Recensioni per
Prima che il sole tramonti
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 149 recensioni.
Positive : 149
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/12/19, ore 00:52
Cap. 3:

Cara Shilyss,
niente, alla fine ho sforato. Be', di nuovo tantissimi auguri anche se in ritardo!
Ho avuto una giornata stancante, ma ci tenevo a finire la storia prima di andare a letto. Spero solo di riuscire a recensirla in modo quantomeno decente, perché se lo merita davvero. Farò del mio meglio ^^

Allora, allora, allora. Da dove iniziare. Prima di tutto: nei capitoli scorsi l'idea non mi aveva minimamente sfiorata, ma in quest'ultimo lasci vari indizi (non ho idea di come tradurre foreshadowing c.c) lungo tutta la storia, e il sospetto che l'uomo dotato del guizzo sagace che ha incantato Sigyn fosse in realtà Loki, fintosi Erik, dopo essersi formato ha potuto solo rafforzarsi con l'andare avanti.
Al punto che, quando il dio degli inganni afferma che, se verserà il sangue dell'uomo amato (senza pronunciare il nome di Erik!), un po' mi ero aspettata che Sigyn per tutta risposta pugnalasse lui. Non è andata così, ma la rivelazione c'è stata comunque: ha infine compreso ciò che le diceva il cuore e lo ha ammesso, sorprendendo persino Loki – dettaglio che ho trovato non da poco.
Si è rivelato essere tutto un inganno – perché non sono eccessivamente sorpresa? –, altro tema che ricorre in tutto il capitolo.
Ammetto che il finale mi ha un po' amareggiata, da irriducibile (e senza speranza) amante del fluff quale sono, ma d'altra parte se dovevano vincere i cattivi (!) c'era poco da fare, e poi Loki è pur sempre Loki Tra l'altro, non so se sia l'ora, la stanchezza o se le tue parole mi hanno stregata, ma con tutto il mio amore per Lingua d'Argento mi sono ritrovata davvero a sperare, a un certo punto, che la storia si concludesse con Sigyn che lo pugnalava, spezzando l'incanto. Se poi il colpo non fosse stato mortale e Loki avesse saputo apprezzare, tanto meglio x), ma non era esattamente al lieto fine dopo che pensavo.
In ogni caso, non fraintendermi: il finale è ottimo, si sposa benissimo con la storia.
Un dettaglio che già durante la lettura mi ha colpita per il suo discostarsi dalla fiaba di partenza è proprio il fatto che Loki conceda – temporaneamente – a Sigyn di parlare, solo con lui – bellissimo il modo in cui hai plasmato il messaggio originale della storia: il dialogo è necessario per innamorarsi, e mentre Sigyn è impossibilitata a farlo con Erik, con Loki invece riesce. Ed è infatti di lui che si innamora – fin dal principio, anche se lei questo lo capisce tardi.
Dettaglio non insignificante che lui alla fine le restituisca il ciondolo con la sua voce.

Ammetto che immergersi in questo mondo e vedere in azione questo Loki è stato sorprendente: non è una novità che Loki sia un po' infame (mi sento buona), ma non sono abituata a vederlo infierire così apertamente (o così direttamente?) su Sigyn. Una variante interessante, anche se li preferisco felicemente insieme ♥
[Non so se tu sia più andata avanti con la storia comica, ma probabilmente domani passerò a rileggerne qualche passo per riprendermi da questa botta emotivaXD]

Non oso rileggere ciò che ho appena scritto, spero davvero che siano frasi dotate di senso.
Perdonami per l'ora ♥, ti rinnovo gli auguri e i complimenti e mi defilo!
Buonanotte :3

Mari

Recensore Master
11/12/19, ore 12:30

Carissima Shilyss, perdona il ritardo con cui arriva la recensione. Confesso che ho temporeggiato un pochino in attesa del nuovo capitolo di "Scintille di buio" che mi sta prendendo molto. Ho trovato però questa storia e, da amante delle fiabe, non potevo perdermela, anche perchè partecipai allo stesso contest. Iniziò a dire l'ovvio: ho amato questo primo capitolo e sono curiosissima di vedere come si evolverà la storia con l'incontro tra Sigyn e Loki. Le descrizioni sono accurate e l'atmosfera della Sirenetta si percepisce benissimo, seppure tu l'abbia adatto benissimo al mondo nordico. Un piccolo riferimento che ho apprezzato tantissimo è quando dici "i vichinghi ch d'un giorno si sarebbero chiamati danesi": con questa informazione en passant, hai collegato letteralmente i due universi, quello canonico della fiaba e quello delle divinità nordiche appunto. Della fiaba originale ci sono molti dettagli: due mondi divisi e avversi, un amore incontrastato e impossibile da vivere, l'infinita curiosità di Sigyn di scoprire al di là della sua piccola realtà. Il ruolo di Loki come Ursula è poi un colpo di genio, è calzante e promette molto bene. Una vera sorpresa, insomma, che ho adorato. Alla prossima, carissima, complimenti come sempre!

