Recensioni per
Prima che il sole tramonti
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 149 recensioni.
Positive : 149
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/10/19, ore 23:55

Eccomi qui ad iniziare un nuovo viaggio e a sorprendermi della tua capacità di adeguare ruoli e personaggi.
Sul principio avevo pensato che Erick fosse Loki che, punito da Odino, avesse perso il suo nome come capitato alle leggende di cui scrivi all'inizio, ma a quanto pare mi sono sbagliata e Loki è qui la perfida Strega del Mare.
Questo mi rende curiosa di scoprire come finiranno per innamorarsi, ma immagino che lo scoprirò presto.
Mi ha colpito il tuo cambio di registro in questa storia rispetto a quello usato in tutte le altre: qui il tuo stile è più asciutto, più diretto. Sempre elegante, ma sembra quasi che la narrazione sia portata avanti da un aedo che intrattiene il pubblico.
Forse mi ricorda anche qualche introduzione del teatro shakesperiano, ma ho paura di spingermi troppo oltre non essendo per nulla esperta.
Certo è che la storia si preannuncia diversa diversa.
Nemmeno con quella ispirata a La Bella e la Bestia, credo, ti eri discostata tanto dal canone, e mi piace questa novità.
A presto. ^^

Recensore Veterano
30/09/19, ore 18:33
Cap. 3:

Ciao!
Eccomi per lo scambio ** E per l'ultimo capitolo di questa Mini che mi è piaciuta un sacco!

Come al solito adoro la frase inziale, non so quanto tempo tu stia a cercarle o se ce le hai già da qualche parte, ma sono veramente stupende!!

L'inizio parte col botto, con Loki ed Odino che, finalmente, si confrontano. Loki che, come al solito, è sopra tutti per quanto riguarda intelligenza e scaltrezza ed Odino non può fare nulla.
L'incontro tra Sigyn, ormai piegata dalle faccende mortali, ed Odino è stato veramente tanto tanto toccante. è stato realmente un colpo al cuore vederla correre e vedere, dall'altra parte, un Odino che rimane freddo e distaccato, che rimane comunque distante da quella che era una sua figlia.

Anche quel momento tra i due dei mi è piaciuto; Sigyn forse ha capito il suo sbaglio, ha capito che l'amore per quell'uomo non valeva così tanto e non credo che sia stata ingannata. Loki è sì una serpe, ma ha anche tentato di metterla in guardia e lei, semplicemente, non ha voluto ascoltarlo ed ora deve pagarne le conseguenze.

Mi piace il continuo riferimento alla frase di Odino. é come un mantra per tutto il racconto, è come se quelle parole volessero aiutarci e farci immaginare la fine.

Come al solito la mitologia norrena è ben presente con Aslaug, in verità grande sposa di Ragnar e sopratutto con i nomi propri di quel tempo come Jarl. Ho apprezzato veramente la tua ricerca ed accuratezza anche in questi dettagli che altro non fanno che rendere ancora più piacevole la storia.

E che dire? la fine mi ha tenuta incollata, trattenuta, incapace quasi di respirare. Sigyn che finalmente accetta ciò che non sarebbe mai stata in grado di vedere e Loki, orgoglioso come sempre, che nega anche l'evidenza.
é stato un colpo di scena che mi ha tenuto col respiro sospeso, che mi ha fatto veramente smettere di respirare e mi ha tenuta incollata al pc perchè volevo sapere come finiva. Sigyn non avrebbe mai ucciso Loki, questo era chiaro, ma non pensavo neanche che si confessasse così apertamente. E poi le ultime righe?
Esattamente le ultime due righe sono quelle che più mi hanno fatto tremare. Sigyn è cresciuta ed è cambiata, è maturata e non crede più ad amori flebili e fatti solo di occhi. Ha capito cos'è l'amore vero, quale è quello che ti fa realmente battere cuore e contorcere lo stomaco. Mentre Loki non ammette, ma si capisce che è innamorato e si nasconde dietro a quel contratto. Lo hai spiegato bene quando hai raccontato la scena di sesso che è stata descritta in maniera delicata, vellutata, senza risultare affatto volgare o anche solamente di troppo. Era perfetta in quel momento e scritta in quel modo.

Che dire? purtroppo si è arrivati alla fine. Questa mini è partita lenta ed è stata un crescendo, lasciando poi con un grosso buco nello stomaco alla fine. Perchè alla fine c'è sempre della verità e tutti noi siamo sempre attratti dal bell'aspetto, innamorandoci a volte di fantasmi.

Che dire? Veramente bravissima, come al solito!
Leggerò con moltissimo piacere qualcos'altro! ormai mi hai stregata!!

A presto,
Talia **

Recensore Master
28/09/19, ore 14:42
Cap. 3:

Tesoro!

So che hai aggiornato Solo Un Accordo, ma volevo prima finire questa minilong dalla trama così intrigante. Visto che ero all’ultimo ho preferito leggerne la conclusione così da essere “fresca” dello scorso capitolo e anche così settimana prossima posso godermi Solo Un Accordo <3

