Recensioni per
Petrichor
di Ahiryn

Questa storia ha ottenuto 104 recensioni.
Positive : 104
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
10/06/21, ore 00:54
Cap. 6:

Inizio col dire che mi pento di non aver iniziato la storia con qualche giorno di anticipo per leggere il capitolo non spezzato. Ti dirò che i capitoli lunghi non mi disturbano per niente, non quando la trama è così interessante e la scrittura così coinvolgente. Anzi, saziano una fame che neanche si crede di avere alle volte.
A parte questo, ne leggo davvero poche di storie originali qui su Efp, ma posso dire che leggerei volentieri una storia del genere vedendola in libreria. Il fantasy è un genere che adoro, che ho sempre adorato e di cui scrivo a mia volta, perciò trovare una storia di questo genere anche qui mi ha decisamente stuzzicato. Per di più scritta da te, il che la rende ancora più appetibile.
Ancora c'è molto da spiegare, ma sei riuscita a farmi entrare nel tuo universo senza molto sforzo e a incuriosirmi oltre ogni modo. Per di più i personaggi sono ben definiti e fedeli a sé stessi, persino nella loro gioventù, di cui ancora si è visto poco e niente. Kieran non è così tutto d'un pezzo e innocente come sembra e qualcosa mi dice che presto scoprirà per quale valida ragione Silas ha deciso di tradire il Ferro e tutta la società. E forse la troverà anche convincente. Anche perché questa società puzza a me probabilmente quanto puzza a lui. Ma queste sono mie supposizioni. Il viaggio si prospetta lungo e le macchinazioni saranno sicuramente altrettante. Perciò non vedo l'ora di snocciolare una per una.
Questo per dire che stai facendo un ottimo lavoro e che non vedo l'ora di leggere il seguito, appunto.
Sulla scrittura a volte secondo me ci sarebbe qualcosa da rifinire, soprattutto per quanto riguarda i tempi verbali, ma magari è solo una mia preferenza o una mia percezione. So solo che ogni tanto mi piacerebbe riscrivere certe frasi con un tempo verbale o una parola diversa per renderle perfette. Anche perché credo proprio che un certo livello di perfezione sia raggiungibile con uno stile del genere.
Aspetto trepidante il proseguo di questo viaggio alla ricerca della verità da parte di Kieran e Silas e ti auguro di non perdere l'ispirazione mai, perché è una storia che vale la pena. L'ho detto troppe volte? Vabbè.
A presto,
Parselmouth

Recensore Junior
03/06/21, ore 22:11
Cap. 1:

Mentre vagavo nella disperazione pre esami decido di andare a vedere tra “autori preferiti” se qualcuno avesse scritto recentemente e poof, eccoti!
Non sai quanto mi sei mancata! Ho mangiato e riletto tutte le tue storie! Adoro il tuo stile da morire e sono felicissima che tu sia tornata! Davvero.
Mi eri mancata molto e non vedo l’ora di leggere questa tua nuova storia (tra l’altro inedita quindi complimenti in anticipo, sono molto curiosa).
So che probabilmente odierai sta domanda, ma volevo sapere (ne ho bisogno ahahaha) se pneuma la riprenderai in mano un giorno? Perché l’ho amata e vorrei sapere se prepararmi per il funerale o se semplicemente devo pazientare
Comunque ben tornata…col botto <3

Nuovo recensore
02/06/21, ore 23:56

Ciao! Questo capitolo mi è piaciuto tantissimo, non vedevo l'ora dei flashback per scoprire sia come è iniziata la relazione tra Kieran e Silas, sia per avere maggiori dettagli per la costruzione delle loro personalità. Ovviamente da adolescenti appaiono diversi e più insicuri, meno formati come individui, però io ho riscontrato comunque coerenza e continuità con le loro personalità da adulti. Si intravede anche il loro punto di contatto come ragazzi molto soli, che si sono sentiti e in un certo senso sono effettivamente diversi dagli altri, seppur siano cresciuti in contesti opposti. Inizio ad empatizzare anche con Kieran, che non mi sembra un personaggio eroico in senso canonico, quanto piuttosto una persona che lotta per sopravvivere con un certo cinismo e che non si aspetta di poter essere trattato davvero con riguardo dalle persone esterne alla sua famiglia. Silas, Discendente-trofeo, mi fa un sacco tenerezza così represso. Non vedo l'ora di leggere il seguito. Un abbraccio, a presto.

