Recensioni per
Come un vizio assurdo
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 109 recensioni.
Positive : 109
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/05/19, ore 00:16

Carissima, rieccomi a leggere e commentare questa storia intensa e avvincente. Ho colto subito il rimando a "La canzone di Marinella", e in effetti l’incanto d’amore che vive la protagonista - ormai purtroppo solo un ricordo - richiama un poco la magia dei momenti d’amore vissuti da Marinella. Poi la sorpresa, qualcosa che Loki, pur senza saperlo, ha lasciato: un figlio. E il lettore ora non può fare a meno di incuriosirsi: come sarà questo incontro con lo spirito richiamato dall’al di là?
Complimenti per le ottime descrizione di momenti e sentimenti, rese in modo vivido e originale.

Recensore Junior
14/05/19, ore 23:13

Eccomi qui cara, a leggere l’ultimo capitolo di questa mini-long.
Mi sono resa conto dopo averlo iniziato che era in effetti l’ultimo, pur essendo convinta me ne mancassero due. Immaginerai il mio disappunto, sapendo perfettamente quanto questa storia mi sia piaciuta dalle ultime recensioni che ti ho lasciato.
Finalmente a Loki viene svelato l’arcano, la ragione per cui Thor e Sigyn sono stati in grado di richiamarlo dall’aldilà per parlare con lui, farsi svelare la tattica giusta per sconfiggere Thanos. A quanto ho capito – perché ormai mi sono spoilerata l’universo ma ancora gli ultimi film non li ho visti – non viene specificato quali fossero le intenzioni di Loki nel momento in cui lo ha attaccato, ma dopo aver letto tutta la tua storia ammetto di essermi trovata perfettamente in accordo con la spiegazione finale che fornisci tu: Loki sapeva di dover morire per poter ottenere una conoscenza che altrimenti non gli sarebbe stata data e si è trovato disposto a pagare questo prezzo. Anche per espiare delle colpe, come hai detto con l’efficace frase:<i> “non era stato il gesto disperato di un pazzo che sa di essere già morto, ma un modo nobile e necessario per espiare colpe di cui non si pentiva, perché Loki non amava i rimpianti: era un Ase, del resto.”</i>
Mai avresti potuto spiegarlo meglio!
Loki, oltre che essere probabilmente il mio personaggio preferito dell’intero MCU, è uno dei villain più belli, ma forse spesso viene giudicato tale per la sua incredibile inclinazione a compiere qualsiasi gesto per ottenere ciò che vuole. E non lo giustifico di sicuro, ma ha una coerenza tutta sua che non può fartelo odiare, e l’ho riscontrata in questa storia: rimane criptico fino alla fine, eppure si riesce a vedere quel momento di cedimento, le lacrime che trattiene per orgoglio e che non lo rendono debole, del tutto adatte al momento e se portate con fierezza come fa lui.
Le frasi speranzose della fine mi hanno portato a sperare che rivedremo Loki, magari che tu stessa darai una tua lettura di come potrebbe riuscire ad aggirare abilmente le antiche leggi del Valhalla che lo tengono confinato lontano da Sigyn e da suo figlio. Che per la cronaca, è di una tenerezza disarmante, così come la scena dove Loki riesce a creare un’illusione, a trovare un incantesimo per carezzare Sigyn e il bambino che mai prima della morte ha potuto vedere. È una scena tremendamente triste e nostalgica, ma l’hai gestita bene, senza renderla melensa o pesante per il lettore. Da un certo punto di vista mi sono un po’ identificata con Thor in questo senso: uno spettatore che nulla può fare o dire per rispetto nei confronti di quella che, a conti fatti, è una vera e propria famiglia, per quanto spezzata e divisa in due realtà separati e per quanto la relazione fra Loki e Sigyn sia stata tortuosa.
Avendo letto le tue note e tutte le spiegazioni che hai dato circa gli elementi che dovevi utilizzare per il concorso – per cui fra l’altro ti faccio un grandissimo in bocca al lupo! – ho apprezzato davvero l’utilizzo originale del “muro” e, ma questo credo di averlo già detto, come hai gestito l’elemento erotico nella tua storia.
Per quanto abbia pervaso ogni capitolo, tra i ricordi di Loki e di Sigyn, non è mai stato volgare o pesante. Il loro primo incontro viene raccontato nel dettaglio nell’ultimo capitolo, e trovo sia stata una scelta azzeccata perché in questo modo non è trapelato solo il desiderio di Loki, perché si può vedere questo incontro attraverso la lente che ci permette di tenere conto sì, di come Loki si è allontanato da Sigyn più e più volte, ma anche del modo in cui la sta guardando ora che finalmente si sono incontrati di nuovo seppure in mondi diversi.
Fra l’altro dell’inizio di questa parte ho apprezzato molto la frase introduttiva, dove Loki afferma che <i>“Domani non esiste, c’è solo il presente”</i>. E dopo come hai introdotto la situazione di Loki, che come un vecchio conosce il passato e il futuro, ma non vede a un palmo da sé, è stata un colpo ben inflitto.
Tutte le volte che leggo qualcosa di tuo mi viene sempre voglia di rivedere Thor, che sembra un’affermazione un po’ buttata lì, ma ti assicuro che vuole essere un complimento: è praticamente l’unica trilogia dell’MCU che ancora mi piace rivedere per quanto ovviamente i personaggi compaiano anche altrove, ma mi sembrava doveroso fartelo sapere: sono sempre felice di leggere qualcosa di tuo per mantenere viva l’atmosfera che la saga di Thor mi trasmette.
Ti faccio i miei più sentiti complimenti per questa storia: mi è piaciuta davvero tantissimo!
Ci sentiamo presto con la prossima recensione ~

