Recensioni per
The Doc's Writing Week
di TheDoctor1002

Questa storia ha ottenuto 23 recensioni.
Positive : 23
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/08/21, ore 01:16

Ciao,
allora io non sapevo davvero nulla di One Piece, a parte che è un manga famosissimo e che c'è un tipo con un cappello di paglia e una camicia rossa!
Per questo motivo mi sono un po' documentata prima di iniziare a leggere la tua raccolta.
Devo dire che questa prima One shot mi ha colpito, il personaggio di Artemis mi è piaciuto molto, mi sembra una ragazza molto onesta e determinata. Mi è piaciuto molto come ha avuto il coraggio di mettere il suoperiore di fronte al fatto che di fatto il "Corpo dei Marines" sta aiutando il Governo a coprire quella che sembra una grave epidemia.
La cosa che lascia abbastanza sorpresi è che il superiore tutto sommato non è che neghi... Anzi per certi versi ammette che quei report raccontano la "verità" che si vuole far passare per vera. O almeno così ho interpretato le sue parole.
È interessante questo Kuzon, però. Mi è piaciuto molto quando riflette sul fatto che tutti arrivano inevitabilmente al momento in cui perdono la loro visione idealizzata dei marines di fronte alla realtà, ben più prosaica e amara.
È interessante anche che la protagonista abbia avuto una sorella maggiore, da quel che capisco, morta probabilmente durante uno scontro. Mi pare di intuire che è stata proprio la sorella maggiore soldato semplice nei Marine, che ha portato Artemis a entrare anch'essa nello stesso corpo, probabilmente perché aveva idealizzata sua sorella e la sua scelta.
Nel finale purtroppo come sempre succede, la ribellione di un singolo, di fronte ad un potere organizzato (In questo caso il Corpo dei Marines che ovviamente sta agendo per conto di un governo quantomeno corrotto) é destinata a fallire.
Le righe finali, sono dedicate a Aokiji che viene nominato all'inizio e, che evidentemente anni dopo la scena raccontata, la riconosce e ricorda quello che, si rivela un flashback, a lui sono dedicate poche righe... Ma, sufficienti a farmi venire voglia di conoscerlo meglio.
Nel complesso, questa breve one shot mi è piaciuta molto, sia per i contenuti che per come è scritta bene. Il personaggio di Artemis che da quello che ho capito è di tua invenzione, mi piace molto e mi ispira la lettura di altre tue storie.
E poi mi hai fatto venire la curiosità di leggere qualche numero di One Piece... 😂
Complimenti 😊
AlbAM

Nuovo recensore
06/08/20, ore 13:47

Ciao Doc! Eccomi per l’Abc finalmente!
Questo capitolo l’ho trovato molto interessante e ammetto che il personaggio di Artemis mi ha colpito particolarmente, credo che prima o poi attaccherò a leggere la long in cui è protagonista, non ci capirò nulla ma tu mi aiuterai vero? :’)
Mi piace il modo in cui mostri gli scheletri nell'armadio di un potere che dovrebbe essere dalla parte del giusto, ma che in realtà poi forse tanto giusto non è.
Interessante anche il paragone che fai con le donne partorienti che cambiano prospettiva dopo l’arrivo del primo figlio. In fondo anche a tutti i membri della marina a quanto pare succede qualcosa di molto simile, quando scoprono per chi o per cosa lavorano davvero. Un potere forte che pur di mantenere il suo status di “Giustizia” nasconde scomode verità al mondo. Calpestando anche persone innocenti e falsificando rapporti.
Bello il modo in cui descrivi le emozioni, sono molto dirette e le descrizioni di ciò che accade fanno sembrare di esseri lì in quella stanza, dove Artemis mostra la sua forza, ma anche la sua debolezza. Su Kuzan ovviamente ho dovuto fare una piccola ricerca, però ammetto che è stato interessante, è un personaggio molto particolare, sembra quasi che non gli importi di nulla, ma alla fine notando bene, non è affatto così. In particolare quando ricorda le due sorelle De La Rose e fa il paragone delle differenze e di come quella delle due che sopravvive decida di passare dall'altro lato della barricata, cosa che poi farà anche lui stesso.
Passiamo al testo della canzone dei Linkin Park, che poi da anche il titolo alla storia, è perfetto. Gli calza a pennello ed è stato anche piacevole leggere con la canzone nelle orecchie,ammetto che non ci riesco granché, ma per una volta ho voluto fare un’eccezione e ho fatto benissimo., Mi fa ancora troppo strano, oltre che rabbia, sentire le loro canzoni dopo la morte di Chester, ma non è il momento e il posto giusto per parlarne, questa storia ha la priorità.
Voglio farti i miei complimenti, mi hai coinvolta anche se, come sai, non sono ferratissima su questo fandom, però con qualche piccolo accorgimento è sempre un piacere leggere qualcosa di tuo.
A presto!
Isil/Andy/Andromaca/chiamamicomevuoi

