Recensioni per
Jusqu’au bout
di MadameGirodelle
Uffaaaa ma Rosalie sempre a frignare? Si rendesse utile... scusa, non mi va molto a genio. Comunque... bellissimo anche questo capitolo, ma mi chiedo... cos’altro avrà detto il dottore a Victor? |
Il sogno di Oscar è stato alquanto commuovente, lo ammetto. Mi è scesa una lacrima... chissà se davvero avrà un finale felice. Al suo risveglio non ha voluto che nessuno la toccasse... probabilmente perché voleva che l’ultimo a toccarla fosse Andrè ? |
Ma che cucciolo Girodel😍 nonostante sia ferito pensa prima alla sua Oscar. Ho il presentimento che finiranno assieme. Lui mi sembra cambiato. Sarà stata la rivoluzione ad aprirgli gli occhi? |
Wowww. Finalmente l’hanno portata in salvo... ma... Perché Victor conosceva già Saint Just? Questo è un punto che spero chiarirai al più presto. Un bacio e vado a leggere il prossimo capitolo. Li sto divorando ahahahha |
Cosa vorrà Saint Just da Oscar? Eppure, come ha detto Girodel lei ha combattuto al fianco del popolo e non ci sarebbe nessun motivo per ucciderla. |
L’inizio coinvolge tanto, veramente molto brava sia a scrivere che a farmi immedesimare e perdere nella lettura. |
Carissima Madame Girodelle, buongiorno! |
Alain è sempre lo stesso, non è decisamente il compagno adatto ad Oscar; Victor si che è un uomo di carattere, un vero uomo sa trattenere i suoi istinti, non è un animale! Adesso ci mancava la sorella (?) di André.. |
Ben ritrovata Madame Girodelle, con un passaggio che mette in risalto gli animi dei due uomini che in questo momento si stanno prendendo cura di Oscar. Sia Alain sia Victor sono innamorati di questa donna fino a poco tempo prima inavvicinabile. Ora sono pronti a prendersi carico insieme di lei e di tutto ciò che comporta assistere una donna malata e con il suo passato. Interessante e intensa la chiacchierata che si è svolta tra i due. Victor si è accorto che Alain è innamorato di Oscar ma vuole sapere fino a che punto sarebbe disposto a sacrificarsi per lei. Per Victor, da sempre innamorato di lei, come ha ammesso davanti ad un incredulo Alain, l’unica cosa che importa è che lei sia felice, non importa con chi. Lui sarebbe disposto a farsi da parte purché Oscar ritrovi la serenità e la complicità di un amore, come aveva con André. Ma secondo il metro di giudizio di Victor, Alain si lascia prendere troppo da una bella donna che gli fa gli occhi dolci o si rivolge a lui in maniera più spigliata. L’incontro con la bella Amelie conferma il suo pensiero. Quello che sconcerta Alain nella sua fase di conquista, di quello che lui giudica un bel bocconcino, e che lo frena è venire a sapere il nome della ragazza, che è Grandier, proprio come il suo amico defunto. Comincia a ragionare e cercare delle conferme nelle sue fattezze. Intanto ci hai messo a parte di un particolare flash back occorso a Victor che ha sognato uno strano incontro con André, il quale gli rinnova la richiesta di prendersi cura di Oscar. Lui conosce i sentimenti che l’uomo nutre per lei e non potendo essere vicino alla sua Oscar la affida alle mani e alle cure di Victor. Praticamente gli passa il testimone affinché continui a proteggerla come lui ha sempre fatto fino a quando è stato in vita. Ho apprezzato molto i pensieri intimi di Oscar, che pare avere un colloquio continuo con André, quasi potesse sentire la sua presenza. Molto intensi i suoi sentimenti e le sue parole. Soprattutto mi è piaciuto questo passaggio che non è altro che l’espressione dell’immenso amore che li legava: |
Who is Amėlie? Is she Andrė’s sister? |
Ben ritrovata Madame Girodelle con un capitolo dalle forti sensazioni. Mi piace questa alternanza di pensieri dei vari protagonisti coinvolti nella storia. Ci fanno essere in completa empatia e provare a sentire ciò che provano nei vari momenti che prendi in considerazione. Oscar sta cercando di farsi forza, ha un compito da assolvere e che le è sorto nella mente, un qualcosa che prescinde ogni altra cosa, persino le sue precarie condizioni fisiche. E’ qualcosa che le viene da dentro e che deve trovare compimento. E infatti la ritroviamo, prima a dare un ultimo saluto, piangendo, sulla tomba del suo Andrè, e poco dopo a casa sua, non forse precipuamente per incontrare i suoi famigliari quanto per riappropriarsi di qualcosa che le appartiene, poiché la fa sentire, in qualche modo ancora vicina e collegata ad André. In quella casa sono cresciuti entrambi e ogni angolo conserva i ricordi che sono e saranno sempre solo loro. Prima a distanza e poi palesemente Girodelle veglia su di lei. Apprezzo moltissimo il comportamento di quest’uomo che è disposto ad un’attesa che potrebbe essere infinita, pur di stare vicino ad Oscar che, probabilmente, non riuscirà mai a superare lo scoglio della morte del suo amato e riuscire a guardare a lui in modo diverso da come lo ha sempre percepito. E lui non si impone, semplicemente le sta a fianco cercando di alleviare le sue sofferenze, e provandone a sua volta di personali e profonde poiché il suo immenso sentimento per lei non può venire ricambiato. Ma Girodelle è un uomo intelligente e comprende benissimo il momento particolarissimo che Oscar sta vivendo. Arrivati a Palazzo, l’incontro con