Recensore Master
07/05/19, ore 17:36

Ciao bellezza, scrittrice e poetessa di trame <3
E' sempre un piacere leggerti, lo sai, ormai dovresti averlo capito, ma stavolta mi è stato pressochè impossibile smettere di leggere e amare ogni frase, ogni parola, ogni ricordo.
Loki e Sigyn sono così belli, SANTIDDIO! So che "bello" è l'aggettivo meno bello che ci sia, inflazionato e del tutto inutile nel descrivere qualcosa, perchè bello può essere tutto e bello è sicuramente soggettivo, ma in questo caso non riesco a trovare descrizione migliore, perchè è quello che sono. Belli nella loro imperfezione, nel loro essersi accettati senza cambiamenti e costrizione alcuna, nel loro cercarsi, volersi, prendersi; belli nello stringersi e amarsi, anche senza mai dirselo in modo diretto, belli nei loro ricordi spensierati, nei loro momenti vissuti guardandosi, desiderandosi, piacendosi. Oh, so' belli, non trovo altro complimento <3
Mi è piaciuto tantissimo come hai descritto la loro prima volta, sempre con parole poetiche e musicali, che suonano come una musica; ho amato molto anche l'introspezione di Loki, sempre azzeccata, sempre giusta, sempre così maledettamente lui, anche da morto. Molto significative anche le domande che vengono poste al lettore: può un fantasma...? Un fantasma può sentire, amare, dispiacersi, ricordare? Forse è quello che avvicinano Loki più al mondo in cui appartiene, in cui brama di voler tornare, che al Paradiso dietro di sè. E se c'è una cosa che sicuramente Loki può è tutto questo, anche in vesti evanescenti. Lui può. Per se stesso, per la conoscenza infinita che lo accompagna, per l'astuzia con cui ha sempre programmato tutto, per l'onore, perchè un vero Principe cade in battaglia e con fierezza (e cade scegliendo); anche perchè gode nel dare uno smacco alla vita, alle situazioni già scritte, ai suoi nemici. Ma può anche per gli affetti che si è lasciato indietro, suo fratello, cui pensa sempre con curiosa e affettuosa sciocchezza, ma anche orgoglio; per Sigyn, che lo ha incatenato a sè senza neanche rendersene conto, che gli ha stregato il cuore, forse con qualche pozione in cui era tanto abile ;), ma anche, e a questo punto, soprattutto, per suo figlio. Per avere la possibilità di conoscerlo, abbracciarlo, accompagnarlo. Trovo il tutto veramente stupendo <3
E a questo punto non vedo l'ora di scoprire cosa accadrà nel prossimo capitolo e di poterlo leggere e amare come questo.
A prestissimo
Alice
P.S. Inutile dire quanto le citazioni e i riferimenti che inserisci siano sempre perfetti <3
(Recensione modificata il 07/05/2019 - 08:21 pm)

