Ciao!
Non so se ho visto questo episodio, credo che qualcosa mi sia sfuggito.
Ma è come vederli, Hitachi, mentre fa ciò che deve.
Ma non esiste assuefazione al dolore e compiere il dovere, eseguire missioni che portano morte, non sarà mai accettabile, ma questa è stata la sua scelta ed eseguirà ciò che gli è stato imposto.
Le mani intorno al collo del fratello sono le sue, e lo stringono, sentendo il fiato dell'altro mancare.
Forse, anzi, sicuramente, l'odio che prova Sasuke nei suoi confronti "non è sufficiente" d'altronde, quando, si prova un odio, o un amore, sufficiente?
Lui prova un odio sufficiente per fare ciò che fa? Per arrivare a stringere le sue mani fino a uccidere quel ragazzo che è la sua sola ragione di vita?
È potente l'immagine che evochi, di un odiato cresciuto a forza, laddove, invece, avrebbe dovuto trovare posto la compassione. Forse la vita di Hitachi di sarebbe conclusa in un modo migliore, amato da chi amava, che, invece, ha potuto rendersi conto di quanto suo fratello gli volesse bene troppo tardi.
Allora sì, allora l'odio è diventato sufficiente. Non per Hitachi, ma per chi lo ha distrutto.
È sempre bello leggere i tuoi racconti.
E lo so, sono noiosa, ma attendo un po' di Milo e Camus. Soprattutto di Camus ;)
A presto! :) |