Nuovo recensore
29/07/20, ore 00:43

Ciao Doc! Eccomi per l'ABC!
Prima di tutto grazie per il tuo consiglio su cosa leggere, se continua così tra un po' dovrai scrivere qualcosa di nuovo se no non avrò più nulla…
Da dove posso cominciare? Ah giusto… Dall'inizio.
Parto col dire che prima di scrivere, anche con i tuoi suggerimenti, ho preferito fare una piccola ricerca sui personaggi, giusto per avere maggiori dettagli e vedere se quel poco che mi ricordavo era giusto o meno. Soprattutto perché volevo evitare di dire baggianate…
Da un punto di vista emozionale ed emotivo sai cosa mi ha ricordato? La tua prima storia che ho letto (si quella su Psyco-Pass, lo so che ti starai chiedendo se sono totalmente rimbecillita, ma dammi un'attimo e ci arrivo…), nel senso che l'ho trovata altrettanto intensa, anche se più breve, quasi quasi ci scappava la lacrimuccia, poi te l'ho detto, per quanto abbia frequentato poco il mondo di One Piece, uno dei personaggi che mi è rimasto nel cuore è proprio Ace, ha sempre avuto quel fascino da ragazzaccio dal cuore d'oro. La sua morte è stata veramente dura da digerire e praticamente rispetto alla portata dell'intera opera io non ho visto quasi nulla, penso a chi invece lo ha sempre seguito, cosa ha passato.
Il tuo racconto ha reso veramente bene il sentimento provato da questi pirati che si sono ritrovati soli, senza più un padre e un fratello, di un'epoca che ormai si stava chiudendo e che mai sarebbe più tornata.
Il ricordo che Marco ha di Ace, mi ha fatto sorridere, ce lo vedo proprio Pugno di fuoco a fare lo "scemo" e chiedere l'appoggio dell'amico/fratello per far colpo su una ragazza. È triste vederlo fare lo stesso gesto, ma senza più la complicità di Ace a creare quello spettacolo di fuoco che avrebbe emozionato chiunque, ma che in quel momento fa crescere la malinconia nel cuore di tutti i presenti.
Il tuo stile è sempre così coinvolgente e scorrevole. Errori non ce ne sono, ma ormai ho scoperto il tuo segreto!
Per concludere… Bella o come direbbe Derek Zoolander: "Bella bella in modo assurdo"!
A presto!
Isil/Andy /Andromaca /chiamamicomevuoi