Ma veniamo a noi! Che bella conclusione, nulla è come me lo sarei aspettato e Loki ha decisamente fatto le cose non in grande…di più! Tutto questo casino è solo un suo piano per avere non solo una vittoria schiacciante su Odino, ma per ottenere Sigyn stessa: sulla fine, nella scena sulla spiaggia in cui Loki si rivela per il mastermind che è, ero appiccicata allo schermo con occhi sgranati.
La caratterizzazione di Sigyn, la sua lenta ma inesorabile presa di coscienza non solo del fatto che non ama Erik come credeva e del dolore che ha provocato ad Odino, Freya, Frigga e alle sue sorelle, ma anche dell’attrazione ben più pericolosa e rischiosa che prova verso Lingua d’Argento.
Accettiamo Sigyn come una bella giovane divinità dalla coda di capelli dorati, all’inizio, che proprio perchè giovane e innamorata diventa la pedina perfetta nei piani di Loki, ma alla fine la troviamo cresciuta, provata dalla realizzazione di essere preda di un’illusione e con un uomo che ama crudele e vendicativo che non la libererà con il bacio del vero amore. Alla fine Erik passa talmente in secondo piano che si è quasi felici che abbia trovato Aslaug, e si finisce per apprezzare la scelta di Sigyn di non ferirlo (anche perché da che il suo amore è, in realtà, ben altro uomo).
La scena finale sulla spiaggia, ma anche il finale vero e proprio con Sigyn che guarda il mare e ormai legata a Loki dal contratto, mi sa tantissimo di power move da parte della protagonista, che è cresciuta (non più ingenua, disincantata, come indica anche la scena d’amore piuttosto sbrigativa, sicuramente non particolarmente romantica ed in grande contrasto con la fantasia fanciullesca di farsi riconoscere dall’uomo che si è salvato anche senza voce) e che non si piega alla credenza di Loki che l’amore non esiste. In un certo senso, alla fine, il contratto lavora in due sensi: sì, Sigyn è una schiava ora, è una “conquista legale da sbattere in faccia ad Odino”, ma anche Loki è legato a lei per sempre, Loki ha fatto tutto questo solo per averla. 
Mi sembra un po’ troppo impegno per poi dire che l’amore è un’illusione, caro Loki hahaha


Comunque, a livello strutturale, il modo in cui hai confezionato la trama senza perderne neanche un filo, facendo tornare le motivazioni di Loki con calcolato cinismo ma anche lasciando spazio al lettore di notare la caratterizzazione e lo sviluppo della “storia” fra Sigyn e Erik, mai davvero innamorati l’uno dell’altra, è davvero magistrale. Attraverso i dettagli (ad esempio quando Sigyn rischia di svenire e nota che il tocco di Erik non le dà alcuna sensazione particolare, o i botta e risposta fra la ragazza e Loki per gentile concessione di quest’ultimo) dipingi un’escalation di tensione e motivazioni che alla fine ti fa pensare, “Noooo dovevo immaginarlo! E perché li sto shippando, perché Loki appare comunque affascinantissimo nonostante sia un burattinaio totale? Povera Sigyn 😩” 

Non è per niente scontato creare così tanto coinvolgimento in soli tre capitoli, soprattutto in una mini-long dal finale dolceamaro che vede la vittoria dei “cattivi” ma che ha anche un’importante fattore scenografico (i fiordi, le descrizioni dei vari momenti del giorno sulla spiaggia o l’accurata indicazione dello stile di vita di Sigyn nell’agglomerato dello jarl), e tu ci sei riuscita magistralmente. Midgard è descritta finemente, con l’occasionale contrasto rispetto alle comodità di Asgard (la parte delle mani arrossate e gonfie di Sigyn, così come la sua casa di legno piena di spifferi, mi ha stretto il cuore) e soprattutto con una grande attenzione ai dettagli storici/mitologici - penso ad esempio alle leggende che racconta Loki, Odino che veste come un viandante, l’accenno ad Aslaug che fa subito pensare alla principessa, il pugnale finemente creato dai Nani - ma anche con i giusti riferimenti all’MCU. L’intero dialogo con Odino è fantastico, e credo che Padre Tutto nelle tue storie sia caratterizzato in maniera fenomenale: dio dal grande potere ma anche in parte umano, come quando si rapporta con Sigyn, padre tradito dal figlio e re pronto a proteggere Asgard anche (o soprattutto?) da Loki.


Ma la cosa che mi ha colpito di più in questo capitolo è Loki: è una figura a volte sfuggente (viene definito l’ombra, un’ombra che Sigyn sta inavvertitamente rincorrendo dall’inizio) ma alla fine è estremamente reale nella scena d’amore. É un dio ingannevole e crudele che continua a criticare l’operato di Sigyn e la sbeffeggia persino lasciandole la voce quando vuole bisticciare, ma ha anche un lato “umano” quando lo si vede riparare oggetti midgardiani o raccontare leggende con un corno colmo di idromele.
Insomma, credo che in queste vesti smaccatamente di “antagonista ambiguo” Loki ci sguazzi: non si sbilancia mai, ma allo stesso tempo dai una visione di lui che è davvero a tutto tondo e che risulta in un mago affascinante, un principe orgoglioso ed un carceriere che si gusta la propria vittoria da vicino ma che cerca anche un riconoscimento (dopotutto, si è fatto un giro allucinante per avere la sua vittoria “legalmente”, con un contratto firmato da sbattere in faccia ad un padre che lo chiama ‘ladro’). Alla fine non lasci dubbi sul perché Sigyn si riscopra affascinata e innamorata di lui, un po’ obblighi il lettore a fare lo stesso, e credo che sia una parte importante nella coerenza della trama.

Sono così triste di essere arrivata alla fine anche di questa minilong! L’ispirazione dalla Sirenetta è presente e forte, ma riesci comunque a creare una fiaba nordica dalle tinte scure, in cui il finale (personalmente) mi ha lasciata a domandarmi chi abbia davvero vinto in questo gioco di magia, amore e potere.

 Come sempre non so come farti i complimenti su tutto senza ripetermi per la milionesima volta, leggerti è sempre un onore ed un piacere e non vedo l’ora di continuare con la long, ora ❤️



Un abbraccio

Ellie

Recensore Veterano
23/09/19, ore 18:11
Cap. 2:

Ciao!!
eccomi a recensire un nuovo capitolo di questa storia che, già dal capitolo precedente, suscita interesse e crea curiosità nel lettore.

