Ciao Favole. We', sai che anche io adoro Victoria Francés? Era da un po' che aspettavo l'occasione di dirtelo. Tra l'altro, anche "Danza della morte" mi ricorda il titolo di uno dei suoi lavori... Ma potrebbe anche essere "Il suono della morte" o qualcos'altro di macabro e gotico, sai. Non mi ricordo bene!
Bene, finalmente posso seguire un capitolo in diretta, visto che ho letto tutti gli arretrati in una singola notte insonne di qualche settimana fa... E posso recensirlo, visto che quella che ti ho lasciato allo scorso capitolo non poteva dirsi una vera recensione, quanto piuttosto un commento estemporaneo. Quindi questa recensione vorrebbe essere anche un commento complessivo a tutta la storia, ma io, se non faccio attenzione, divento veramente logorroica, quindi vedrò di riassumere al massimo - e già così verrà fuori una Divina Commedia, vedrai.
La storia mi ha preso, mi ha preso moltissimo, perché è dinamica, è densa di scene che catturano e soddisfa gli animi romantici (ma non necessariamente smielati) come il mio. Ha un grande difetto questa storia, purtroppo: prende se la si legge tutta d'un fiato, mentre un capitolo preso singolarmente lascia il lettore confuso e disperso, perché tutti i capitoli sono legati a doppio filo tra di loro. Ho letto l'ultimo capitolo ieri notte, ma non ha potuto far presa su di me e mi ha lasciata interdetta: ho dovuto rileggere i 17 capitoli tutti in sequenza, per capire e apprezzare quest'ultimo. In conclusione, ti consiglio, per compiere un gesto d'amore nei confronti dei tuoi lettori, di aggiornare con un po' più di frequenza, o lo svolgimento della trama risulterà dispersivo e noi poveracci dovremo rileggerci tutti i capitoli ogni volta per riuscire a seguirla! :)
Poi, piccolo commento ai personaggi. Non per fomentare il dibattito che sembra essere nato tra le mie pagine a proposito di IC/OOC... La mia opinione al riguardo, dopotutto, è piuttosto neutra: penso che siano accettabili entrambe le scelte, a seconda dell'intenzione dell'autore, purché siano coerenti con questa. Tu hai evidentemente scelto un estremo OOC, talmente O(ut) che leggendo io non ritrovo quasi nulla dei personaggi dell'anime/manga: praticamente, corrisponde solo la descrizione fisica. Sento di leggere una storia i cui personaggi hanno gli stessi nomi di quelli di "Inuyasha", ma sono completamente diversi, stravolti fino all'inverosimile sia nel loro ruolo, sia nelle relazioni che hanno tra loro, sia nelle loro caratteristiche intrinseche. Questo non è assolutamente un commento negativo! Come ho detto, considero l'OOC una scelta più che valida, e apprezzabile se portata avanti in modo coerente, come mi sembra che tu stia facendo. Questa è solo un'annotazione: ti informo dell'effetto che questa tua scelta ha su una dei tuoi lettori, perché immagino tu sia consapevole di stare scrivendo una storia che con l'anime (e dico sempre anime, perché il manga non lo leggo :) ) ha in comune solo il nome dei personaggi. Ripeto, per evitare fraintendimenti: questo per me non è negativo. Era solo uno statement of fact.
Uno dei risvolti positivi di questa tua scelta è il fatto che i tuoi personaggi, radicalmente diversi da quelli dell'anime, a differenza di questi ultimi, non sono statici! Questa è una delle cose che più patisco degli anime: la trama va avanti, ma i personaggi sono congelati in un modo di essere che non evolve, non cambia. Ah, l'antropocentrismo dell'Umanesimo, l'introspezione psicologica che è tipica della cultura letteraria occidentale non ha mai raggiunto il lontano Oriente... [Che nerd! Mi vergogno.]
Comunque, il tutto è per dire che apprezzo il dinamismo dei tuoi personaggi, che evolvono nel corso della storia, pur mantenendo un profilo coerente con la loro personalità. Oltretutto, il personaggio di Inuyasha è stupendo.
Altro da dire... Ah, sì. Le scene di sesso, per esempio. Alcune mi piacciono molto (come la prima tra Inuyasha e Ayame, che seppur breve, mi ha catturato con ogni parola), altre mi sembrano forzate, altre ancora sono identiche a come ne ho lette in altre mille fiction. Esempio concreto: la prima volta di Inuyasha e Kagome. La prima parte, dall'inizio (Tu ti stai innamorando di me, o almeno lo credi) al Se vuoi fermarmi, ti conviene farlo ora è splendida: l'ho letta mille volte, ho ripercorso i dialoghi, i movimenti, le emozioni che attraversano i personaggi, e trovo che il contenuto sia sensuale e interessante da leggere; mi è piaciuta proprio. Da lì in poi, onestamente, diventa un po' banale. Sono giunta alla conclusione che, come autrice, tu riesca a tracciare immagini molto vivide delle emozioni che "precedono" l'atto sessuale in sé, e a trasmetterle con autenticità e sapendo anche provocare dei brividi nei lettori (naturalmente, sto parlando per me); ma quando passi a descrivere gli atti fisici dei "preliminari" e infine dell'atto sessuale, lo fai in modo meccanico (fece questo, poi questo, lei sentì questo, lui allora...), a volte persino prevedibile, secondo me perdendo l'atmosfera e il calore che pervadeva invece i paragrafi prima.
Altro argomento: la canzone che dà il titolo alla storia. Strafiga, ovviamente (Cure! :D), non la conoscevo prima. L'ho ascoltata e ne ho colto l'atmosfera, quel roco "Every night I burn" e il significato che queste parole hanno nella tua storia. Non emerge moltissimo, il concetto del sentirsi il marcio dentro (citando testualmente il capitolo 7-Sangue), ma soltanto in determinati tratti della storia, ma quando emerge, è molto incisivo. Sai creare belle immagini, forti, vivide, sensuali, anche per quanto riguarda questo aspetto del dolore che arde dentro. In certi punti le curi poco e potresti potenziarle di più, ma talora sono veramente belle. Ad esempio, adoro follemente i paragrafi del capitolo 14-Dichiarazioni, che va da forte e sconvolgente almeno la metà di come lo sentiva dentro a vittima della sua stessa domanda.
Che cosa dire del capitolo 17? Due immagini che mi sono piaciute: Lo vide appoggiarsi al muro, e stringersi le mani, incrociate, contro il petto. Ricurvo, piegato per il dolore della provvisoria perdita. E' magnifica. Mi ha commosso, mi ha catturata. E poi, il cameratismo fraterno tra Inuyasha e Sesshomaru (così impensabile nell'anime!): mi è piaciuta. Purtroppo di questo capitolo in sé non posso dire molto altro, proprio perché, come ti ho detto all'inizio di questo poema, il problema di questa storia è che secondo me non si riesce a recensire "a pezzi", perché i pezzi (i capitoli), se isolati, non rendono. Infatti ho recensito più che altro la storia complessivamente, anche se - te lo garantisco! Spaventati pure :) - ho omesso un sacco di dettagli.
Che cosa posso dire? Rinnovo il mio incoraggiamento ad aggiornare presto, perché questa storia mi ha veramente presa e sono molto curiosa di sapere che cosa succederà. Ti prego, non farci aspettare tanto! :)
P.S. Se ti interessa sentire le altre cose che ho da dire su altri dettagli della storia, o semplicemente farti una chiacchierata su passioni in comune come Victoria Francés, non hai che da accettarmi su msn. Ti ho aggiunta come Kikyounokokoro :)
A presto! |