Recensioni per
Prima che il sole tramonti
di shilyss
Ciao, carissima! |
Ciao mia cara Shilyss ^^ |
Ciao, cara shilyss! |
Letta e amata 😍😍😍 |
Letto anche questo capitolo, tutto d'un fiato! |
Cara Shilyss, mi aveva incantata tantissimo la presentazione che hai fatto delle tue fic sul gruppo, e questa già dal titolo mi aveva affascinata, e poi si tratta di una rivisitazione della Sirenetta quindi non potevo mancare! Ma non solo, anche quella della Bella e la bestia mi attira ed è segnata! |
Ciao mia cara ^^ |
Ciao carissima ^^ |
Ciaoo! |
Come anticipato nella passata recensione, eccomi ancora qui! |
Ciao, Shilyss! |
Mi ero tenuta da parte questo finale, sventolandomelo di fronte come la carota che si promette al cavallo. E, da bravo cavallo con la carota, mi sono concessa il lusso di gustarmelo, senza fretta, domenica sera. |
Conformandomi – credo – al sentire comune, io aspettavo la sua entrata in scena, come si aspetta che una promessa sia mantenuta. Da un lato, ce lo avevi promesso senza mezzi termini, in apertura, che questa sarebbe stata la storia di un inganno di Loki, creando la ragionevole aspettativa di vederlo all’opera. Dall’altro, forse per colpa della suggestione dell’Edda (poetica, in prosa, la sostanza cambia poco), che bene o male esaurisce più dei due terzi delle mie competenze sui miti del Nord, non credo mi sia possibile pensare a Sigyn se non in relazione a Loki. Al di fuori della marginalità letteraria di Sigyn al di là del suo ruolo di long-suffering moglie di Loki, in poche tornate di versi tutti gli attributi essenziali della caratterizzazione di lei si manifestano lampanti in funzione di lui – la temperanza, la dedizione, una certa dose abnorme di sana [?] cocciutaggine, etc. etc. etc. E sorge più che spontanea la curiosità nel ficcare il nasino nel prima, prima che si finisca tutti a riempire coppe di veleno o a dimenarsi legati nelle budella della propria progenie. È irresistibile quasi, quell’impulso di ficcare il nasino, nei come, nei perché, nella relazione di questi due; e, per quanto l’Ingannatore sia sempre e comunque fichissimo (termine tecnico), in tutte le salse, in tutti i contesti, a prescindere, sono i moventi, le ragioni, i sentimenti potenziali di Signyn ad esercitare un maggiore fascino narrativo su du me, che ho un debole per i retroscena inesplorati. Divago? Un pochettino. Ma il pensiero alla base è che, nonostante Erik sia fondamentalmente un bravo figliolo, e nonostante sia stato e sia ancora bello bello e fiabesco tutto, Erik è un buon uomo che col dio degli inganni non può competere neppure da lontano né nelle fantasie più sfrenate. Erik fa il suo, in Andersen e – in modo più interessante – anche qui da te: ha una funzione narrativa da svolgere, che fa da specchio ad una funzione psicologica nella percezione e nella presa di coscienza di Sigyn – d’altronde, cos’altro sono le funzioni narrative nelle fiabe? Quello di Erik è un ruolo che uno come Loki non potrebbe mai interpretare: gli starebbe troppo stretto; mentre i panni di Ursula gli calzano a pennello. E qui devo confessare il mio debole sfegatato per gli antagonisti, i “cattivi”, almeno nella stragrande maggioranza delle forme narrative tradizionali, dove l’ottimismo dissennato, la fortuna ed il potere dei buoni sentimenti tendono a farla da padroni. Gli antagonisti, i cattivi, sono spesso la voce del buonsenso, della ragione – e la ragione è sovente cinica, amareggiata e con qualche sassolino nelle scarpe, da togliersi a spese altrui. Gli antagonisti sono quelli che ci ricordano che le decisioni avventate prese nell’impeto della passione, indipendentemente da come andrà a finire, sono e rimangono decisioni stupide, errori di valutazione nell’analisi costi-benefici. Gli antagonisti hanno una lezione da impartire, e lo fanno con gusto e con un certo senso poetico del contrappasso – ma come dar loro torto? Chissà, forse certi antagonisti ci insegnano che alcuni inganni, per essere crudeli, non hanno bisogno di discostarsi affatto dalla verità; è che, alla fine della fiera, è solo una questione di come la si presenta. Chissà. Io comunque tendo a credere che, questi inganni, siano in ogni caso preferibili all’autoinganno ingenuo , che siano – in altre parole – lezioni da mandare a memoria. Però io sono, appunto, una bruttissima persona che ha un debole per i cattivi.XD |
Ciao! |
Tesoro!! |