Recensore Master
09/12/19, ore 22:55
Cap. 3:

Ciao Shilyss! Rieccomi! Che meraviglia, questo capitolo conclusivo! Come sempre, è davvero una goduria per gli occhi a prescindere dalla trama, non mi stancherò mai di elogiare il tuo stile, sembri arrivata da un'altra dimensione, davvero! Non posso fare altro che leggerti e cercare di tirar fuori qualcosa di buono per migliorare il mio stile, sei davvero una fonte di ispirazione e sicuramente una persona dalla quale prendere esempio! Poi, ho adorato come sempre la parte sentimentale che emerge da questo testo, il sentimento tra Sigyn e Loki emerge e oscilla tra l'amore e qualcos'altro di non meglio definito, ma questo è sicuramente ciò che preferisco dei tuoi personaggi, il fatto che abbiano davvero un modo tutto loro, di amare. Non mi aspettavo che Loki fosse Erik, il dio dell'inganno ha fregato anche i lettori, oltre che Sigyn stessa, e devo dire che è stato un colpo di scena ben piazzato e che io ho apprezzato molto. In generale, resto sempre colpita e ammaliata dall'intensità delle emozioni che mi fa provare Sigyn, la caratterizzi davvero a meraviglia, la rendi così vivida e a tratti dolorosa, mi fai sempre percepire tutto ciò che prova. Anche Loki ti esce divinamente, adoro la complessità dei tuoi personaggi e soprattutto adoro il tuo modo di rendergli giustizia.
Ci sentiamo presto, Shilyss <3

Recensore Master
09/12/19, ore 21:37
Cap. 2:

Ciao Shilyss! Sono tornata *^* Sempre sul filo del rasoio, ma credimi che me ne sono successe di tutti i colori, in più ho dovuto pubblicare le valutazioni per un altro contest in corso. Comunque, sono qui per la seconda recensione premio per il concorso 'Elisir, pozioni e distillati'.
La storia continuo ad amarla, Loki come Ursula è davvero troppo fantastico, e ho apprezzato molto che tu abbia utilizzato la versione originale dei fratelli Grimm. Comunque, la sua caratterizzazione mi ha lasciato senza fiato, ti sei davvero, davvero superata, credo che tu abbia fatto un lavoro ancor più certosino del solito! Mi hai proprio materializzato Loki davanti. Il momento in cui le 'ruba' la voce con il bacio è stato fantastico. Ho adorato in generale tutto il discorso che hai costruito tra Sigyn e Loki quando parlano dell'amore mortale, l'ho trovato davvero molto poetico e vivido, mi hai totalmente catturato con le loro parole. La parte in cui Sigyn non riesce a farsi amare è straziante... Il momento in cui descrivi di come si acconci i capelli nello stesso modo di quando aveva incontrato l'umano è veramente d'impatto, perchè ho proprio percepito tutta la sua frustrazione. Comunque, amando Loki, sono contentissima che sia ricomparso alla fine, infatti adesso corro al prossimo capitolo perchè sono dannatamente curiosa di vedere cosa proporrai!
A tra poco <3

Recensore Master
07/12/19, ore 13:28
Cap. 2:

Buondì!
Strappo un po' di tempo al resto e proseguo finalmente con l'incontro tra Sigyn e l'affascinante-- ehm, infido stregone. O per usare un aggettivo che, pur nella tua squisita varietà lessicale, ripeti più d'una volta – e non è affatto un caso –, definiamolo crudele.
Che dire, di questo capitolo? Parto col rilevare che è stilisticamente impeccabile (l'unica svista che ti segnalo è la mancanza di una congiunzione qui: "tornerai a essere una figlia degli Æsir [e] ti terrò con me"), garantendo una lettura del tutto scorrevole e piacevole.
Ma parliamo della trama, del modo in cui innovi la fiaba: un particolare che mi ha subito colpita è come qui si moltiplichino le possibili conseguenze per Sigyn/Ariel: inizi con la classica spuma di mare, il che è bello, ma aggiungi subito altre due possibilità. Già questo l'avevo apprezzato, ma l'ultima che Loki svela in chiusura mi ha dato un brivido: è dunque schiavitù eterna ciò che attende la giovane, ingenua infatuata?
Per un secondo ho persino osato sperare che il prezzo fosse semplicemente questo, ma più di un patto sarebbe allora stata una scommessa – inoltre non mi è sfuggita la presenza di "drammatico" tra i generi, purtroppo T-T
Invece, anche qui la rivelazione del costo arriva solo alla fine. Inutile dire che Loki sceglie un modo piuttosto particolare di riscuotere la voce dell'ingenua Aesinna: un bacio – anzi, più di uno. Che sia un sottile annuncio di un lieto fine in cui Sigyn si innamorerà effettivamente dello stregone, alla fine di tutto? Onestamente non ci spero nemmeno io, però ehi, è bello sognare.
Dopodiché, la favola prosegue come la conosciamo: privata della voce, Sigyn arriva da Erik, che non la riconosce. Ricorda una ragazza che l'ha salvato, ma non l'identifica con lei, anche perché la Sigyn che vede ora non può esprimersi a parole. Oltre al danno, la beffa, mi verrebbe da dire. Povera Sigyn, anche se se l'è cercata.
In conclusione, Loki appare beffardo: i suoi occhi restano su Sigyn, che fino a non molto tempo prima era per lui una totale sconosciuta.
Intrigante l'immagine con cui chiudi il capitolo, con lo sguardo di Sigyn che passa da Erik a Loki. Sarà un caso?
Sono molto curiosa di scoprire come finirà tutto ciò; il titolo del prossimo capitolo, "Il Pugnale", già promette lacrime, ma insomma, più o meno sapevo in cosa mi stavo imbarcando T.T
Mi chiedo se qui al posto delle sorelle non sarà Loki stesso, a offrire la tragica possibilità del pugnale a Sigyn.

Grazie per la piacevole lettura, ci sentiamo presto C:
Mari

Recensore Master
02/12/19, ore 14:43

Il fuoco si è spento e il narratore ha smesso di raccontare, mi dirigo mesta alla mia casa e lì resto a pensare alla storia che con estrema maestria hai iniziato a raccontare.
La tua scrittura è una delle più piacevoli e mature che io abbia mai incontrato su questo sito ed è un piacere estremo leggerti.
Sono molto felice di averti incontrato su Il giardino (è per lo scambio indetto sul sito che ti arriva questa recensione) e tanto curiosa di sapere come andrà a continuare questa storia e per questo continuerò a leggerti.
Io adoro Loki molto più di tanti altri dei, forse perché è quello più "umano", passami il termine, quello che nonostante tutto ci è più vicino, il rifiutato e rancoroso Loki che scende tra noi e si diverte alle nostre spalle.
Hai iniziato a narrare la tua storia con maestria, tenendomi attaccata allo schermo del telefono, incapace di dire "basta, sei in ritardo, leggerai più tardi". Speri che con la stessa maestria continuerai a raccontare di Sigyn e di Erik, di Loki (di cui aspetto l'inganno e il prezzo) e di Odino (di cui aspetto la rabbia).
Con tutti i miei complimenti,
A presto
Baci Lagertha

Recensore Master
23/11/19, ore 22:52

Buonasera cara Shilyss!
Eccomi qui. Avendo anch'io un debole per le fiabe, è superfluo dire che questa storia mi intrigava non poco! Be', dopo aver letto questo primo capitolo mi intriga anche di più, ma procediamo con ordine.

Non mi soffermerò su quanto ami il tuo stile, che mantieni alto ma assolutamente comprensibile, affatto forzato/stonato e perfettamente scorrevole; particolarmente significativo della cura che presti nella scelta del lessico è il tuo uso di "nostalgia", prima nella stessa accezione di Andersen (una chicca non da poco!), poi com'è più comunemente intesa. Stupendo!
Tantissimi complimenti perché non ho trovato né un errore, né un refuso: bravissima!
Ti esprimo solo un mio dubbio su questa frase: "Riconobbe tra la sabbia frammenti di remi e di oggetti senz’altro appartenenti al drakkar."
Non ne sono certa, ma dato che Sigyn non ha già presente il drakkar in questione non sarebbe meglio utilizzare l'articolo indeterminativo, "a un drakkar"? E niente, perdonami, se non mi vengono dubbi non sono io XD

