Recensioni per
Dalla tua parte
di hikaru83

Questa storia ha ottenuto 127 recensioni.
Positive : 127
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
07/10/19, ore 23:11

L'interazione tra Mycroft e la misteriosa protagonista è sempre più interessante. Si vede che sono affiatati e che tengono l'uno all'altra, che si capiscono molto bene.
Se fossi in Moran mi preoccuperei, almeno della reazione di Mycroft.
La misteriosa protagonista si è "lasciata sfuggire" (o meglio lo ha fatto l'autrice) che John è arrabbiato con lei e non le ha perdonato qualcosa.
Non vedo l'ora di sapere che cosa sia.
Aggiorna presto, che voglio sapere come finisce con Magnussen (per te).

Recensore Master
05/10/19, ore 22:46

Il capitolo si apre con il medesimo clima inquietante con cui si chiude quello precedente. Ci rendiamo conto che siamo in pieno HLW che, a parte il delirio della S4, è, almeno per me, la puntata più angosciante delle prime tre Stagioni dei Mofftiss, sarà per lo sgretolarsi dell’immagine di Sh, sinonimo d’invincibilità, sarà per la presenza sinistra di Mary che getta sempre un’ombra sinistra quando si affaccia sulla scena.
Entriamo nel vivo del racconto grazie alla protagonista che è in comunicazione diretta con Mycroft e riviviamo, questa volta però più da vicino, tutto ciò che deriva dal corpo di Sh per terra. Ma stavolta il sangue non è finto, lo sappiamo bene, purtroppo.
Sempre adeguato l’intervento di John ma il vero elemento equilibratore è l’arrivo di Greg che anima la scena tragica con la sua accomodante umanità (“…Ci penso io, qui, stai tranquillo…”).
Molto ben calibrato il rapporto tra Anthea e la protagonista. Infatti, tra le due donne si stabilisce una specie di complicità dapprima professionale ma che sembra invadere anche il campo della reciproca stima. E ciò è estremamente significativo in un campo d’azione così delicato e pericoloso.
Comunque, il punto di forza anche in questo capitolo, è il rapporto tra la misteriosa ragazza che sa comunicare pure con i gatti e l’algido Iceman.
Mi è piaciuta la svolta che hai impresso alla narrazione, facendola andare a Pall Mall per stare vicino a Mycroft in un momento così difficile.
E Mister Inghilterra, sempre controllato in modo eccezionale, ora si scioglie sotto il peso della preoccupazione per il fratello, gravemente ferito all’ospedale. Si sgretolano le sue difese e la sua impassibilità anche grazie all’irruento ed affettuoso intervento della ragazza che si permette cose che, sicuramente, nessun altro vicino a lui penserebbe mai di fare.
Lo abbraccia, d’istinto e lui fa capire che è una cosa che in quei frangenti gli fa più che bene.
Una scena, questa, ben costruita, con un tocco d’originalità in più che hai aggiunto in quelle parole che si scambiano i due. Come ricordi tu, e come non dimentichiamo noi, intristite johnlocker, è lo stesso discorso, lapidario ma intenso, che abbiamo visto scorrere tra Sh e John durante quell’abbraccio, in TLD, che aspettavamo da anni.
E sono parole adeguate anche nella situazione che ricrei in questo capitolo perché richiamano ad un pizzico di fatalismo, all’accettazione di quello che la vita ci presenta sul nostro cammino per poter andare avanti.
Un’osservazione positiva ti meriti anche riguardo alla descrizione della concatenazione degli eventi che riguardano i movimenti di Moran all’interno del palazzo e dell’ufficio di Magnussen, prima e dopo lo sparo a Sh.
Davvero, vi hai profuso tanta precisione e verosimiglianza, dimostrandoti capace e brillante anche nel gestire l’intreccio “giallo” che, con l’aggiunta di tutti i retroscena riguardanti Moran e compagnia alle vicende che abbiamo già seguito grazie ai Mofftiss, diventa veramente impegnativo. Connessioni dei personaggi tra loro, fatti che si legano l’un l’altro, disegni criminosi. Tutto incasellato con chiarezza ed efficacia. Brava anche per questo. Non è semplice, infatti, gestire anche un aspetto che, di solito, è uno dei più soggetti alle cadute nel banale.