Recensore Master
23/07/20, ore 22:30

Ciao cara!
Eccomi qui finalmente per lasciarti un segno del mio passaggio! Scusami per il ritardo mostruoso, ma ogni volta incontro mille e più imprevisti che mi sballano la tabella di marcia! :D
Allora, come ti ho detto in privato, dopo la lettura di questa seconda OS, ormai nutro un bisogno quasi viscerale di fare la conoscenza della tua Artemis! Se già l’altra volta infatti, con il suo passato tra le fila della marina, mi era parsa interessante, adesso nelle vesti di pirata, avvolta nel tulle e nelle piume, con tanto di falce insanguinata, mi ha decisamente conquistata! Anche il suo rapporto con Doflamingo mi ha sorpresa e colpita molto positivamente, inoltre dato che si fa riferimento ad un tradimento, vorrei proprio conoscere tutti i retroscena che hanno portato a questa decisione evidentemente sofferta, sia per l’uomo che l’ha subita sia per la stessa Artemis.
Per quanto riguarda l’introspezione di Doflamingo, su cui la OS si concentra, non posso che farti i complimenti perché credo tu abbia gestito questo personaggio controverso a meraviglia, donandogli uno spessore incredibile. Il fatto è che, il suo carattere provocatorio, insieme agli omicidi del padre e del fratello contribuiscono da sempre a creare intorno a lui un’aura di violenza e meschinità che sinceramente non credo gli appartenga del tutto, ragion per cui sono stata più che contenta che in questa OS tu autrice abbia deciso di raccontarlo in una sfumatura inedita, completamente diversa, approfondendo questo suo lato più nascosto, attraverso ricordi felici appartenenti alla sua infanzia e un amore tanto tormentato quanto totalizzante.
La parte in cui Doflamingo ammette a se stesso che prenderebbe volentieri un milione di coltellate pur di riavere Artemis indietro e tornare ad un loro passato insieme, è stata piena di pathos, molto di impatto, ancor più se si pensa alla crudeltà con cui il pirata suole rivolgersi a coloro che osano mettersi contro di lui.
Insomma, questa OS mi è piaciuta anche più della precedente e non vedo l’ora di continuare la lettura per scoprire nuovi tasselli della storia di Artemis e degli altri protagonisti che hanno incrociato il suo cammino!
Complimenti!
Un abbraccio, Violet :)

Recensore Master
20/07/20, ore 05:50

Innanzitutto sappi che sono andato a documentarmi sul personaggio di Wolf e sulle altre informazioni che questo racconto fornisce, a chi come me non è così dentro al fandom di One piece e ignorasse anche solo che esiste una novel dedicata a Law.
Il personaggio di Wolf mi piace parecchio, direi che ha il classico ruolo del vecchio burbero ma che nasconde una cuore d'oro e una buona personalità. Ho proprio apprezzato l'idea di portare il lettore al momento della realizzazione del Polar Tang, perchè così dai la possibilità a quelli come me di scoprire cose del tutto nuove su One piece e mostrando un evento sicuramente secondario rispetto alle grandi saghe ma fondamentale nel suo piccolo e che influirà poi in generale. Law avrebbe potuto fare il pirata anche con una anche normale, ma è indubbio che avere un sottomarino gli ha dato diversi vantaggi in alcuni momenti. E' stato interessante scoprire come lui ne sia entrato in possesso, anche se qui siamo nel tuo universo i fatti non potranno essere stati troppo differenti dato che fai sempre molta attenzione a non prendere troppo le distanze dall'universo originale.
Molto ben fatti i dialoghi tra Artemis e Wolf, trasmettono bene la sensazione di preoccupazione di lei. Riguardo al paragone con Arthur ho letto qualcosa, ma non me la sento di fare paragoni.
Inoltre...lo dirò solo questa volta...Law e compagnia da bambini, da come li descrivi, sono tenerissimi.

