Recensioni per
Una rosa nera e una rosa
di kiara 69
Ciao Kiara ed eccoti con un capitolo che mette quasi a confronto due madri e l’atteggiamento verso le loro figlie. Abbiamo un panorama della vita di corte con Madame Jarjayes, la quale si ritrova, per il suo posto nella società del tempo, a fare da dama di compagnia della regina, cercando per quanto possibile di vegliare sulla giovane donna, la quale, per il suo carattere, è facile preda di intrighi e malevoli pettegolezzi. Cerca in qualche modo di essere quella madre lontana che tenta di consigliarla al meglio. Ovviamente questa sua attività la tiene lontana da Oscar che vede non quanto vorrebbe, anche per il modo di vivere che le era stato imposto dal padre, ma probabilmente il mancamento dovuto a molteplici cause darà alle due donne la possibilità di riavvicinarsi e manifestarsi il reciproco affetto. Poi abbiamo Nicole, la quale sta vivendo gli ultimi suoi giorni, causa la malattia che l’ha colpita, con la percezione che si fa ogni giorno più forte e cosapevole di avere come unico cruccio quello di dover svelare a sua figlia, che ha il diritto di sapere, quali siano le sue effettive origini e, mettendo in atto questo tentativo, la ritrovano a vagare per la strada, mentre una carrozza, che viaggiava di gran carriera, la travolge causandone la conseguente morte, non prima che Rosalie sopraggiungesse, e le venisse da lei rivelato il nome della madre naturale, lasciando sconvolta doppiamente la ragazza, che comunque aveva scorto sulla carrozza una bella donna bionda con un abito blu. Facciamo anche la conoscenza di un giornalista che avrà parte attiva più avanti nel tempo allo scoppio della rivoluzione per le idee manifestate in quel frangente. Un altro passo è stato fatto, ora non resta che attendere i suoi sviluppi. |
Due momenti molto importanti per l'economia della storia.
Da una parte c'è madame Marguerite coinvolta suo malgrado nella diatriba tra Maria Antonietta e la du Barry, che la obbliga ad occuparsi della Delfina e dei suoi capricci piuttosto che recuperare il tempo perduto con Oscar.
Ma lo stress accumulato e la salute cagionevole la costringono forzosamente a casa.
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Ciao Kiara. Ti ringrazio molto per ringraziarmi nelle note finali. Mi ha fatto piacere leggere in questo capitolo riguardo Nicole dove, come ti avevo scritto commentando un tuo capitolo precedente, sarebbe stato interessante sapere di più riguardo la donna e il suo sentire. Sono sempre belli questi scambi e, se do qualche suggerimento, sempre nel massimo dell'umiltà e del rispetto degli altri. |
La povera Nicole ha tanti crucci. La figlia biologica è scomparsa a cercare fortuna, non sa che Rosalie l'ha trovata e ne ha ricavato botte e umiliazione. Ma Rosalie non si lamenta. Non sparla della sorella. Nicole, oltretutto, ha anche una salute cagionevole e un macigno sul cuore, per quanto riguarda le origini di Rosalie. Molto dolce questa madre che è dilaniata da tanti dubbi. Brava, a presto. |
Dolce, dolce Nicole che ama profondamente e indistintamente le proprie figlie, sia la biologica che quella adottata. Paradossalmente quella adottata le è più affezionata, mentre l'altra, guidata dall'arrivismo, sembra aver dimenticato la propria famiglia. Rosalie pare aver trovato un buon lavoro, ma come farà Nicole a rivelare la verità sulla sua nascita? Brava, mia cara. |
E' molto bella l'introspezione di Nicole Lamorlière. E' anche interessante questo tacito patto fra madre e figlia, in forza del quale, Rosalie tace per il disagio e la madre, accortasi che qualcosa non va, non fa domande. |
Rosalie si è rivelata migliore della vera figlia, anche se si deve anche capire Jeanne: spesse volte, la sofferenza rende cattivi. |
Il dolce affetto che Nicole prova per le sue figlie non fa differenze tra la figlia biologica e quella adottata, seppur quest'ultima sia più affettuosa della stessa Jeanne. Per Nicole sono due rose fiorite sullo stesso ramo. È ben consapevole che dovrà dirlo a Rosalie prima di morire ma è difficile. Adesso la piccola ha trovato un bel lavoro, ma il destino è in agguato... Complimenti. |
Ciao Kiara, |
