Recensioni per
Dalla tua parte
di hikaru83

Questa storia ha ottenuto 127 recensioni.
Positive : 127
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore

Greg si ama a prescindere... O lo ami o lo ami. Ancora un capitolo molto interessante con ormai le carte messe tutte o quasi sul tavolo. Mary, che o si odia o si odia, DEVE fare una brutta fine :)
Un saluto e buona scrittura

Marta

Recensore Master
18/11/19, ore 23:26

Chiaro è che si doveva arrivare all’incontro tra i fratelli Watson, anche se Harriett è sempre stata una presenza costante ed attenta nella vita di John, senza che lui ne sapesse qualcosa.
E lei ha conosciuto anche Sh, avendolo osservato bene per anni, accanto a John, a parte i due anni di finta morte. Per questo sa che, ora, accanto al letto d’ospedale in cui c’è il “conduttore di luce”, perso in un sonno che sembra non finire, Sh è preoccupato, spaventato e più provato di quanto abbia sofferto durante il violento trattamento subito nel suo “esilio”.
Qui inserisci il sogno del consulting in cui egli si vede vittima del pestaggio da parte di un John inviperito ed irriconoscibile.
Ci tornano in mente le terribili immagini di TLD, in cui, all’obitorio dell’ospedale di Culverton Smith, Sh subisce, vinto ed annientato, la rabbia di chi gli attribuisce le colpe di un grande dolore e di una sconfitta esistenziale. Qui mi è piaciuto molto che tu abbia interpretato quella scena, purtroppo memorabile, in tutto il suo impatto che ha avuto su Sh, e ne hai condensato la forza distruttiva nell’odio che ha incendiato gli occhi di John. Ed è stato questo che è rimasto impresso nel cuore di Holmes, più di cicatrici fisiche il cui dolore, poi, si attenua e scompare. Ma, ciò che ha visto nello sguardo di John, rimane dolorosamente.
Una mossa originale, la tua, questa di relegare nel mondo onirico la scena che, invece, nella sceneggiatura dei Mofftiss, è ben reale e concreta. Così, ciò che lega i due di Baker Street, perde un sapore amaro di sconfitta e di rimpianto.
Ma, andando avanti nella lettura, ecco che spunta un altro tuo “ritocco” alla trama del canone BBC. Si tratta di un altro sogno e cioè quello che si riferisce alla scena angosciante di John finito in fondo al pozzo di Musgrave, con accanto le ossa di Victor e, su di lui, l’odio e la follia di Eurus.
Quindi si possono senz’altro considerare ben riusciti questi tuoi cambiamenti come qualcosa che rende meno pesante l’atmosfera della terribile S4, cancellando elementi di “disturbo” davvero tremendi come la presenza inquietante della sorella di Sh e di Mycroft e la rabbia implacabile di John, travolto dai sensi di colpa nei confronti sia del consulting che della moglie.
Un altro dei punti di forza di questo capitolo, piuttosto denso di contenuti importanti, è l’incontro tra John ed Harriett, preceduto dall’atteggiamento disorientato di Sh che non sa come rivelare al suo “conduttore di luce” l’identità di chi sta aspettando, assieme a lui, ovviamente, il suo risveglio.
Trovo molto IC la reazione di Watson alla scoperta del rapporto tra sua sorella e Mycroft e, soprattutto, alla particolare natura della loro collaborazione professionale e cioè i Servizi segreti. Ritrai un John che sembra sul punto di esplodere, dopo aver cocciutamente preteso ulteriori informazioni. Del resto il suo comportamento è comprensibile se si pensa che si trova di fronte alla sorella, di cui non ha più saputo niente da anni.
Devo dire che hai gestito in modo efficace e credibile il dialogo, o meglio, l’esplosione di John nei confronti dei cambiamenti che la sorella ha operato nella sua vita. Ma credo che, per lui, l’elemento più destabilizzante sia lo scoprire che lei l’ha sempre seguito e protetto, in silenzio e nell’ombra. Intensa quella frase che gli fai dire riguardo alle prerogative che dovrebbero far sì che sia il fratello maggiore ad occuparsi della sorella più piccola (“…dovevo essere io a proteggerti…”).
Un personaggio secondario, che ho trovato ben caratterizzato, anche se l’intervento sulla scena è breve e probabilmente non ripetuto in seguito, è il medico che interviene, riuscendo persino ad averla vinta su uno Sh che è quasi comico nel suo lasciarsi sospingere fuori dalla camera di John senza avere nemmeno il tempo di dire qualcosa di acido o tentare di opporre resistenza.
Naturalmente, non ultimo, c’è Mycroft che vigila su Harriett con una costante attenzione che rasenta l’affetto ed assume veramente il ruolo di coprotagonista con la ragazza. Infatti ci sono sì Sh e John ma, a proposito di questa storia, ho la netta impressione che tu ti sia occupata di lui con una cura ed un’attenzione davvero particolari, con esiti molto positivi. In effetti, pur nell’umanizzazione con cui l’hai ritratto, a causa del suo rapporto con Harriett, rimane sempre IC, perché nel personaggio dei Mofftiss, S4, si possono scorgere dei barlumi di quella che è un’apertura ai sentimenti ed alle relazioni umane. Non hai forzato la mano, a questo proposito, in quanto hai saputo renderci un Mycroft sempre simbolo ed espressione di un grande potere, sicuramente dotato di un’intelligenza superiore a quella del fratello, freddo e calcolatore, ma qui sensibile alla vicinanza di una ragazza in gamba, e portato ad atteggiamenti di attenzione nei suoi confronti.
Un capitolo, questo, impegnativo e ricco di spunti nuovi ed originali. Brava.

