Ciao! ^^
Ero davvero trepidante di leggere questo capitolo, come ti avevo detto nella scorsa recensione, e infatti l'ho divorato con gusto, apprezzandone ogni parte. Posso asserire con sicurezza che questo sia fin'ora il mio capitolo preferito di questa storia. Un capitolo che si basa sui rapporti e sui legami, e sull'approfondimento degli stessi, ma è anche un capitolo che si concentra su Tazandil e che ci permette di conoscerlo più a fondo, sia mostrandocelo nel suo rapporto con il figlio, sia nel suo rapporto con la moglie. È, anche, un capitolo che ci fa conoscere meglio Daren. Quindi, insomma, ho adorato tutto quanto.
Procedendo on ordine: il confronto tra Johel e suo padre era qualcosa che attendevo con trepidazione e devo ammettere che è stato più pacifico di quello che mi aspettassi, così come ciò che hanno deciso per Daren è stato più positivo di quello che credessi. Non mi aspettavo che gli elfi gli accordassero tante libertà, anche se ovviamente siamo ben lungi dal considerarlo uno di loro o qualcuno di cui potersi fidare: sono sicura che, però, con il tempo, Daren avrà modo di dimostrare anche a loro la sua vera natura, così com'è successo anche con Tazandil e quindi di conquistare la loro fiducia.
Mi è piaciuto davvero moltissimo il Johel di questo capitolo, un Johel in qualche modo più serioso e "maturo" di quanto siamo abituati a vedere di solito: solitamente, lui ci appare come allegro ed esuberante, pronto alla battuta e allo scherzo, e forse anche un po' ingenuo, mentre qui, nell'affrontare suo padre, dimostra una maturità e uno spessore che me lo hanno fatto davvero apprezzare moltissimo. Nel parlare di Daren, ha modo di toccare anche il suo rapporto con il padre, di dirgli cosa pensa di lui. E ha ragione, per quanto a Tazandil possa dar fastidio, nell'affermare che lui e Daren sono molto simili: sono entrambi ermetici, di difficile lettura, ma non per questo malvagi. Mi è piaciuta molto l'idea che l'essere cresciuto con Tazandil come padre abbia aiutato Johel a comprendere Daren: è qualcosa che suo padre gli ha dato, anche se involontariamente, che gli ha consentito di creare qualcosa di bello, di far maturare un'amicizia che forse, invece, non ci sarebbe stata in circostanze differenti. Mi piace questa cosa che Johel abbia preso qualcosa di positivo dal suo rapporto complicato con il padre e che abbia comunque compreso, anche grazia alla madre, che lui non è malvagio, ma solo chiuso. È severo, ma ama la sua famiglia e il suo popolo.
Bello anche leggere che Johel abbia scelto di diventare un ranger per scelta, e non perché suo padre se lo aspettava. Come dice lui, era scontato che decidesse di percorrere quella strada, ma ciò che conta è la motivazione personale per cui lo ha fatto, che non gli fa rimpiangere la sua decisione, né lo rende infelice.
Ammetto che sia stato davvero bello vedere come Tazandil e Johel si siano un po' aperti l'uno con l'altro, mostrando i reciproci sentimenti. È stato un avvicinamento di cui mi è piaciuto molto leggere.
La parte con Hinistel l'ho davvero adorata. Con lei, Tazandil mostra il suo lato più dolce e tenero, con una naturalezza che non ci si sarebbe aspettati da lui, per come lo abbiamo conosciuto, ma a cui eravamo pronti, poiché la donna lo aveva già detto a suo figlio nei capitoli precedente, e qui constatiamo effettivamente che non mentiva. Tazandil con lei riesce a essere più aperto e più affettuoso: certamente, ha trovato in Hinistel una persona con la quale si sente al sicuro e non si sente a disagio. Lei lo comprende, sa com'è fatto e lo accetta, con lei non ha bisogno d'indossare maschere dettate dal temperamento e dal ruolo che ricopre, così come ha dovuto fare con suo figlio per addestrarlo come avrebbe fatto con chiunque altro ranger (posizione che comunque condivido, come anche Johel). Con sua moglie è Tazandil e basta ed è stato davvero tenero vederlo abbracciarla e conversare amabilmente con lei.
Hai descritto alla perfezione la lettura dei tarocchi, rendendo chiarissimo il tutto, cosa assolutamente non semplice. Ho amato quest'espediente che hai usato per farci conoscere più a fondo Daren. Di nuovo, abbiamo la conferma di quanto la sua personalità sia sfaccettata e complessa, tanto che Hinistel si trova in difficoltà a leggere i tarocchi a lui associati, tarocchi contraddittori, che non si vedono mai insieme, ambigui. Sono tutti d'accordo sul fatto che la natura di Daren sia buona, ma le sfaccettature del suo carattere sono talmente tante e complesse che capirlo a fondo è davvero impossibile. Dopotutto, non ci riesce neppure Johel dopo tanto tempo che lo conosce. Mi ha molto incuriosita la faccenda del morire cinque volte e tornare in vita tre, che come hanno giustamente notato i due coniugi non ha molto senso. Ciò che è chiaro, comunque, è che Daren morirà, e non una volta, ma molte, e a quanto pare più di quelle in cui tornerà in vita. Una sorta di morte nella morte? Tipo che rimane come fantasma, o non-morto, e poi viene ucciso di nuovo? Chissà. In ogni caso mi ha messo davvero molta tristezza sapere che questo bellissimo personaggio è destinato alla morte. L'idea mi fa davvero dispiacere.
Intanto, torniamo a dare uno sguardo anche a Daren e lì tutto è diventato davvero molto sospetto, e non solo perché Daren stesso sospetta di ciò che sta accadendo (finché non vede il bambino, quantomeno), ma perché questa faccenda puzza effettivamente anche a me. Ad ascoltare la versione del bambino e di Raerlan, tutto torna e tutto fila, non c'è niente di strano: è stato chiesto a un drow di cercare un padre rapito da altri drow. Chi sarebbe migliore di Daren, che conosce usi e costumi della sua gente? Però tutto questo gran segreto circa questa missione non mi piace, così come non mi piace che il bambino sappia tutti questi dettagli tecnici, parlando com'è strano che faccia un bambino, soffermandosi sui cunicoli dei drow, su come sia avvenuta la scomparsa del padre, piuttosto che su un'innocente e accorata richiesta di salvarlo, come ci si aspetterebbe da qualcuno della sua età. Che Raerlan stia architettando qualcosa e abbia mandato avanti il bambino per coprirsi? Certo, è indubbio che il piccolo sia il figlio dell'elfo rapito del capitolo precedente, ha lo stesso nome di quello che Filvendor millantava essere suo figlio, eppure credo comunque che Raerlan abbia messo in testa al bambino qualche strana idea e lo abbia mandato avanti, per servirsene per scopi personali. Dopotutto, chi sospetterebbe mai di un bambino che vuole solo riabbracciare l'unico genitore rimastoglio?
insomma, la vicenda si sta facendo movimentata e succosa, sempre più avvincente e io non vedo l'ora di proseguire con la lettura.
Complimenti e alla prossima :) |