Recensore Master
01/06/21, ore 15:39
Cap. 4:

Ciao ^^
Mi è molto piaciuto questo capitolo che si pone in netta contrapposizione per il precedente. Infatti, mentre l'evasione di Silas è stata caratterizzata da un clima teso, frenetico, palpitante, questo capitolo risulta essere più disteso, più riflessivo e introspettivo, donandoci di nuovo un meraviglioso insight sui due protagonisti, che sono arrivati a un punto di svolta della faccenda: ora non si torna indietro. Mettere piede in quella stazione prima e su quel treno poi significa lasciarsi tutto alle spalle, intraprendere un nuovo viaggio colmo d'incognite e di pericoli.
Per Silas e Kieran è il momento decisivo, quello in cui ogni dubbio e tentennamento viene lasciato indietro. I due non si fidano ancora l'uno dell'altro: Kieran agisce meticolosamente, dopo il brutto tiro che Silas gli ha giocato nel suo appartamento, quando ha provato a ucciderlo con il suo coltello ornamentale. Non abbassa più la guardia, e prende tutte le precauzioni del caso: lega Silas mentre si recano alla stazione, nonostante per lui sarebbe estremamente controproducente provare a scappare in quel momento e in quelle condizioni. Ma meglio prevenire che curare. lo lega quando va a dormire, perché, nonostante i suoi sensi sempre svegli e attenti, di nuovo non si fida abbastanza di Silas da lasciarlo slegato mentre lui è più vulnerabile. D'altra parte, anche Silas non si fida affatto di Kieran, è reticente nei suoi confronti, distante, infatti continua a tenere su quella sua maschera di sufficienza e a schernire Kieran con le sue battutine e frecciatine: lo colpisce dove sa che è più debole, nel modo che sa farlo innervosire, per fargli abbassare la guardia, per portarlo all'esasperazione e fargli commettere un qualunque errore, per ferirlo.
La situazione è tesa tra loro due, sono nemici che hanno passato molti anni a darsi la caccia, a tentare di odiarsi, eppure. Eppure, di nuovo, sotto la superficie aleggia qualcosa, in entrambi, tra le righe della narrazione, tra le parole che descrivono il loro rapporto. Innanzitutto, è interessante notare l'attenzione di Kieran nei confronti di Silas, che non è solo un'attenzione finalizzata al controllo, ma si trasforma anche in premura, quando lui si accorge che Silas sta male a causa del ferro di cui la stazione è pregna. Ed è qui, primariamente, che s'intravede l'affetto che, suo malgrado, Kieran prova ancora nei confronti di Silas: se sei attento solamente a che il prigioniero non fugga, non t'interessa poi tanto del suo malessere fisico, anzi, più è debole, più è semplice per te tenerlo sotto controllo. Invece, Kieran è preoccupato per Silas, e la sua preoccupazione non è mai legata a se stesso. Non pensa mai "se sta male lui, sto male anch'io": semplicemente, si preoccupa che Silas stia bene in quanto Silas. Lo stesso atteggiamento si può leggere anche quando esorta Silas a mangiare, quando gli ordina del cibo per permettergli di riprendersi. Certo, ha bisogno che Silas sia nel pieno delle sue forze, quando arriveranno nelle Terre Spezzate e dovranno affrontare un viaggio difficile, che per Kieran pare rivelarsi più arduo che per Silas, dato il suo essere un umano, ma anche qui, Kieran non fa che dispiacersi per come Silas sia stato ridotto e per le condizioni penose in cui verte.
Inoltre, abbiamo un momento importantissimo in questo capitolo, ovvero quando Kieran dice a Silas: "Non mi ha mai dato piacere, ha sempre solo reso più miserevole anche me." In questa frase, Kieran dice tanto in così poche parole. Non solo rivela una sua debolezza, ovvero quella di non riuscire a mentire a Silas, lui che delle menzogne - prima di tutto rivolte a se stesso - ha fatto praticamente uno stile di vita, ma rigurgita anche fuori tutto il dolore che ha provato per la scelta compiuta da Silas. Rivela quanto sia stato ferito, quanto abbia sofferto, più che quanto lo odi. Perché l'odio è di nuovo solo la superficie, solo la maschera, ma sotto ci sono sofferenza, delusione e tristezza. Una frase carica di tante cose, che ha il potere di ammutolire persino Silas. Forse perché, in fin dei conti, non era questo ciò che lui voleva. Non per Kieran, almeno.
Molto intenso anche il momento del risveglio di Silas, quando il mago si volta a guardare Kieran che dorme e nota che lui non si sveglia nemmeno quando il treno sussulta, riportandogli alla memoria il ricordo dei loro giorni in Accademia e di come nemmeno nelle occasioni in cui Silas pensava di ucciderlo, coltello alla mano, si fosse mai svegliato, a denotare come Kieran abbia sempre visto oltre la maschera di Silas, come lo abbia conosciuto davvero e come anche tutt'ora continui a vederlo per ciò che è e non per quello che finge di essere.
Il capitolo è costellato da echi di ricordi che tornano alla mente di entrambi, continuando a tormentarli, a ricordare loro un passato che vogliono solo dimenticare. In particolare, è stato molto incisivo il ricordo dell'Iniziazione di Silas, la sua amarezza nel constatare come la sua mente, nei sogni, gli ricordi delle risate e dei momenti belli, quando invece la realtà è sempre stata molto più cruda e violenta (queste fate sono proprio tutt'altro che amichevoli e gentili, insomma XD). Sicuramente ci sono stati dei momenti felici per lui, sicuramente i più intensi con Kieran, ma Silas, da sveglio, non ricorda che l'orrore e, forse, questo è parte del motivo per cui, alla fine, abbia indeciso d'intraprendere una strada tanto turpe.
Le sue macchinazioni finali su come fregare Kieran e cercare di consegnarlo alla Legione lasciano presagire un viaggio tutt'altro che tranquillo, ancor meno di quanto si sarebbe potuto immaginare. Silas e Kieran avranno davanti giorni difficili, per molti motivi, e io non vedo l'ora di leggere come proseguirà il loro viaggio.
Complimenti e alla prossima :)