Recensore Master
02/10/19, ore 15:04

Tesoro perdona il ritardo, tra lavoro e impegni vari sono riuscita a passare solo ora. :(
Dunque dunque, finalmente il momento dello sparo, quella scena che nella serie mi fa venire un nervoso incredibile e una voglia matta di spaccare la faccia a Mary e che, tuttavia, ci fornisce l'ennesima prova di quanto Sherlock sia totalmente innamorato di John.
Sarebbe spacciato, ma il pensiero di John il saperlo in pericolo gli riattiva il cuore meglio di un defibrillatore. Straordinario.
Qui ovviamente continuiamo a seguire il tutto dalla prospettiva di Boh Girl, assistiamo all'ansia trattenuta di Mycroft, alle suppliche disperate di John, alla fuga di Mary. Ho amato Greg, mi pare ovvio, lui è sempre fantastico, e anche Anthea è caratterizzata molto bene.
Alla fine vediamo Myc tornare a casa dopo aver fatto visita a suo fratello in ospedale e percepiamo quel dolore che finalmente affiora dalla scorza di ghiaccio e indifferenza che porta sempre addosso.
È bellissimo vederlo così "nudo", ma anche molto triste. Per fortuna che ci pensa lei ad abbracciarlo e ho trovato quello scambio di battute molto azzeccato, sono contenta che tu l'abbia inserito qui.
Ma insomma, quando se ne va a quel paese sta Moran dei miei stivali?? XD
Non vedo l'ora di veder cambiare la storia!
Intanto ti faccio i complimenti e ti mando un bacione
S.

Recensore Junior
30/09/19, ore 22:24

Bene. Anche questo è fatto. Moran/Mary ha sparato a Sherlock. Quindi siamo passati pure di qua.
È tenero il modo in cui la tua misteriosa protagonista si prende cura di Mycroft. Decisamente non vedo l'ora che si dichiarino l'uno all'altra.
Un altro punto che mi è molto piaciuto è l'interazione fra Anthea e la misteriosa protagonista. Mi è venuto in mente qualcosa come 'potere alle donne', ma forse ho esagerato un po'.
Ti aspetto al varco con il prossimo capitolo.

Recensore Master
29/09/19, ore 20:43

Sì, questa giornata è praticamente finita, hanno sparato a Sherlock e si è salvato, esattamente come doveva andare. Il che significa che questa parte della terza stagione ce la stiamo lasciando alle spalle, finalmente. Come sempre ammiro la tua precisione nel ritrarre le scene esattamente come sono avvenute (ma mettendoci un qualche piccolissimo input Johnlock, il che non guasta mai), perché anche qui la nostra protagonista si giostra in una scena che è anche parecchio concitata nella quale poteva essere benissimo scoperta. Cosa che non succede, non apertamente almeno. Resta un dubbio sul futuro, sul fatto che la sua presenza possa esser stata rilevata dalle telecamere, ma da John, Mary, Sherlock e Magnussen lei non viene vista e questo è già un fattore positivo. Ovviamente l'hai gestita benissimo, colmando anche un paio di lacune narrative lasciate dai Moffits come la faccenda dell'ambulanza, per esempio. La famosa cosa che c'erano due ambulanze sulla scena del crimine, era così giusto? E non si capiva bene chi avesse chiamato la seconda... Anni di discussioni su un forum, per questa faccenda. Qua ci fai sapere che una l'ha chiamata proprio Mycroft. Ma non solo, ci mostri anche quello che è stato il momento in cui John ritrova Sherlock praticamente con un proiettile nel petto, prima che venga portato via dall'ambulanza. Insomma come al solito sono focus interessanti. E interessante è stata anche la seconda parte. In cui vediamo prima questa interazione con Anthea, sempre più presente accanto a Mycroft e alla nostra ragazza e poi con Mycroft stesso. Sì, è un momento triste. Me ne rendo conto, ma ho provato molta dolcezza nel vedere Mycroft lasciarsi andare in quel modo. Mycroft si fida di questa "ragazzina" come ormai la chiama da anni, ma non soltanto perché col tempo ha anche imparato a volerle bene. Ad apprezzare la sua compagnia e si vede che tieni molto a questo loro rapporto, si capisce da come ce ne parli. Ora non so se diventerà amore, questo non so dirlo, ma per ora apprezzo tanto questa amicizia speciale.

