Carissima Cosa!
Che MERAVIGLIA! Io non so proprio come descrivere questo intreccio, questo inganno che ti sei inventata perché... sì, okay, me la voglio tirare un po': avevo capito che Erik avesse qualcosa a che fare con Loki e ho quasi pensato che fosse lui ma MAI e dico MAI avrei creduto che avesse preso il suo posto solo all'inizio e che, l'Erik del capitolo due e di questo, sono in realtà una persona diversa. Questi sono quei colpi di scena che ti lasciano a bocca aperta. Hai costruito intorno a questo fatto una storia bellissima, con degli approfondimenti emotivi, sentimentali decisamente maturi.
Il tema dell'amore è caro ad entrambe, specie perché abbiamo entrambe a che fare con dei personaggi che raramente (anzi, quasi mai) si sbottonano tanto sotto quel punto di vista. In questa storia il punto cardine è la coerenza che hai mantenuto dalla prima all'ultima riga. Loki non ama, così dice, ma ha architettato tutto un sofisticato sistema di inganni cercando di rimanere nel contesto più legale possibile, così che Odino non possa rompere il suo patto, così che Sigyn possa essere sua (ricordiamoci il tema del contest: i cattivi vincono e lui ha giocato sporco per avere qualcuno che, alla fine di tutto, lo desidera allo stesso modo).
Il tuo raccontarli mi lascia senza fiato, perché come ribadisci e sottolinei più volte, non si può amare qualcuno appena incontrato solo perché è di bell'aspetto o perché è devoto e riconoscente per qualcosa. Ci si può prendere una cotta, una sbandata, ma l'amore è un'altra cosa: è qualcosa che nasce col tempo, con la conoscenza ma, soprattutto, l'amore è davvero questo quando si mettono da parte i difetti dell'altro (o la cattiveria che lo contraddistingue) e si decide di accettarli in toto, riconoscendogli comunque anche dei pregi. Loki in questa storia, malgrado abbia rubato la voce di Sigyn, malgrado il contratto, malgrado le ricordi costantemente che ha fatto una scelta sbagliata, le è sempre vicino. La cerca perché è quello che vuole, perché il patto che ha condotto lei da lui, non è stato altro che il carburante che ha dato vita ad un susseguirsi di eventi che poi, come volevasi dimostrare, hanno portato lui alla vittoria ma... ma anche lei.
Sigyn ha imparato a conoscerlo. Ha imparato a vedere in lui un appiglio che ha cercato in Erik e che non ha trovato. Un Erik che la trova graziosa e nulla più, mentre pensa ad un'altra. E, prima di conoscere la verità, si pensa di lui che sia un insensibile, che non sia in grado di vedere quanto Sigyn valga, quanto abbia fatto per lui e invece... e invece bisogna ricredersi quando si viene a scoprire la verità, che viene dalla bocca sempre velenosa di Loki e arriva inaspettatamente, che non è scontato, perché è tutto costruito talmente bene che è impossibile arrivarci. Erik è stato salvato davvero da un'altra donna. Erik non ha davvero idea di chi sia Sigyn, ma la accoglie da lui, ne trova una compagnia che viene sì oscurata dal ricordo dell'altra, ma che con questa spiegazione ne ha le sue giustificazioni. Tutto dannatamente coerente e ben costruito ♥ Un orgasmo letterario, quando si leggono costruzioni narrative così ben riuscite.
Sigyn è sua. Loki ha vinto il suo trofeo, ma la cosa più bella e dolce che potessi fare per loro, è stata rendere anche Loki proprietà di Sigyn. Non è una prigionia, è un amore corrisposto, dove il dio degli inganni non ammetterà mai di provare quel sentimento ma che Sigyn sa che c'è, perché appunto ormai ha imparato a conoscerlo, a leggere tra le righe, a intepretare ogni singola espressione sul suo volto. L'unica persona al mondo in grado non solo di accettare la sua doppia natura, ma anche di capirlo, di leggere dai suoi occhi cose non dette.
Insomma Cosa, lì, Shilyss,
seguire questa storia è stata una vera e propria avventura, una favola che vede un amore fasullo migrare e divenire reale, laddove la conoscenza reciproca di due individui non si limita solo a due chiacchiera, ma anche a scontrarsi, discutere e conoscersi sotto ogni aspetto.
Già ho adorato i primi capitoli, quest'ultimo me l'ha fatta amare completamente. Perciò daje co', non fermarti e continua così, che leggerti fa un bene infinito all'anima.
Quindi a presto,
Cosa tua,
Miryel |