Recensore Junior
18/07/20, ore 14:43

Eccomi qui!
Non entravo nella sezione di One Piece da molto tempo, ma sono felice di averlo fatto per leggere qualcosa di diverso dal solito. Il lato oscuro del Governo Mondiale, e di riflesso della Marina, è uno degli aspetti che mi ha sempre affascinata nell'opera, e questa storia lo mette pienamente in risalto, collocandosi in uno dei momenti più bui nel panorama di OP. Come se non fosse già agghiacciante pensare che il Governo abbia nascosto la tossicità del Piombo Ambrato alla popolazione di Flevance, condannandola, di fatto, prima ad ammalarsi e poi a essere sterminata, ci si scontra anche con l'assoluta mancanza di scrupoli verso gli stessi Marines che hanno contratto il morbo. Ciò ha senso ed è perfettamente in linea con le politiche del Governo: insabbiare tutto, a qualunque costo, pur di uscirne puliti e salvare le apparenze. Una filosofia che tu hai espresso benissimo attraverso le parole di Kuzan: "Questi report sono l'unica cosa che conta. [...] Sono l'unica Verità.". Parole che fanno tremare il cuore della protagonista, Artemis, infrangendo il suo ideale di giustizia e presentandole una realtà atroce e terribile, ben diversa da quella in cui credeva.
Per quanto riguarda Artemis, ecco, io non sono una fan degli OC, non perché mi disturbino le aggiunte originali, ma per il semplice fatto che mi sono imbattuta troppe volte nelle classiche Mary Sue prive di spessore. Non mi sembra questo il caso. Di certo apprezzo che tu abbia costruito un background dietro Artemis, e che le abbia donato delle emozioni umane, che non la fanno cioè apparire una superdonna senza punti deboli. Non si fatica ad immedesimarsi in lei; hai ben descritto il suo nervosismo iniziale, che tramuta rapidamente in incredulità, paura, rabbia. È come precipitare nella consapevolezza con lei, in un certo senso, sotto lo sguardo composto e apatico di Kuzan. (A proposito, mi è piaciuto molto il momento in cui lui riconosce in Artemis la disillusione, ossia la "caduta dell'ideale", a testimonianza della sua esperienza nella Marina. Trovo che tu lo abbia reso meravigliosamente.)
Sei riuscita senz'altro a trasmettermi curiosità verso questo personaggio e verso i suoi trascorsi passati e futuri. Tra l'altro, ho un debole per le storie di fratelli e sorelle, così come per i personaggi che hanno cambiato bandiera e ideologia (come lo stesso Kuzan, più avanti nel manga), dunque il Comandante De La Rose promette bene dal mio punto di vista.
Sullo stile ho poco da dire: l'ho trovato davvero piacevole, corretto, e ho apprezzato molto alcune metafore e scelte lessicali. È la prova che con poche parole, scelte e piazzate con cura, si può trasmettere tanto.
Ottima anche la scelta della canzone, non poteva essere più azzeccata per l'argomento affrontato nella storia.
Ti faccio i miei complimenti e spero avremo occasione di rileggerci ♥