Ma passando ai contenuti, questo primo capitolo mi ha riservato non poche sorprese, ti dirò! Innanzitutto, trovare Sigyn nei panni della curiosa Sirenetta innamorata di un mondo che non conosce davvero è stato davvero interessante. A cogliermi di sorpresa, tuttavia, è stato Erik.
Ho notato, soprattutto nella prima sequenza (?, non mi viene un termine migliore) del capitolo, molte affinità tra Erik e l'Ulisse di Dante, con il suo imbarcarsi coi compagni alla volta di ciò che è proibito, guidati entrambi dalla sete di conoscenza. Gli echi danteschi sono sempre estremamente apprezzati ♥
Ma tolto questo, ammetto di aver avuto il dubbio, durante la lettura, che il nostro Erik-Ulisse potesse celare, in qualche modo tutto da scoprire (una maledizione? Un castigo? Chissà), nientemeno che il dio degli inganni, naturalmente dimentico di sé – e forse proprio per questo tanto inconsciamente attratto da Asgard.
Bene, questa ipotesi è stata distrutta dalla sequenza finale: Sigyn, ormai disperata – non credere che mi sia sfuggito il dettaglio del suo "credere" di essere innamorata di Erik, e credere soltanto! –, si risolve a cercare l'aiuto, che si presume verrà a caro prezzo, proprio del dio degli inganni. Troviamo così Loki, già più volte evocato lungo il capitolo: posso solo riconoscere come, in effetti, il ruolo di strega "cattiva" calzi a pennello su di lui.
Dire che sono incredibilmente curiosa di scoprire come andrà l'incontro tra i due, soprattutto quale prezzo pretenderà Loki, è ridondante quanto esplicitare il mio apprezzamento per l'inizio di questa minilong, che mi ha già rapita nel suo mondo!
Hai un modo bellissimo di fondere fiaba e mitologia scaldica ♥

In conclusione, ti rinnovo i complimenti! Alla prossima!

Mari

Recensore Master
19/11/19, ore 01:32
Cap. 2:

Ciao!
Finalmente torno a immergermi nelle splendide atmosfere di questa fiaba nordica e dei pensieri della sempre deliziosa Sigyn. Stavolta iniziamo veramente col botto: il palazzo di Loki, Dio degli Inganni, immerso in una gelida foschia e in un sentiero di rovi che, pur ricordandomi Malefica piuttosto che Ursula, è perfetto per il cattivo di una fiaba classica. Tutto nei toni del verde, il colore di Loki per eccellenza, e quello dei cattivi per eccellenza, anche se sappiamo tutti che il Dio degli Inganni è molto di più.

L'apparizione di Loki, quasi dal nulla, fa molto effetto. Nonostante sia chiaro che lui e la protagonista non si conoscono in questo verse (lei si deve addirittura presentare al padrone di casa), la chimica che hanno è come sempre impeccabile. Sigyn rimane quella combinazione di orgoglio e dolcezza, coraggio e fragilità, che ho imparato ad amare e le cui peripezie sono sempre curiosissima di seguire. Anche il tono con cui prende in giro l'attrazione improvvisa di Sigyn per Erik, un uomo che conosce a malapena, è IC e piena di tutta l'alterigia che un personaggio del suo calibro e col suo ruolo dovrebbe avere.

“Sei una prova che la fedeltà è inutile e l’amore romantico solo un’illusione. Inoltre, sei cara a Odino. La tua scelta lo farà soffrire. Ma, in fondo, diventare adulti significa anche questo, non ti pare? Decidere della propria vita da soli, prendersi le dovute responsabilità. È questo quello che volevi, che sognavi,”
Eccolo, il Loki *vero*, quello che sa come prendere le prede e usa la sua lingua forcuta e sottile per ottenere con classe quello che vuole. Riesci proprio a sentire la tensione di Sigyn mentre l'Ingannatore le fa questa proposta, ben sapendo dove premere e come scatenare le segrete paure della dea che intende circuire. Ma ormai Sigyn è andata troppo avanti, e non può che lasciarsi cadere nelle grinfie di Loki.
La descrizione dell'incantesimo è ottima e adattissima al contesto, le "rune terribili" fanno un sacco atmosfera e mi piace sempre vedere elementi di folclore europeo.

Infine il finale: una parentesi breve, ma decisamente forte dal punto di vista emotivo. Come nella fiaba di Andersen, il dolore della protagonista nel non riuscire a comunicare con il suo amato, nel non essere riconosciuta ed, eventualmente, nell'essere lasciata indietro, è palpabile e agghiacciante. Anche se pare che nulla potrà essere fatto per Sigyn, e Loki se la gode tutta~

Niente, sono colma di suspance e di desiderio di sapere come andrà. In che modo Sigyn (e SE) riuscirà a ottenere ciò che vuole o almeno a salvarsi... anche se dubito anche di quello, ormai. Tutto sembra sprofondare...
Alla fine rimaniamo solo noi Degeneri, in piedi e sani.
Alla prossima, allora. E ancora complimenti.
Lady R

