondere a quel poverino del suo nuovo assistente, lui continui a riflettere sulla sua dubbia presenza e la sua sconosciuta identità.

Per il momento mi fermo qui. Non so se ho detto tutto, ma riassumo così: brava, un bellissimo inizio.
A presto!

Recensore Master
10/04/18, ore 14:23

Buongiorno, Sweety! ma queste belle sorprese? per me puoi scriverne altri 10 di capitoli, eh! sentiti libera!^_^
E una cosa importante, prima che mi dimentichi: vorrei un biglietto platea VIP per il torneo di cricket nudista. Ci tengo molto, sono una grandissima cronista sportiva. ù_ù
Non mi aspettavo mai una svolta così, ma in fondo potevo pensarci. L'altra volta ti preoccupavi un po' che fosse "solo" molto intimista, ed ecco che c'è il delitto. Spero che la lapide sia una citazione di quella della Sposa, perché il rimando si sente tutto. Anche io trovo che investigare di casi antichi sia molto più affascinante, e poi mi pare di aver capito che l'investigatore del '900 sia lui stesso, quindi c'è una narrazione a specchio, direi, una cosa stupenda che era ovvio che tu avresti gestito benissimo. Ci fosse una cosa che ti riesce male, poi! Il caro Doyle ti darebbe la sua benedizione...
Il paese dove per hobby si pettinano le pecorelle - invece delle proverbiali bambole - mi faceva sbellicare, anche se non so se avrei dovuto! Ma spero fosse consentito, ecco. La fontanella pacchiana c'è, e la birra no? Orrore, la Lonely Planet non darà mai 5 stelline a questo posto! Comunque John è stato furbissimo, e soprattutto conosce bene il suo amato se come regaluccio gli consegna un omicidio da risolvere. Gli fa brillare gli occhi, attivare tutte le funzioni, lo elettrizza, lo provoca. Sì, è seduzione intellettuale, la più letale che ci sia per uno come Sherlock. Che su questo versante è nel suo elemento, mentre gli serve tutto un capitolo per dire ti amo... cucciolo mio.
Le strategie su quando, dove e come sia più opportuno, come tovare il coraggio, saltano o muoiono miseramente, ma sull'onda dell'entusiasmo è molto più vero e facile, no?
gridato, di cuore, con la scusa per scappare. proprio da ragazzino, lo credo che John sorride con tutta la sua luminosità, è stato bellissimo.
il mio secondo passagio preferito, perché il primo, scusa, ma è il cricket. Mi hai trasformata in una guardona O__O!
E' fantastico anche lo slancio fisico che Sherlock ha già reso una componente essenziale della sua vita, perché è per il suo John. Lo vuole, si lamenta di essere trascurato, e - lo credo- soffre che quelle due ficcanaso siano li col cornometro a prendere nota. Una cosa terribile lo credo che a volte litigano, perisno per 20 ore, roba inammissibile. Per poi raccontare alla mamma, cosa che sai che mi da dei brividi orripilati di massimo livello. Il minimo era scappare subito, ma a 200 kilometri, non 20. ma per stavolta va bene lo stesso
tesoro, non vedo l'ora di leggere ancora e pensaci, eh. nessuno vuole che finisca davvero
un bacio sportivo,
tua, Setsy

Recensore Master
10/04/18, ore 11:09

Ciao! Eh sì, Sherlock e John sono fatti proprio l'uno per l'altro! Sono le due metà della stessa mela!! I due pezzi di un puzzle che si incastrano perfettamente!! Insomma, solo John poteva regalare a Sherlock una gita fuori porta con un caso da risolvere!! Ha avuto un'idea veramente brillate!
Sherlock ha proprio ragione, il suo John è l'unico essere umano in grado di stupirlo quando meno se lo aspetta!! Con lui non si annoierà mai!!
Sono felice che Sherlock sia riuscito finalmente a dirgli, anzi, a gridargli "ti amo"!! Sono sicura che John voleva tanto sentirselo dire, anche se non dubita dell'amore di Sherlock, ma come si dice, anche le parole sono importanti in una relazione sentimentale!
La musica che hai scelto per questo capitolo mi ha emozionata tantissimo!!
Sai che ti dico? Sono felice che non sia l'ultimo :)
Alla prossima!! :)))