Alla prossima,
Vegethia

Recensore Master
16/07/20, ore 13:10

Ciao cara! :D
Eccomi qui finalmente per l’ABC delle recensioni! Scusami per il ritardo, purtroppo gli impegni molto spesso mi rallentano i programmi, ma alla fine arrivo anche io! :D
Appena ho intravisto il fandom di One Piece non ho potuto fare a meno di fiondarmi da te! C’è stato un periodo in cui lo seguivo in maniera accesa e tornare tra questi lidi (sebbene, lo ammetto, io non ricordi alla perfezione tutti gli avvenimenti e i personaggi che, nel mondo di One Piece, sono davvero tantissimi!) mi ha fatto un sacco piacere! :D
Il titolo della OS così come i versi che hai scelto della canzone dei fantastici Linking Park, Guilty All The Same, ci anticipano quello che sarà il fulcro della scena, vale a dire un acceso confronto tra l’ammiraglio Aokiji, all’epoca non ancora unitosi alla ciurma di Barbanera e quello che ho scoperto essere un tuo OC, Artemis, riguardo i segreti e la corruzione che serpeggiano in mezzo al Corpo dei Marines.
L’idealizzazione verso questa Forza Militare, che dovrebbe essere votata alla salvaguardia della pace e dell’equilibrio del mondo, si sgretola come un banale castello di sabbia davanti alla realtà ben diversa della politica, una realtà caratterizzata da bugie comode, atti di convenienza e marciume vario. In questo caso poi, in particolare, parliamo di una pagina tristissima nell’universo di One Piece - ancor più se si pensa quanto un evento del genere sia attuale anche nella nostra realtà di tutti i giorni!- cioè l’estrazione del famoso Piombo Ambrato e di tutte la morti derivate dalla sua tossicità che il governo decise deliberatamente di coprire per poter continuare a lucrare su di esso.
Protagonista della OS è soprattutto il tuo personaggio originale, Artemis, di cui faccio la conoscenza per la prima volta. Mi è piaciuta molto l’introspezione che le hai dato e il modo nitido, potente, con cui sei riuscita a descrivere la rabbia e la delusione che giustamente la pervadono mentre tutto ciò in cui credeva all’improvviso viene meno. Si vede che è una ragazza piena di passione, agguerrita, che non ha paura di accettare e dire la verità per quanto dura e pericola essa possa essere, inoltre la storia a cui hai accennato riguardo sua sorella, sempre nella marina, credo sia molto interessante, le conferisce un background più affascinante. Il fatto che, come l’ammiraglio Aokiji ella decida poi di abbandonare la Forza Militare e abbracciare la vita da pirata, mi incuriosisce parecchio, non ti nascondo che spero di avere occasione di sapere altro che concerne la sua storia sia passata, sia quella che l’ha portata nuovamente faccia a faccia con Kuzon per l’assedio di Marineford.
Il tuo stile è molto fluido, pulito e non ho riscontrato sbavature o errori ortografici. La storia si lascia leggere molto volentieri e tanti i temi trattati quanto i dialoghi coinvolgono molto il lettore, soprattutto le emozioni di Artemis risultano ben delineate e bucano lo schermo, generando empatia! La frase finale, soprattutto, l’ho trovata di grande effetto, chiude la OS magistralmente, lasciando nell’animo di chi legge quel mix di emozioni che lo accompagna anche una volta chiuso EFP.
Che dire, cara, sono molto felice di averti scoperto e spero di avere occasione di leggerti ancora!
Un abbraccio, Violet :D

Recensore Master
14/07/20, ore 07:39

Un bell'esempio di vita quotidiana tra la ciurma di Law, non fatico per niente a immaginare ognuno dei personaggi ufficiali che si comporti esattamente come da te descritto e proprio questo rende la storia così godibile, trasmettendo al lettore la sensazione di assistere a una cena di famiglia al momento di andare in tavola. I più simpatici trovo sempre che siano Shachi e Penguin, due vere pesti che immagino passino il tempo a fare scherzoni al povero Bepo.
Carino il modo in cui questa piccola vicenda si conclude, con la ciurma e in particolare Artemis impaziente di sapere la loro prossima destinazione.