Recensore Master
18/11/19, ore 19:20

Ciao Shyliss! Eccomi qui per la prima recensione premio del contest 'Elisir, pozioni e distillati'. Sono felicissima che tu mi abbia consigliato questa storia, è una vera e propria perla e ne sono già follemente innamorata! Come sempre, mi lasci senza fiato. Mi mandi letteralmente il cervello in black-out totale, hai una capacità di narrazione che davvero è fuori dal comune, mi riesci a trasportare letteralmente in altri mondi. Sarà perchè le tue storie sono sempre geniali, sarà perchè la trama che intrecci è sempre fine, dettagliata e densa, sarà perchè unisci il fascino della mitologia a dei personaggi splendidamente caratterizzati... Niente, a ogni tua storia dico 'Okay, con questa si è superata' e giuro che lo penso da quando ti ho conosciuto! Mi stupisci e mi meravigli ogni volta, superi sempre le -già alte- aspettative che ho sulle tue creazioni, con una semplicità e un'eleganza che boh... Bravissima, davvero, non potrei dirlo in altri modi! L'idea di utilizzare la storia della Sirenetta l'ho trovata meravigliosa, e che Loki interpreti Ursula... Beh, questo non me l'aspettavo proprio, non vedo l'ora di sapere come si evolverà il tutto! Come sempre, Sigyn è un capolavoro. Adoro la passione e la cura che dedichi nella stesura di tutti i tuoi scritti, colpiscono molto anche il lettore, lo travolgi con una semplicità disarmante, nonostante i tuoi testi siano tutt'altro che semplici, per l'appunto, da tutti i punti di vista. Davvero, riesci ad amalgamare tutto con una fluidità allucinante. Più ti leggo più divento consapevole di quanto io sia stata fortunata a 'conoscere' una scrittrice dotata come te!
A presto ^^

Recensore Master
10/11/19, ore 23:40

Un remake della Sirenetta era quanto di più perfetto si potesse fare con questa coppia che ormai amo anche io. Hans Christian Andersen è il cantastorie norreno per eccellenza, e una fiaba romantica come questa ben si presta a una coppia così speciale.
La narrazione particolare che caratterizza questa storia crea sin da subito un’atmosfera evanescente, fiabesca, con le poetiche immagini marine delle spiagge scandinave che io stessa ho visitato. Le immagini naturali, geografiche, sono ricche e deliziose e immergono subito nell’atmosfera.
L’immagine di Thor che combatte i troll e i Giganti di Ghiaccio mentre la nave di Erik affonda è meravigliosa, e pare quasi di sentire il tuono che rimbomba contro le vele del drakkar. Ed un’ottima introduzione, come tutto il resto, alla presenza dell’irresistibile Loki.

Arriviamo ad Asgard e passiamo da una natura selvaggia e incontrollabile a un mondo di dei fin troppo regolato e rigido, in cui né a Loki né alla sua amata Sigyn è permesso di essere sé stessi e decidere della loro sorte.
"le Norne le avevano cucito addosso un destino oscuro, forse infelice, segnato da una profezia funesta, celata a lei stessa.”
Ora che alla dolce Sigyn mi sono affezionata non posso non dispiacermi per lei, così tenera e sempre invischiata nelle trame del Dio dell’Inganno o nelle regole rigide e soffocanti del mondo degli Dei di Asgard.
Signy qui è la perfetta Sirenetta. Curiosa, eccitata di provar e scoprire le meraviglie che le sono precluse nella sua gabbia dorata.
"Voleva vedere com’erano i loro palazzi, ascoltare le melodie suonate attorno ai fuochi, danzare al suono dei corni e dei flauti canzoni nuove e diverse.”
Che tenerezza questa Sigyn! Mi sembrava quasi di sentirla cantare, mentre ascolta le storie e fantastica su quello che può essere e quello che il mondo le può offrire. Anche quando il cuore inizia a batterle forte nel vedere “qualcosa di differente dal solito”. Anche se si inizia a preoccuparsi, conoscendo la favola e Loki.

Adoro il dettaglio che fa di Sigyn non una “figlia” del Re degli Dei, ma una protetta di Frigga che giunge a imparare qualcosa da lei. Odino assomiglia anche abbastanza a Tritone, TBH. Ho appena visualizzato Hela nei panni di Ursula, e vediamo poi se ci ho preso. Non dirmelo, voglio saperlo.
Anche questa frase, "Per un istante, uno solo, Sigyn smise di respirare, pensare, parlare.” Raggelante, e in forte contrasto con la tenerezza della ragazza, contesa tra il mondo terreno e il rischio che comporta.
"Si separarono così, senza una parola – l’uomo le carezzò, con un ultimo gesto, le ciocche bionde della sua coda” Ho visualizzato una coda da sirena, aw~
Erik torna da dove proviene e lascia la dolcissima Sigyn in attesa di ciò che le manca, e del coraggio di superare i limiti impostile.
Alla fine ricompare Loki, che non è Erik come mi aspettavo – un’identità celata di Loki, insomma, per stare lontano da Asgard. Anche se "si diceva che Loki visitasse i Nove Regni inoltrandosi lungo sentieri noti a lui solo, privi di qualsiasi incantesimo o barriera, liberi dalla supervisione di Odino”

