Con mio sommo ritardo, finalmente arrivo qui! :)
Così i due colleghi partiranno nel tentativo di sistemare laddove in precedenza hanno fallito e proprio nella presa di questa decisione veniamo a conoscenza di altre sfaccettature di Rebecca: docile e gentile nel proprio privato, ma aggressiva e competitiva nel lavoro.
Inoltre la crociera era, ai suoi occhi, anche una buona chance per evitare il ritorno immediato a Londra - in qualche modo la si può vedere come una sorta di stacco dalla vita alla quale era abituata. Certo, il lavoro non la abbandonerà e non sarà una vera e propria vacanza, ma al contempo rimane qualcosa di differente dalla normale routine quotidiana.
Sebbene ancora debba risponderti alla tua risposta alla mia precedente recensione, colgo la palla al balzo con un esempio che perfettamente può spiegare quello che intendevo rispetto all'equilibrio tra raccontato e mostrato:
" Infatti di lì a poco sentì il caffè rimescolarsi nello stomaco. Hugo si preoccupò per l'aspetto terreo del suo volto e le consigliò di salire a prendere un po' di aria fresca."
Questo periodo, infatti, si presta in modo calzante: per riequilibrare i due tipi di narrazione evitando di che il raccontato sovrasti il mostrato, qui avresti potuto anziché descrivere la preoccupazione e il consiglio che Hugo dà alla collega, inserire un dialogo - e quindi mostrare ;)
E' un esempio semplice questo, ragion per cui l'ho sfruttato, ma per quello che ho potuto vedere finora, nella tue descrizioni, c'è comunque molto che si presta a modifiche di questo tipo. Ovviamente, metto le mani avanti, la mia è solo una considerazione ;)
Barrera tergiversa come se non ci fosse un domani e, mentre Hugo non pare esserne troppo disturbato, Becky freme: sa di essere lì per una precisa ragione - gli affari - e vuole adempiere al proprio dovere. Eppure, il mal di mare e la spossatezza hanno il meglio su di lei. D'altronde, anche con tutta la buona volontà, è difficile avere la meglio su certi problemi fisiologici. Qui viene introdotto un "Lui", i cui ricordi occupano in modo preponderante la mente di Rebecca durante il suo tentativo di riprendersi dal malessere della barca. Non ho idea di chi si tratti, certamente incuriosisce e mi fa credere che la sua sia stata una figura importante nel passato della giovane.
Il misunderstanding tra Hugo e Becky rispetto alle origini d Barrera mi fanno supporre che non siano tanto loro a non aver compreso quanto lui ad essere stato volontariamente e consapevolmente vago - e di conseguenza mi confermano anche che non sia proprio la persona più affidabile del mondo, ma questo in qualche modo lo si è intuito anche dall'intro alla storia eheh
Comprendo Rebecca e la sua secchezza e trovo totalmente inammissibile che il suo capo sia così lascivo rispetto al proprio lavoro. Sta facendo il gioco di Barrera e non mi è chiaro se sia solo stupido o se invece abbia architettato qualcosa.
Mi sento un po' stupida anche io adesso, perché solo sul finale ho capito la ragione per cui avevo già sentito nominare Nassau... BLACK SAILS - tra le varie - che sto vedendo in questi ultimi giorni! ahahahah
E il racconto di Raul rispetto ai pirati che ancora son presenti nei Caraibi mi fa pensare a un qualche inghippo incontro cui potranno incombere in futuro. Certo, dubito fortemente che siano analoghi a quelli dei film o dei romanzi d'avventura, ma chissà che non vi siano comunque comunque personaggi loschi che abbiano strani giri di droga e soldi. Vedremo.
A presto,
Bongi! |