Recensore Junior

Greg si ama a prescindere.
Sempre.
Belli i dialoghi fra i vari personaggi. Riesci sempre a farli interagire con naturalezza. Alterni momenti drammatici a momenti più leggeri, in un perfetto gioco delle parti.
Veramente deliziosa l'immagine di Rosie che si fionda su Sherlock, per trovare conforto. E poi su John. Quei tre saranno una splendida famiglia.
Che dire? Ogni cosa ha una fine, ma sarà un vero dispiacere vedere la parola "completa" in questa tua storia.
È giunto il momento della resa dei conti. Ed è anche il momento che tutte le anime trovino la loro dolce metà.
Vero?😉

Recensore Master

Ma hola! Ho letto stanotte alle 2 perché non riuscivo a dormire, ma avevo paura di scrivere qualche cretinata e allora recensisco solo ora! XD
Okay, vabbè, mi è arrivata ora la tua recensione e sto sorridendo come na scema! XD
Cooomunque.
Finalmente i nodi vengono al pettine, John sa. Non tutto, ma parecchie cose importanti.
Penso sia furioso, Moran l'ha perculato tutto il tempo e ora vuole ucciderli tutti, inclusa Rosie.
Se la becca, la ammazza peggio di come ha ammazzato Evan nella mia long. E questa vorrei proprio vederla, guarda.
Hai dipinto una Mary davvero odiosa, che non si può fare a meno di detestare, per questo ti faccio tanti complimenti. È praticamente una oc e l'hai gestita magnificamente.
Non vedo lora di scoprire come si organizzeranno ora che sono tutti uniti.
Ah, Lestrade eroe de noantri. Si può solo amare. Punto.
Bravissima tesoro! A presto
S.

Recensore Master

Ciao, come prima cosa lasciami dire che adoro il rapporto che hai costruito tra Sherlock e Rosie. In genere io amo molto vederli insieme, ma qua hai davvero superato te stessa (e le mie aspettative) andando a creare un rapporto che è naturalmente quello di un padre con una figlia. A Rosie basta vederlo per calmare il pianto e andargli in braccio per potersi tranquillizzare del tutto. Il suo istinto non sbaglia, lei lo cerca come se fosse suo padre. Per lei è naturale e lo è anche per Sherlock. Che farebbe strano pensare Sherlock con una bambina, ma il fatto che questa sia una sorta di prolungamento di John, la rende quasi ovvia. Nel senso che è ovvio che le voglia bene, ovvio che se ne prenda cura. Ovvio perché ama John e con altrettanta forza ama anche Rosie. Anche se per il momento di tutto questo pare se ne sia resa conto soltanto Harriet. E di sicuro anche Mycroft, però quest'ultimo è decisamente meno propenso a esternare i propri sentimenti in maniera netta, oltre che di dirlo ad alta voce. Per ora, infatti, tutto questo è rimasto nella mente di Harry, anche se qualcosa l'ha detto. Senza però premere troppo sulle ferite ancora aperte di John. A John già basta l'idea di avere come sorella una spia, sua moglie lo ha sposato solo perché era amico di Sherlock e sempre la suddetta mogliettina vuole uccidere lui, Sherlock e persino la loro figlia... quindi di cose John ne ha da accettare e senz'altro per lui non sarà semplice. In questo mi spiace che il pov sia rimasto sempre e solo quello di Harry. Io in genere non amo i pov alternati, quindi apprezzo la tua scelta, però al tempo stesso sarebbe stato interessante scoprire i pensieri suoi o quelli di Sherlock, magari per una qualche one shot o breve storia potresti pensarci, io te la butto lì. Una sorta di missing moment, diciamo così.

Intanto ti dico che sto amando tutto quanto, anche il modo in cui hai deciso di raccontare la verità. Un po' qua e un po' là, in maniera naturale. Senza un lungo spiegone, che forse proverebbe persino Harry. Già quello che ha confessato nel precedente capitolo è stato forte e pesante da un punto di vista emotivo, pesante per tutti, qua poi ha dato davvero la mazzata finale. L'aver lavorato con Moriarty e il conoscere Moran da tanto tempo sono due cose importanti nella vita di Harry. Specie quest'ultima cosa. Ora l'ombra di Moriarty sembra un po' meno orribile, anzi pare quasi il minore dei mali. Non so se Jim avrebbe desiderato uccidere la figlia di John, forse non sarebbe arrivato a tanto. Jim era più da altro tipo di vendette, tipo distruggere il lavoro e la credibilità di Sherlock agli occhi altrui, specie a quelli di John. Più che da vendette di questo tipo. Di sicuro è così in questa storia. E infatti quella dal grilletto facile qua è Mary, che in questo capitolo mostra tutto il proprio orrore. John ha capito e io sono felice che Harry si sia spinta così oltre, che l'abbia portata esattamente dove sapeva sarebbe andata. In questo è stata davvero grande, come in tutto il resto d'altra parte. Ormai le sue doti le conosciamo benissimo... sarebbe servita una così nella serie, magari facevano meno scemate.