Recensore Master
12/07/20, ore 22:47

Ciao!
Eccomi qui: come sempre, ti chiedo in anticipo scusa per eventuali castronerie, ma non conoscendo il fandom non escluderei a priori la possibilità di dire un sacco di sciocchezze. In realtà, da ragazzina credo di aver visto qualche episodio sparso di One Piece, ma non avendoci capito nulla non ho mai pensato di recuperare, per cui la mia conoscenza si ferma a “ci sono delle navi” XD.
La storia, in ogni caso, mi è molto piaciuta: il titolo, in un certo senso, rimanda in maniera direttissima all’argomento del racconto, perché di cicatrici e ferite si parla (fisiche, certo, ma non solo).
Quel che da subito mi ha colpita è stato il senso di cameratismo che unisce i personaggi (e qui corro il rischio di dire castronerie, ma insomma, ci provo XD): da subito si avverte questa sensazione di angoscia per le sorti di qualcuno che sta a cuore a tutta la ciurma (almeno, spero sia la ciurma, visto che si parla di un capitano… sono un disastro, lo so), ma ho avuto l’impressione che non si trattasse solo di apprensione per le sorti di un proprio superiore, ma che ci fosse anche un forte affetto e della stima reciproca a legare i vari personaggi presenti. E mi è molto piaciuto come il carattere di Kidd emerga anche in questa situazione di estremo pericolo e dolore: mentre tutti gli si affaccendano intorno, lui si dimostra un vero capitano, obbligando chi lo circonda a smetterla di tentennare e agire, nonostante il dolore a cui sarebbe andato incontro.
Carattere che emerge ancor di più nel momento del suo risveglio, quando si trova ad affrontare una consapevolezza difficilissima: ho apprezzato davvero, davvero tanto il modo in cui hai presentato la sua mutilazione. Sarà che io non sapevo cosa aspettarmi, nonostante Heat avesse preannunciato che il braccio sinistro fosse andato, ma a livello stilistico credo tu abbia reso davvero molto bene il disvelamento delle ferite che si espandono fino a quell’arto che è ormai solamente un formicolio fantasma, un sostegno inservibile, una terribile assenza. È evidente che per Kidd è un colpo difficile da sopportare, ma mi è piaciuta tanto la fredda determinazione con cui non si lascia andare a debolezze o crisi, reagendo in maniera invece molto dura, forte, guardando sempre avanti.
Infine, mi hai fatto venire una gran voglia di saperne di più sulla storia di questi personaggi: il modo in cui hai cucito assieme le superstizioni dei naviganti (una donna a bordo porta solo guai) a quella che sembra una narrazione da un punto di vista molto soggettivo della storia, con questa sorta di ossessione del capitano nei confronti di Senza-Faccia (inizialmente ero convinta fosse un riferimento alla morte, che in questo caso lo ha sfiorato), una figura che in un certo senso sembra una nemesi, un appuntamento del destino che sta guidando l’uomo verso un confronto fatale è veramente interessante.
Insomma, magari tante riflessioni sono completamente fuori strada, ma la storia mi è piaciuta e, soprattutto, mi ha molto incuriosita, facendomi rimpiangere il fatto di conoscere minimamente il fandom e di non poter quindi apprezzare i vari riferimenti e, soprattutto, il destino di questi personaggi.

Spero di avere presto l’occasione di leggerti di nuovo, nonostante la mia ignoranza immensa XD

Recensore Junior
06/07/20, ore 19:35

Ciao! Sono qui per lo scambio!

Notare che scrivi su One Piece è stata una piacevole sorpresa, siccome ci sono pochi autori (rispetto ad altri fandom, s'intende) che sono ancora attivi (ma che, soprattutto, hanno delle idee originali) in questa landa! La mia passione sfegatata per le raccolte mi ha condotto fin qui e devo dire che è stata un'ottima scelta! Non solo nel manga originale, ma anche qui sul fandom, sembra che ci sia dimenticati del povero Barbabianca (non tanto di Ace, che in qualche modo sbuca sempre fuori nelle fic) e mi fa piacere leggere una Shot che tratta del commiato di Marco (povero, ma pure lui, perché è poco presente?) a due delle persone che più ha amato in vita sua. Perdere il padre e il fratello è una tragedia e non comporta solo sofferenze, ma anche un carico di responsabilità enormi (soprattutto se, come Marco, si è il "primo" figlio di Barbabianca). Per quanto riguarda lo stile, questo è semplice e scorrevole, molto adatto per questo piccolo momento di commemorazione! 

Mi è piaciuto il flashback su Marco ed Ace, che dimostra quanto fossero legati, raccontando un piccolo episodio a cui, durante la loro quotidianeità, non davano peso (a differenza di ciò che fa Marco nel presente, che vi ripensa con nostalgia). 

Riguardo la grammatica o la battitura, invece, non ho errori da segnalarti, quindi complimenti! Hai proprio un occhio di falco!