Recensore Master
31/05/21, ore 17:26
Cap. 3:

Con un ritardo mostruoso, riesco finalmente a commentare questo capitolo che ho letto praticamente il giorno in cui l'hai pubblicato XD
Dunque, un capitolo ricco, ricchissimo di adrenalina ed emozioni. Sullo sfondo, continua a venire sapientemente tratteggiato il rapporto tra Silas e Kieran, sempre giocato sull'eco di ciò che è stato e su ciò che sono diventati. Il loro stare l'uno di fronte all'altro nel momento presente, il loro modo di rapportarsi, è frutto di questi sette anni che li hanno separati, sette anni in cui sono cresciuti l'uno lontano dall'altro, lontano dalle rispettive influenze, in due ambienti totalmente diversi: Silas è cresciuto con i ribelli, ha costellato il suo curriculum d'illegalità, ha macchiato la sua reputazione, ha disatteso tutte le aspettative. Un percorso che è, in sostanza, agli antipodi rispetto a quello percorso da Kieran: partito dai bassifondi, anonimo, impaurito, timido, ha scalato i ranghi, è diventato l'elitè dell'elitè, fino a essere chiamato Campione, creando aspettative dove prima non ce n'erano. Sette anni, dunque, che hanno profondamente e totalmente cambiato ciò che erano, come avevano imparato a conoscersi l'un l'altro, eppure è interessante notare come, in qualche modo, il tempo sembri non essere mai passato, per loro, quando si ritrovano a interagire quasi con naturalezza, quando ricordi indesiderati tornano a bussare alla porta di entrambi. È molto interessante vedere come siano cambiati, come lo riconoscano in se stessi e nell'altro, senza però essere cambiati davvero nei cardini del loro interagire. C'è un legame che è sopravvissuto al tempo e a tutto ciò che è accaduto, un legame che striscia sotto la superficie, che c'è, anche se nessuno dei due se ne rende ancora conto, o non vuole farlo.
Intorno a ciò, si dipana quella che è una fuga molto ben congeniata, segnata dalla tensione e dall'incertezza. È soprattutto la naturale agitazione di Kieran a farla da padrona: mentre per Silas compiere azioni illegali è diventata la normalità, per Kieran rappresenta un'anomalia che è sempre andata contro ciò che lui si è sempre raccontato di essere. Sta lasciando una strada sicura, segnata dall'obbedienza, ma certamente privilegiata, distruggendo tutto ciò che ha faticosamente creato, mandando all'aria tutti i suoi sforzi, e questo non può che creargli ansia, un'ansia soffocata dalla rigidità militaresca a cui si è ormai abituato, da un autocontrollo che ha imparata ad avere. Di nuovo, emerge un personaggio tormentato, fatto di chiaroscuri, sempre in cerca di se stesso, di qualcosa da fare forse per non pensare a che cos'è davvero, a cosa è diventato e a cosa vorrebbe essere. Ha fatto domanda per Lockwood, il che a quanto pare corrisponde al suicidio: in questo, mi ha un po' ricordato Gatsu, con il suo bisogno di combattere sempre per sentirsi vivo. Anche se questo dovesse significare morire. La sua continua tensione, che serpeggia per tutto il capitolo, lo ha reso molto umano, reale, permettendo al lettore di sentirsi vicino a lui e alla sua fragilità, di temere con lui le conseguenze delle sue azioni.
Inutile dire che alla curiosità di conoscere di più del passato di Kieran e, soprattutto, di suo fratello (quel ricordo appena accennato, di William che si inginocchia per guardare Kieran, in fabbrica, fa nascere molti quesiti e molte ipotesi), si aggiunge anche la curiosità circa il gessetto di cui è in possesso Kieran. Un artefatto molto potente, che lui asserisce essergli stato regalato, ma che appartiene alla Tela e che è capace di dare vita a magie molto potenti. La sua origine misteriosa mi ha molto incuriosita e sei stata molto brava a dosare quali informazioni dare e quali invece tenere per il futuro.
In tutto questo, abbiamo un profondo momento anche da parte di Silas che, in solitudine, legato e finalmente libero di poter abbandonare la sua maschera, ci mostra il suo lato umano attraverso i suoi ricordi della Legione, un'organizzazione che, fin'ora, abbiamo guardato solamente attraverso gli occhi del Ferro e di Kieran. Qui, grazie al punto di vista di Silas, ce ne viene data una diversa prospettiva, più interna e intima, che ci permette di scoprire come dinamiche quali il cameratismo e l'amicizia siano presenti anche tra questi ribelli e come Silas si sia affezionato a loro, sentendosi quasi a casa e provandone una melanconica nostalgia.
Anche in questo, continua a essere non dissimile da Kieran: c'è amarezza in entrambi, amarezza per il loro passato, per ciò che gli altri si aspettano che siano e per ciò che hanno perso e stanno perdendo. Il loro non è solo un viaggio alla ricerca di una soluzione per il Legame che li unisce indissolubilmente, ma è prima di tutto un viaggio alla scoperta e alla riscoperta di se stessi, della loro essenza nascosta dietro le maschere che indossano ogni giorno e che pure, a occhi attenti, non riescono a nascondere del tutto.
Il capitolo si conclude con un Kieran che mente a coloro che, più di tutti, hanno fiducia in lui. È di questa fiducia che Kieran si approfitta. Per un attimo, ho temuto che il suo castello di bugie crollasse e che Hamilton e Bervana iniziassero a spettare di lui, o che le cose non si svolgessero come Kieran aveva preventivato. Fortunatamente per lui, un insperato aiuto è arrivato proprio da Bervana stessa, che ha sostenuto la sua causa inconsapevolmente.
Complimenti per questo capitolo intenso e ricchissimo di emozioni e di spunti per riflettere sui personaggi e sulla loro complessità. Passerò presto a recensire anche l'altro capitolo (già letto e apprezzato).
A presto :)