Che altro dire... ho amato Lestrade! Ma tantissimo proprio. Tu sai che lo adoro davvero tanto, ma qua si è superato. Per Greg la legge, la divisa sono tutto e se è arrivato ad accettare la possibilità di infrangere le regole significa che ama tantissimo tutti quanti loro e vuole per davvero aiutare. Però capisco l'attimo di sbigottimento che è seguito alle sue parole. Senz'altro non se l'aspettavano. Ha anche alleggerito l'ambiente che non era dei migliori.

Che dire? Non vedo l'ora dell'aggiornamento, ormai siamo sul finale e lo si nota perché i nodi stanno finalmente venendo al pettine. Però comunque voglio vedere come finisce, anche se so già che questa storia mi mancherà.
Koa

Recensore Junior
11/11/19, ore 18:47

Allora. Capitolo non meno intenso degli altri. La protagonista è ancora arrabbiata con Mycroft e ha tutte le ragioni del mondo per esserlo. Però è anche una tipa pratica: oramai i fatti sono andati così e bisogna solo agire per trovare una soluzione, non ha senso struggersi e rimuginarci troppo sopra.
Mi piace che tu ti prenda del tempo per descrivere qualche dettaglio, come le informazioni riguardo al tè, il calore che ha raggiunto la bevanda, quanto è zuccherata, ecc. Non sono minuzie senza un reale senso, perché oltre a farmi immergere meglio nella scena, le usi anche per raccontare altro: la presenza del limone o meno serve a farci capire che la ragazzina in fondo ha sotterrato l’ascia di guerra.
 
La relazione tra i due personaggi di questo capitolo si sta sempre più cementificando. Forse sono una tra i primi che ha accennato al fatto che c’è della chimica e che tutto sommato non mi dispiacerebbe vederli assieme. Ribadisco che oltre al romanticismo, che potrebbe svilupparsi come no, si vede che Mycroft si preoccupa per la ragazzina, la vuole al sicuro, tiene in conto la sua opinione, si fida delle sue capacità (si è lasciato guidare nell’operazione per l’estrazione di Sherlock quando era lontano da casa)… E qui hai tirato fuori anche un ragionamento che ti avevo scritto in uno dei commenti: loro non hanno più di una decina di anni di differenza, lei non è più piccola e indifesa. Questo è lampante nel momento in cui Mycroft si rende conto di non avere esattamente ogni più piccola cosa sotto controllo, ma che la protagonista misteriosa ha dei segreti.
 
Veniamo a conoscenza di alcuni retroscena della vita di Mary. Non ne sentivo il bisogno a dire il vero, ma anche questo risulta essere un passaggio importante per fare un confronto con la ragazza. Le due donne non sono affatto uguali, menomale che c’è Holmes a ribadire il concetto.
Nel frattempo John sta fingendosi un marito premuroso. Sinceramente, non esce un bel ritratto dell’uomo da questi passaggi. Sono sicura però che Watson se avesse accanto la persona giusta (Sherlock!!), sarebbe la persona più felice e genuina che possa esistere sulla faccia della terra.
In ultimo, Sherlock ha ripreso a drogarsi. Dove va a rifugiarsi? Proprio nello stesso palazzo nel quale va il figlio della vicina di casa di John. Noi non crediamo alle coincidenze. Mi piace che la ragazzina faccia questo tipo di ragionamenti mostrandosi molto svelta e intelligente. Mi piace che tenga testa a Mycroft, che lo lasci senza parole o che lo stupisca. È il modo giusto per smuovere quel testone. Proprio la stessa cosa che succede tra Sherlock e John, sono sulla stessa lunghezza d’onda, e con il dottore il consulente investigativo non si annoia mai.
 
Con la promessa di non lasciarti ancora una volta in sospeso ti saluto, e ti rinnovo i complimenti per aver fatto questo lavoro egregio. La storia mi ha pesa veramente bene, aspetto sempre con entusiasmo i tuoi aggiornamenti.
A presto,
K.

Recensore Junior
11/11/19, ore 18:43

Ciao. Ho riletto l’ultimo commento che ti ho lasciato, con relativa risposta, cito testualmente: “Alla fine hai recuperato tutto in tempo, e ora aspetto le tue impressioni sul capitolo che ho appena aggiunto”. Coff, coff. Sono di nuovo punto e daccapo: impegni e altre cose mi hanno tenuta lontana da qui, ma non ho mai smesso di leggerti. Oggi riprendo a lasciarti qualche commento perché mi fa veramente piacere dirti la mia e dimostrarti quanto mi stia piacendo la storia che hai scritto.
 