Ho anche moltissime domande, finora i miei dubbi sulla fedeltà alla serie non sono stati del tutto sciolti. Ho sempre le stesse questioni in ballo, sì, finora tutto è praticamente uguale a quanto abbiamo visto ma fino a un certo punto. Come ho detto tante volte, qua Mary è Moran e questo cambia tutto. Ma soprattutto ci sarà la Johnlock. Come e questa avverrà, a questo punto non lo so dire e non so dire neanche cosa cambierà. Perché ormai ci siamo e Mary sta per essere smascherata da Sherlock. Ma a questo punto, ora che Mary si è esposta per far fuori Magnussen, cosa farà Mycroft? Lui ha tutte le informazioni e dovrà prima o poi mettere al corrente Sherlock di chi è la signora Watson. Lo farà ora? No, perché questo non è un dettaglio trascurabile, ma un punto fondamentale per lo sviluppo della trama e la crescita dei personaggi. E io non vedo l'ora di andare avanti con la lettura, intanto i miei complimenti.
Koa

Recensore Master
23/09/19, ore 15:21

La presenza positiva, anche se a dire il vero un po’ inquietante, dell’impagabile Meowcraft apre questo capitolo, in cui veniamo accolti subito da un caricarsi delle manifestazioni d’interesse di Mycroft per la protagonista.
Molto interessanti gli sviluppi che possiamo cominciare ad immaginare dei rapporti tra i due, ma anche no, non siamo nella tua testa. Per quanto riguarda Mycroft, infatti, e le sue comunicazioni con la protagonista, hai dato una connotazione alle sue reazioni di preoccupazione nei confronti della ragazza (“…Tu vuoi vedermi morto…”) che rasentano l’OOC. Infatti siamo abituati, nella serie dei Mofftiss ad essere gelati dall’autocontrollo continuo e spietato che caratterizza i suoi rapporti relazionali con chicchessia. Qui scopriamo un “iceman” che manifesta un chiaro coinvolgimento, umanissimo, nei confronti della ragazza, improntato alla più dilagante preoccupazione ed all’ansia di immaginarla in situazioni estreme. Questo potrebbe destabilizzare i cultori del Mycroft tipo “Barriera di ghiaccio”, però si pone in un modo davvero propositivo.
In effetti, secondo me, il successo di una scelta narrativa che riguarda i personaggi principali, non dipende essenzialmente dalla coerenza estrema con l’IC: quel “numero imbarazzante di chiamate perse” ci offre una visione di un “Mister Inghilterra” coinvolto emotivamente con una persona, qualsiasi sia il tipo di rapporto che hai ipotizzato per loro due e ci sentiamo lontani dall’ormai mitica proclamazione di “Caring is not an advantage”. È un percorso nuovo quello che tu hai intrapreso e mi sembri sicura di come stai procedendo in quella direzione. Quindi, perché no…Un Mycroft finalmente aperto ai rapporti umani può essere un bel leggere.
Il dialogo, che la protagonista ha con Anthea, ci conferma il coinvolgimento che il maggiore dei fratelli Holmes ha nei suoi confronti, perché l’inossidabile segretaria tuttofare parla di “spaventato a morte”, della possibilità di un uso estemporaneo dell’esercito, di “crisi di nervi”…
Andando avanti con la lettura ci sentiamo proiettati in pieno nell’allucinante atmosfera di HLW, un episodio che mi ha lasciato, pur nella sua impeccabile confezione di prodotto d’alta classe, molta amarezza e rimpianto per i tempi mitici delle prima due Stagioni BBC, in cui quei due erano una magnifica promessa ed una brillante realtà allo stesso tempo.
Dunque, indirettamente, viene nominato Magnussen con tutto il suo viscidume ma, soprattutto, ci troviamo di fronte a Moran/Mary che, vampirescamente, si sta arrampicando all’esterno del palazzo , nonostante l’evidente stato di gravidanza. E ci fai rivivere il clima d’angosciata sorpresa che ha caratterizzato l’episodio BBC in questione.
Solo che qui, da te, siamo dietro le scene, se così si può dire, ed assistiamo a quanto visto in un modo più completo.
Ed il capitolo si chiude con l’eco di quel maledetto sparo.
Brava.