Nuovo recensore
29/05/21, ore 08:13
Cap. 4:

Ciao! Io mi aggiungo alla lista delle tue lettrici di vecchia data e sono molto contenta di vedere che hai iniziato un'originale in un contesto fantasy. Per il momento mi intriga molto questo nuovo mondo in cui ci stai portando, non vedo l'ora di conoscere le ragioni per cui Silas ha tradito, anche se è intuibile la situazione di ghettizzazione e sopruso in cui sono state poste le creature fatate. Personalmente amo quando il contesto fantasy viene utilizzato per parlare di discriminazione e mi sembra che questo sia uno di quei casi (invece magari non ho capito nulla di come proseguirà la storia, sigh). Come ti hanno già consigliato altre, anche io ti suggerisco di non introdurre troppe sottotrame che alla lunga, per quanto interessanti, rendono più difficile la fruizione a noi e probabilmente la scrittura a te. L'unica critica che mi viene da sottoporti per ora è la scioltezza con cui Silas sta facendo battutine a Kieran. Mi spiego: ci sta che essere sfrontato faccia parte del suo carattere, ma è appena uscito di prigione dove è quasi morto ed è stato quasi abusato, a ben vedere per "colpa" di Kieran che ce l'ha mandato. Quindi secondo me dovrebbe essere più freddo e risentito nei suoi confronti, anche perché per adesso lui non si è mostrato minimamente pentito o dispiaciuto, anche se noi sappiamo che in parte lo è. Ovviamente però è anche questione di gusto personale. Bellissimo il concetto della magia come potere che trae forza dalle emozioni, tratto stereotipicamente associato alle donne e quindi molto spesso dipinto come negativo. Io, se non si fosse capito, parteggio spietatamente per Silas! Sono molto curiosa di sapere che retroscena legano questi due. Un bacione, alla prossima.