Ci hai mostrato cosa accade a Sherlock nei due anni lontano da casa dandoci le informazioni filtrate dagli occhi della nostra amata protagonista che l’ha seguito e supportato. Adesso invece scopriamo quello che è accaduto nello stesso lasso di tempo a John, il quale è stato seguito da Mycroft.
Ovviamente per il dottore la separazione dall’amico è stata tragica, e ho apprezzato che tu ti sia concentrata su di un aspetto che spesso dimentico io stessa: Jim ha fatto passare Sherlock per un impostore, una persona che magari ha compiuto di proposito dei delitti per accaparrarsi fama e soldi. L’unica persona che, ironia della sorte, crede nella veridicità delle azioni del consulente investigativo è Anderson.
John è solo e trova appoggio soltanto in Mary. Non mi è mai piaciuta e questa donna della quale ci racconti mi piace ancora di meno. Si è avvicinata a Watson in maniera subdola e ora che è incinta non si può fare proprio nulla per allontanarla. Devo dire che per quanto io me ne sarei sbarazzata volentieri anche un paio di capitoli fa, non avrei sopportato di non avere la piccola Rosie tra i personaggi, ci sono troppo affezionata.
 
Spunti di riflessione. Mycroft non ascolta nessuno, ha dei piani e non mette al corrente delle sue idee neppure la “ragazzina”. I due fratelli Holmes agiscono allo stesso modo e si trovano fregati entrambi. Mi verrebbe da dire “ben gli sta”, ma mi stanno così a cuore che ovviamente eviterei volentieri di dare ragione alla protagonista che è super arrabbiata.
Il matrimonio è solo la ciliegina sulla torta di una catastrofe. Citare C.A.M. è stata una vera genialata, anche se non sei stata tu la prima a pensare di associare quell’augurio a Magnussen, sei tu che hai ricomposto i pezzi di questo intricato puzzle, quindi complimenti lo stesso!
E passo a lasciare subito un pensiero anche al prossimo capitolo. :)

Recensore Master
09/11/19, ore 09:42

Finalmente arrivano le spiegazioni e non soltanto per John e Sherlock, ma anche per noi che in effetti le avventure di Harriet le vediamo fin dall'inizio. Ci sono tante cose che già sappiamo, come tutta la parte legata a Moriarty e Mary, ma tante altre che invece ignoriamo. E questo capitolo è stato esplicativo sotto questo punto di vista. La storia di Harry che per forza di cose si lega al passato di John, un passato che hanno trascorso insieme uno accanto all'altro ma fino a un certo punto e che da un dato momento in avanti hanno vissuto separati. Ho notato subito, e questa è la prima cosa che faccio notare, che in questa storia Harriet è più piccola di John. Non so perché, ma io mi sono sempre immaginata che fosse lei la sorella più grande (non so nemmeno se è stato mai specificato dai Moffits, anche se conoscendoli credo proprio di no). Qui comunque non lo è, e c'è una dinamica molto interessante che si sviluppa tra i due e di cui John si rende conto soltanto ora. John che deve assimilare già molte informazioni, forse persino troppe per uno che si è appena svegliato dopo un'operazione rischiosa e soprattutto dopo il sogno che ha fatto, ma a questo ci arriverò poi. Intanto ti dico che mi è piaciuto molto il passato dei due fratelli Watson, per certi versi ho trovato alcune similitudini con quello dei fratelli Holmes nella serie. Qua è leggermente diverso, e lo è specie il ruolo di Mycroft. Non esistendo Eurus (e poi arriverò anche a questo), le bugie e i segreti che Mycroft tiene per sé sono di gran lunga minori rispetto a quelli della serie. Il che alleggerisce e sgrava Mycroft in maniera abbastanza importante, rendendo il rapporto leggermente diverso rispetto a quello che conosciamo. Ho trovato comunque una certa somiglianza con quanto hai descritto su Harry e John. Il loro esser vicini ma sino a un certo momento, qui rappresentato dalla morte della madre, e poi la distanza soprattutto emotiva. L'incapacità di parlarsi, il tenersi dei segreti e il non trovar più un motivo solo per cui stare insieme. Mi è piaciuto molto il modo in cui hai parlato di tutto questo, come ho detto c'è qualche similitudine tra Sherlock e Mycroft. Anche se qui prende una strada ben definita. John l'ho trovato molto IC nel modo in cui reagisce alla confessione di Harry. Il suo rendersi conto di cosa è stata sua sorella per tutto questo tempo e il non aver capito invece un bel nulla, sono in realtà un peso che dovrà portare e del quale dovrà liberarsi. Non penso gli abbia fatto piacere, ma non per le bugie in sé, che è vero John non tollera ma che qua hanno un peso differente rispetto, per esempio, a quelle di Mary. Qua erano giustificate, Harriet non poteva dire la verità e questo John lo sa bene. Sa che lo ha fatto per proteggerlo, oltre che per dovere verso i servizi segreti. E infatti io penso che ciò che infastidisce John è il non aver capito niente, l'essere rimasto indietro che sappiamo essere uno dei suoi punti deboli, ciò che anche con Sherlock gli ha sempre dato fastidio. Forse è questo il punto che faticherà ad accettare più di tutti. Su Mary, beh, forse sarà inorridito e sconvolto ma io credo che, ora come ora, il capitolo "Mary" sia bello che chiuso per John, di certo lo è dal punto di vista sentimentale. Anche se è vero che quanto sappiamo su di lei, quanto è capace di fare, potrebbero sconvolgere sia lui che Sherlock e infatti non vedo l'ora dell'aggiornamento per scoprire come reagiranno tutti e due alla vera identità di Mary. Per intanto abbiamo scoperto già un sacco di cose e va bene così.