Questo secondo capitolo parte col botto! Bellissima la descrizione della casa e dei pericoli che Sigyn ha dovuto passare per arrivarci e poi Loki. Non so se è il fascino del bello e dannato, ma Loki ha addosso un'aura di mistero e pericolosità che tu riesci a far trasparire alla perfezione. Mi è piaciuto un sacco la differenza tra i due protagonisti di questo capitolo; l'audacia, la formalità, la caparbietà e quello che si pensa amore da parte di lei e poi la crudeltà, l'effimerità, la povertà di animo e l'incredulità di fronte a tanta tenacia per un sentimento "non vero" da parte di Loki. Questi due personaggi si sono scontrati perchè troppo differenti, si sono scontrati perchè hanno due idee della vita e dell'amore, di quel sentimento che forse, per gli Dei, non è realmente concesso conoscere.
E poi eccolo, un momento solo di felicità prima di sentire la proposta sprezzante e pericolosa da parte di Loki. E Sigyn deve scegliere se rischiare tutto per un umano che ha conosciuto da poco oppure se tornare alla sua vita quasi perfetta, ma povera.
Dopo ecco l'ultimo salto; lei ha trovato Erik che però ha la sua testa da tutt'altra parte, su un altra donna. E qui mi chiedo...come puoi non capire che la donna che ti ha salvato è di fronte a te? Se veramente la ami, come puoi non riconoscerla? Anche nei gesti e nelle piccole cose??

Che dire, questo capitolo mi è piaciuto anche più del precedente, come sempre Loki lo descrivi e lo muovi in maniera stupefacente e Sigyn mette sempre simpatia e crea una forte empatia col lettore.
Ancora mille complimenti! Al prossimo capitolo **

Talia

Recensore Master
21/09/19, ore 14:23
Cap. 2:

My dear! 

Come ormai ogni sabato mattina, posso finalmente prendermi qualche ora per leggere, rileggere e lasciarmi catturare dalle tue parole e dal modo meraviglioso in cui dipingi i personaggi.
Non vedevo l’ora di continuare questa storia, nonostante abbia avuto delle deviazioni nel mezzo, perchè l’inizio mi aveva rapita e mi incuriosiva il modo in cui avresti fatto interagire Sigyn e Loki, considerato che l’interesse della nostra cara dea della fedeltà è completamente dedicato ad Erik.
Nonostante la trama sia conosciuta e fedele alla Sirenetta, riesci a infondere una profondità ed un senso di magico, di antico che la rendono affascinante e non ripetitiva. Poi vabbè, cioè, cosa non è Loki??? Dalle sue parole traspaiono tutto il risentimento verso Odino, il cinismo, il modo meraviglioso in cui si prende letteralmente gioco dei sentimenti di Sigyn e della sua innocenza pur sapendo che finirà in tragedia.
É il dio delle menzogne ma, sebbene Sigyn lo accusi di volerla ingannare, le ha detto più verità di quante lei ne possa accettare: soffrirà e morirà, e l’interesse degli esseri umani è fuggevole. Mi scuso subito con Erik che, in questa recensione, verrà lasciato un attimo da parte: cosa non è il rapporto fra Loki e Sigyn?
É affascinante, carico di tensione, due opposti (lui mago crudele, vendicativo, che ha voltato le spalle ad Odino e a coloro che l’hanno allevato, seppur con l’inganno - lei giovane, innamorata, affascinata anche dal modo sfrontato di Loki) che si incastrano perfettamente.
Loki è perfettamente bilanciato fra il curioso ed il predatore, un gatto che già pregusta il dolore che Odino proverà nel sapere Sigyn non solo scappata fra gli umani, ma anche inevitabilmente morta o resa schiava di Loki. Adoro la sua caratterizzazione, gronda mistero e fascino e l’apparizione finale è senza dubbio la ciliegina sulla torta:adoro che controlli come stanno andando i giochi, una presenza beffarda che rimane mentre Erik si allontana. 

LA VOCE! COME LE RUBA LA VOCE! Birbantissimo e anche ammaliante, non avrei potuto pensare ad un modo più perfetto per far avvenire quello scambio, dopo la loro discussione sul cosa fare (e cosa Sigyn vuole davvero, e a cosa è disposta a rinunciare).
Ero estasiata: hai reso benissimo tutto l’erotismo di un semplice bacio, ma avvolto di magia nera, appesantito dal rischio che sta prendendo Sigyn ma anche con la consapevolezza che è anche troppo tardi per tornare indietro. Speravo tantissimo che le avrebbe rubato la voce così, e ovviamente non hai deluso chi crede nel potere del fascino del buon Loki hahah
In più, descrizioni come ”mentre Loki le recitava sulla bocca rune terribili,” mi fanno fangirlare tantissimo: il mix di dark magic e attrazione fisica è fantastico e mi ha un po’ fatto pensare che Sigyn ha proprio scelto l’uomo sbagliato haha 
Ma lei è dolce, ed innocente, e visibilmente innamorata. Non ha pensato alle conseguenze delle sue azioni per sè stessa — la fame e il freddo che patirà quando sarà umana, indicibili per una divinità — né al dolore che causerà ad Odino e alle persone che tengono a lei: è la forza cieca dell’ossessione quella che l’ha portata al castello di Loki, e adoro come il dio appaia divertito/sarcastico nei confronti proprio di questi tipi di sentimenti che reputa “senza valore”.
In questa mini-long mi viene proprio voglia di dare una copertina a Sigyn (proprio come accade con le donne del fiordo quando la trovano hahah) e coccolarla e dirle che andrà tutto bene: nei suoi modi di fare, per come si approccia al castello di Loki ma ancor di più per come parla con Erik, pendendo dalle sue labbra, descrivi in maniera perfetta la sua estrema giovinezza e relativa immaturità, ma non la rendi petulante o fastidiosa. Il fatto che si acconci i capelli come il giorno in cui ha salvato Erik, il panico quando capisce che il figlio dello jarl la sta cercando ma non si ricorda di lei, sono tutti dettagli che mi hanno fatto apprezzare la protagonista e la sua innata dolcezza, la sua dedizione.
In generale, la Sirenetta mi fa sempre una pena/tenerezza incredibile e Sigyn è veramente delicatissima in questi panni — che sia alla mercé di Loki, difendendo il proprio sentimento, o con Erik.