Recensore Master
01/05/19, ore 16:22

Eccomi tesoro, finalmente passo da te <3
Mi mancava da matti questa storia, soprattutto perchè proprio ieri ho riguardato AV infinity war in previsione di stasera, perchè FINALMENTE andrò a vedere Endgame, e confesso che sono rimasta ancora una volta (forse stavolta di più) intristita dalla fine breve di Loki, che avrebbe meritato di combattere accanto al fratello e di cercare di rendere giustizia al loro popolo ormai in pezzi. La frase, poi, che pronuncia, mi ha irrimediabilmente pensare a te, quindi eccomi qui **
Te l'hanno già detto in tanti, ma anche da morto Loki ha sempre il suo fascino e rimane dannatamente lui. Non solo la versione del MCU ma anche la tua, così sagace, attento, curioso... ha tutte quelle caratteristiche che ce l'hanno fatto amare, odiare, sopportare... e tutte quelle per cui Sigyn si è innamorata di lui, di qualcosa di fugace ma intenso come una vita intera, un pezzo di cuore di Lingua d'Argento e un pezzo di cuore suo, donato al principe degli Asi che da lei tornava sempre, nonostante tutto. Come sempre stupende le descrizioni che fai, dell'ambiente, dei personaggi, dei loro trascorsi. So che sono storie su Loki ma apprezzo sempre tantissimo anche come delinei la figura di Thor, cresciuta, matura, dal lignaggio di un vero Re, sebbene di un popolo che non esiste più. E amo da morire anche Sigyn, fiera e delicata allo stesso tempo, con i capelli dell'oro e capace di forza e insieme di dolcezza... una vera principessa, insomma, anche se il suo principe ormai non c'è più, se ne è andato dove lei non può più raggiungerlo. Bellissimo e straziante quando pensa che Loki non potrà mai più tornare a trovarla, a rubarle un bacio e un sospiro.
A volte è capitato anche a me di pensare che una persona fosse ancora viva, anche se in realtà sapevo bene di no, perchè magari non la vedevo sempre e non faceva parte del mio quotidiano. In quel caso a primo acchito mi veniva da credere che fosse ancora a casa sua o sul suo luogo di lavoro, e dovevo impiegare qualche istante di più per ricordarmi che invece se n'era andata (di recente, mi è capitato con la mamma di una mia amica). Non so perchè ti dico questo, ma è stato un pensiero che ho avuto e volevo condividerlo con te.
Tornando alla storia, sono ancor più curiosa di scoprire come continuerà e non vedo l'ora di poter leggere il prossimo capitolo <3
Alice

Recensore Master
29/04/19, ore 11:47

Carissima Cosa,
Torno su questi lidi dopo la visione di EndGame per me significa tornare a percepire quel dolore ancora vicino che quel film – che è tutto tranne che questo, accidentaccio – mi ha causato ed è per questo che questa sarà una recensione delirante e che conterrà spoilerssss. Sì, perché devo fare qualche considerazione in parallelo col film, stacce.

La bellezza di questa storia sta nel fatto che, pur ricercando in Loki una soluzione alla sconfitta del Titano, non è questo il punto focale della trama e, di fatti, quell'informazione viene data, ma ne subentra subito la pretesa da parte del dio degli inganni di sapere, di conoscere come siano riusciti a portarlo lì, perché freme. Vuole sapere. Loki inganna, cela, nasconde, ma non accetta che lo si faccia con lui. E quando il piccolo spunta nella stanza, richiamando la mamma, crolla un muro, quello che teneva i ricordi saldi nella testa. Quello che ho apprezzato di più, è il fatto che, subito dopo la scoperta di avere un figlio, la mente torna indietro a ricordi lontani. Alla notte in cui Sigyn è stata sua per l'ultima volta e, in parallelo, a quella dove lo è stata per la prima volta. Una continua lotta, la loro. Loki che mente a se stesso, così in linea col personaggio, che per non cadere nella debolezza dell'amore, si auto impone di pensare che Sigyn sia come molte altre
Loki, alle volte, era bugiardo anche con se stesso e così era tornato da lei ho letteralmente adorato questo passaggio, proprio perché descrive cos'è il dio degli inganni anche per se stesso. Fermo e fiero, ma anche obbligato a mantenere una maschera su, quando le emozioni e i sentimenti, sono troppo forti per essere combattuti. Loki ha la soffocante necessità di mantenere il suo personaggio, di far credere che dopotutto niente scalfisce la sua corazza, eppure durante l'ultima notte, fa sentire Sigyn come è veramente, ovvero l'unica. L'unica cosa importante, l'unica con cui vuole stare, siccome del domani non vi è certezza.

E qui, ti ci devo fare il parallelo con End Game, quindi spoiler alert, se qualcuno sta leggendo!!
Sai? Ho trovato molto risolutivo il finale del film, e te lo dico discostandomi completamente dai feels perenni che accompagnano il mio cuore ormai da cinque giorni. Sai quanto ho sofferto per la mia ship, ecc, ecc, ma Tony è un personaggio risolto, come Steve. Entrambi hanno scelto la famiglia, hanno scelto di completarsi in un nucleo di due o più persone, ed entrambi – chi più chi meno, se la sono goduta (anche Clint lo ha fatto ma lo odio, quindi sticazzi... e scusa la scurrilità XD)... Thor ha scelto dove stare... e Loki? Loki è morto, senza alcuna risoluzione. Ecco, io qui ce l'ho vista. È come se tu gliel'avessi data, sebbene non vi sia più lui a poterne gordere i momenti, di quella famiglia che si è creata con Sigyn e il loro foglio. C'è un tocco decadente in tutto questo, che con la dipartita di Loki era necessaria, ma almeno ha potuto vedere che, nonostante tutto, è rimasto qualcosa di lui e la sua famiglia, la sua , l'ha avuta. E il lettore si può solo chiedere come l'avrebbe vissuta, se fosse sopravvissuto. Come sarebbe cambiata la vita del dio degli inganni se avesse potuto godere di quel dono? Insomma, per me, con questa storia, si è chiuso anche il suo cerchio, sebbene nel finale io ci veda una profonda speranza del suo ritorno. Con quel "A presto fratello" mi dai modo di credere che, nonostante tutto, una possibilità esiste, che possa godersi quella nuova vita con Sigyn e suo figlio.