Una delle cose che più mi sono piaciute, sono i due riferimenti alle teorie Johnlock. Io non sono un'esperta in materia, perché non credo alla Johnlock cospiracy, però qualcosa la so. So che c'era una teoria che diceva che The Final Problem e The Lying Detective erano un sogno di qualcuno. E so anche che si era ipotizzato che potesse essere John, che si era interposto tra il proiettile che Mary indirizza a Sherlock, alla fine di The Six Thatcher. So tutto questo, anche se conosco soltanto le basi e non ho mai approfondito i dettagli tecnici, per questo motivo ho colto il riferimento. John sogna proprio The Final Problem, sogna la sorella pazza e il pozzo... mentre Sherlock sogna le botte e l'odio di John. Ognuno di loro cade in un incubo dal quale quasi faticano a svegliarsi, incubo che qui si rivela come tale ovvero un sogno che resta fra le paure dell'inconscio. Niente di cui preoccuparsi, perché qui non esiste nessuna sorella segreta e Mycroft dice la verità per una volta.

Altra cosa stupenda è il rapporto tra John e Sherlock, non c'è nulla di chiaro per il momento. Non è accaduto ancora nulla, ma io vedo che stanno sulla strada giusta. Come dicevo, io penso che John non provi ormai più niente per Mary se non paura che possa farsi viva e far loro del male. Credo invece che tutte le sue attenzioni siano per Sherlock, e per Rosie ovviamente. Quindi non mi resta che aspettare.
Koa

Recensore Junior
09/11/19, ore 01:15

Complimenti! Sei riuscita a eliminare tutta la 4a stagione di Sherlock trasformandola in un incubo di John. Come eliminare qualcosa che non si ha particolare apprezzato. 😄
Comunque, il capitolo è stato interessante. Finalmente qualcuno ha trattato John da persona adulta.
Mi è piaciuto il dottore che ha buttato fuori tutti. Non sa quanto abbia rischiato la vita!
Ora sistemiamo Moran e portiamo tutti a casa sani e salvi. Harry deve fare la brava zia e insegnare a Rosie come difendersi.

Recensore Master
08/11/19, ore 22:35

Ma aaaawwww! Tesoro io adoro tutto ciò!
The final problem era un incubo di John, un incubo e nient'altro! Non potevo chiedere di meglio!
Il sogno Sherlock invece è la scena di The lying detective... e niente, tanto di cappello per l'idea!
Ho trovato tutto estremamente geniale e o adorato il modo in cui Sherlock si prende cura di John, l'amore con cui lo guarda e gli parla... oddio, quanto sono belli!
E mi è piaciuto molto il confronto con Harriet, il modo in cui John la affronta, il loro dialogo, è davvero molto realistico.
John resta sconvolto ma non è arrabbiato al punto di non volerla più vedere. Si fa quasi venire un infarto all'inizio, è vero, ma poi basta il ricordo della mamma che lo sgridava da piccolo e capisce che deve calmarsi e ascoltarla.
Sherlock e John ora sono.spettatori silenziosi e curiosi, un po' come noi, e mi è piaciuto anche questo. I fratelli Watson sono i protagonisti di questo capitolo, dopotutto.
Bellissimo tesoro, ho adorato, davvero!
Complimenti sinceri e a venerdì prossimo!
Bacioni
S.

Recensore Master
08/11/19, ore 22:04

In ritardo, lo so, e ho visto che hai appena pubblicato il seguito, quindi continuerò subito con quello, finalmente riesco a recensire questo intanto! ^_^
Finalmente ci sveli chi è in realtà la misteriosa protagonista. Non che non lo avessi immaginato, ma leggerlo chiaramente è stata tutta un'altra cosa, soprattutto per te tu sei stata così brava a caratterizzarla da renderla estremamente credibile come la sorella di John Watson.
Sherlock chiaramente sconvolto, John so è preso un proiettile per proteggerlo e ora ha scoperto che sua sorella li ha sempre tenuti d'occhio, tra l'altro agli ordini di suo fratello. Per la prima volta è lui ad essere stato tenuto all'oscuro e non gli è piaciuto per niente.
La sua reazione è molto credibile insomma!
Ma Harriet non si lascia intimidire e gli risponde a tono, spiattellandogli in faccia tutto ciò che in fondo vorrebbe gridargli dietro ogni fan di Sherlock, soprattutto noi Johnlocker.
John è uno tosto, che sa il fatto suo, e non ha bisogno che gli altri decidano per lui.
La telefonata con Moran è perfettamente inquietante, lei è di una cattiveria assurda e sono davvero.curiosa di scoprire come se la gestirà la nostra Harry, soprattutto visto che ad essere in pericolo ora è anche Rosie.
Corro al capitolo successivo, ma non senza averti detto quanto sono felice che tu abbia finalmente preso in mano le redini della storia. Da qui in poi non potrà far altro che migliorare, perché tu fai sempre un ottimo lavoro e stavolta non sarai da meno.
Bacioni
S.