Recensore Master
23/09/19, ore 08:15

Ma certo che ti vogliamo bene! Anche se in effetti non puoi lasciarci così! T___T
Stai continuando a seguire la trama originale, sebbene tu la arricchisca con questo personaggio misterioso, che ormai penso d'aver capito chi è, di cui delinei il bellissimo rapporto con Mycroft Holmes.
Mi piace vederli interagire e mi è piaciuto anche vederla alle prese con Anthea, adoro il tuo modo realistico di articolare i dialoghi.
Mary/Moran ha appena sparato a Sherlock, so presuppone che ora i nostri eroi la smaschereranno sul serio, niente AGRA e sciocchezze del genere. Vero? VERO??? XD
Non vedo l'ora di scoprire cosa cambierai di tutto ciò!
Per ora ti dico che la storia continua ad intrigarmi e che la tua idea mi piace moltissimo.
Non vedo l'ora di leggere il seguito, seguirti è sempre un piacere, dato che scrivi davvero bene!
Complimenti e bacioni
S.

Recensore Master
21/09/19, ore 09:58

Ciao, beh, d'altronde la strada è questa. Che lo si voglia o meno. E quando uno si prefissa di seguire passo passo la serie come stai facendo tu, allora questi passaggi sono necessari. E sono anche ciò che ci si aspetta di leggere. Sempre con un'ottica diversa che anche in questo capitolo ha portato a risvolti interessanti. Faccio la stessa osservazione che ho fatto anche in qualche capitolo passato, ovvero che sei stata davvero molto brava a tenerti appena dietro la linea. Se la tua protagonista facesse un altro passo in avanti (metaforico ovviamente) verrebbe sicuramente vista e l'intero gioco crollerebbe. E invece questo non succede mai, lei si muove nell'ombra. Spia da dietro le quinte e non interviene mai direttamente nella scena, perché quella va in un modo specifico che tu non devii mai nemmeno per una volta. Finora è stato così ed è così anche adesso. Passaggio complesso, questo di Magnussen. E soprattutto perché qui c'è una sostanziale differenza con la serie ovvero il ruolo di Mary. Che in realtà qui non cercava di fare altro se non di continuare a nascondersi. Ma che nella tua storia, avendo lo stesso ruolo di Sebastian Moran, è completamente diverso. E consci di questo fatto ogni suo gesto cambia di motivazione. Ora ha sparato a Sherlock e lo ha fatto per dei motivi che la nostra ragazza nascosta conosce fin troppo bene. Continuo a chiedermi quando devierai inevitabilmente dal percorso principale per prendere una strada che sia soltanto tua. Perché in parte questo è già successo, ma non del tutto. Non appieno e di sicuro non per quel che riguarda Sherlock e John.