Insomma, Co'... che dirti di più? Questa storia è stata un mosaico di emozioni fortissime, sin dal primo capitolo. La malinconia che ne ha contornato ogni istante, non ha fatto altro che renderla un piccolo gioiello, un frammento di storia che loro non ci hanno raccontato, ma che c'è, può esserci, e mi piace pensare che sia andata così. Come sempre oro e verde predominano i sensi, durante la lettura, ed è questa la magia che Loki e Sigyn compiono, quando sono le tue mani a raccontarne le gesta.
Detto questo chiudo, che 'sta recensione sta diventando una One Shot. Scusa, ma c'era molto, molto da dire!
A presto co'!
Ti lovvo 3000
Miry

Recensore Master
25/04/19, ore 20:00

Un finale degno per una concentrato di Oow! Devo ammettere che mi è piaciuta molto di più rispetto alla tua SoulMate! ( di cui ora mi sfugge il titolo sorry ). Non mi aspettavo tutta questa introspezione su come Loki e Sigyn si sono conosciuti, ma devo ammettere che ogni volta riesci a rendere il loro amore magico e unico.
Qui è la danza a giudare il loro incontro e la loro passione; sono i bracciali di Sigyn che danzano, sono i canti sussurrati al piccolo Vali in onore del padre. Loki ricorda tutto questo e al tempo stesso si fa largo in lui la consapevolezza ancora più ferrea di tornare nel mondo dei vivi e uccidere il Titano, specie il vizio assurdo ( e qui ti sei ricollegata magnificamente al titolo ) che lo lega al mondo terreno. Un figlio e una moglie simbolo di fedeltà. Perché Loki può ingannare anche il destino e ben presto troverà il modo per tornare.
Toccante l'addio finale con Thor, credo che qui più di ogni altra storia, tu sia riuscita in poche righe a condensare il loro rapporto in maniera egregia.

Ottimo lavoro.
Ho già inserito la storia tra le ricordate? In caso contrario rimedio subito!

Un abbraccio forte e Buon 25 Aprile <3

Elgas

Recensore Master
24/04/19, ore 15:23

Carissima Shilyss, guarda un po' chi si rivede qui?
Oggi l'imperativo categorico è tenersi lontani dai social... e quale modo migliore, se non recuperare la mia marea di arretrati, inclusa questa storia?

Allora, l'inizio su Johnny Cash mi ha fatto partire il magone istantaneo, il che è prerogativa di quella canzone a prescindere dal contesto. E non posso non adorarti per la scelta <3
Le leggi magiche sull'evocazione dei defunti sono molto sensate, soprattutto il fatto di non poter parlare per primi (che se ricordo bene è anch'essa una regola di derivazione dantesca, ma potrei essere in errore io).
Il discorso sull'importanza di un corpo su cui piangere mi ha colpita molto nella sua verità. Thor ha sicuramente sofferto in modo indicibile, nell'avere il cadavere del fratello tra le braccia, ma ciò ha trasposto la morte nel mondo fisico, reale. La morte raccontata non ha lo stesso impatto, e si può scegliere, inconsciamente, di non credervi. L'essere umano ha bisogno di un corpo, di una bara, di una tomba, per comprendere qualcosa di così ineffabile come la morte e per scendervi a patti (e a questo proposito, penso anche a tutti coloro a cui, similmente a Sigyn, non rimane che cenere effimera su cui piangere, vedi quel digraziato disperso su Titano).
In più, Sigyn deve anche fare i conti con il fatto stesso che si stia parlando di Loki, dio dell'inganno che è sfuggito più volte alla morte, tanto da dare l'idea di poterla beffare per sempre e alimentando una speranza vana nel cuore di chi lo conosce. Se hai dubbi su quale sia il passaggio preciso in cui mi si è spezzato il cuore, eccolo: "Una lacrima silenziosa e muta le scivolò dagli occhi per rigarle una guancia. Il fantasma se ne accorse, ma non disse nulla." Due personaggi racchiusi in toto in così poche parole: la realizzazione della morte e dell'amore imperituro di Sigyn e la dignità e nascosta accortezza con cui Loki se ne accorge, senza per questo esporla in un momento così delicato.
La rievocazione degli errori di entrambi è perfettamente giustificabile, nel momento in cui ci si trova in un contesto di sconfitta. E quell' "era l'unico modo" mi ha fatto balzare sulla sedia, facendomi partire giri mentali su un possibile (probabile?) contatto con Strange, visto che ne ricalca l'esatta frase.