Recensore Veterano
19/05/21, ore 11:27
Cap. 3:

O mio dio, come é bello ritrovarti ❤️
Non ho parole poi con una storia originale, fantastica!
La storia mi intriga tantissimo ho letto tutti e tre i capitoli che belli emozionanti, contorti ma il primo incontro con un nuovo mondo fantasy é sempre un po contorto!
Spiegheresti un po meglio cos'è il ferro?
È usato come droga? Come repellente per la magia?
Per ora i protagonisti sono appena scalfiti ma so che avrai modo e tempo per dipingerli a 360 ° nel corso dei capitoli!
Per ora é tutto stupendo e sicuramente continuerò a leggere questa storia ❤️

Recensore Master
18/05/21, ore 18:23
Cap. 2:

Ciao ^^
Capitolo molto interessante e denso di avvenimenti, tutti preparatori alla partenza dei nostri due sventurati.
Qui entra in gioco anche il POV di Silas, che hai saputo gestire bene tanto quanto quello di Kieran, e che ci permette di conoscere meglio anche lui. Nella sua attuale situazione, lo vediamo seriamente in difficoltà, nulla a che vedere con il braccio destro del capo della Legione, quell'uomo temibile e spaventoso, capace di azioni efferate. Adesso è privato della sua magia, che costituisce gran parte della sua forza, ed è alla mercé delle guardie e, soprattutto, di quel simpaticone del Consigliere (qualcuno può farlo fuori, per piacere?) Nonostante ciò, Silas non perde il suo sarcasmo, né la sua voglia di punzecchiare il prossimo; si mostra sfrontato e sicuro di sé, nonostante i sentimenti che prova siano differenti e nonostante la situazione sia tutt'altro che sotto il suo controllo. I suoi pensieri ci mostrano un mondo interiore diverso e più complesso rispetto alla sicurezza che ostenta fuori. Silas è un personaggio sfaccettato e caleidoscopico, che ancora non mi sbilancio a giudicare, perché è difficile da inquadrare proprio per le sfumature che compongono la sua personalità. Va scoperto e capito pian piano, e per questo è sicuramente molto interessante.
Passando al vero sfigato della faccenda, ovvero Kieran, sono stata molto contenta nel constatare che si tratti di un antieroe, e non di un eroe (detesto gli eroi): nello scorso capitolo mi sono domandata per quale motivo, in nome dell'onore e di tutto il resto, semplicemente non si suicidasse, portando così con sé anche la Falena, e qui ho avuto le mie risposte (anche se nello scorso capitolo ci erano già state date delle avvisaglie, come il fatto che Kieran dice che la sua attuale posizione sociale sia frutto della fortuna): semplicemente, Kieran non vuole morire. Ha consegnato Silas alla giustizia non tanto per convinzione personale, per purezza d'animo, quanto più perché è sempre stato abituato a fare ciò che gli veniva ordinato, e anche perché Silas l'ha davvero ferito, e catturarlo risulta l'unico modo per rimediare all'errore di essersi fidato di lui, come rimarca più volte, oltre che, credo, per mettere a tacere la sua coente delusione. Nulla a che vedere con l'onore, il senso di giustizia e compagnia. Kieran è così attaccato alla sua vita da arrivare a corrompere le alte cariche, a piegarsi a fare loro i più disparati favori, purché votino contro la condanna a morte di Silas durante il processo. È disposto a tutto pur di continuare a vivere, così come è disposto a tutto per spezzare il legame che lo unisce indissolubilmente a Silas, persino farlo evadere, andando contro le alte cariche, andando contro tutti e diventando, di fatto, il tipo di persona che ha odiato con tutto se stesso: un traditore. Ed è interessante notare come Kieran ne sia pienamente consapevole, e di come tuttavia accetti la cosa, forse anche per via del fatto che non ha un'alta opinione di sé. È disposto a diventare un traditore, consapevole in questo della sua ipocrisia. È disposto a rischiare tutto.
Alla luce di questo, mi sono chiesta se dietro la sua indignazione nell'apprendere del quasi-stupro ai danni di Silas, ci fosse effettivamente un qualche senso di giustizia, o se, anche lì, vi fosse solo del coinvolgimento personale, l'affetto innegabile che lo lega a Silas. Avrebbe avuto la stessa fervente reazione, se al posto di Silas ci fosse stato qualcun altro? Kieran è un giovane passionale, che è molto maturato nel corso dei sette anni che l'hanno separato da Silas, come lui stesso ha modo di notare con stupore, ma che è rimasto di fondo insicuro di sé, e molto tormentato. La sua fragilità emerge nel suo confronto con Magda, personaggio che ho davvero apprezzato e che spero di rivedere: oltre a permetterci di conoscere qualcosa del suo passato e del fratello che sta mantenendo, e che potrebbe anche non sopravvivere senza di lui (sono molto in hype riguardo questa faccenda), ci concede anche uno sguardo più approfondito nella psiche di questo personaggio, facendocelo scoprire più fragile e tormentato di quello che poteva apparire a una prima occhiata. E questa sua complessità non fa che farmelo piacere ancor di più (oltre alla sua sfiga, dato che di solito ho un debole per i personaggi derelitti).
Per quanto riguarda la trama, hai costruito delle basi molto solide per il viaggio di questi due, senza buchi o forzature, cosa che ho davvero apprezzato tantissimo. A cominciare dal fatto che Silas e Kieran non possano allontanarsi l'uno dall'altro più di tanto, pena l'iniziare a morire, come buona giustificazione per il fatto che Silas non potrà semplicemente prendere e correre via a gambe levate, una volta fuori, per passare poi alle motivazioni che muovono i due personaggi, motivazioni profondamente diverse, ma entrambe altrettanto valide e credibili, realistiche e ben costruite. Il piano di Kieran è logico, razionale, anch'esso poggiato su buone basi.
Con queste premesse, lo sviluppo della storia si prospetta molto interessante e intrigante, pieno di eventi (e di sventure, come pronosticato dai tarocchi di Magda), per i nostri due disadattati protagonisti, dei quali stai delineando il rapporto in maniera magistrale. E niente, io sono qui che scalpito in attesa del nuovo capitolo. Tantissimi complimenti e a presto :)

