Ah, che bellezza questo capitolo. Unisce perfettamente due elementi cardine dei racconti horror: il soprannaturale e la follia umana (elemento, quest'ultimo, tipico delle tue storie e spesso più spaventoso di qualunque mostro). Tra l'altro, senza neanche far capire chiaramente come stiano davvero le cose, così il lettore può immaginarsi quello che vuole. La piccola Wendy ha come unico amico un fantasma, con cui passa giornate intere chiusa nella sua stanzetta. Oppure, le cose stanno diversamente, e Wendy è semplicemente pazza. In entrambi i casi, sua madre farebbe bene a portarla da uno bravo. Che sia un esorcista o uno psichiatra, non importa. L'importante è che Wendy venga aiutata.

Al prossimo capitolo!

Ma quanto ha ragione Jack! Madre natura a volte è davvero crudele. Quattro arti sono troppi, e non ti dà neanche la possibilità di toglierli facilmente! Avesse messo almeno delle cerniere, o dei bottoni. Uno deve arrabattarsi da solo per risolvere questi problemi. Per dimostrare la mia solidarietà nei confronti di Jack, più tardi mi taglierò il mio inutile braccio sinistro...

Nel caso non fosse ovvio, stavo scherzando. Ho i miei difetti, sì, ma non sono così folle. Sinceramente non so se dispiacermi per Jack o fregarmene e augurarmi che crepi. Forse più la seconda. Se uno è così folle, allora è meglio che tolga il disturbo (sì lo so, sono una brutta persona).

Mi fiondo a leggere il prossimo capitolo!

Ossignur benedett! Questo non è che gli manca qualche rotella, le rotelle non ce le ha proprio! Utilizzare le zucche (uno degli alimenti più gustosi e versatili che esistano) per farsi le seghe è decisamente da ricovero! E la parte peggiore, quella più inquietante di tutte, è quando si rende conto di avere utilizzato un cranio umano. Come ha fatto a procurarselo? Ma soprattutto, quanto cazzo aveva bevuto per non accorgersi di quello che faceva? La risposta mi fa paura. Così come il pensiero che individui del genere esistano davvero. Per fortuna sono un'esigua minoranza, altrimenti per la razza umana non ci sarebbe più speranza.

Questo è decisamente il capitolo più macabro della storia. Qualche volta di queste mi dovrai proprio spiegare come ti vengono certe idee (e anche questa risposta mi fa paura).

Al prossimo capitolo!

I funghi sono una delle robe più gustose e versatili esistenti in natura. Peccato però che ne esistano anche delle varianti non proprio mangerecce, e che qualche coglione decida di farne usi impropri (chiamiamoli così). Ricordo un film di qualche anno fa che aveva proprio questo tema, con un gruppo di adolescemi che si ingozzavano di funghi allucinogeni e finivano per ammazzarsi tra di loro. Qui la situazione è un tantino diversa, ma il risultato è lo stesso. La povera Violet voleva solo farsi una bella mangiata di funghi, e quel coglione del suo amico Jim ha la brillante idea di rifilargliene qualcuno di quelli allucinogeni. Ed ecco che compaiono delle robe degne di un film horror. Povera Violet, manco degli amici ci si può fidare!

Al prossimo capitolo!

Nooooo il ragazzo psicopatico quanti ricordi xD credevo fosse stato rinchiusoo.
Certo che pure la mamma matta

E poi dicono che gli adulti sono quelli fuori di testa. Ma se si va a vedere, anche i bambini non scherzano mica. Non sono del tutto sviluppati a livello mentale, perciò a volte sanno essere davvero crudeli anche se magari non ne hanno l'intenzione. In più, in certi contesti un bambino può essere anche più terrificante di un adulto o di un mostro. Basti pensare alle gemelline di Shining, o alla bambina dell'Esorcista. E il protagonista di questo capitolo, il piccolo e folle Will, mi sembra che possa degnamente far parte di questa schiera di bambini diabolici. Mi dispiace per sua madre, che ha in casa un autentico demonio, e soprattutto per il suo povero criceto.

(E ancora di più mi dispiace del fatto che tra una settimana questa raccolta finirà. Sigh. Prima o poi doveva succedere)

Al prossimo capitolo!

Credo che dare facebook a una persona anziana sia illegale in 147 stati.
Fargli poi vedere una catena e vedere che non trova le persone per mandarla col rischio che ci crepi è un vero colpo di classe :D.
Come al solito ti confermi davvero malvagia ninostante la scena molto tenera ahaha.

Ecco, questo capitolo ha come basi due delle cose che più odio al mondo: i telefoni, e le catene di Sant'Antonio. Il mio telefono cerco di usarlo il meno possibile, e per fortuna finora di catene non me ne sono arrivate. Ma anche se me ne arrivasse una, so già come comportarmi. In più, non ho mai capito cosa spinga i creatori di queste robe. Forse noia, forse voglia di fare scherzi alla gente o approfittarsi dei più ingenui. O degli anziani, come in questo caso. La povera nonna Ida non ha dimestichezza con queste cose, e pensa che se non fa come le dice il messaggio succederà qualcosa di molto brutto (e fortunatamente, queste robe accadono solo nei film). Povera signora, posso solo immaginare la paura che le è venuta.