L'atteggiamento reticente di Loki, discutibile dal momento che si sta parlando della vita di mezzo unvierso, è però terribilmente calzante. Non sarebbe lui, se non fosse così poco collaborativo, così sprezzante e così incline a testare la resistenza della sua prigione in teoria eterna. Ma qui, l'unica cosa che sembra essere eterna, per lui, è il cocente rimpianto di non essere mai diventato re. "Per essere degno, ricordò con una punta d’amarezza, perché forse anche i fantasmi provano rimpianti, in fondo al petto dove non batte più alcun cuore." Questo è un passaggio che ho trovato molto appropriato, forse perché, secondo alcune credenze popolari, i fantasmi si materializzano proprio quando c'è un rimpianto irrisolto a trattenerne il loro spirito nel mondo mortale.
Il secondo punto in cui il mio cuore ha fatto crack, è la terribile presa di coscienza di Sigyn, nel momento in cui non riesce a toccare l'amato incorporeo, con tutta la rievocazione del tempo passato insieme che ne deriva. Una scena di per sé semplice, ma con un impatto tremendo.
Ho amato anche questo capitolo, i ntutto e per tutto, e si riconferma la tua abilità di gestire Loki in qualsiasi situazione, che sia nel mondo dei vivi, dei morti, come fantasma, in un AU e chi più ne ha, più ne metta.
Bravissima, vedo se riesco a recensire pure il prossimo entro oggi <3
Un bacione,

-Light-

Recensore Master
23/04/19, ore 22:18

Ciao donnaaaaaaa
Sì, lo so che non sono in ritardo ma tra il lavoro e tutto il resto a me personalmente sembra praticamente venerdì quindi lasciamo stare xD
E sono qui a leggere e recensire questo tuo ultimo, quarto capitolo di questa mini long a ridosso con l'uscita di Avengers End Game quindi sì, sono fiera di leggere questo capolavoro prima che il film esca perchè, come sai già, adoro i tuoi scritti e li vorrei vedere tutti trasmessi su grande schermo <3
L'entrata in scena di Vali mi ha lasciata sciocata, è una cosa tanto inattesa e perfetta da essere bellissima, un bimbo che ricerca la madre "sfuggendo" alla badante un pò seguendo quel padre che per lungi è stato un "fuggitivo"... 
Il dio ricorda quella notte e devo farti i complimenti perchè, non so se consapevolmente o involontariamente, hai descritto un rito celtico ovvero il rituale di Beltane che onora la forza del maschio e la fecondità della donna, la fanciulla dei Fiori e che ti posso dire se in questa tua descrizione io ho rivisto quel rituale in modo perfetto. <3 Complimenti <3
Il loro primo incontro è così all'insegna del loro essere giovani che è spettacolare, dico sul serio, un Dio che cede a queldesiderio ripromettendosi che, di volta in volta, sarà l'ultima è così tanto da Loki che davvero complimenti <3
Un gesto oltre a qualsiasi barriera, una carezza così dolce e carica di tristezza che porta Sigyn a velare gli occhi di lacrime e il dolce e piccolo Vali a ridacchaire mentre afferra quella mano come un qualsiasi bambino farebbe con il proprio padre...  Una scena toccante, bella da togleire il fiato e sì sei riuscita a farmi scendere una lacrimuccia quindi brava anzi bravissima donnah.
Quella promessa di ritornare a splendere è innipresente e spero che venga rispettata con tutta la forza necessaria, voglio anzivogliamo un Loki più mago e doppiogiochista che un folle che si è lasciato uccidere senza alcun piano, sì ok che lo ha fatto per dare diciamo la carica a Thor ma, il dio dell'inganno è molto più di quello, non è un eroe e nonostante abbia fatto pace con se stesso rimane l'antieroe anzi, il villain per antonomasia. <3 
EDaje con le mancanze di Thor xD pentapalmo idiota che non è altro XD 
Appoggio completamene il tuo headcanon di Loki che si lascia morire apposta e quindi ti batto le mani.
Allora vuoi la verità:
Bhe,voglio un continuo, vogliosapere come Loki sfugge a quella morte prepotente e riesce a tornare e che ruolo avrà nel tuo End Game... ok, siamo tutti curiosi lo so ma la tua storia ora ha aggiunto benzina su quel fuoco fatto di curiosità, accidenti a te!
Scritta come sempre in maniera perfetta e senza alcuna sbavatura quindi complimenti (per l'ennesima volta) e spero di poter presto leggere altro perchè davvero mi hai incuriosito <3
Ciao donna, alla prossima 
 