In coda, la descrizione del castello di Loki è bellissima: non saprei come definirla se non maestosa, oscura ma non meno bella. Si sente tutto il sapore della favola e della leggenda, dal bellissimo arco cesellato all’ululato del lupo in lontananza: è davvero un’ombra che precede l’arrivo del potente mago, del grande antagonista, dell’affascinante ingannatore che sarà l’aiuto e la condanna della giovanissima Sigyn.

Setta immediatamente il tono della scena e il tipo di personaggio che sarà Loki, oltre a dare un bellissimo spaccato a livello visivo e anche strutturale, a livello di testo, perché ancora una volta mette in mostra (ma senza risultare fine a sè stesso) il tuo enorme talento nella scrittura. 
Insomma, io ho già paura di come andrà a finire e temo tanto per Sigyn — anche se ho la sensazione che quel “sarai la mia schiava” sia più una via di fuga che una condanna. Dopotutto, la Sirenetta originale insegna che Erik è un cretino senza speranza (e che poverino non si può neanche ricordare di Sigyn), ma “"fortunatamente”” è tutto nelle mani di Loki…



Ancora tantissimi complimenti dear, sono innamoratissima di questa mini-long, sia per come la stai strutturando sia per le delicate ed affascinanti immagini dei personaggi coinvolti, e non vedo l’ora di sapere come finirà (anche se ho paura ;-;).



Un abbraccio, 

Ellie

Recensore Master
19/09/19, ore 17:58

1° posto al contest "Villains against Heroes - II edizione" indetto da missredlights sul forum di EFP.

Prima che il sole tramonti – Shilyss – 44,7/45
E vincitrice del premio speciale "Miglior Villain"




Grammatica, punteggiatura e stile di scrittura: 14,7/15
Lo stile di scrittura, come già ti ho detto una marea di volte, mi travolge e mi trasporta all'interno della storia, facendo sì che la viva in prima persona e non come uno spettatore esterno. Bellissime le similitudini e metafore utilizzate e che hanno arricchito lo stile già di per sé perfetto. La punteggiatura è stata utilizzata a regola d'arte, dando le giuste pause e enfasi. Per quanto riguarda la grammatica ti segnalo pochi errori che ti riporto qui di seguito:

nessun’altro (nessun altro);
Eric (te lo segno perché hai messo sia Erik che Eric, ma non ti levo nessun punto qui);
la le onde lambirne appena (leva il la).

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Non posso che darti il massimo in questo punto. I personaggi, anche se sono stati trasportati in un altro universo, sono stati sempre loro, in parole, pensieri e gesti. Non c'è stata mai una volta che abbia pensato che fossero OOC o che qualcosa stonasse. Loki l'ho visto troppo bene nelle vesti di Ursula, di quella persona che ammalia e ti promette quello che vuoi ma che chiede qualcosa in cambio, come anche Sigyn ho visto appropriata nelle vesti di Ariel o Padre Tutto nelle vesti di Tritone. Hai davvero creato un piccolo capolavoro.

Utilizzo del pacchetto: 10/10
Il pacchetto è stato utilizzato a regola d'arte, utilizzando tutti i punti adeguatamente e nel modo giusto. Ho davvero sentito la storia. Ma poi parliamone! Ma come hai fatto a far combaciare tutto così bene? Sembrava davvero che la storia raccontata fosse quella vera, tanto hai fuso la tua storia con quella di Andersen.

Gradimento personale: 5/5
Mi hai tenuto incollata allo schermo fino alla fine, cercando di capire per quale arcano motivo Sigyn sia sia innamorata di Erik, che cosa avesse trovato in lui invece che in Loki. Poi, alla fine, ho capito tutto il tuo piano malefico, gioendone. Non solo hai utilizzato una delle mie villain preferite in assoluto, ma hai fatto stare insieme anche Loki e Sigyn. Che combo letale!

Titolo e impaginazione: 5/5
Il titolo rispecchia a pieno la storia e il patto che ha fatto ruotare tutta la storia, nonché anche lo scadere del tempo. Penso che titolo più adeguato non potevi trovare. L'impaginazione, come sempre, è semplicemente perfetta.

Recensore Veterano
17/09/19, ore 12:54

Ciao!
Eccomi a recensire questo altro tuo piccolo capolavoro **
Come sempre complimenti per la scelta delle citazioni, sempre azzeccate.
Le prime righe mi sono piaciute, bella descrizione di ciò che i vichinghi facevano e mi ha ricordato un poco il telefilm Vikings, questo continuo andare via dalla terra natia per saccheggiare e trovare braccia nuove da utilizzare come schiavi.
Mi è piaciuto come hai trasmesso la superiorità degli Dei e la loro abitudine di tenere a distanza gli uomini, anche se poi vanno a trovarli camuffati da mortali. Un pò un controsenso no? Ma gli Dei sono sempre stati capricciosi dopotutto. Come sempre bellissime le descrizioni dell'ambiente, come se tu ci fossi stata e le stessi raccontanti, veramente complimenti. Anche perchè non sono assolutamente pesanti e si incastrano perfettamente dentro questo capitolo.
Il personaggio di Sigyn genera subito simpatia; vicina agli umani, attratta ed incuriosita da loro. Immortale, ma schiacciata da questo peso di un destino che lei sa essere oscuro. Non si può provare tenerezza verso di lei, non si può non empatizzare verso questa donna "alta" che si "abbassa" a voler stare con creature mortali e capaci, spesso, di cattiverie. Ed è bello come la umanizzi; anche il mantello per proteggerla dal freddo, qualcosa che ad un Dio non servirebbe.
Complimenti per le nozioni in ambitolo norreno/mitologico; non so se è un tuo interesse o se ti documenti prima di scrivere un capitolo; ma ciò rende tutto più reale e tutto più piacevole.
Tenero e dolce l'incontro tra Sigyn ed Erik, anche se noi sappiamo che poi tutto sarebbe stato dimenticato e che Erik avrebbe dimenticato anche il volto della donna che l'ha salvata. Ciò ha reso il tutto ancora più triste ed il dolore di Sigyn è stato quasi palpabile. Un destino che lei sapeva di andare incontro, ma che non l'ha fermata dal soccorrerlo e provare simpatia per lui. Talmente affascinata da lui e dalla sua vita che è disposta a perdere la sua casa e la memoria, perdere sè. Lei, attratta da lui come una calamita. Ed ecco nuovamente Loki, colui che tutto può e che non ha paura di infrangere le regole.