Al prossimo capitolo!

Cazzarola, e io che pensavo di essere un pervertito perché da bambino mi divertivo a spogliare le bambole. Questo qua mi supera. Addirittura le bambole non solo se le costruisce da sé, ma se le tromba pure! Che genio, che persona mirabile, che fulgido esempio di creatività, che...

...ma che razza di malato psicopatico. È il minimo che si possa dire a uno così. Un malato di mente che fa queste cose non merita nemmeno di essere definito uomo. E la cosa peggiore è che individui così esistono davvero. Ma dove stiamo andando a finire...povero mondo.

In ogni caso, ottimo lavoro anche stavolta. A domani!
(Recensione modificata il 22/10/2019 - 03:47 pm)

Ossignur, ecco che ritorna Frank, meglio noto come il morto vivente. Ricordo che ai tempi la sua OS mi aveva fatto sghignazzare, e anche parecchio. Un uomo talmente sciroccato da credere di essere morto, quando poi in realtà sta solo dormendo oppure è solo un po' stanco? Tragicomico, ecco cos'è. Perché se da un lato rido, dall'altro lato non posso fare a meno di pensare alla tristezza della cosa. Povero Frank, che pena mi fa. Se non fosse per questa sua vera e propria malattia mentale, sarebbe ancora vivo e avrebbe una vita normale (anche se normale è un concetto estremamente relativo). Almeno adesso ha smesso di soffrire.

Al prossimo capitolo!

drabble da leggersi a stomaco vuoto.....

d'impatto...
tremenda
ben raccontata

breve e diretta com'è giusto che sia

stai tirando fuori il meglio (o il peggio, in senso buono) della tua vena creativa

avanti così

alla prossima

Personalmente non festeggio Halloween, però mi piace l'atmosfera e tutto ciò che ha a che fare con l'horror (come probabilmente avevi già capito da un pezzo). Mostri di ogni tipo, fantasmi...e serial killer. Molto interessante l'idea alla base di questo capitolo. Una ragazza che esce di prigione dopo qualche anno, e intenzionata a godersi una vita normale (normale per lei, s'intende), si traveste per Halloween. E giusto per completare il costume, afferra un bel coltello affilato e si prepara ad ammazzare qualcuno. Giustamente, essendo Halloween la festa del sangue e del terrore, quale modo migliore per festeggiarlo se non ammazzare qualcuno e macchiarsi gli abiti di sangue? Ma che bella personcina che è, la Jenny!

Al prossimo capitolo!

Trevor è probabilmente il personaggio più interessante che tu abbia mai creato. Un vegano (e di per sè penso che non ci sia nulla di male. Non ho nulla contro i vegani. Anche perchè se ce l'avessi, l'avrei già usato) che si nutre di esseri umani, da lui giudicati dei criminali della peggior specie per il semplice fatto che mangiano carne animale. Le contraddizioni qui si sprecano, e dimostrano quante rotelle fuori posto abbia Trevor. Noto con piacere che si è ripreso da quella brutta storia con Mike (un altro schizzato), e che ha ripreso le sue care vecchie abitudini. La caccia della cena, poi l'utilizzo di tutte le parti del corpo (giustamente, con le persone come col maiale non si butta via niente), e le coccole al cane Tommy. Ma che allegro quadretto!

E ora, via col capitolo 20!

Buongiorno cara! Come sempre eccomi pronta per leggere queste tue piccole pillole gustose di pazzia e gente deviata, che mi gusto ad ogni scambio in maniera sempre più necessaria. Breve ma intensa, come le altre. Tom diciamo che è fortunato – beh, dipende, forse sì forse no – e inizialmente ero pure in pena per lui: risvegliarsi così, da solo, a cercare l’amata al cimitero… oddio ero tipo “ma no, la vita ingiusta, ma perché”. Poi però ho cambiato un po’ idea quando ho intuito quello che effettivamente potrebbe succedere. Insomma, amici lì non ne ha più, non vivi almeno. Che toccherà fare? Il primo centro abitato disponibile, mi sa, e questa cosa mi sa molto di S. King sinceramente. Mi piacerebbe un seguito di questa tua storia, vedere come va lui in mezzo al mondo con nonchalance a tentare di fare amicizia coi vivi. Come sempre le tue idee sono interessanti e vengono raccontate con una naturalezza tale, come fosse normale che un morto si risvegli da un momento all’altro a cercare amicizie.
Alla prossima cara, come sempre è un piacere seguirti e leggere quello che pubblichi; buon lavoro e buonanotte! :3

Oh il nostro amato mangiatore di carne umana vegano quanto mi è mancato tantissimoo...
Che poi cioè vuoi mangiare carne umana ma chiama Just eat e mangia quello che ti porta il mangiare che ti fa anche da condimentoo che cavolo vai al ristorante che costa caro di benzina???