In questo capitolo ci sono tanti passaggi interessanti. Dalla preoccupazione di Mycroft, evidentissima e che va ad approfondire un rapporto insolito e particolare, fino al discorso di Anthea. Che degli Holmes sa moltissime cose, perché deve averne viste davvero tante nel corso degli anni. E che notare come Mycroft vada fuori di testa la preoccupa. Il suo discorso mi è piaciuto, così come mi è piaciuto il modo in cui la nostra ragazza si infiltra nel palazzo di Magnussen. Mi ha ricordato un po' Alias. La serie tv, ma a pensarci... tanto della tua protagonista mi ricorda Sidney.

Come sempre è stata una lettura molto interessante, aspetto sempre l'aggiornamento.
Koa

Recensore Junior
21/09/19, ore 00:55

Perché mai ti dovremmo volere sotto tre metri di terra? Sono stati i cari Moffat e Gatiss a farci soffrire. Non tu. Tu stai solo ripetendo la storia. Tra l'altro finendo il capitolo sullo sparo. Tranquilla ti seppelliamo insieme a Moffat e Gatiss, così non sarai sola. Contenta? 🤷‍♀️

Tornando alle cose serie, l'inizio del capitolo è stupendo. Sentire la preoccupazione di Mycroft fa comprendere pienamente quanto lui tenga alla misteriosa protagonista. Un doppio matrimonio Watson/Holmes sarebbe un finale fantastico.

Divertente lo scambio di battute sull'anello, che stempera una situazione iniziale tesa, dandoci un attimo di respiro. Perché noi sappiamo che cosa ci aspetta.
Molto interessante e ben scritto lo scambio fra la misteriosa protagonista è Anthea. Decisamente intelligente, Anthea non vuole vedere il suo capo perdere il controllo, perché non sa che cosa potrebbe fare.
Ora c'è stato lo sparo. Aspetto il tuo aggiornamento. Non farci attendere troppo o ti mando Moran!

Recensore Master
17/09/19, ore 15:46

La tua trascrizione ed interpretazione della scena clou di HLW, in cui John ritrova Sh nello squallore di un rifugio per tossici, è davvero efficace.
C’è proprio tutto: il ghigno di Wiggins, che comunque non sfugge alla pietà umana perché è un relitto pure lui, l’allucinante stanzone in cui, chi si è fatto, cerca di sfuggire alla realtà, l’intervento di John che porta una ventata di energia in quel mondo così buio, il suo rapportarsi con Wiggins, che travolge con la furia del soldato di fronte ad un nemico, l’entrata improvvisa in scena di uno Sh sfatto e vinto.
Ed il nemico c’è, ed è da sconfiggere, perché, appunto, lì c’è anche lui, perso nella corrente della ricerca dell’oblio.
Rispetto ad HLW qui abbiamo un elemento in più, e sono lo sguardo e la costante presenza della protagonista, ed è attraverso i suoi occhi disinibiti di killer professionista che seguiamo le vicende che già conosciamo.
Le luci di scena sono puntate su uno splendido John che si muove a suo agio, con calma e lodevole autocontrollo anche in quell’ambiente così estremo. Riesce a padroneggiare la situazione anche dopo la scoperta di chi sia il “vicino di esperienze” di Isaac.
Nel leggere il tuo pezzo, non ho trovato una fredda e pedante trascrizione dell’episodio dei Mofftiss ma un’interpretazione che mette in risalto il pulsare dei sentimenti, lo scorrere della sofferenza di avere per ostacolo, il caso di John, addirittura una famiglia in cui, evidentemente, si sente estraneo e frustrato.
Lo sguardo della protagonista ci aiuta ad avere una visuale più obiettiva di quello che sta succedendo e che abbiamo visto dai Mofftiss.
In questo capitolo c’è un tocco di originalità, che stupisce per la sua insolita caratterizzazione: Meowcraft, il geniale gatto norvegese che la costringe a rinunciare a soddisfare il suo bisogno patologico di alcol.
Azzeccatissimo il nome che hai pensato per lui, ed il parallelo con l’algido Mycroft, uniti da una tendenza a prendersi cura di lei e da quei “due occhi azzurro ghiaccio”.
Davvero, questo del gatto, un elemento piacevole ed estremamente originale che porta un tocco di quasi magia al tuo raccontare e che, senza dubbio, aiuta a stemperare l’angst che domina la scena.
A proposito dell’identità della protagonista, emerge netto un particolare che confermerebbe il suo essere Harry, la sorella di John, e cioè la sua debolezza patologica per l’assunzione di alcolici.
Ma non si può mai sapere…
Bella storia.

