Ciao! ^^
Questo capitolo mi è davvero piaciuto moltissimo, perché non solo abbiamo potuto vedere Daren alle prese con altri elfi dal temperamento differente da quello del ranger che ha istruito nello scorso capitolo, ma anche perché abbiamo avuto modo di conoscerlo più a fondo e di approfondire alcuni aspetti del suo passato che sono emersi, ma che comunque rimangono avvolti nel mistero.
Idhrenor è un personaggio che mi piace davvero molto. Come ti ho già detto in precedenza, ho un debole per i chierici in generale, ma al di là di questo, ho trovato Idhrenor davvero molto interessante: ha un modo di porsi posato e studiato e s'intuisce che la sua è un'attitudine pacifica, tipica di chi ha abbracciato la sua religiosità e la vive appieno. Inoltre, mi è sembrato anche molto equilibrato nei confronti di Daren, poiché non si è mai sbilanciato a dare giudizi di valore su di lui, o per lo meno non in sua presenza: si è sempre mantenuto neutro, seppur guardingo, nel relazionarsi con il Drow. Ovviamente, questo è dovuto al motivo per cui era lì: doveva farsi "amico" Daren, doveva carpire delle informazioni da lui, e farlo innervosire con un atteggiamento squalificante non era di certo la strada migliore, però credo che il motivo sia anche un carattere posato. Veniamo a conoscenza anche del fatto che Solaias, il maestro di Idhrenor, fosse certo che l'esito di quell'interrogatorio avrebbe confermato la natura malvagia di Daren e invece così non è, anzi: Idhrenor ha da stupirsi dinanzi alla brillantezza dall'aura che circonda Daren.
Mi ha fatto sorridere il confronto tra i due a riguardo, dove Idhrenor domanda a Daren per quale motivo dovrebbe tenere nascosta un'aura tanto magnificente, e Daren gli fa giustamente notare che lui ragiona da chierico e non d'avventuriero: è ovvio che chi vive una vita tra i pericoli ha l'esigenza di passare inosservato, di non farsi riconoscere e di rimanere nell'ombra, perché di nemici ne ha sicuramente molti. Un po' mi si è tretto il cuore a leggere che Daren lo fa anche perché non vuole che le persone si creino delle aspettative su di lui: in un certo senso, è un atteggiamento molto da Drow, ma dall'altro lato denota quanto lui si senta, in un certo senso, "inadatto" al mondo in cui vive. Ha abbandonato il sottosuolo, ha abbandonato quella società che non rispecchiava più i suoi valori, eppure non si sente completamente a suo agio sulla superficie, e soprattutto con i tipi di rapporti che i suoi abitanti sono abituati a intrattenere. Non gli piacciono le amicizie espansive, le confidenze, e in questo è rimasto molto Drow, ma me lo sono immaginato anche molto solo, in balia di quell'inadeguatezza che lo porta a isolarsi forse più di quanto vorrebbe. Johel è il suo unico amico, l'unico che ha compreso la sua vera natura e ha saputo abbracciarla in toto, raccordandola con gli strascichi che si porta dietro delle sue origini. Daren, per quanto possa cambiare, per quanto possa essersi votato al bene, rimane pur sempre un Drow, conserva sempre quei suoi lati oscuri, che lo portano a prendersi gioco di Idhrenor, a intimidirlo e minacciarlo velatamente. E, in questo, Idhrenor si dimostra certamente più saggio del ranger, perché indietreggia e si porta fuori dal raggio d'azione di Daren, e in nessun caso cerca di farci amicizia, si limita a fare il suo lavoro e nulla più.
L'assenza dell'ombra di Daren è un particolare che mi ha molto intrigata e mi ha portato a domandarmi cosa sia successo esattamente, quale sia il motivo per cui gli sia stata inflitta una punizione del genere. Apprendiamo che sia per via di qualcosa che ha fatto quando era ancora tra i suoi simili, per via di un Drow che ha ucciso, ma le circostanze, le motivazioni e tutto il resto rimangono un mistero, e questo non ha fatto che accendere la mia curiosità a riguardo, soprattutto leggendo che a Daren è rimasto un gran senso di colpa per questo motivo, per ciò che ha fatto, il che la dice molto lunga.
In generale, sono molto contenta che, a seguito di questo accurato e approfondito interrogatorio, il Drow si sia guadagnato (forse, aspetto a cantar vittoria) la libertà: non si merita tutta questa diffidenza da parte degli elfi. È vero, è un Drow, per antonomasia acerrimo nemico degli elfi, ed è vero che è comprensibile non fidarsi di lui, però è anche vero che in tutti questi anni lui ha saputo dimostrare la sua lealtà, non facendo mai nulla ai danni di nessuno, e per amor di Johel. Di certo, se quegli elfi hanno qualcosa da temere, questo non è da parte di Daren.
Ho molto apprezzato anche la sincerità di Idhrenor nell'ammettere che gli elfi si preoccupano più di un loro simile di quanto mai farebbero con qualsiasi altra razza, in qualsiasi occasione. Si sa che gli elfi sono parecchio spocchiosi, e tu hai saputo rendere bene questa loro caratteristica, anche se almeno Idhrenor ha avuto il buonsenso di ammetterlo, come Daren stesso osserva. Mi piace anche per questo.
Ora, sono davvero curiosa di sapere cosa toccherà in sorte al nostro bistrattato Drow e al suo - ancora - ignaro amico di sempre. Complimenti per il capitolo!
Alla prossima :) |