Recensore Master
08/04/18, ore 15:39

Ciao!
Io adoro Sherlock che, mentre guarda John, si perde a pensar e a pensare. Mi piace molto la prima parte in cui lui parla, per così dire, del silenzio e a quanto lo apprezzi, trovandolo addirittura un'arricchimento per la propria intelligenza. Tuttavia, quei momenti di silenzio e attesa fra lui e John, non fanno altro che infastidire il povero Sherlock. Credo siano stati momenti terribili per lui, con addosso la paura di sentirsi dire "no".
Quando John gli dice: "il problema sei tu, Sherlock".
Mio caro, ma così me lo fai morire ahahah. Già stava partendo in quarta, ma per fortuna lui lo ferma subito. Ci sta che non capisca chi e cosa Sherlock sia veramente, con tutte le sfaccettature che ha. Comunque adorabile il fatto che Sherlock fosse disposto a rinunciare a suonare il violino la notte solo per fargli un favore. Insomma, è o non è l'amore?
Inoltre:
"... è la geisha di mio fratello"
Aahhaha, adoro tutto ciò xD
Ovviamente John accetta e accetta anche di lavorare con Sherlock.
Bene, questo è un grande passo in avanti, tuttavia non credo che ciò sia servito a Sherlock per mettersi il cuore in pace, anzi!
Adesso mi chiedo a chi abbia telefonato. Un personaggio che si è già vista oppure no? Spero possa presto trovare una risposta :3
Come sempre ottimo capitolo con ottime introspezioni <3
A presto ^^

Nuovo recensore
07/04/18, ore 20:04

Purtroppo per questioni lavorative non sono più riuscita a lasciare commenti ma ho continuato a seguirti. Anche questo sarà un commento breve perché devo scappare, ma volevo proprio dirti che mi sta piacendo tantissimo. Finalmente è successo ed è stato descritto alla perfezione! Adoro John e Sherlock insieme e come hai scritto tutto. Complimenti :-)

Recensore Master
05/04/18, ore 22:31

Ma ciao!
Oddio, questo capitolo è stato bello, quasi divertente in certi punti! E perché no, anche un po' fluff. Sicuramente un dopo festa andato molto bene. Qui apprendiamo che Sherlock odia il jazz e che è proprio un cucciolo.
No, ma seriamente. Quant'è che carino che propone a John di condividere con lui l'appartamento e, in tanto, spera che dica di sì?
Ovviamente è bravo a nasconderlo, ma mi ha fatto una tenerezza immane. John è cotto, basta. Ma anche lui è attento a non sbilanciarsi troppo, la tensione sta crescendo piano piano e sono certa che quando si lasceranno andare.. sarà molto, molto bello, ecco, la dico pulita ahaha.
Ma la Hudosn e la MacGill, SANTO CIELO, date un premio a quelle donne!
Mi sembra di vedere un adolescente che non può tenere nascosti i suoi segreti a dei familiari. Quelle due spiano Sherlock e sono contente perché ha portato a casa un uomo. Sì, è una scena troppo bella. Sherlock imbarazzato. Ma che cucciolo, ripeto.
No, perché John dovrebbe pensare che tutto ciò sia strano? E poi lui piace a quelle due, non lo vedi che già stanno organizzando il matrimonio ^^
Comunque, una convivenza implica una vicinanza e una vicinanza implica molte cose. Caro Sherlock, tu lo sai come va a finire, suvvia, non finga di non saperlo.
Sto cominciando a sclerare male, e quando succede non sono più padrona di quello che scrivo. Il capitolo mi è piaciuto molto, mi ha intenerito/divertito/fatto dire "aaw" innumerevoli volte.
Ottimo lavoro, alla prossima *-*