Complimenti. Complimenti per questo capitolo che mi ha reso curiosa e mi ha trascinato nuovamente dentro il mondo della mitologia norrena che te spieghi sempre in maniera egregia. Il capitolo mi è piaciuto, la tua scrittura è impeccabile come al solito, scorrevole e piacevole, esaustiva senza risultare pesante e come sempre lasci curiosità al lettore, cosa deciamente piacevole perchè dai voglia di continuare a leggere.

Complimenti! Ci si legge ai prossimi capitoli **

Recensore Master
12/09/19, ore 12:11

Ciao, sono qui per lo scambio a catena del Giardino e inizio dicendoti che avrei voluto leggere tutta la mini long, prima di darti un mio parere, ma non ho resistito e ho sentito il bisogno di fermarmi già dopo il primo capitolo.
Hai uno stile davvero impeccabile, il lessico è ricercato, ma nient'affatto esagerato ed è evidente che conosci bene i miti celtici - sappi che mi hai fatto venire una gran voglia di fare ricerche in merito. Hai tessuto una trama ricca di dettagli, prendendo spunto dalla fiaba di Andersen, ma arricchendola con gli elementi legati a Thor, che riesce a coinvolgere il lettore e in qualche modo lo ingloba nella storia, facendogli vivere le avventure accanto alla protagonista.
Mi sono immedesimata in Sigyn e nella sua brama di conoscere Midgard, non compresa dalle sorelle o dal resto degli Æsir, ho sofferto con lei quando Odino s'è infuriato, impedendole di continuare a cercare di saperne di più su Midgard e ho capito benissimo cosa l'ha spinta a cercare Loki per tentare di ritrovare Erik - nonostante il marinaio si fosse già dimenticato di lei. Concordo sul fatto che l'eccesso d'amore possa far male a volte, soprattutto quando non è ricambiato in maniera altrettanto forte, e continuerò a leggere la storia, pur immaginando che non ci sarà il lieto fine che io cerco sempre.
Sono davvero felice di aver scelto di leggere questa storia, mi ha catapultato in un mondo che conoscevo a malapena e mia ha fatto sognare insieme alla dolce Sigyn.
Conto di concludere la lettura quanto prima e di lasciarti un mio parere conclusivo.♥
A presto!
Francy

Recensore Junior
11/09/19, ore 18:47
Cap. 3:

Cucù... Guarda un po' chi è naufragato su questi lidi? Sballottata dalle tempeste della real life, arrivo in ritardo siderale anche sull'ultimo capitolo di questa bellissima rivisitazione della sirenetta.
Mi è piaciuto molto scoprire l'intrigo architettato dal buon loki, che iniziato come una mera e squallida vendetta, nel suo evolversi diventa altro, e come sempre alla fine il buon ingannatore rimane invischiato nella sua stessa tela.
Ho apprezzato molto anche la lotta interiore di sigyn con se stessa, perché non riesce ad accettare il sentimento che sta provando ogni giorno di più per loki e di ostina a voler vedere in Erik il suo veto amore, finché alla fine non è costretta ad ammetterlo, sorprendendo entrambi.
Cos'è diventata lei per loki? Un premio vinto anche troppo facilmente, ma che è diventato anche altro. Lui non lo ammette, lei lo sa. In fondo lo conosce bene:ha imparato a conoscerlo bisticciando con lui e così si è innamorata. Mi è piaciuta la sua battuta finale "dovevi vincere, non è vero?" perché l'ho letta non come un accusa, ma con il tono complice e affettuoso di chi conosce i difetti del proprio uomo e li ha accettati.
Come sempre bravissima! E vedrai che recupererò (con la velocità di un cargo partito dalla Cina) 🤣🤣
(Recensione modificata il 11/09/2019 - 06:49 pm)

Recensore Master
11/09/19, ore 13:41
Cap. 3:

Mia cara Shilyss <3
Finalmente riesco a terminare di leggere questa tua bellissima storia che, ora posso dirlo, ho amato dall'inizio alla fine e il cui risvolto mi ha piacevolmente sorpresa, e non intendo il fatto che Erik non si sia innamorato di Sigyn - quello era ben chiaro -, ma il fatto che dietro il primo incontro di Sigyn e il presunto Erik, ci fosse in realtà Loki.
Ma procediamo con ordine. Ho amato l'atmosfera che hai impresso al capitolo, quel melanconico struggimento che accompagna Sigyn dall'inizio alla fine, e che si fa sempre più palpabile man a mano che il tempo passa e che l'ultimo giorno d'estate s'avvicina. Ho amato come hai intrecciato lo scorrere del tempo ai sentimenti sempre più dolorosi e addolorati della dea della fedeltà e come, alla fine, la sua sia divenuta una tacita rassegnazione al suo destino, in parte oramai anche voluto.
Sigyn si trova a percorrere un cammino di presa di coscienza e consapevolezza: apprende che Erik non la ma, non l'ha mai amata, invero, poiché la ragazza che cerca è una semplice umana, una mortale come lui; comprende che Loki è stato più crudele di quanto pensasse, e lo è stato fino alla fine, negandole quel bacio che sarebbe potuto essere la sua salvezza; comprende, infine, la verità più grande di tutte, la realtà che rifuggiva con tanto timore e confusione: lei è innamorata di Loki. Non è Erik che le ha rubato il cuore, non è Erik la persona per cui lei farebbe qualsiasi cosa, a Loki, il dio che l'ha ingannata, che l'ha costretta a stipulare un contratto vincolante, ma che pure s'è innamorato di lei.
Ho amato il concetto secondo cui, per innamorarsi davvero di qualcuno, bisogna parlarci e conoscerlo: è un fatto pure e reale, ben assodato nella "vita vera", ma che spesso nelle storie, nei libri, nei film, si pere nel classico "colpo di fulmine", in cui ci si innamora di qualcuno che si è appena conosciuto come se fosse la persona della propria vita e neppure si sa il suo nome. Ho dunque apprezzato questa nota di realismo data alla tua storia, su cui poi ruota a tutti gli effetti la vicenda. Se Sigyn avesse potuto parlare con Erik, forse lui si sarebbe innamorato di lei, ma Loki l'ha privata della voce, l'ha privata dell'arma per sedurre un'anima e a se stesso soltanto ha concesso di poter conoscere Sigyn, di poter parlare e ragionare con lei, innamorandosene infine.
La tua è una storia in cui la nostra "Ursula" vince, ma non si riesce a percepire questa vittoria come qualcosa di malvagio, o come un fallimento totale per Sigyn. Sia la dea della fedeltà che il dio dell'inganno hanno, fondamentalmente, ottenuto ciò che volevano e non sono dispiaciuti per le loro sorti, per le conseguenze, ma anzi consumano il loro amore con passionalità, raccontandosi di un patto, di una sfida a Odino vinta, di un'appartenenza, mentre la realtà è che, al di là del patto, si amano e decidono volontariamente di appartenersi.
Sigyn non ha bagnato il pugnale con il sangue di Loki perché in realtà è con lui che voleva rimanere, e Loki non l'ha baciata prima del tramonto del sole perché non realtà, più che vincere la scommessa, non voleva perdere lei, la donna di cui s'è innamorato parlandole,
La tua è stata una storia molto dolce e intensa, costruita con sapienza e coerenza, e con una rivelazione finale davvero ottima e assolutamente plausibile se si pensa a Loki. Una rivisitazione de La sirenetta di tutto rispetto, che ho davvero adorato. Sono molto contenta di aver scoperto e potuto leggere questa tua magnifica storia.
Un abbraccio, alla prossima :)

Recensore Master
10/09/19, ore 02:18
Cap. 3:

Tornare nel Fandom di Thor, che nostalgia.
Ho esaminato le tue storie e ho trovato davvero interessante la tua idea di applicare le fiabe classiche a Thor e alla mitologia norrena. La scelta della Sirenetta si sposa magnificamente con l’ambientazione baltica, origine dell’autore stesso. I nomi e l’atmosfera sono perfetti per il luogo e il momento.
Ho adorato anche la scelta dello stile, che di nuovo arricchisce molto l’idea alla base del crossover. I termini della mitologia nordica (molti dei quali non conoscevo) creato davvero un world building completo e bellissimo. Ad arricchirlo è anche il registro dei dialoghi, che trasporta in un’atmosfera di nobiltà, mitica, e molto affascinante.

Conosco poco la figura di Sigyn, ma da quello che ho capito di lei si presta davvero bene come Ariel. Mi sembrava quasi di sentire Parte Del Tuo Mondo mentre racconti della nostalgia e della fascinazione che lei ha per Midgard e il suo mondo.
Ancora più azzeccato è Odino nei panni di Tritone. La sua onnipotenza e onniveggenza creano un’aura regale e minacciosa, priva della placidità di fondo del Tritone Disneyano. Sigyn ne ha addirittura paura, e si capisce bene perché. Esattamente l’Odino a cui siamo abituati, e si percepisce tutta la gravità di una divinità di rango ben superiore a un semplice Re del Mare.

Infine c’è Loki, e che cosa dire? Una scelta perfetta per la figura della Strega del Mare: mutaforma, ingannatore, lingua forcuta e seduttore. Un ruolo che gli si addice alla perfezione.
Si percepisce allo stesso tempo il suo senso di insufficienza, il legame incompleto con il mondo degli Æsir, che aggiunge al suo personaggio grandissima complessità. È affascinante, carismatico, molto piacevole da leggere.
Poi non sapevo neanche che avesse il soprannome “Lingua d’Argento”. Davvero molto bello, mi piace. Penso che comincerei ad usarlo.

Mi è piaciuto molto anche la componente dolorosa della trasformazione di Sigyn da Dea in umana. “Per stare con lui, dovrai essere come lui. E soffrirai. Il corpo umano è più fragile di quello con cui ti hanno benedetto le Norne. Patirai il freddo, la fame, il dolore”. Qualcosa a cui pochi adattamenti sembrano pensare, ma che offre grandissimo potenziale e arricchiscono maggiormente il gesto di Sigyn.

Il finale è devastante. Anche solo il progressivo rivelarsi di Erik come un uomo meno affascinante di come Sigyn l’aveva immaginato, è davvero un’idea molto forte e triste, soprattutto per una fiaba. Sono stata anche colpita dal twist finale, che unisce Loki con la sua sposa canonica. Mi ha davvero sorpresa, e in fondo sono contenta anche per loro. Avevano molte più cose da dirsi.
Ehm...

