Recensioni per
La luce delle lanterne
di J Stark

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
28/11/22, ore 13:57
Cap. 21:

Non ti nascondo che aspettavo con impazienza di scoprire cosa fosse accaduto a Xavier (o meglio, come avesse fatto a ritrovarsi nel luogo e nel tempo in cui lo abbiamo visto noi) e la tua spiegazione è intrigante: fondamentalmente sappiamo solo alcune cose riguardo ai sentieri che si diramano dalla Coordinata, e fra queste che tutti i discendenti di Ymir sono legati fra di loro proprio tramite e in virtù di essa. Che questo legame permetta una sorta di trasmigrazione dell'anima è interessante, perché da un lato apre questa storia a una serie di possibilità, ma dall'altro fa sorgere spontanea una riflessione: se Carol è riuscita a passare “dall'altra parte”, ha forse a sua volta un legame con Paradis e il suo popolo?
In Xavier nasce in primis la curiosità nei confronti di quegli “altri” con cui ha improvvisamente a che fare (fa sorridere la sua amicizia con Sadis); ma questo è inevitabile, considerato il suo carattere e la sua natura di ricercatore. Che poi nell'opera originale i suoi studi e tutta la sua vita siano improntati sì alla conoscenza, ma per un fine egoistico e autodistruttivo fa parte del suo dramma ed è ben reso da Isayama, mentre qui il percorso sembra, almeno per ora, cambiare almeno in parte direzione: i sentieri gli offrono la possibilità di vedere dall'altra parte (metaforica e no) e, se anche non riuscirà a cambiare le cose (passando simbolicamente il testimone a Carol, viene da pensare), prende coscienza che c'è qualcosa di “più grande” della tragedia del singolo, la sua e quella di tutti i personaggi che si muovono su questo sfondo; e questo in realtà è molto in linea con Isayama, perché non dimentichiamo che lui per primo, nella sua opera, ha sempre sottolineato (che poi uno lo volesse vedere o no) che, al di là della tragedia che si consuma in primo piano, permane la speranza.
Poi nel caso del tuo Xavier una componente “egoistica”, presente nel manga, permane, perché in fondo trova rifugio in Elyn, pur sapendo che la sua sorte è segnata fin dal principio, perché in quel momento vede in lei una fuga dal dolore che si è abbattuto sull'altra sua vita destinato, come sappiamo, a segnarlo per sempre (piccola parentesi: mi è venuto da ridere quando Elyn chiede a Tom se vedrà mai il suo vero aspetto e lui ribatte che non gli piacerebbe: tutto quello che vuoi ma, diciamolo, Xavier non era propriamente un tronco d'uomo).
Tuttavia, era inevitabile un momento di rottura anche in questa seconda di vita di Xavier, per farlo arrivare al punto nel quale noi lo troviamo: la spedizione fuori dalle Mura non è solo un tornare alla realtà tragica e (apparentemente) senza scampo che è quella nella quale sia Paradis che Marley vivono, ma è anche il momento nel quale Xavier ricorda tutta questa tragicità e la rabbia verso il governo che ha mandato in quell'isola i suoi connazionali trasformati in Giganti.
E' un capitolo molto tragico ma molto ben fatto, necessario per farci comprendere come fa Xavier ad arrivare dove lo abbiamo trovato (anche se presumo che ci sarà almeno un altro capitolo nel quale concludi la sua storia) e, soprattutto, ponendolo come una sorta di filo conduttore fra Marley, Paradis e il mondo di Carol, rendendolo potenzialmente il deus ex machina degli eventi che seguiranno il ritorno della ragazza nella sua realtà; le scena di combattimento sono molto ben fatte e, tra l'altro, in questo momento stai facendo prendere alla storia una piega che mi incuriosisce molto.

Nuovo recensore
03/09/22, ore 19:14
Cap. 20:

Che bello rileggerti!
devo dirti in tutta onestà che aspettavo da tempo questo aggiornamento e temevo non saresti tornata, ma per fortuna non è stato così e quando ho visto che la tua storia è balzata di parecchie posizioni tra le mie seguite ho fatto un saltello di gioia sulla sedia della mia aula studio!
sei tornata ad aggiornare anche in grande stile, tra i due colpi di scena finali non so quale sia quello che m'incuriosisce maggiormente, di certo sono impaziente di sentire la storia di Xaver. La scena "nell'aldilà" i Erwin mi è piaciuta moltissimo, è molto nello stile di Isayama, ci tenevo a dirtelo.
come sempre apprezzo molto il tuo modo di scrivere, è molto coinvolgente e pulito, non vedo l'ora di rileggerti presto!
continua così! a presto (ci conto!).