Recensore Master
23/04/19, ore 19:59

Loki riesce ad essere... dannatamente Loki anche da defunto. La sua curiosità e il suo inteletto lo spingono ad analizzare i dettagli dell' incantesimo proibito che lo incatena al mondo dei vivi: non per questo si dimostra meno sagace e sarcastico di fronte alle reazioni del fratello e della sposa. Il rituale è descritto benissimo, ricalca perfettamente l'atmosfera da antico rituale norreno.
Le reazioni di Thor e Sigyn sono state perfette; Tortello prova ammirazione per il fratello e al tempo stesso se fosse corporeo lo prenderebbe a pugni in faccia. Sigyn è stata toccante... tipo una freccia che ti trapassa il cuore; dopo tanti dubbi e incognite prende consapevolezza completa della morte dell'amante; e lo fa col gesto più naturale del mondo; provando a sfiorargli la mano, ma incontrando il nulla.
Dopo tante domande, bisogna stringere un patto; perché anche da morto nulla si fa gratuitamente. Ora sono curiosa di vedere come reagirà alla vista del piccolo Vali :)

Un saluto cara e alla prossima ( in settimana concluderò questa magnifica storia )

Bye bye

Elgas

Recensore Master
23/04/19, ore 11:28

Eccomi, sono tornata, puntuale come un treno del vecchio west (?).
Che dire: anche da fantasma Loki ha parecchio charme.
E sì: è ancora parecchio umano, perché solo lui può essere così petulante persino da morto e mettersi a fare i giochetti del "tu mi dici una cosa ed io te ne dico un'altra" per sapere come accidenti hanno fatto quei due.
Però è anche molto triste che sia uno spettro, perché stavolta non c'è speranza che sia l'ennesimo trucco.
Thor non ci arriva mai alle cose, ed è costretto ad importunarlo persino nell'oltretomba, dove probabilmente Loki stava giocando a scacchi con qualcuno.
Quando risponde alle domande è davvero inquietante e da brividi. In quei momenti si capisce che è davvero uno spettro che sta in un altro mondo e vede cose che agli umani non è dato conoscere.
Sigyn l'ha presa piuttosto bene. Sembra. Con il suo contegno sarebbe stata degna di succedere a Frigga come regina di Asgard (se Loki fosse riuscito a tenerselo quel trono).
Ps: anche Odino nella mitologia ha usato la necromanzia. E poi ha da dire su Loki!

Recensore Junior
23/04/19, ore 00:52

Buonasera cara!
No, non è un miraggio: avevo un momento libero ed ero così così curiosa di proseguire la lettura di questa fanfiction che mi sono messa qui tranquilla a leggere e anche a recensire, con le impressioni del capitolo ancora calde.
Mi manca ovviamente l'ultimo all'appello, ma penso che questa terza parte si sia meritata di diritto la nomina di mia preferita.
Come sai anche i primi due capitoli mi sono piaciuti davvero molto e sono dopotutto la ragione per cui non vedevo l'ora di proseguire nella lettura, ma i temi che sono emersi ancor più forti in questo terzo capitolo mi hanno colpita particolarmente.
Thor e Sigyn devono mettersi in contatto con Loki per il bene dell'universo, per la sua salvezza, possibile solo fermando Thanos. C'è un motivo preciso per cui devono discutere con il dio dell'Inganno, così come c'è un motivo ben preciso e stabilito dall'MCU per quanto concerne la morte dell'ingannatore. Questo resta il tema centrale del capitolo: Thor non perde la propria occasione in preda all'emozione del momento e Sigyn non gliela sottrae, composta nonostante la sofferenza. È uno dei motivi per cui apprezzo così tanto la tua visione di Sigyn: è di una pacatezza che resta impressa, la sua presenza si sente forte e chiara senza che sia uno di quei personaggi che sbraitano per farsi sentire e anzi, proprio perché mantiene il suo posto ed è tanto misurata persino in una situazione difficile come quella che deve vivere in questo capitolo impone la sua presenza e dopo qualche riga che non la si sente parlare viene da chiedersi: e Sigyn? Cosa pensa? Come si sente? Appena queste domande mi sorgevano spontanee trovavano subito risposta perché come sempre sai quando dare le giuste informazioni al lettore, ma ci tenevo a sottolineare questa sorta di mia "premura" nei confronti di Sigyn perché è tutto merito della caratterizzazione che le dai: avendo ormai letto diverse tue fanfiction posso dire di essermi affezionata al suo personaggio come già sono a quelli di Thor e Loki per via dell'MCU ed è una cosa che le tue storie mi ricordano sempre e mi fa molto piacere.
Come dicevo, nella tua storia la morte di Loki e il doverlo ricontattare ha un suo perché molto forte. La ragione per cui ho tanto apprezzato questo capitolo è il modo in cui hai gestito la separazione di Loki dal mondo dei vivi, sia dal punto di vista di Thor e di Sigyn, coloro che sono rimasti appunto in vita, sia dal punto di vista del defunto.
La morte di un personaggio è l'apoteosi dell'angst, ma proprio perché trattare di morte sembra a molti una carta jolly da giocare per garantirsi il titolo di storia più angst ho apprezzato il tuo capitolo, che come ti dicevo fino ad ora è il mio preferito: hai trattato la separazione in modo plausibile e reale per tutti i personaggi, ed è la connotazione reale che si legge tra le righe a rendere gli eventi, i sentimenti dei personaggi e dunque l'avvertimento angst della storia davvero sensato e d'impatto: abbiamo Thor, che trovandosi con Loki nel momento del suo assassinio è riuscito in parte a elaborare questo lutto, a trarne qualcosa di positivo e Sigyn, che invece non ha nemmeno più delle spoglie. Di Loki ha solo ricordi più o meno fisici. Thor lo ha visto morire, ma Sigyn - un po' come il lettore e me nello specifico, che so cos'è successo in Infinity War da mesi ma ancora non l'ho visto o voluto vedere, questo non te lo so dire - no e può nutrire la speranza che Loki non sia morto. Che è la speranza che fino all'ultimo ho provato io: speravo quasi che Loki non comparisse, perchè avrebbe voluto dire che era vivo, da qualche parte. Quando finalmente Loki è apparso, ho avuto la conferma che fosse in un mondo ben lontano da quello di Thor e Sigyn, quello dei morti, e nel corso del capitolo questo mio pensiero si è dimostrato allineato con quello di Sigyn.
Prevedo tanta sofferenza ancora con il prossimo capitolo, ma non so prevedere invece come reagirà Loki se effettivamente Thor e Sigyn lo metteranno a parte di questo suo retaggio indesiderato e rimasto alla dea della fedeltà.
Ti faccio i miei più sentiti complimenti, come sempre!
E vado a controllare se la storia è tra le mie preferite, perché se non c'è già corro a inserirla.
Ci sentiamo presto!