In breve, ho amato questa storia e penso che ne leggerò altre tra le tue. Mi hai affascinato e coinvolto tantissimo.
Ti faccio molti complimenti per quest’opera affascinante e meravigliosa.
Alla prossima e grazie.
Lady R

Recensore Master
09/09/19, ore 13:03

Carissima, lo sai che ci metto il tempo che ci metto, ma alla fine arrivo <3
Questa storia mi ha incuriosita dal momento in cui me l'avevi accennata, nonostante, come tu ben sai, La Sirenetta non rientri tra le mie fiabe preferite; però ero estremamente curiosa di vedere come avresti gestito la cosa, soprattutto dopo aver rivelato l'intenzione di non usare le sirene. Insomma, mi hai conquistata sin dal preambolo :')

A partire dall'incipit, come d'altronde in tutte le tue rielaborazioni fiabesche, ho avuto la piacevole impressione di ascoltare un vecchio bardo intento a narrare le vicende; sei sempre abilissima nell'impostare il mood giusto per ogni situazione.
La presentazione di Erik mi ha subito catturata, descritto come un novello Ulisse che, spinto dalla sete di conoscenza, arriva a sfidare dèi ed esseri soprannaturali pagandone lo scotto (o facendolo pagare ai compagni, in linea col personaggio omerico... se poi consideriamo la "teoria baltica" dell'Odissea, il tutto diventa ancor più accattivante, ma forse sto andando fuori tema).
Una parte di me aveva dato quasi per scontato il fatto che Loki si sarebbe incarnato appunto in Erik, ma leggendo quel primo accenno agli incantesimi mi sono data della sciocca, perché era più che ovvio che il ruolo di Ursula fosse semplicemente perfetto per lui, sia per l'abilità di mago, che per il semplice fatto di essere un villain fatto e finito. Anche se devo ammettere che la sovrapposizione d'immagini tra l'Ursula del cartone Disney e Loki un po' m'ha fatto ridere a sproposito, ma quella è solo colpa mia :')

A parte tutto, ho amato l'uso del termine nostalgia nell'accezione da te scelta e sicuramente ricercata, perfettamente in linea con le lingue scandinave e germaniche (danese incluso) in cui sarebbe appunto un calco di Fernweh, dolore/anelito per ciò che è lontano. Quindi niente, mi conquisti anche a livello linguistico, lo sai che è un mio punto debole :') E qui è usato in modo calzante con Sigyn, a indicare la stessa urgenza di sapere di più che ha Erik, in modo a lei speculare.

Il momento dell'incontro, o meglio, quello immediatamente precedente, è carico di una tensione perfettamente gestita, e quel riferimento al filo rosso mi ha mandato in brodo di giuggiole, lo ammetto. Amo questi rimandi incrociati nelle tue storie <3 Comunque, la natura salvifica di Sigyn emerge qui in tutta chiarezza, visto che arriva a infrangere la legge suprema per fare ciò che ritiene giusto, un po' come una novella Antigone. E coglie l'occasione in modo del tutto impulsivo e spontaneo di conoscere di più su quel mondo che finora ha solo potuto vagheggiare, con tutti i punti oscuri del caso che non fanno che acuire la mia curiosità rispetto a un certo mago responsabile del cambiamento d'equilibri tra i due mondi...

La riflessione finale sulla vita dell'uomo, in contrasto con quella di un Ase, è splendida, soprattutto vista attraverso gli occhi di Sigyn, che nonostante la sua fascinazione è anche consapevole, forse adesso anche più grazie ai racconti di Erik, che gli uomini sono tutto fuorché perfetti. L'introduzione di Loki mi ha lasciata sulle spine, ovviamente, così come la ripresa dell'indignazione di Odino/Re Tritone e dei divieti che, come ogni divieto, non fanno che aumentare il desiderio di conoscere ciò che proibito; un concetto vero e valido sin da Adamo ed Eva e insito nella natura umana.

Carissima, con queste rielaborazioni mi conquisti ogni volta di più: sono ben studiate, acute, con riflessioni intelligenti e mai scontate, riadattate di volta in volta al mondo in questione, che è sempre contestualizzato in modo certosino, che sia la Francia del '700 o una Scandinavia sospesa nel tempo.
Grazie per scrivere sempre queste meraviglie, e spero davvero di ripassare presto <3
Un bacio grassissimo al muffin,

-Light-

Recensore Master
09/09/19, ore 05:55
Cap. 2:

Allora allora, eccomi qui per la seconda recensione a questa storia, che ieri non sono riuscita a leggere ma che ho recuperato stamattina per merito (?) della maledetta insonnia che ha deciso di tornare (ho dormito 3 ore, non ce la posso fare). Vabbè, bando alle ciance e passiamo alla storia. Avevamo lasciato Sigyn che, tutta presa dall`amore per Erik, decideva di sfidare le leggi di Odino e di chiedere aiuto a Loki per avere la possibilità di rivedere l`uomo che ama e vivere con lui. Nonostante i timori che, giustamente la pervadono, essendo a conoscenza della fama del dio a cui ha deciso di rivolgersi, la ragazza dinostra di essere disposta a correre qualsiasi rischio pur di poter vivere il suo sogno d`amore con l`uomo che ama. Mi è piaciuto molto come hai descritto il suo viaggio fino al castello di Loki e tutto quello che si trova intorno una volta arrivata li: innanzi tutto è stata, come tutto il capitolo, del resto, una lettura molto scorrevole. Inoltre hai avuto modo di mettere in risalto un`altra caratteristica che rende Sigyn diversa e al contempo simile alle due più famose sirenette: le sue colleghe erano state perlopiù incoscienti, inconsapevoli del reale casino in cui si stavano cacciando. Avevano magari sentito brutte voci sulla «strega del mare» ma non appena hanno messo piede nel suo antro, sono state in qualche modo colpite, soggiogate dalla personalità di questo essere che le ha convinte di volerle solo aiutare. Sigyn, invece, rimase consapevole del casino in cui si sta cacciando durante la maggior parte della conversazione, resta in qualche modo soggiogata solo al momento del «pagamento». E Loki con lei è spaventosamente, schiettamente sincero, nonostante sia il dio dell`inganno. Sonda le convinzioni di Sigyn presentandole ragionevoli obiezioni e mostrandole chiaramente ciò a cui andrà incontro se persisterà nel suo intento. Non le indora la pillola, non le dice che grazie a lui vivrà felice e contenta col suo amato. Tutt`altro. Le chiarisce tutti i limiti a cui andrà incontro, aggiunge che l`amore tra Sigyn e Erik è destinato a finire... sembra davvero che voglia spingerla a rinunciare. Invece, nonostante Sigyn senta, in qualche modo, che una parte di quelle parole potrebbe corrispondere a verità, la sua convinzione si rafforza. Ed ecco svelato il trucco e l`inganno nascosto dietro un discorso apparentemente sensato e disinteressato. Loki ha usato la psicologia inversa per rafforzare la volontà della sua postulante e farle anbandonare le ultime titubanze. E così il patto viene stretto, Loki detta le sue condizioni (in questo somiglia spaventosamente a Ursula... in effetti, ogni volta che credevo che si stesse distaccando dalla sua controparte Disney, tu gli mettevi in bocca una frase che lo faceva tornare a somigliarle in maniera spaventosa) e si prende il suo pagamento. Ma Sigyn non deve esibirsi in qualche infinito vocalizzo (ci hai mai provato? Io sì e ancora fatico a tenere la nota per tutto quel tempo senza morire. Paradossalmente è più difficile di cantare una canzone intera), deve soltanto permettere a Loki di baciarla. E qui arriva l`ennesimo inghippo perché Sigyn vacilla durante il bacio. È colpita da Loki? Affascinata? Si è, alla fine, lasciata soggiogare come le sue colleghe? O forse non sa come reagire non essendo mai stata baciata? Magari lo scopriremo nel prossimo capitolo. Oh, giusto. Loki le ha anche fatto presente che il suo tempo su Midgard ha una scadenza e che, se non riesce a conquistare Erik entro quel lasso di tempo morirà o diventerà una sua proprietà. Dopodiché ha mantenuto la parola conducendola dal suo amato. E finalmente Sigyn può rivederlo. Lui la soccorre, la ospita in casa sua ma non sembra riconoscerla. Diventano amici, ma lui la considera solo questo e lo rende spaventosamente chiaro durante la festa in cui la coinvolge. E sul finire del capitolo, Sigyn rincontra Loki, che è salito su Midgard a «controllare». Che succederà, ora? Lo scoprirò al prossimo capitolo. E, devo ammettere di essere davvero curiosa, a questo punto: hai usato analogie e differenze in egual misura, non riesco ad immaginare che finale puoi aver scelto.

Recensore Master
03/09/19, ore 10:48
Cap. 2:

Carissima shilyss <3
Eccomi a proseguire il secondo capitolo di questa favola in chiave asgardiana.
Ho davvero molto apprezzato come hai dipinto Loki in questo capitolo. Sei riuscita perfettamente a rendere la sua natura, il suo carattere e la sua persona con una maestria senza eguali. Forse ti sarai anche stancata di sentirmelo ripetere, ma tutte le volte non posso fare a meno di complimentarmi con te per la capacità di tratteggiare con tale fedeltà un personaggio così complesso come Loki, che con la sua sfuggevolezza e le sus contraddizioni è molto difficile da cogliere. Eppure tu ci riesci come se fosse tuo.
Continuo ad apprezzare anche questa Sigyn giovane e ingemua, che percepisce il pericolo ma decide di ignorarlo, permeata d'amore com'è. Loki giustamente la beffeggia e le gioca un altro dei suoi tiri: le ruba la voce, così che lei non possa mai spiegare a Erik chi è, che è lei la donna che lui sta cercando, e non può fare altro che struggersi mentre lo guarda essere distante e non ricambiare i suoi sentimenti.
Ancora una volta, il clima fiabesco della storia richiama perfettamente la fiaba, così come gli avvenimenti, riadattati con originalità, ma che rimangono fedeli a La sirenetta.
Inutile dire che ora sono molto curiosa di sapere come evolverà la faccenda e quali sorti toccheranno a Sigyn.
Ti faccio i complimenti per il capitolo che ho letteralmente divorato, ancora per il tuo stile delicato e meraviglioso e per la trama che sei riuscita a congegnare, originale e intrigante, che incuriosisce e spinge a continuare la lettura anche se si conosce la fiaba.
Loki qui è dipinto meravigliosamente, in modo bieco e assolutamente irresistibile.
Terminerò con grande piacere la lettura di questa tua storia.
Un abbraccio, alla prosisma :)

Recensore Master
02/09/19, ore 12:19
Cap. 3:

Loki lo sapeva fin dall'inizio, Sigyn non sarebbe riuscita a conquistare il principe, così ha fregato tutti, sia la povera malcapitata che l'ignaro Odino. Ma mi sa che alla fine pure lui si è fregato da solo... L'estate scorre lenta e inesorabile, ma gli interessi di Sigyn piano piano stanno cambiando. Il principe non la degna dell'attenzione che vorrebbe, però Loki onnipresente e beffardo s'insinua nel suo cuore ancora prima che se ne renda conto. Nonostante questo, lei è troppo buona d'animo, non avrebbe mai avuto il coraggio di ammazzare né Erik ne Loki pur di spezzare il contratto ed aver salva la vita. E forse alla fine è stato un bene, perché anche nell'errore di credere a un amore inesistente, ha mantenuto la sua purezza d'animo, non macchiandosi di un delitto ingiusto. Loki d'altro canto non l'avrebbe mai liberata donandole il bacio del vero amore, però alla fine non l'ha nemmeno fatta morire. Il Dio degli Inganni non lo ammetterà mai, però anche lui è affascinato da Sigyn e la sua schiavitù con il tempo potrebbe mutare in ben altri sentimenti. Diciamo che alla fine non c'è stato il plateale vissero felici e contenti, ma nemmeno il dramma della fiaba originale. Bello questo finale aperto che in parte sottintende un possibile e futuro happy ending senza però concretizzarlo, molto in linea con i personaggi di cui poi tratti alla fine!
Come sempre lettura bella e piacevolissima!
Alla prossima!
Barby