Spero di leggere altre tue storie in futuro,
un abbraccio,
Luschek

Recensore Master
11/06/20, ore 10:20

Una storia davvero commovente, la descrizione del gioco di "magia" tra Marco e Ace conferisce un senso di familiarità e vicinanza che rende ancora più dolorosa la scena iniziale.
Perché le fiamme blu adesso sono sole nell'aria. Trasformando quel gesto prima gioioso in un triste saluto. Davvero una bella storia ricca di significato che ricalca perfettamente la solenne atmosfera di quel momento.

Recensore Master
06/06/20, ore 14:19

Ho trovato interessante leggere dal punto di vista di Don Flamingo, di quali sensazione procurasse in lui passare per il suo suolo natio. Credo che veramente tu sia riuscita a rimanere fedele al personaggio, dopotutto l'omicidio del padre gli causava ancora incubi in età adulta e quindi è facile che passare per i luoghi della sua infanzia innescasse ricordi.
L'unica cosa che non mi è chiara cosa ci facesse Artemis in quel posto? Stava chiaramente svolgendo un lavoro o....la sua comparsa ha avuto quasi una connotazione onirica, talmente surreale da lasciare incredulo il pirata ma anche il lettore. Ho dovuto rileggere il capitolo un paio di volte per essere certo della sua presenza e non si trattasse di uno scherzo della mente. Questo ammetto mi ha generato un attimo di confusione

Recensore Master
05/06/20, ore 00:14

Di questo capitolo credo di aver riconosciuto Doflamingo, anche se nelle prime righe ho avuto qualche dubbio, forse perché l’idea che uno grande e grosso come lui potesse avere “piccoli passi” mi ha fatta sorridere XD
Visto come nel capitolo precedente la Marina si era rivelata corrotta e aveva cercato di insabbiare morti e virus, sono contenta di vedere in questo capitolo che il focus si sposta sui pirati. Non so, mi sa tanto di karma e di rivincita, anche se nella mia ignoranza non riesco a capire la cronologia dei fatti e non capisco se questa è una scena che si ambienta prima o dopo.
In ogni caso, è stato un piacere ritrovare anche in questo capitolo la tua Artemis – per quanto sia un personaggio che secondo me ha ancora tanto da dare e che hai soltanto appena abbozzato, ispira curiosità e tutti questi piccoli particolari di lei (specie il suo legame così stretto e particolare, fatto anche di tradimento, con Doflamingo) la tratteggiano comunque come un personaggio interessante, che lascia certamente traccia del proprio passaggio.
Mi piace tra l’altro come i due abbiano occasione di ritrovarsi in questo capitolo e, ancora di più, come lui la riconosca nei piccoli gesti, nella voce e nel modo in cui lei lo chiama – mi piace come tutta l’introspezione di lui sia così ben costruita e come, effettivamente, sia coerente con i suoi stessi pensieri quando dice di essere disposto a prendersi mille coltellate per lei e a pagare addirittura il prezzo doppio. È una coppia interessante che, tra l’altro, si lega anche alla morte (dico bene) di suo fratello, arricchendo quindi l’intreccio tra questi due.
Tra l’altro anche la scelta della canzone all’inizio del capitoletto trovo si adatti alla perfezione a questa storia e che sia un ottimo sottofondo a quella che mi dà tanto l’idea di essere un amore tormentato, dove si sono lasciati e poi ritrovati. E tra l’altro sono curiosissima di sapere come mai alla fine, quando Artemis solleva gli occhi dagli appunti, questi le sfuggono di mano e lei sospira sorpresa… ma quindi Doflamingo è stato colpito davvero? Sciagurati! Come avete osato?!

Dopo questa, penso che prima o poi mi butterò su Faceless (è la long da cui hai tratto questa raccolta, giusto?), nella speranza che riesca a comprendere meglio fatti e personaggi.
Hai tra l’altro uno stile molto particolare e piacevole da leggere, che dà quel tocco di pathos e ti lascia in sospeso fino alla fine. Quindi non mi rimane altro se non rinnovarti i miei complimenti anche per questo capitolo.