Terribile l'episodio dell'uccisione del bimbo. Mi ricordo che mi rimase impresso come quello del suicidio di Charlotte. Tu hai approfondito il background, lo hai reso verosimile e drammatico. Tra tutti i presenti forse solo Oscar ha la possibilità e la volontà di dare una lezione al duca de Germain. Lei e Rosalie si riconoscono. Sentono di avere un destino in comune che le farà incontrare ancora. |
Ciao Kiara. Sono lieta che in questo capitolo abbia aggiunto, all'episodio che conosciamo, sfumature di tua fantasia, dove emerge purtroppo una realtà terribile in quel periodo, da tutti i punti di vista. La povertà, la deriva morale, l'illegalità e tanto altro. Non penso che il Duca avrebbe potuto compiere davvero un gesto simile, a differenza dell'anime, anche per la sua reputazione, ma purtroppo le ingiustizie erano sempre presenti. Ho letto con interesse il contesto familiare di Pierre che hai creato, amo quando si parla anche dei personaggi minori arricchendo di più la bellissima opera di Lady Oscar che amiamo. In quanto accaduto in questo capitolo non poteva che risaltare Oscar, così nobile d'animo. Bello il finale dove la donna incrocia gli occhi di Rosalie in un legame profondo, nel suo essere al momento non palpabile. Come scritto, la vita le avrebbe fatte incontrare di nuovo. Un caro saluto. |
Nell'anime questo drammatico momento si svolge in pochi istanti. Il duca si accorge di essere stato derubato finge di perdonare il bambino poi gli spara crudelmente alle spalle. Tu invece hai approfondito, ci hai raccontato un po' di Pierre e delle sue vicissitudini, comuni a molti bambini poveri di Parigi e di altre città europee dell'epoca. Mi è tornato in mente Oliver Twist, del quale ho visto una riduzione cinematografica ultimamente. Pierre non trova, in vita, chi si prenda cura di lui. Ma in Oscar trova chi ha la volontà di rendergli giustizia. Brava. |
Uno dei momenti più brutti dell'intera storia! Il sistema feudale guerresco era davvero disumano e fuori da ogni Grazia Divina! |
Ben ritrovata Kiara, con un capitolo che narra di un avvenimento che è sempre complicato da vedere e leggere, ma che ci porta alla società del tempo, dove i ricchi avevano diritti e “gli altri”, oltre ad avere poco o niente, non venivano talvolta nemmeno considerati come persone. Prima di narrarci la vicenda del piccolo Pierre, ho apprezzzato tu abbia dato una panoramica di quello che la popolazione e la Francia si aspettassero dal governo di due giovani sovrani, che si sperava avrebbero migliorato la qualità di vita della popolazione, speranza ben presto naufragata, in quanto i due regnanti non si stavano dimostrando all’altezza del compito assegnato loro. Troppo poco decisionale Luigi XVI e troppo frivola e distaccata dalla realtà della vita che si viveva al di fuori della corte Maria Antonietta. Chissà quanti episodi come quello che ha visto protagonista il piccolo Pierre ci saranno stati in quei momenti a Parigi, ma questa volta Oscar è presente all’intera vicenda e non può che rimanere basita di fronte alla completa indifferenza dimostrata dal Duca di Germaine verso un essere umano che aveva commesso uno sbaglio, ma che lui aveva perdonato e che subito dopo aveva disatteso macchiandosi di una colpa non dimenticabile e vigliacca. Oscar comincia a sentirsi sempre più costretta nei suoi abiti da nobile e non può accettare simili atteggiamenti, anche perché la sua è una mentalità aperta all’universalità della gente. Vicino a lei c’è sempre André che le rammenta la potenza di certi personaggi altolocati e quindi di dover fare attenzione, poiché sa bene che Oscar non si sarebbe tirata indietro nel volerla far pagare a quell’infame del duca, con il quale in passato già erano corsi alcuni screzi.Assistiamo così in questo frangente anche al primo incontro fra Oscar e Rosalie, che lascia sgomente entambe e che le avrebbe ricondotte presto sulla medesima strada. Un caro saluto e a risentirci presto! |
La morte del bambino è un episodio crudo della storia. Il Duca di Germain si diverte a giocare con lui al gatto col topo oppure era uno che cambiava idea ogni cinque secondi. Sta di fatto che fa fuoco sotto gli occhi inorriditi della folla e basiti di Oscar che, poi, lo sfiderà a duello. |