Nuovo recensore
17/05/21, ore 15:32
Cap. 2:

Come lunghezza di testo mi piace molto: è ricca di informazioni necessarie (negli inizi non fa mai male) e, nonostante questo, la storia continua a procedere.
Non vedo l'ora di leggere del passato di entrambi e di come sono arrivati a questo punto.

Nuovo recensore
16/05/21, ore 19:14
Cap. 1:

Primo capitolo e ne sono già stregata; adoro la storia e la caratterizzazione dei personaggi.
Adoro il tuo modo di scrivere, fluido e scorrevole, ma soprattutto ha uno stile coinvolgente dove ogni azione si trasformava in un'immagine vivida nella mia testa.
Nonostante abbia letto a spezzoni il capitolo (per motivi di pessime tempistiche nella vita reale), sono riuscita a seguire bene la narrazione.

Recensore Veterano
16/05/21, ore 11:02
Cap. 1:

Akirin ben tornata, non sai quanto mi sei mancata, e lo hai fatto alla grande, un vero botto. La storia si presenta intrigante e il tuo stile è sempre fresco e gradevole soprattutto mi fa " vedere" quello che leggo. Non ti recensisco il contenuto per ora,, voglio solo se permetti, darti un consiglio da tua veterana lettrice: vai liscia, non complicare la storia, segui la traccia che hai deciso (vedi Papà...) senza inserire nuove idee con troppi fatti e personaggi (v. Pneuma, la finisci?) o ti incarti.
vado a leggere il 2°- Un abbraccio forte forte Gianna

Recensore Master
12/05/21, ore 12:17
Cap. 1:

Ciao e piacere di conoscerti :)
Il fantasy è uno dei miei generi letterari preferiti, quindi sono sempre in cerca di storie che possano interessarmi e incuriosirmi, ma difficilmente riesco a trovarle. La tua rientra tra quelle che mi hanno intrigata e che ho deciso di leggere. E rientra anche nell'ancor più ristretta cerchia di quelle che, dopo aver letto il primo capitolo, mi mettono voglia di sapere come proseguirà la storia.
In realtà ho già letto il primo capitolo qualche giorno fa, ma ho avuto tempo solo ora di mettermi qui a scrivere una recensione sensata.
Innanzitutto, mi è molto piaciuto il mondo che hai deciso di creare per questa storia, la struttura sociale e gerarchica della capitale, la Legione, i Discendenti e, soprattutto, il funzionamento della magia in questo tuo universo narrativo, cosa che la rende potente, ma anche difficile da praticare (quantomeno, non tutti possono avervi un accesso facile, dati i catalizzatori di cui necessita). Ho molto apprezzato il tocco macabro per cui i Discendenti, alla loro morte, sono obbligati a cedere i loro corpi allo stato, per poter essere smembrati e impiegati come catalizzatori per la magia (il dark fantasy è in assoluto il mio genere preferito, quindi questi dettagli non posso che apprezzarli).
Hai saputo ben delineare tutti i personaggi che sono comparsi in questo capitolo, soprattutto Kieran e Silas, che saranno i protagonisti: hai tratteggiato bene i tratti salienti del loro carattere e com'è il loro rapporto al momento presente. Ho apprezzato che tu abbia deciso di partire a narrare la storia a cose fatte, quando già tutto è accaduto tra loro, quando il tradimento di Silas è avvenuto e quando il loro rapporto è ormai andato distrutto. Questo ha permesso di avere subito un quadro chiaro della situazione e, al contempo, ha acceso in me la curiosità di sapere come sia nato e cresciuto il loro rapporto, aspetto di cui ci dai un assaggio accennando al loro primo incontro.
Il dolore di Kieran per ciò che ha dovuto fare, il suo essere dilaniato a metà tra ciò che è stato con Silas e la rabbia e la delusione per il suo tradimento, è un cordoglio silenzioso, qualcosa che lui tiene per sé, che non vuole e non può dire. È una sofferenza muta, che trasuda dai gesti (come il suo ubriacarsi la notte prima del processo), dai pensieri e dalle sensazioni. Kieran guarda tutto come attraverso un velo, come se ci fosse qualcun altro al suo posto e lui si trovasse lontano: il suo stordimento e il suo tentativo di estraniarsi sono ben resi e permettono al lettore di empatizzare con lui. Non deve essere facile consegnare alla giustizia e a morte certa la persona con cui hai avuto un rapporto al di là dell'amicizia, anche se quella persona ti ha tradito.
Silas rimane avvolto nel mistero: parla poco, si espone ancora meno. Ciò che sappiamo di lui viene dalle azioni che ha compiuto, alcune delle quali ripercorriamo insieme a Kieran. Sembra una persona spietata, che ha deciso di lasciare i Guerrieri di Ferro e di allearsi con la Legione, tradendo tutti e tutto, tradendo Kieran, persona con la quale sembra continuare ad avere un qualche tipo di legame che non è solo d'odio. L'odio e la rivalità è ciò che ha mosso entrambi in prima battuta, ma non è l'unica cosa che è rimasta, nonostante tutto. Penso che, dietro l'agito di Silas, ci siano delle ragioni che vanno oltre la sete di potere e di conquista; credo che lui abbia avuto i suoi motivi per fare ciò che ha fatto, e che forse siano più complicati di ciò che sembra. Magari non sono neppure sbagliati, magari sotto c'è qualcosa di più grande di ciò che si possa immaginare.
Ho trovato molto interessante l'espediente narrativo del Legame Vitale che è stato apposto su entrambi e che lega le loro vite a doppio filo. Sicuramente, ne verranno fuori delle situazioni interessanti nel corso della narrazione, che sono molto curiosa di vedere come gestirai. E, soprattutto, chi ha apposto su di loro questo Legame? Mi è venuto da pensare che fosse una cosa involontariamente fatta da Silas, nel momento in cui lui e Kieran si sono baciati, cosa che viene menzionata nel prologo (ma probabilmente sono completamente fuori strada XD).
Dato che hai chiesto anche qualche consiglio sulla storia, ti do un paio di mie impressioni, sperando possano esserti utili (fermo restando che la storia mi sta piacendo e continuerò a leggerla): dal punto di vista stilistico, hai un modo di scrivere molto diretto e fluido, davvero piacevole e che ben si adatta al tipo di storia di cui scrivi. L'unica cosa che ho notato riguarda la punteggiatura: usi praticamente sempre solo la virgola e il punto fermo, anche in luogo di altro segno d'interpunzione (punto e virgola e due punti); questo a volte rende la lettura leggermente difficoltosa, perché si trovano punti fermi e virgole anche laddove ci si aspetterebbe altro. Tolto questo, dal punto di vista stilistico non c'è nient'altro da eccepire.
Per quanto riguarda la narrazione, ho riscontrato un leggero infodump in questo capitolo: vengono date tantissime informazioni, su molte cose, il che non è sbagliato, perché è giusto contestualizzare il mondo e gli accadimenti, però il lettore si trova un po' disorientato da questa mole d'informazioni, che si potrebbero diluire nel corso della storia - e "alleggerite" con lo show, don't tell -, invece di metterle tutte e subito nel primo capitolo: non preoccuparti se qualcosa inizialmente rimane più oscuro al lettore, l'importante è che, nel corso della narrazione, tutto venga adeguatamente spiegato.
Infine, ti segnalo un dettaglio, sicuramente una svista: viene detto che Silas viene condotto a processo imbavagliato. Poco dopo, Kieran dice che Silas raggiunge il centro senza dire una parola, come se fosse una sua scelta, ma dato che è imbavagliato, e quindi impossibilitato a parlare, è normale che sia così. Più avanti, inoltre, Silas parla, ma non viene detto da nessuna parte che precedentemente gli sia stato tolto il bavaglio. Come già detto, si tratta di un piccolo dettaglio, e riguarda più un fatto di coerenza che altro.
Detto questo, ribadisco che questo primo capitolo mi è piaciuto molto e sono molto curiosa di sapere come proseguirà la vicenda da te presentata. La storia è scritta bene ed è coinvolgente. Ti faccio tanti complimenti, leggerò quanto prima il secondo capitolo. A presto :)
(Recensione modificata il 12/05/2021 - 12:27 pm)