Recensore Master
06/11/19, ore 23:39

Un capitolo, questo, in cui riprende l'azione che era stata messa in stand by per lasciare spazio alle dinamiche tra la ragazza e Mycroft.
Ed è giunta la tanto attesa rivelazione sulla sua identità e devo dire che non è stata una sorpresa, anche se, nella precedente recensione, mi sono lasciata andare a devianti sproloqui sul suo orientamento sessuale. Dunque, ecco Harriett Watson, personaggio importante perché facente parte della vita di John ma tenuta decisamente in ombra dai Mofftiss. Le motivazioni che hanno spinto i due a non soffermarsi sulle potenzialità narrative di Harriett possono essere varie, ma penso si tratti di una sua pratica irrilevanza rispetto ai fatti che si susseguono durante le quattro Stagioni BBC.

Comunque tu, e questo è uno dei punti di forza di questa storia, ne hai fatto addirittura la protagonista, aprendo scenari nuovi ed avvincenti.
Per quanto riguarda il suo carattere, hai costruito un personaggio affascinante perché animato anche da energie oscure ed implacabili che si alimentano del suo coraggio e della sua determinazione necessari in una "professione" come la sua.

A questa "durezza" affianchi una particolare sensibilità, sia per il profondo affetto per il fratello sia per la singolare empatia con un tipo decisamente "difficile" come Mycroft. Questo mix di emotività e di implacabile efficienza costruiscono un personaggio dall'esito narrativo efficace.

La tua bravura consiste anche nell'averlo saputo inserire, pure con funzioni non secondarie, nella trama BBC, senza banalità o forzature.

Lo scenario principale in cui si svolge questo capitolo è, purtroppo, l'ospedale in cui è ricoverato John, dopo uno scontro con Mary che ha rivelato, finalmente, la sua vera personalità.

Hai costruito molto efficacemente lo scontro verbale tra lei e Sh, con l'intervento "moderatore" di Mycroft. Quello che vediamo in questo capitolo è uno Sh angosciato per la sorte di John e che fa uscire tutto ciò che prova per lui, anche attraverso quel suo tenergli cocciutamente per mano anzi, quell'aggrapparsi a lui, sua unica ragione di vita.
Ormai sono usciti allo scoperto, ciò che li lega non è più nascosto.
Una chiamata di Mary ad Harriett fa improvvisamente cambiare l’atmosfera in qualcosa che emana pericolo, tensione, rischio mortale.
Harriett deve stare al gioco, risponde alla criminale e si presta ad interpretare il ruolo della fedele complice.
Come sempre, riesci a far dipanare la matassa della trama attraverso lo svolgersi dei dialoghi. In quest’ultimo caso si tratta di ciò che Moran chiede alla nostra protagonista e, attraverso le sue parole, prendiamo coscienza di un mondo sommerso fatto di medici compiacenti, di loschi individui pronti a fornire documenti falsi.
Tutto da te rappresentato con credibilità ed efficacia.
Un altro punto di forza del capitolo è il rapporto tra Sh ed Harriett. La ragazza non si mostra certamente sottomessa alla sferzante arroganza del consulting, aumentata dalla grande preoccupazione che lo attanaglia per le condizioni di John. La ragazza ribatte al tono di rimprovero che Sh usa nei suoi confronti, svelando la sua costante presenza, non vista, al loro fianco, fin dal momento del loro primo incontro al Barts.
Ma quello che ritengo il vero filo conduttore della storia è la costante presenza di Mycroft che veglia sia sul fratello, ed indirettamente su Watson, sia sulla ragazza nella quale ripone la massima fiducia.
È, ormai, un ex “iceman” che, secondo me, ha il calore di un’umanità tenuta nascosta dal suo gelido autocontrollo. Ora, invece, sembra proprio che la presenza di Harriett abbia agito in lui facendo esprimere un lato che non conoscevamo e cioè una disponibilità ed il desiderio di comunicare davvero con qualcuno.
Tu parlavi di cambiamenti che hai apportato alla trama BBC. Ecco, secondo me questa “umanizzazione” del maggiore dei fratelli Holmes è la modifica più importante rispetto al canone dei Mofftiss e quella che mi ha coinvolto di più, Certo che sono avvincenti anche le altre ma il lavoro di caratterizzazione psicologica con cui hai arricchito il personaggio di “Mister Inghilterra” è veramente valido.
E, secondo me, non è semplice lavorare su una figura così complicata e labirintica, oltretutto connotata da un’intelligenza superiore, per cui le eventuali precisazioni o sviluppi che si pensano, per definirla in modo più originale come hai fatto tu in questa storia, corrono il rischio di mancare l’obiettivo di una sicura credibilità. Ci sei riuscita a far agire un Mycroft più umano ma sempre riconoscibilissimo.