Recensore Junior
30/08/22, ore 16:47
Cap. 20:

Che bello, finalmente un nuovo capitolo!
Beh, non si poteva proseguire in questa storia senza citare il padre di Erwin e, soprattutto, il momento che si rivelerà così importante (e fatale) per la vita del professore e di suo figlio; anche se ci siamo ormai lasciati alle spalle la riconquista di Shiganshina e la carica suicida guidata dal Comandante, il rimando a quell'episodio del suo passato è fondamentale e si colloca in maniera logica all'interno del capitolo (poi io personalmente adoro, in libri, film ecc l'alternanza di flashback e flashforward, per cui sono di parte).
Mi è piaciuto il fatto che l'Erwin bambino, nella tua narrazione, si senta frenato dalle raccomandazioni del padre, provi un senso quasi di fastidio nei suoi confronti perché si sente limitato dal genitore, come se questi volesse mettere un freno alla sua ricerca della conoscenza… noi sappiamo che in realtà lui parla a ragion veduta, ma in quel momento il bambino non può saperlo, e la sua reazione è perfettamente comprensibile.

Questo breve flashback si riallaccerà quasi alla fine del capitolo, quando il Comandante rivede finalmente il padre (allucinazione pre-mortem, aldilà o qualunque cosa essa sia non importa, è comunque commuovente) e intanto si ricollega alla parentesi di Hange, Levi ed Erwin nella locanda; tre caratteri completamente diversi ma strettamente uniti, in una combinazione quasi invincibile e capace di cavarsela in ogni situazione… fino a quel momento. Mi è piaciuto che Levi provi questa sensazione di “ghiaccio allo stomaco”, come se a livello inconscio quasi fosse in grado di percepire quanto avverrà da lì a pochi mesi: non tanto la riconquista di Shiganshina e la verità di Grisha Jaeger quanto la fine di quel terzetto, ormai diventato per lui una famiglia.
Ci sono persone che spesso dicono ”Ah, avessi saputo prima che...” “Ah, se me l'avessero detto”; non possiamo sapere se anche Levi, di fronte alla scelta fra Erwin e Armin, abbia pensato una cosa simile, ma la sensazione senza nome che prova in quel momento, vagamente profetica, a noi che conosciamo lo sviluppo degli eventi provoca una vaga malinconia.

Allora, qui devo specificare una cosa: la parte di Carol subito dopo il flash back, per quanto breve, è la mia preferita all'interno del capitolo. Perché è speculare a quanto visto sopra: Levi non sa ancora, e quindi non potrà sapere cosa sarà costretto a fare, Carol sa e avrebbe voluto riuscire a far andare diversamente le cose, ma non ci riesce.
E' una scena estremamente drammatica, perché la ragazza ha sempre portato con sé la consapevolezza degli eventi, della loro tragica evoluzione, e se fino a quel momento il suo fallimento nel cambiare il destino era stato, da un certo punto di vista, un concetto astratto nella sua testa ora, di fronte a tutti quei cadaveri, quella consapevolezza diventa concreta, reale, terribile da sopportare.
Tra l'altro mi è piaciuto l'alternanza sempre più veloce degli eventi che si verificano quasi in contemporanea: Carol, Armin, Levi, Hange. Quattro momenti che si snodano contemporaneamente e strettamente legati fra di loro, e il ritmo della narrazione aumenta per farci passare da una scena all'altra (ah, e ho apprezzato la parentesi di Hange quando si rende conto che Moblit è morto sacrificandosi per lei. In quell'episodio\capitolo di SNK l'attenzione viene inevitabilmente attirata dal dramma di Levi e sulla sua scelta, e la morte di Moblit passa in secondo piano; purtroppo, perché in realtà era un bel personaggio e la sua assenza nell'arco di Marley, a mio parere, ha contribuito al percorso che segue il personaggio di Hange).