Recensore Veterano
22/04/19, ore 22:12

Ciao, tesoro, eccomi tornata qui per lo scambio e non potrei esserne più felice perché ADORO. 
Ho adorato veramente tutto di questo capitolo, ogni riga, ogni parola, ma ora abbasso l'asta del fangirlamento e procedo con ordine. 
Già dall'apertura del capitolo avevo gli occhi a cuoricino per la poesia di Catullo: assolutamente perfetta per introdurre i ricordi dell'amore e della passione esplosa tra Loki e Sigyn e la dea che rimpiange gli attimi trascorsi con il suo amato. E' toccante come Sigyn, che era perfettamente consapevole del lato ingannatore e sconsiderato di Loki, non desse mai per scontato ogni momento in cui poteva amare Loki e sentirsi unita a lui. Ha vissuto questo amore proprio come se ogni giorno con lui fosse l'ultimo, cosa che immagino per degli dei non essere così scontata, nemmeno per quelli che vivono di battaglie. 
A tal proposito, ho amato la descrizione di Thor attraverso gli occhi di Sigyn, che lo vede così cambiato e comprovato dalla guerra e dal lutto profondo in cui entrambi sono complici. 
Invece, l'inserimento del piccolo Vali mi ha fatta sciogliere tantissimo e ancora più la reazione di Thor alla vista del nipote (in fondo possiamo chiamarlo così, no? Zio Thor! <3) che gli pare un piccolo Loki, una parte dell'amato fratello che ancora vive in quel mondo. E trovo molto coerente il fatto che ci voglia qualcosa di lui per sciogliere quel velo che separa il mondo dei vivi a quello dei morti e invocare Loki: non si può avere qualcosa senza dare in cambio nulla. 
Il tuo stile é meravigliosamente evocativo, ogni tua parola, ogni tua frase, ogni tua descrizione é intrisa di malinconica poesia e non posso fare a meno di amare tutto ciò. 
Spero di tornare al più presto per vedere come si evolve il tutto e che cosa avrà da dire Loki quando finalmente apparirà. Praticamente sto fremendo ahahah. 
Ti mando un abbraccio fortissimo e ti faccio ancora tantissimi complimenti per questa storia, che é senza dubbio la miglior fan fiction che abbia mai letto in questo fandom da sette anni a questa parte. Davvero, non scherzo. 
A presto, cara! 

Lion.

Recensore Master
22/04/19, ore 21:34

Cara!
Eccomi arrivata alla conclusione di questa storia, che mi ha davvero appassionato!

Finalmente Loki scopre di essere diventato padre.
E penso sia il momento più alto della narrazione, perché da quell'istante ho avuto come l'impressione di vederlo cambiare, di scorgere una punta di "umanità" in lui.

Mi sono piaciuti tantissimo i flashback sulla prima volta dei due amanti.
Bellissima la scena di Sigyn che balla davanti al fuoco, mi sembra di vederla, di sentire i suoi bracciali che tintinnano e il suo fiato corto per l'affanno.
E Loki, beh, lui avrebbe fatto sciogliere anche me, non c'è dubbio.
Il suo sguardo, il contegno, l'atteggiamento arrogante e apparentemente disinteressato, così stupendamente IC, da farmelo balenare in testa come nella clip di un film.