Recensore Master
03/11/19, ore 00:24

Tornano le ombre che hanno accompagnato, anche nelle Stagioni BBC, l'enigmatica figura di Mary/ Moran. E riaffiora quel l'atteggiamento di Sh, che io, personalmente, ho sempre fatto fatica ad accettare ed a comprendere.
Mi riferisco alla sua ferma volontà di proteggere, a tutti i costi, la famiglia di John e qui mi trovo d'accordo. Ma, dopo la scoperta di chi sia veramente Mary, non condivido il suo irremovibile modo di porsi come, quasi eroico, angelo custode nei confronti della donna. Di John e di Rosie va bene, ma di Mary no. Tu, come ho già scritto, fai riaffiorare questo nodo che, appunto, io non sono mai riuscita a sciogliere.
L’atmosfera rilassata ed accogliente del capitolo prima di questo si è trasformata in un clima più teso, in cui Mycroft e la ragazza si scontrano sul filo di motivazioni importanti, quali il rischio mortale, del resto connaturato alla “professione” della protagonista, e la figura di Moriarty. Paradossalmente, stiamo parlando del “Napoleone del crimine”, non dimentichiamolo, ma egli assume una caratterizzazione che gli dona dei riflessi di un’umanità che pensavamo assolutamente non vitale. Una dote, se si può definire così, impensabile in un folle criminale come lui ma che riemerge dalle righe della lettera che ha scritto alla misteriosa protagonista. E Mycroft è decisamente spiazzato da quanto ha scoperto leggendo il testo del messaggio.
Ovviamente metti in risalto efficacemente, come di consueto in questa storia, il carattere forte e determinato di lei che sa tener testa, in maniera ammirevole, alle imposizioni di “Mister Inghilterra”.
E apro una parentesi che non riguarda la trama di questo capitolo, perché ho ancora dei dubbi sull’identità della protagonista che io continuavo a pensare come Harriett, la sorella di John. Ma vedi che sto usando il passato (“…continuavo…”); in effetti sto considerando l’evoluzione del rapporto tra lei e Mycroft che perde sempre di più la connotazione dello scambio tra datore di lavoro o “capo” che dir si voglia e una sua sottoposta. Tanto più che questo “capo” è Holmes, il cui carattere non è certamente incline a sentimentalismi e apertura a ciò che non è necessario alla pura comunicazione interpersonale. Invece, con lei Mycroft ha dimostrato via via una progressiva confidenza, una fiducia nelle sue capacità, che viene arricchita dalla preoccupazione, più volte dimostrata, per i rischi che caratterizzano un “lavoro” così inconsueto per una “ragazzina” e pericoloso. Come vedi continuo a ricamare su una possibile caratterizzazione sentimentale fra i due.
Ma mi sta venendo il dubbio che Harriett, cioè la sorella di John, sicuramente non potrebbe corrispondere all’eventuale maturazione di un rapporto tra lei ed Holmes che sia più di una collaborazione professionale e profondamente diverso da una sincera amicizia. Potrebbe essere, infatti, un problema in quanto Harriett è gay.
Quindi, tutto il mio rimuginare sulla vera natura del legame che si è stabilito tra i due protagonisti, sarebbe girato a vuoto su un’ipotesi difficilmente realizzabile.
Comunque le mie riflessioni non mi hanno impedito di apprezzare ancora una volta la tua evidente capacità di gestire i dialoghi, rendendoli una forma narrativa sorprendente, snella ed efficace.
Alla fine, si torna all’inizio della storia, quindici capitoli fa, con l’immagine di quella giovane donna sola che cammina scalza sul bagnasciuga, immersa nei suoi pensieri e che riceve una chiamata da “Mr Government”…

Recensore Master
02/11/19, ore 10:39

Beh, ecco finalmente la rivelazione tanto attesa e che aspettavamo da sedici capitoli. Potevo dire di averlo detto fin dall'inizio, ma invece che soffermarmi su questo concetto voglio aggiungere un paio di considerazioni. La prima è che davvero non poteva essere nessun altro e qui arriviamo alla seconda considerazione, ovvero che tu sei stata davvero molto brava a inserire nella storia tutti i dettagli del caso. Non poteva essere proprio nessun altro perché è chiaro fin da subito che questa ragazza teneva a John molto più che a Sherlock, almeno in un primo momento. Considerando che hai sempre detto che ti saresti attenuta al canone il più possibile, almeno fino a un certo punto, i personaggi tra cui scegliere erano davvero molto pochi. Harriet è sempre stata la più gettonata, per il semplice fatto che era evidentissimo che teneva molto a John e che aveva anche un trascorso con lui. Un trascorso doloroso. Di Harriet in realtà non sappiamo niente se non che sembra una pessima sorella. I Moffits non hanno mai approfondito il motivo per cui lei non ci fosse al matrimonio, si era vista qualcosina sul blog, ma poca roba. La ragione non l'abbiamo mai saputa, e quindi perché non inventare di sana pianta? A me piace molto questa versione di Harry Watson. Determinata e con molte qualità, ma anche tremendamente umana. Non è una donna perfetta, al contrario ha commesso tantissimi errori specialmente col fratello. E di sicuro la vita che ha fatto non le ha permesso di vivere come una persona comune, senza dubbio è straordinaria al punto d'aver ottenuto il rispetto e l'affetto di uno come Mycroft Holmes, che di solito disdegna praticamente chiunque. Hai tratteggiato un personaggio davvero interessante e il sapere chi è, conoscerne l'identità, lo ha reso ancora più interessante. Sono contenta che sia lei, e non perché avevo ragione, ma perché è averla qui e ora nella trama in maniera dichiarata, va a creare dinamiche davvero molto interessanti.