L'arrivo a sorpresa di Galliard non me lo sarei aspettato, anche se forse uno avrebbe dovuto subodorare qualcosa da quella breve parentesi che ci avevi mostrato in precedenza, in cui Pokko si appresta a ereditare il Mascella; il fatto che l'avessi inserito avrebbe dovuto farmi accendere una lampadina nel cervello ma meglio così, almeno mi sono goduta l'effetto sorpresa.
Tra l'altro a questi punti gli eventi hanno preso una piega che onestamente non avrei immaginato, e ora mi sto sforzando di immaginare\indovinare come potranno evolversi da questo momento in avanti, perché la cosa mi incuriosisce molto; sopratutto se pensiamo che, mentre a Paradis le cose, per quanto leggermente diverse, stanno proseguendo e sembrano destinate a proseguire, nel mondo reale intanto SNK sembra essere scomparso, come se non fosse mai esistito…
... Stavo per scrivere altro quando ho finito il capitolo e sono rimasta tipo 30 secondi immobile senza sapere come concludere la frase perché ho letto la vera identità del sig. Eldar; okay, ora devi assolutamente andare avanti e non c'è blocco dello scrittore che tenga, sono stata chiara? Mi raccomando!
Capitolo bellissimo come al solito, alla prossima!

Recensore Junior
22/04/22, ore 12:45
Cap. 19:

Ciao e bentornata! Intanto non preoccuparti per la lunghezza del capitolo, perché va benissimo, e neppure di un'eventuale pesantezza: ho trovato la lettura scorrevole e piacevole (come sempre).

Mi è piaciuto l'inizio ambientato a Marley: per quanto breve, è una parentesi che “ci presenta” la popolazione al di là del mare, la controparte dei nostri protagonisti. Mi è piaciuta l'idea di inserire, come pezzo, proprio quello della trasformazione di Pokko: mi dispiace per Ymir, come mi è sempre dispiaciuto, ma è uno spaccato che ci da una buona percezione della mentalità marleyana e della loro organizzazione militare.

Ma veniamo alla parte veramente drammatica. Quello che Carol fa a Erwin è un regalo, un regalo d'addio che solleva un po' lo spirito. In fondo è quello che tutti noi avremmo voluto: mostrare al Comandante la verità sul loro mondo, invece che vederlo morire nell'ignoranza (alt, io qui non critico la scelta di Isayama, tutt'altro: la morte di Erwin così come è resa va benissimo in tutta la sua drammaticità, ma è ovvio che col cuore in mano avrei voluto che scoprisse la verità).

E mi è piaciuta la reazione di Erwin, la risata, la tetra disperazione. In fondo è un pensiero inevitabile: perché andare a morire, mandare a morire, se quello è solo l'inizio di un percorso di guerra e sofferenza? Chiunque lo penserebbe, in quella circostanza. Possiamo dire che la risposta di Carol ispira il discorso che il Comandante farà ai suoi uomini da lì a poco, il monologo che penso sia fra i più famosi e ricordati dai fan di SNK, e che ha commosso un po' tutti (compresa me, ma io di solito attacco a frignare alla battuta “Tu riesci a vederli, Levi?” quindi non faccio testo); diciamo che Carol fornisce a Erwin il senso della sua morte e di quella dei suoi soldati, all'insegna della speranza per il domani (tema, quello della speranza, che spesso ricorre in SNK, anche se in maniera velata).

<< Ma non posso ignorare che Levi avesse bisogno di qualcuno che lo aiutasse a vedere un po’ di luce in questo mondo, da tempo io non ero più capace di assolvere a tale compito. >>
Allora, qui si aprirebbe un discorso un po' lungo ma non penso sia il caso, quindi mi limiterò a dire che, al di là di Eruri, non Eruri, personaggioxOC ecc ecc, è una frase molto delicata, concisa ed efficace.
Parliamo di un rapporto, quello fra Levi e Erwin, estremamente particolare, alterato, se così si può dire, dall'ackerbond, cosa che spinge molti a interpretarli più come una coppia che come due amici (io ho una mia personalissima opinione ma non mi sbilancio), e Isayama da parte sua in realtà non ha mai fatto chiarezza (ma neppure sull'ackerbond in sé, se andiamo a vedere); secondo me hai reso bene il loro rapporto e la sua inevitabile conclusione, specie più avanti nel capitolo, proprio nel momento in cui Levi, ascoltando il Comandante, vede in una nuova prospettiva sé stesso, chi lo circonda e le sue potenzialità, “innalzandole” a qualcosa di più, dando loro un senso.