Recensore Veterano
11/05/21, ore 11:15
Cap. 1:

Vorrei iniziare evitando come sempre di fare la fangirl, te lo giuro, ma mi è proprio impossibile, perché mi sono mancate così tanto le tue storie e il tuo stile narrativo!
Bentornata Ahiryn <3
Sono davvero super felice che tu abbia deciso di buttarti in una storia originale, perché il tuo amore per il fantasy unito alle tue capacità scrittorie aveva tutto il potenziale per fare il botto, e che botto! Un inizio in grado di catturare e ammaliare, non che di far desiderare di poterne leggere ancora e ancora; sono incorsa nella storia per pura casualità visto che non aprivo efp da mesi, e sull'onda della nostalgia sono andata a scorrere la tua pagina autore, e davvero grazie perché mi hai dato un motivo per continuare ad usare decentemente questo profilo.
Sarò banale, ma sono una donna debole e già amo Silas in maniera viscerale, ma insomma ha tutte le qualità giuste per far breccia nel cuore dei lettori: una serie di omicidi e nefandezze alle spalle, l'onere della sua discendenza fatata e lo sfruttamento dell'orribile famiglia nobiliare adottiva, ma soprattutto dei sentimenti irrisolti con un certo soldato che hanno tutto il profumo di enemies to friends to lovers (con un piccolo rovescio iniziale di gioventù che non vedo l'ora venga raccontato).
Poi come sempre hai un talento tutto tuo nel delineare le ambientazioni, nel creare un intero mondo ed arricchirlo di dettagli mostrandoli pian piano e senza artificio, come se il lettore venisse catapultato in quell'universo, scoprendo le cose da sé vivendole piuttosto che sentendosi snocciolare un racconto dettagliato del suo funzionamento e dei suoi componenti.
Hai già una forma narrativa forte nella fanfiction, ma qui si sente proprio la differenza, e a livello di tanti romanzi che ho letto, se non meglio; sai che sono una criticona, e non ho mai mancato di farti qualche appuntino qua e là se necessario, ma in questo capitolo non ho proprio nulla da dire che non sia entusiasmo urlato <3
Cioè anche Thomas e Dalia sono bellissimi e adoro tutte le interazioni tra i quattro (includo come quarto il sarcasmo).
L'unico non-errore che ho trovato è l'uso del termine pugilista, che non può neanche considerarsi una scorrettezza lessicale, semplicemente il termine pugile mi suona meglio xD

Non vedo l'ora che esca il prossimo capitolo.
Ti mando un super abbraccio, sperando di non aver preso cantonate visto che sono arrugginita nelle recensioni!

Nuovo recensore
10/05/21, ore 23:19
Cap. 1:

WOW!! Capitolo molto ma molto intrigante! Come sempre il tuo stile di scrittura mi ha ipnotizzata, mi sono immersa subito dentro la storia nonostante fosse solo l'inizio. Complimenti *^* mi ha incuriosita un casino, davvero. Ho ansia già ahah, non vedo l'ora che esca il prossimo capitolo. I due protagonisti hanno già fatto centro nel mio cuore♡ mi piacciono. La descrizione dei luoghi e delle emozioni sono fatte benissimo, riuscivo a immaginare tutto. Sono molto contenta di poter leggere un'altra tua storia, ma queste volta ancor di più perché è qualcosa di tuo, frutto della tua fantasia. Mi sono domandata spesso se avresti mai pubblicato qualcosa di tuo. Lo aspettavo♡
Se possibile vorrei sapere ogni quanto verranno pubblicati i capitoli. Grazie mille in anticipo ^-^ e alla prossima

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