TBH sono sempre più curiosa da ciò che si potrebbe trovare in questa storia e di come sarò adattata la fiaba. Ti faccio i miei complimenti, come al solito una storia molto promettente, e tanto amore alla “incauta” Sigyn “dalla coda dorata”. Che sta benissimo col verde e col nero, if you know what I mean.
Alla prossima.
Lady R

Recensore Master
25/10/19, ore 19:31
Cap. 3:

Sono arrivata alla fine di questa storia e ormai non dorei più sorprendermi della tua abilità di trasformare e adattare i dettagli. Non so davvero quanto tempo passi a riflettere su ogni minimo dettaglio, ma quello che è certo è che alla fine tutto torna.
Davvero la Strega del Mare aveva assunto le sembianze del principe? O è un dettaglio della Sirenetta della Disney (che non ho mai visto)?
Questo non piccolo dettaglio mi era del tutto sfuggito, ma si adatta alla perfezione.
Loki stravince, hai ragione, non concede a Sigyn il bacio che la libererebbe, ma è proprio così che le dimostra d'amarla, lui che non crede nell'esistenza dell'amore: la vuole, la vuole per sé, la fa sua, e diventa suo senza saperlo o forse solo senza ammetterlo.
Quello che però ho adorato è il ruolo che assume quando è tra gli umani: ripara oggetti e racconta storie. È perfetto: in un certo senso le due attività coincidono alla perfezione perché è l'ingegno a dare forma alle cose, alle storie e agli oggetti e Loki non è solo scaltro, ma è intellidente, geniale.
Se non fosse ferito nell'amor proprio (sto semplificando) e non desiderasse così ardentemente dimostrare di valere, di essere re, di essere degno... a volte penso che non sarebbe stato affatto una presenza malvagia. Caotica sempre, ingannatrice per gioco, ma non una figura negativa.
Nelle tue storie, grazie alla presenza di Sigyn che lo porta sempre verso una sorta di salvezza (per se stesso o per lei), sono presenti entrambe le facce della medaglia.
Come sempre il finale è stato emozionante e, una volta di più, mi hai fatto amare questi personaggi.

Prima di lasciarti ti segnalo:
"e lei era si era infervorata," -> c'è un 'era' di troppo;
"Un paio di stivali di pelle si avvicinarono" -> avvicinò;
"quanto gli piacesse far l’amore con lui" -> per quanto io ami lo slash :P, ci vuole un "le". ^^

A presto. ^^

Recensore Master
25/10/19, ore 17:28
Cap. 2:

Questa volta sono in super ritardo, ma sono arrivata.
Come sempre, hai reso Loki estremamente affascinante e il fatto che privi Sigyn della voce tramite un bacio è... "inopportuno" e inevitabile. Ha aperto la porta a quel finale in cui, in fondo, da fan della coppia, mi aspetto.
Per non parlare che le paventa sì di diventare spuma di mare, ma anche di tornare ciò che realmente è, una dea. Sua schiava, va bene, ma...
Ma si potrebbe ribattere che a quel punto sarà più probabilmente "schiava dell'amore per lui" (e lui di quello per lei), ma non solo: in realtà tromo magnifica l'idea di una morte "mortale" per tornare a essere una divinità.
Spogliata dell'umanità Sigyn tornerà al mito, alla presunta perfezione divina, ma in un contesto più ampio porta a riflettere su cosa resta dell'uomo se perde la sua umanità. Una divinità... o un demone.
Sto andando fuori contesto, ma come detto prima trovo questa interpretazione molto suggestiva e mi sa che vado subito a leggere il prossimo capitolo (così mi piglio pure avanti per la nuova settimana ^^').
A prestissimo dunque! ^^

Recensore Master
15/10/19, ore 12:03
Cap. 3:

Non ho voluto fare spoiler nell'altra recensione (sia mai che qualche lettore, dopo aver letto il capitolo, sbirci i commenti), però qui posso dirlo: Loki ha ingannato anche me!
La prima cosa che ho pensato è stata che la frase di Erik “Sei bella con i capelli così raccolti”, che mi aveva lasciata con un pizzico di perplessità, ha ora pienamente senso: il complimento sembrava infatti sottintendere di aver visto Sigyn anche con i capelli in altro modo (e in effetti così è, dato che Loki ha costruito il proprio inganno sin nei minimi particolari). L'idea che Sigyn per tutto quel tempo abbia pettinato i propri capelli così come piace a Loki mi ha rubato una risata, e immagino quanto ne abbia rubate a lui nel vederla ogni giorno impegnarsi così tanto per piacere a lui, anche se non era ancora cosciente.
Sulle note di questo stile così fiabesco e così ispirato al mito, hai tessuto una trama articolata e ingannatrice, rendendo protagonista il dio dell'inganno, che a insaputa persino del lettore ha tessuto la sua di trama sin dalle prime righe, sin da quell'incontro che ha acceso la curiosità e la vitalità di Sigyn, già segnata dalle Norne, da un destino cui Odino finge di opporsi pur sapendo che non avrebbe potuto fare nulla. Perché lo sapeva già, il Padre Tutto, che alla fine Loki l'avrebbe reclamata e tenuta per sé – per dimostrargli che inganna ma non ruba, così ha detto, e per dimostrargli di avere potere ovunque, ma in fondo credo anche perché, a dispetto di se stesso, di quei capelli d'oro e di quel coraggio folle dettato dall'amore lui si sia innamorato e in coerenza al suo animo egoista abbia preteso di legarla a sé per l'eternità.
Il momento in cui lei mette insieme i pezzi del puzzle e punta il pugnale contro di lui (“L’uomo che amo sei tu.”), per quanto mi riguarda, è stato il climax emotivo dell'intera storia, quello in cui le carte vengono scoperte tutte e per sempre, quello in cui anche lui mette via la maschera, perché ormai non c'è più nulla che lei possa fare: entrambi sanno che non la bacerà e preferirà legarla a sé con un patto e non con un bacio d'amore.
Il dettaglio della voce, poi, maschera del concetto secondo cui ci si innamora dell'anima e non dell'aspetto, è bellissimo, e svela anche l'interesse di Loki per Sigyn, che pur avendo già vinto in partenza non nega né a lei né a se stesso la possibilità di parlarsi, di consocersi e di innamorarsi ancora di più, al punto tale che anche quando la consapevolezza della ragazza non ha ancora svelato l'arcano, lei sente comunque un trasporto maggiore per Loki e non per Erik, verso cui sente di nutrire un affetto che non ha nulla di passionale. Erik che, alla fine, aveva davvero incontrato una ragazza che l'ha salvato, ma non era Sigyn, che il dio dell'inganno ha tenuto tutta per sé!
Non saprei dire se questa sia una storia di amore, di inganno, di rivalsa o di ognuna di queste tre cose, lascio il giudizio al cantore del tuo racconto, a te narratrice che hai tessuto una trama fantastica con uno stile che conquista. So solo che mi dispiace che sia finita e che ho voglia di approfondire la conoscenza della mitologia norrena.
Complimenti per questo racconto così ben strutturato, leggerlo è stato un piacere!

Alla prossima,
Rosmary

Recensore Master
15/10/19, ore 11:41
Cap. 2:

Eccomi qui!
Sono molto curiosa ed essendo una minilong di tre capitoli l'ho letteralmente divorata (anche perché volevo vedere l'entrata in scena di Loki, lo ammetto!).
Devo dire che con il parallelo Loki-Ursula ti sei superata, perché hai adattato la versione della Disney all'atmosfera del tuo racconto e soprattutto alla caratterizzazione di questo dio ingannatore e pretenzioso, tutto risulta naturale e non sembra affato di trovarsi in un universo che crea parallelismi tra due mondi distinti. La maniera in cui la giovane Sigyn, che nei suoi dubbi rivela forse di essere meno ingenua di come appare, si approccia a questo dio che la affascina sin da subito, da cui si lascia lambire le labbra, trasuda un'attrazione irrazionale, tessuta forse dalle Norne stesse a insaputa di lei – e anche di lui? – e di quello che crede essere il suo amore per Erik, un umano che Loki non fa mistero di disprezzare.
Di Loki mi è piaciuta molto la sua spietata sincerità. In effetti, pur con i suoi modi da persuasore cui è quasi impossibile fuggire, non le nega nulla: né i rischi né finanche il suo parere sulla cosa, la invita a desistere, a chiedersi se per un umano – per un amore che non esiste – valga la pena di rinunciare alla propria condizione privilegiata, ai propri fasti, e tramutarsi in un essere umano suscettibile di dolore, sofferenza, freddo, fame, esposto a tutto.
Ovviamente, sapevo già che Sigyn avrebbe accettato il patto (ben felice, tra l'altro, di farsi baciare, della voce non le è importato più di tanto in quel momento!), quello che non immaginavo era invece l'atteggiamento di cordiale indifferenza di Erik, il suo non esserci affatto nelle trame del racconto: è quello che io chiamo non-personaggio, perché si intravede quanto la sua presenza sia solo accessoria. Mi ha fatto molta tenerezza, e anche un po' pena, Sigyn in questo capitolo, preda di un amore disperato per cui è disposta a tutto e preda dell'ingannatore che portandole via la voce le ha impedito di relazionarsi a Erik, che da parte sua non è che poi si impegni molto a tentare di conoscerla – ha decisamente la testa altrove, un altrove in cui non riesce proprio a scorgere i capelli d'oro della ragazza, che tanto speranzosa li sistema ogni volta come crede piacciano a lui.
E poi, ovviamente, la conclusione con “Sei sorpresa di vedermi, Sigyn? Sto solo controllando come vanno le cose. Ammiro la mia opera”, non so come si possa non amarlo!