A parte che mi è piaciuta l'espressione << le vicissitudini della propria vita, intrise di dolore e violenza, potessero essere convertite in una furia che, contrariamente a ciò che gli aveva insegnato Kenny, ardesse per generare invece che distruggere >>, il tema del significato (che Erwin cita quando incita i soldati alla carica suicida) qui viene applicato anche a Levi, in una sua personalissima accezione. Tra l'altro mi è piaciuta l'idea che quello sia il momento in cui il Capitano recide il legame con il Comandante, intendendo qui non tanto una separazione\rottura, bensì il tempo in cui può (e deve) decidere da sé, assumendo quasi una sua “personale indipendenza”, se vogliamo dire così, perché è esattamente la stessa cosa che ho pensato io quando ho letto\visto la storia, e quindi condivido appieno.

Ci hai fatto un po' aspettare per questo capitolo ma ne è valsa la pena: mi è piaciuto molto e ora sono curiosa di leggere il finale!

Recensore Junior
19/01/22, ore 13:49
Cap. 18:

Doverosa premessa: in questo capitolo si affrontano i momenti del manga\anime che più di tutti rappresentano per me una sfida emotiva. Essendo di lacrima facile, devo ammettere che piango da “tu riesci a vederli, Levi?” sino all'arrivo alla cantina; puoi quindi immaginare che, un po' come tutti, credo, la possibilità di non far morire Erwin nell'ignoranza mi consola in finale del capitolo. Il fatto che il Comandante cada senza mai scoprire la verità sul loro mondo è straziante e, anche se è la chiave di volta di tutta la drammaticità della scena e del suo personaggio, l'idea che in questa visione alternativa Carol decida di raccontargli la verità mi fa tirare un sospiro di sollievo.
Ma c'è un altro punto, a mio parere, che aggiunge dramma a questo capitolo: il fatto che ci sono eventi che, purtroppo, non possiamo evitare. Quando uno comincia a leggere questa storia, venendo proposto l'arrivo di un personaggio che sa come andranno le cose, viene istintivo pensare, sperare anzi, che gli eventi potranno essere cambiati, ovviamente in meglio… ma non sempre è possibile. Questo è un punto che mi ha colpita, o meglio, che ha colpito la mia immaginazione, poi ovviamente non posso sapere se volevi dare un'idea diversa o è qualcosa a cui non hai pensato, però mi faceva piacere offrirti il mio punto di vista.
Mi fa sorridere la scena con Levi, oltre alla questione robot\automa, perché siamo in diverse, al momento, a scrivere una fanfiction su SNK in cui il Capitano deve agire in circostanze mai presentate da Isayama nell'opera originale e siamo tutte sulla falsariga: “Ok, dobbiamo far parlare quest'uomo ma non possiamo stravolgere il personaggio o farlo sembrare un cretino ma non l'abbiamo mai sentito parlare di sentimenti, anzi, non l'abbiamo mai sentito pronunciare più di due frasi di fila, e quindi dobbiamo inventare ma come cavolo facciamo” ma perché è vero, Levi è un personaggio particolarissimo di suo, figuriamoci a farlo agire in determinati momenti! Comunque personalmente ho apprezzato come l'hai fatto reagire, considerata l'urgenza della situazione, e non l'hai fatto scadere in un eccessivo romanticismo pur facendo capire che tiene a Carol.
Ultima cosa: mi è piaciuto il monologo sull'amore, perché sono pensieri che condivido (per inciso, se prima o poi leggerai qualcosa di simile anche nella mia storia non è plagio, ma è una riflessione che avevo già fatto e che ho sempre avuto intenzione di inserire… diciamo che siamo sulla stessa lunghezza d'onda!). Amore non è soltanto il sentimento che lega una coppia, non è solo l'affetto di un genitore per un figlio, è anche amore per la vita, per il prossimo, per la natura, per la conoscenza e tante altre cose, è un motore inarrestabile che ci guida e di da forza. E' stata una riflessione che mi è piaciuta molto e, anche se magari può suonare strano, è in linea con la filosofia di fondo di SNK; qui c'è un leggero spoiler

Se ci pensi, l'amore è stato il motore degli eventi a partire da due millenni prima, ed è l'amore (o la rinuncia ad esso, o la libertà che ne deriva, scegli tu) la chiave di volta che permette la conclusione degli eventi.