Recensore Junior
16/09/19, ore 21:48

Meowcraft mi è molto simpatico. Sia come nome sia come gatto.
La tua disamina della presenza di Sherlock nello stesso caseggiato in cui si trova Isaac è interessante. In effetti, i luoghi per drogati a Londra devono essere tanti. È una coincidenza singolare che Sherlock e Isaac siano nello stesso. Quindi la tua interpretazione è molto interessante ed è intrigante il fatto che Sherlock abbia voluto farsi trovare da John.
Ancora più interessante, però, è il fatto che la misteriosa protagonista si senta in colpa per i segreti che tutti hanno per John. Il caro dottore sarà pure un fiammifero pronto ad accendersi, ma non si può dire che siano stati onesti con lui. La giustificazione 'lo ho fatto per la tua sicurezza' , spesso conta poco. In realtà è una prevaricazione dell'altro. Un decidere al suo posto.
È bello leggere che la tua misteriosa protagonista lo abbia capito.
Almeno uno su tre...
Bel capitolo. E, sarò pure noiosa, ma pure il riferimento al bere, porta in un'unica direzione.
Brava, come sempre.

Recensore Master
16/09/19, ore 20:23

Ciao, perdona il ritardo ma sono riuscita a leggere soltanto adesso. Che dirti... sì, è un capitolo angst ma probabilmente è molto meno angst rispetto a quelli che abbiamo passato. Più che altro l'ho trovato di passaggio ecco, come ha detto anche la nostra protagonista qualcosa di grosso sta per arrivare e questo è soltanto l'inizio. Un capitolo che in parte era stato preannunciato già nel precedente, dove vediamo Mycroft e la nostra ragazza discutere sul fatto che Sherlock si sia andato a nascondere in un covo di drogati, casualmente lo stesso in cui va il figlio della vicina di John. "Casualmente" che virgoletto perché come tengono a dire anche i fratelli Holmes, l'universo raramente e così pigro. E di sicuro non lo è Sherlock Holmes che, per caso, non fa proprio nulla. E quindi eccoci qui, a spiare John e Wiggins, a spiare il loro dialogo da un punto ben nascosto. Come sempre sei riuscita a incastrare bene scene della serie con quest'ottica differente rispetto ai fatti che sono avvenuti, e che offre dun punto di vista diverso e interessante sulla vicenda che ben conosciamo. Qui in questo caso i fatti li sappiamo, John va nel covo di drogati e trova prima il ragazzo che cercava e poi Sherlock. Ciò che ti sei presa l'onere di descrivere è non soltanto i sentimenti della nostra ragazza, ma soprattutto quelli di John. John che cede quasi alla vista di quello Sherlock che apparentemente dà a lui la colpa per averlo lasciato indietro, ma che in effetti la colpa la dà a se stesso. Sono stati separati un mese e caso o non caso, tanto è bastato a Sherlock per ridursi in questo stato. Questo a John dovrebbe dirla grossa, ma sappiamo poi che vedrà soltanto la verità che vuole lui. Quella che gli fa più comodo vedere. La realtà è che Sherlock si sente abbandonato, che sa che è finita un'epoca, proprio come diceva Mrs Hudson e sente che tra lui e John non sarà mai più come prima, e che non accadrà mai niente. E quindi la droga. Che sì, sarà anche per il caso di Magnussen, ma quella è più che altro una scusa. La realtà è che entrambi soffrono e che soffre anche la nostra protagonista, lo fa di riflesso e perché si sente impotente. Perché sente che non può fare niente per lenire le sofferenze di Sherlock e di John. E questo la fa star male.