A fra poco!

Recensore Master
14/10/19, ore 19:45

Ciao, shilyss, eccomi da te!
Come ti ho anticipato, avevo già adocchiato delle tue storie da leggere. Tu scrivi di Loki, e io lo adoro! Ammetto di non essere una ferrea conoscitrice dell'argomento, più che altro mi limito alle sue comparse nella saga cinematografica, ma sono state più che sufficienti a conquistarmi.
Ho deciso di iniziare da questa minilong perché un AU che unisce una delle mie fiabe preferite (nella versione vera, tra l'altro) al dio dell'inganno è un richiamo troppo grande. Ma dubito sarà l'ultima tua storia che leggerò, perché il tuo stile mi piace davvero molto. Non so se sia il tuo solito o se sia in grado di modularlo sulla base del tipo di storia scritta, ma qui l'ho trovato davvero fiabesco. Una fiaba che ha del mito, però, che ha su di sé l'alone dell'ineluttabilità di un Fato che non può essere disatteso, che è già scritto nonostante la giovane e sognatrice Sigyn tenti di illudersi che non sia così e che la vita possa essere una costruzione di coincidenze. Il tuo narratore onnisciente, che tutto vede e tutto sa un po' come se fosse il Padre Tutto, trovo sia perfetto per questo tipo di narrazione: rende la fiaba mitica, copre gli eventi narrati di eterno e ineludibile, e addossa alla tua protagonista una veste già decadente, perché tutto fa già presagire il peggio per questa sirenetta dalla coda d'oro e gli occhi vivi di curiosità.
Sigyn mi piace molto e mi piace il parallelismo creato tra lei e la protagonista di Andersen, entrambe sono prigioniere di un mondo troppo stretto, chiuso, strizzato in delle leggi che non riescono a capire sino in fondo. Da questo primo capitolo si evince tutto il conflitto interiore vissuto da Sigyn, il suo sentirsi così sbagliata in un mondo visto dal di fuori come perfetto. In un certo senso, ha molti punti di contatto con Loki, seppure siano due personaggi in apparenza agli antipodi e siano mossi da ragioni diverse – quello di Sigyn non è rancore e dubito sarà mai gloria.
Il personaggio di Erik è interessante in maniera diversa, in lui ho rivisto Odisseo, e devo dire che con i riferimenti all'oltrepassare i confini imposti mi hai anche ricordato il celeberrimo canto dell'Inferno della Commedia, il che mi ha fatto amare ancora di più la figura di questo uomo dai modi pratici e aristocratici che, pur non avendo millenni dinanzi a sé, oltrepassa le sue Colonne d'Ercole per sbirciare oltre il Velo. La mitologia è una fonte inesauribile di storie, con questo tuo capitolo hai aperto così tante finestre nella mia mente che ora è il mio drakkar a veleggiare da una sponda all'altra! Tuttavia, la mia percezione attuale del personaggio è che sia un passo indietro rispetto a Sigyn, cioè non riesco ancora a individuare in lui un coprotagonista, sospetto che in questo ti sia rifatta alla fiaba – e, a dirtela tutta, sto aspettando Loki!
Il divieto e le precauzioni imposte da Odino sono di una crudeltà infinita, su questo concordo con Sigyn, dimenticare è spaventoso, abbandoni sprazzi di te che non ritroverai mai più. Dubito però che sia saggio aggirare tali imposizioni ricorrendo all'aiuto del dio dell'inganno, ma la nostra protagonista è giovane, innamorata e ha voglia di vivere – ed è per questo che rischierà, mettendo a tacere la coscienza.
Un altro elemento che mi è piaciuto proprio tanto, e si ricollega in parte al discorso sulla struttura stilistica, è la descrizione di questi dèi immortali, che si dicono al di sopra degli uomini eppure patiscono le loro stesse passioni e i loro stessi dolori, non sono al di sopra di nulla, perché sguazzano negli stessi peccati. È un ritratto iconico e in un certo senso giustifica anche la natura ribelle della protagonista, che in quanto succube di impulsi catalogabili come umani non è perfetta e nel suo non esserlo commette errori, disobbedisce, sfida il Fato e il rango cui è stata assegnata per nascita.
La conclusione è un invito a leggere i prossimi capitoli, che non credo farò attendere troppo, perché sono molto curiosa di scoprire come hai sviluppato il racconto e portato avanti questo singolare AU.
Insomma, sei stata una bellissima scoperta, ci risentiamo presto!

Un abbraccio,
Rosmary