Ok, fine spoiler; per il resto la storia mi piace e mi diverte leggerla perché, come ti avevo scritto una volta, il tema della protagonista che finisce catapultata in un altro mondo mi ricorda gli anime che vedevo da bambina e mi fa piacere seguire, ancora una volta, una storia simile. Alla prossima!

Nuovo recensore
12/01/22, ore 10:57
Cap. 17:

Ciao!
Ho appena finito di leggere la tua storia e devo dire che mi ha presa e non poco!
Mi piace l’idea alla “Outlander” e soprattutto il fatto che gli eventi potranno molto probabilmente cambiare…
Spero di leggere presto un nuovo capitolo, sono molto curiosa di scoprire l’identità del proprietario del diario, anche se ho come l’impressione che anche lui sia un viaggiatore “interdimensionale” come lei, aspetto il prossimo capitolo!

Recensore Junior
28/09/21, ore 00:22
Cap. 4:

Ciao! Era da tantissimo tempo che non leggevo una fanfic in cui la protagonista si ritrova catapultata dal suo mondo a quello in cui si ambienta la storia (mi ricordo che andava "di moda" un po' di anni fa e pensavo di essere una dei pochi a ricordarselo, eheh), e scovarne improvvisamente una mi ha stupita; ho letto questi primi capitoli e nelle prossime settimane andrò avanti, anche perché mi incuriosisce come farai evolvere gli eventi o meglio, come Carol cercherà di alterarli per ottenere una conclusione alternativa. Per quanto riguarda la parte stretegica non ti sei dilungata, era una spiegazione necessaria e l'hai descritta bene.
Alla prossima!

Nuovo recensore
21/06/21, ore 23:55
Cap. 3:

Ciao! Mi piace molto l'idea di questa storia, povera Carol... sono curiosissima di sapere se e come riuscirà a cambiare le cose, ma soprattutto...spero torni dal gatto Gimli, mi sta già simpatico! Me lo immagino rosso e tutto spelacchiato 😂
Comunque cercherò di rispondere a quasi tutti i capitoli perché non è possibile che questa storia abbia così poche recensioni, stavo per farmela sfuggire! A prestoooo

Nuovo recensore
21/06/21, ore 23:37
Cap. 1:

Signore degli Anelli più L'attacco dei giganti? Questa storia già promette bene :D sono felicissima di aver trovato qualcun altro con i miei gusti ahaha grandeee leggerò molto volentieri ;)

Recensore Veterano
07/06/21, ore 00:23
Cap. 10:

Sono sempre più incuriosita da questa storia!! Chi sarà mai questa E? G potrebbe essere Galliard???  Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo 😍😍😍


 

Recensore Veterano
30/05/21, ore 17:37
Cap. 9:

Mi piace molto questo approfontimento su Carol, ci permette di capirla meglio. Rinnovo i miei complimenti per la scrittura, alla prossima :D

Recensore Veterano
20/05/21, ore 18:01
Cap. 8:

Come è possibile che questa storia non abbia recensioni?! Io la trovo stupenda! Mi ha sempre affascinato l'idea di qualcuno del nostro mondo che di punto in bianco si ritrova a fare i conti con Paradis, ma per ora avevo trovato solo storie sgrammaticate e per niente credibili.
La tua invece è ben caratterizzata e Carol è un personaggio fatto molto bene, anche il rapporto con Levi è verosimile.
(Per non parlare di Hanji ed Erwin che non fanno i pazzi cupido urlanti come sono soliti descriverli).
Mi piace davvero molto e sono curiosissima di vedere come andrai avanti.
Al prossimo capitolo,
Elena

Nuovo recensore
16/04/21, ore 22:35
Cap. 4:

Questa storia è scritta divinamente! La trama mi piace tantissimo e mi piace che lei sappia tutta la trama del manga. Veramente bellissimo! Non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli!complimenti! ❤❤❤❤