Una nota più positiva è la scena col gatto, buffa e divertente. Che spezza l'angst, ci vuole anche quello e specie in questa storia che finora è stata una valle di lacrime.
Alla prossima.
Koa

Recensore Junior
15/09/19, ore 23:28

Capitolo divertente. I battibecchi fra Mycroft e la misteriosa protagonista sono molto belli. Spesso lei dici ciò che direi io a quel genio di Mycroft.
Interessante il senso di colpa che prova verso John, per le menzogne che gli ha detto.
Propendo sempre più verso Harry. Un qualsiasi altro personaggio non avrebbe senso.
Il modo di flirtare della misteriosa protagonista con Mycroft è sempre più evidente. In fin dei conti, si meritano un po' di amore pure loro. Solo non fare loro sapere che lo ho scritto o non arrivo a domani!

Recensore Master
14/09/19, ore 20:10

Ed eccomi qui, come promesso, connessione permettendo, visto che non sono a casa.
Spero di riuscire ad inviarti anche questa recensione, perché questo capitolo è stupendo!
Mi è piaciuta tantissimo la descrizione che fai di John, il suo bisogno di correre dei rischi, di gettarsi in un'avventura, di sentirsi utile.
Non c'è niente da fare, la vita dell'uomo comune non fa per lui, lo sappiamo bene, no? ;)
E amo il suo modo di essere medico, così come tu l'hai percepito, quel suo essere totalmente concentrato, calmo, rassicurante. Penso di aver seriamente bisogno di cure anch'io, sai?
Dottor Watson? XD
E poi ovviamente c'è Sherlock, il suo bisogno di John, di essere visto, trovato da lui.
Il cuore del dottore che si spezza ho potuto io da qui, davvero.
Il finale mi è piaciuto molto, diciamo che sono quasi completamente convinta che si tratti di Harriet, il bisogno di alcol è un elemento molto significativo.
Menomale che c'era quel bel gattone ad impedirle di fare qualche sciocchezza!
Staremo a vedere.
Nel frattempo ti faccio tantissimi complimenti.
Un bacione
S.

Recensore Master
14/09/19, ore 19:05

Ciao tesoro, scusa il ritardo, mi accorgo solo ora che sono rimasta indietro addirittura di due capitoli. Come ben sai questo periodo non è tra i migliori e mi capita spesso di scordarmi le cose.
Anyway.
Sono davvero contenta che in questo capitolo il rapporto tra Mycroft e la tua misteriosa protagonista sia approfondito in questo modo, è sempre bello vedere la parte più sensibile del maggiore degli Holmes emergere cosi tanto.
Si vede benissimo che tiene a lei e che si preoccupa, esattamente come fa con Sherlock.
Non so di preciso se ci sia una componente romantica in questo rapporto, sicuramente traspaiono molto affetto e complicità, ma se la ragazza è davvero la sorella di John, da quello che ricordo dovrebbe essere gay, quindi non saprei. Staremo a vedere.
Quel che è certo è che non sia una mera relazione lavorativa, ci descrivi accuratamente dei dettagli impossibili da fraintendere, i loro scambi sono tipici di un rapporto molto confidenziale e la mia idea è che lui la veda molto come una sorella minore, ma ovviamente non ci giurerei, ecco.
Qui mi pare che abbiano appena reclutato Wiggins (geniale che lavori per Myc!) e che quindi la prossima scena sarà ambientata contemporaneamente all'irruzione di John nel covo di drogati in cui si trova Sherlock.
Corro al prossimo capitolo.
Questo mi è piaciuto moltissimo
Bacioni
S.