Bellissimo anche l'arrivo del bambino, i gesti accennati di sua madre che rivelano un affetto così profondo e pregno di malinconia riescono a far sentire al lettore tutto il peso di quel non detto che è parte integrante della relazione tra i due innamorati.
Poche parole, pochi gesti, eppure un macigno di sentimenti ed emozioni che grava sulle loro teste e nei loro cuori.
Davvero tosta questa cosa.
Fa quasi male.
Però l'introspezione che fai ci viene in aiuto e ci rivela ciò che loro non dicono.
Ho apprezzato tantissimo questa scelta.
Che poi questa introspezione sia fatta benissimo, non ci piove e, d'altronde, non avevo dubbi. Sei bravissima, lo sapevo già! ;)

Toccante anche il momento in cui Loki sta per svanire e trova il modo di sfiorare Sigyn e Vali, bellissima quella parte.
E ora ci fai intuire che, forse, per Loki non è ancora finita...giusto?? Evvai!
Direi che è un ottimo finale aperto! ^_^

Ultimo appunto, la Commedia di Dante e Pavese sono il tocco di classe, tanti applausi per te!
Una storia che mi è davveropiacouta! Complimenti!

Baci e a prestissimo!
MissAdler

Recensore Master
20/04/19, ore 11:16

Buongiorno! ^^
Questa puntualità è assurda, ma devo ammettere che non vedevo l'ora di leggere l'ultima parte di questa mini-long, che sto amando sempre un po' di più **

Sappi che l'arrivo del bimbo dei due, il modo in cui Loki lo scopre, la reazione che ha, le parole di Sigyn ("Le Norne sono state ingiuste con noi"), sono tutte cose che mi hanno fatta sentire terribilmente triste, in maniera istantanea.
E a calcare un po' di più questa tristezza ci si mettono i ricordi dei due. L'immagine di Sigyn che balla scalza intorno al fuoco, con i bracciali che tintinnano, è un dettaglio che ho apprezzato tantissimo **

Credo di aver sussultato quando Loki è riuscito a sfiorarla. E non lo nego, ho sperato per tutto il capitolo che Thor e Sigyn riuscissero a fare qualcosa per tirarlo fuori dalla morte. Insomma, io un lieto fine lo volevo proprio!

La profondità che dai a Loki è sempre spiazzante, ed è bellissima. La sua caratterizzazione, ormai credo di averlo detto un miliardo di volte, ti riesce benissimo e lo rendi sempre un personaggio dannatamente interessante **

E, alla fine, veniamo a sapere che Loki non intende guardare dall'esterno la lotta contro il Titano e, dunque, un modo per tornare lo troverà. Lasciami dire che, se non avessi dato questa fine, probabilmente sarei finita in depressione. Diamine, questo capitolo l'ho trovato davvero tanto malinconico, soprattutto per i ricordi dei due che s'intrecciano nel presente che stanno vivendo, e un finale del genere ci voleva proprio, soprattutto ora che i due hanno un bambino ** - e potrebbero vivere felici e contenti, anche se dubito xD 

Alla prossima, che credo mi vedrà tornare dalle parti di "Confessioni" che, diamine, inizia a mancarmi :D
fumoemiele

Recensore Master
19/04/19, ore 10:07

Confido nel leggere questa storia entro la pausa di Pasqua ( fino al 29 for me ), così da regalarmi buone letture e a te delle belle recensioni.
Un concentrato di addii e struggenti ricordi. Un Sigyn in questa veste mi mancava; il vederla preoccuparsi per il destino di Loki è quanto mai commovente, le sue lacrime si confondo tra i ricordi di passione che come un fiume l'ha travolta impetuosa regalandole attimi e segreti che lei e lei sola condivide col nostro caro Lingua d'argento. Un fiume... ecco cos'è stato Loki e come un fiume è svociato nel mare, perdendosi in esso, morendo e senza lasciare ( all'apparenza ) nulla all'amata se non quella massa di ricordi.
Ma Sigyn lo vuole rincontrare, per dirgli addio, per mostrargli il figlio, per mettere forse la parola fine a questa storia.
La sua decisione viene qui narrata dal punto di vista di Thor, un Thor coi capelli corti e gli occhi di colore diverso??? ( Non seguo i film Marvel da un po', quindi non conosco i dettagli ); Thor sa essere qui incredibilmente comprensivo e dolce, mi è piaciuto in questa parte oltre per aver compreso l'errore per le parole rivolte a Sigyn nello scorso capitolo.
Vali è.... qualcosa di strepitoso e ultra tenero davvero <3 Spero il suo destino cambi rispetto a quello del mito.

Richiarmare i morti è qualcosa di oscuro e proibito, mi aspetto un descrizioni fedeli a questi aggettivi nel prossimo capitolo.

Unico errore che ho riscontrato;

ora nei suoi grigi brillava la scintilla di un’ansia che il re dei perduti Æsir non sapeva catalogare né spiegare.

Bacioni e Tanti auguri di Buona Pasqua

<3