Recensore Master
03/06/20, ore 14:55

Davvero una bella storia di cui ho apprezzato l'eterno scontro tra la moralità di un idea e la dura realtà degli interessi di stato. Tramite di pensieri di Aokiji fa ben capire quanto Artemis sia capace, con le carte in regola per scalare i gradi della marina.
Aokiji qui pare temprato da una vena di cinismo, di quelle che nascono quando si è visto troppo ma si va avanti lo stesso a fare il proprio lavoro. Fa un'analisi precisa del suo sottoposto, mentre lei scopre la verità e vede che l'ideale che credeva che la Marina portasse avanti era solo un'utopia. La Marina difende gli interessi del governo, punto e basta. Governo che lascia che persone e marine muoiano per arrochirsi fin che può con l'estrazione del piombo ambra ( non ricordo se questo era solo in nome della malattia o anche quella del minerale). Artemis che ha perso una sorella che credeva in quel sogno, non può accettare che esso sia solo una ridicola falsa. Credo sia questo a farle sopratutto male, scoprire che il sacrificio della sorella potrebbe essere stato senza senso, perchè quel'ideale ricercato non è mai esistito.
Non ho però ben capito questa frase e su cosa pensasse di fare Aokiji..."e batterlo sul tempo venendo processata nella terra sacra di Marijoa"?

Recensore Master
03/06/20, ore 12:43

Ciao!
Hai scelto uno scenario molto complesso e lo hai gestito al meglio, secondo me, l'impressione che mi hai dato è più che positiva, conosco questi personaggi perché per un periodo era inevitabilmente un anime che guardavo e anche con molto piacere, quindi anche riuscita ad associare voci e facce alla trama, e devo dire che mi sono goduta la lettura a pieno anche perché tu hai un modo di scrivere davvero coinvolgente, con le tue descrizioni e i dettagli che introduci ovunque sia per gli oggetti, gli ambienti, i personaggi in generale associandoli alle loro introspezioni. Il tempo verbale che utilizzi e anche la persona sono esattamente quelli che io uso e che più amo leggere, questo stile pulito e trasparente anche per la forma mi ricorda parecchio il mio, e al di là di questo è veramente ben fatto anche per il vasto vocabolario di cui mi complimento, i tanti termini azzeccatissimi che non sono complicati, semplicemente poco utilizzati nel parlare o nel narrare, e quindi trovarli in una FF su questo sito è soltanto un piacere enorme. Trovo il rating scelto molto appropriato almeno per questo capitolo -spero di leggere in futuro anche tutti gli altri- perché gli accenni alla crudezza sono delineati alla perfezione, specie nella prima parte in cui inizia questa manovra di salvataggio in cui si cerca sia di bloccare l'emorragia che ricucire il tutto. Ti dico che mi piace che Kidd sia rimasto a sangue freddo e continui a dare ordini malgrado si stia dissanguando, e che sia lui, ferito, ad infondere coraggio e carica ai membri della ciurma. Nelle sue ferite dinanzi allo specchio riscontra gli squarci della sua anima, iniziati forse tempo addietro e questa cosa me l'ha richiamata il pensiero a quelle tante notti in cui si era preparato alla lotta con la morte, un'immagine molto d'impatto, molto forte e anche profondissima, come il modo in cui descrivi un uomo come lui che si vede ormai quasi perso, abbiamo visto di tanti pirati senza una gamba, ma senza un braccio, per gente che combatte, che saccheggia, che lavora su una nave, è estremamente complicato.
Ho avvertito ancora più determinazione in lui, ora che sa che il futuro che dovrà affrontare nella vita e con il suo principale nemico è volto a maggiore rischio e pericolo, insomma, hai fatto un ottimo lavoro con lui e anche con la trama in generale.
A presto!

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