Fa un po' strano lo ammetto, il pensiero che dopo così tanto tempo e molti capitoli, la linea sia stata superata. Sherlock e John ora la possono vedere. Possono interagire con lei e sanno che c'è, che è lì. Questo sì, fa un po' strano ma è comunque bello vedere le reazioni che hanno. Ora c'è Sherlock, arrabbiato e stupito, ma più che altro sconvolto. E giustamente, John si è messo in mezzo prendendosi una pallottola nella spalla... Come dicevo la trama ha preso ormai una strada completamente diversa, la scena dell'acquario è saltata e in realtà è il momento precedente, l'incontro tra Mary, John e Sherlock a essere molto diverso. Pare che la faccenda di Agra si sia risolta, nel senso che non è il vecchio compagno di Mary il problema, quanto Mary stessa. Questa è una Mary che per quanto somigliante a quella della serie, è in realtà molto diversa. Si può dire che sia tutto un altro personaggio e la differenza sta nel fatto che lei è Moran. E questo particolare modifica tutto, non è un dettaglio di poco conto. Leggendo alcuni passaggi agghiaccianti di questo capitolo mi è tornato in mente il momento in cui Moriarty disse a Harry di stare attenta a Moran, che era pericolosa. E qui lo vediamo in pieno. Lei è ferita e vuole vendetta, vuole liberarsi di John e Sherlock, che gli sono sfuggiti per la seconda volta. Ma non si limita ad arrabbiarsi o a dispiacersi del fatto che li abbia mancati per due volte di fila. Mary è Sherlock che vuole uccidere, ci ha provato due volte e non c'è riuscita. E ora amplifica la sua vendetta all'ennesima potenza e dice di voler uccidere anche la piccola Rosie. Questo è il dettaglio che rende la tua Mary tutta un'altra persona. La Mary della serie è un personaggio, per quanto negativo, che ha cercato serenità e redenzione. Lei amava profondamente John e la figlia e forse voleva bene anche a Sherlock, certo era pessima nel dimostrarlo, era individualista e anche un po' egoista e non aveva un senso della famiglia, ma questa Mary... questa va proprio oltre. Giuro, ho sentito un brivido gelato nella schiena mentre leggevo di quella telefonata con Harriet. E ho ammirato molto la sua compostezza, il suo essere di ghiaccio. Lei è stata eccezionale e immagino che la sua straordinarietà sia soltanto all'inizio. Lei più di chiunque vuole uccidere Moran e presumo ci sarà un bello scontro adesso. E poi Mary ha chiesto a Harry di avvicinare Anthea, quindi non vedo l'ora. Anche perché Harriet deve una spiegazione a Sherlock e John, quindi anche su questo non vedo l'ora dell'aggiornamento.

Insomma, questa storia diventa sempre più interessante.
Koa

Recensore Junior
02/11/19, ore 08:19

Buongiorno!
Sono stata contentissima di trovare il tuo aggiornamento. Intanto, grazie. Non solo per l'aggiornamento, ma soprattutto per non avere trasformato la tua (ex) protagonista misteriosa in una ex ragazza di John.
Perché le possibilità erano due: Harriet o una ex. Altri parenti non avevano senso..
Ovvio che ora dovrai raccontare tutta la storia, ma prima c'è da sistemare Moran. Mi si gela il sangue nelle vene all'idea che possa fare del male a Rosie.
Così hai fatto sparare a John. Hai modificato la scena dell'acquario mettendo John al posto di Mary.
Ah, sì, un altro grazie: Mary è morta, in quella circostanza, John no.
Bella la scena in ospedale. Mi è piaciuta l'interazione fra Harriet e Sherlock. Soprattutto, mi sono tanto piaciute le parole che dice sul fratello, che non è una vittima casuale e che non avrebbero dovuto proteggerlo tenendolo all'oscuro, perché lui è un militare.
Stupendo il lato oscuro di Harriet e vederla in azione.
Che altro dire? Penso che si sia capito quanto mi sia piaciuto il capitolo.
Ora aspetto la resa dei conti con Moran.
E l'incontro fra i due fratelli.
Per fortuna John avrà un braccio in gesso e poca mobilità o povera Harriet.
Insomma, alla prossima settimana.
(Recensione modificata il 02/11/2019 - 08:27 am)