i genitori è inevitabile e carico di sensazioni ed emozioni che, forse, tutti loro insieme, non hanno mai provato, per il rigido comportamento che si erano imposti. Ora la rigidità non ha più ragione di esistere. Oscar è viva e tanto basta. Un fortissimo dispiacere per la perdita di André, ma per ora è importante pensare ad Oscar. Il generale ha compreso qualcosa e Girodelle racconta cosa sia capitato da quando ha lasciato Palazzo Jarjayes e, in particolare, delle condizioni in cui versa Oscar, che tra tutti i dolori, non sa di avere perso il bambino che attendeva da André. Victor confida che si stanno recando in Inghilterra per curare la salute di Oscar e i genitori si accingeranno a raggiungerli per essere vicino a quella figlia così provata dal dolore e dalla malattia. Tutto è pronto per partire. Anche Alain fa parte di quella che è la scorta, insieme a Girodelle, che deve proteggere Oscar. Quest’ultima, mentre la nave salpa, osserva le onde del mare, avendo con sé una piccola parte di André: la sua sacca con una sua camicia, che ancora ne conserva il profumo, e il suo diario, sul quale scriveva le sue impressioni da sempre, nonché i brandelli della camicia che lui le aveva strappato nella sera in cui si era dichiarato con violenza a lei. Interessante l’idea del diario che potrebbe essere per Oscar croce e delizia. Il viaggio è cominciato e vedremo cosa riserverà. Ti aspetto e ti auguro buon proseguimento. |
You are right. Victor Girodelle is such a romantic character and the name of his horse is very well chosen. My favourite line from this chapter is from Victor’ s inner monologue : ,,Lo so, ti avevo promesso di non farlo, ma se ti capitasse qualcosa ne morirei”. |
Oscar ha fatto bene ad andare a Palazzo Jarjeays, donando ai suoi genitori il sollievo di saperla viva: tutti abbiamo desiderato quell'abbraccio col generale, credo. Girodel è stato stupendo! |
Ben ritrovata a te Madame Girodelle, con un altro capitolo che ci pone di fronte ai tentativi, di tutti coloro che sono vicini ad Oscar, per cercare di alleviare le sue pene e soprattutto di fare in modo che cominci a pensare a se stessa fisicamente. Lo scontro con Alain era inevitabile, lui non può vedere che lei non ha più alcuna capacità di reazione. André non avrebbe voluto che la sua amata si consumasse nel dolore e lui in una maniera decisamente poco urbana tenta di riportarla alla realtà. Quella realtà che lei vuole a tutti i costi dimenticare poiché in questa realtà si sente sola e incompleta ora che Andrè è morto. Anche il diverbio tra Girodelle e Alain è stato inevitabile: ognuno dei due uomini nutre dei forti sentimenti per la donna ed entrambi vogliono che si risvegli dal torpore in cui è caduta e nel quale vuole lasciarsi andare fino ad annullarsi completamente e raggiungere il suo Andrè. Ad Oscar non importa di niente e di nessuno, ma è ancora in grado di capire quanto le persone che le stanno intorno stiano facendo per lei. Persino la piccola Rosalie deve essere in qualche modo premiata perché così assiduamente tenta di farla mangiare e si prende cura di lei proprio come quando, a parti invertite, era stata lei ad essersi presa cura di quella ragazzina che voleva solo vendicare la morte di quella che pensava essere la sua vera madre. Anche Girodelle viene a sapere qualcosa in più di Rosalie e tramite le sue parole a conoscere qualcosa di Oscar, poiché, pur essendole vicino da molti anni, i loro rapporti si sono sempre mantenuti ad un livello di comandante con un suo sottoposto, senza alcuna confidenza o attimi per conoscersi più in profondità. Intanto il dottor Lassonne che ha visitato Oscar, dà il permesso per compiere il viaggio a Londra, riservandosi di proporre tutte le cautele possibili poiché la situazione di salute di Oscar è comunque grave. Chiede anche di essere tenuto al corrente di qualsiasi cosa dovesse accadere a quella che ha visto nascere e ha seguito nel corso della sua vita e che considera quasi una figlia. Intanto Oscar e Victor riescono a parlarsi e nel mentre quest’ultimo le dona una collanina che porta una pietra che ha il colore dei suoi occhi, dicendole con l’occasione che sarebbero partiti il giorno seguente. Oscar fa delle rimostranze poiché ha delle cose da sistemare e che vuole fare assolutamente da sola. Ancora Victor non riesce a scalfire la dura scorza di cui Oscar si è ammantata, ma il sentimento nei suoi confronti è talmente forte che è disposto ad attendere tutto il tempo che sarà necessario affinchè lei possa guardarlo con altri occhi, anche se forse dentro di lui sa bene che non potrà mai prendere il posto di André nel cuore di Oscar. Stai costruendo con pazienza dei possibili nuovi scenari nei quali far muovere i personaggi in maniera tale da poter dare ad ognuno di loro delle nuove opportunità. Chissà se il viaggio a Londra cambierà gli equilibri? Ti aspetto sempre curiosa. Un caro saluto e buone vacanze! |
Alain e Girodelle sono entrambi innamorati di Oscar, in modo diverso: Alain è più, diciamo, spiccio, e cerca di scuotere Oscar anche in modo brusco, come fa qui; Girodelle invece è assai più dolce e premuroso, ed ammetto di preferirlo; adesso che André non c'è più, lo vedrei bene assieme ad Oscar. |