Recensioni per
Le Petit Cygne
di MaikoxMilo

Questa storia ha ottenuto 70 recensioni.
Positive : 70
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/05/23, ore 17:48
Cap. 3:

Ciao,
dei tre capitoli letti fin'ora questo è quello che mi è piaciuto di più. In particolare tutta la parte sul tramonto. Ma andiamo con ordine. Camus continua il suo racconto soffermandosi sulla difficoltà nel creare un rapporto con il piccolo Hyoga che continua ad essere estremamente chiuso e triste. Fortunatamente almeno con Isaac si crea una certa intesa e i due bambini riescono a legare. Ma proprio a causa di questa intesa Camus commette l'errore di fidarsi troppo sia di Isaac, che di Hyoga. Un errore che avrebbe potuto avere conseguenze tragiche. Nella sua immaturità di bambino infatti, nonostante le raccomandazioni di Camus, Isaac lascia Hyoga da solo, fidandosi che tornerà a casa. Cosa che purtroppo non succede. Fortunatamente l'intuizione di Isaac è corretta e Camus non ci mette molto a ritrovare il piccolo Hyoga e qui arriviamo alla parte più bella in cui Camus assiste ai tentativi del bambino di scalare il ghiaccio, provando e riprovando rifiutandosi di arrendersi. Camus rimane profondamente colpito dalla risolutezza e dalla profonda tristezza del bambino, fino a decidere di portarlo in cima al monte e avere modo entrambi di godere dei colori meravigliosi e della pace che questo momento particolare della giornata riesce a portare nell'animo delle persone.
Bellissima e ovviamente assolutamente perfetta la citazione del Piccolo principe.
Il ritorno nella casa scaldata da Isaac, porta un po' di serenità per tutti.
Alla fine scopriremo che proprio in quel giorno particolare cade l'anniversario della morte della madre del piccolo Hyoga, ed ecco spiegato il motivo della testardaggine del bambino.
Complimenti, veramente un gran bel capitolo.
A presto! 😊
AlbAM
(Recensione modificata il 09/07/2023 - 07:00 pm)

Recensore Master
06/05/23, ore 14:07
Cap. 6:

Ciao, eccomi qui 🥰
Il rapporto tra Camus ed Elisey è il protagonista indiscusso di questo capitolo e ti dirò, fino ad ora penso che sia uno tra i miei preferiti, forse perché scava a fondo nel passato di Camus e ci fa capire non solo i motivi che lo hanno spinto a essere ciò che è diventato negli anni, ma anche quello che è stato il suo rapporto con Fyodor, un vero e proprio pilastro nella sua crescita, un punto di riferimento che ha perso troppo presto e che Elisey, nonostante il legame di sangue con Fyodor, non è riuscito a sostituire o, ancora meglio, a portare avanti.

Ti viene quasi il dubbio riguardo la parentela tra i due, perché come può Fyodor essere tanto buono ed Elisey tanto anaffettivo e spietato?
E comprendo anche come mai Camus non voglia più avere a che fare con lui, visto tutto quello che gli abbia fatto patire — a maggior ragione che non voglia più coinvolgere anche i suoi allievi, difatti non gli ha raccontato nulla di Hyoga proprio per proteggerlo.

E ti dirò, nonostante Elisey sia a tutti gli effetti un personaggio non positivo, ha comunque dei momenti in cui sembra molto più umano di quanto non voglia far sembrare, e paradossalmente io in quei momenti sono riuscita ad avvicinarmi a lui e desiderare che Camus lo perdoni.
Non tanto nell'immediato, perché i pensieri di Camus sono ancora alquanto decisi circa l'odio che prova nei confronti di Elisey, ma forse in futuro… chissà!
Anche perché Elisey non aveva nulla da guadagnarci nel prendersi cura di Camus e dei suoi allievi; visto come lo ha sempre trattato, avrebbe potuto abbandonarlo al suo destino e lasciarlo perire, eppure questa volta nonostante tutto è lì, e con la sua conoscenza in campo medico gli sta assicurando una guarigione piuttosto veloce.
Quindi forse, magari azzardo troppo, ma chissà, potrebbe essere la volta buona per entrambi.

Menzione speciale a Isaac, al quale è impossibile non voler bene, e che ha un cuore grande quanto una galassia.
Sul serio, bambini come lui sono rarissimi, come abbia fatto a mantenere tutta quell'umanità in quel luogo così ostile alla vita è davvero un miracolo, ma meno male che è successo, perché Isaac è davvero un raggio di sole in quel posto tanto inospitale 😭❤️

È stato davvero un bellissimo capitolo e spero che Camus, così come Isaac e Hyoga, guariscano definitivamente dalla polmonite 🥺
Complimenti e alla prossima!

M a k o

Recensore Master
03/05/23, ore 14:49
Cap. 1:

Cara buongiorno, eccomi qui per lo scambio. Ho scelto questa fanfiction perché mi ha ispirato molto ciò che ho letto nello specchietto di presentazione.
Innanzitutto ho sempre amato immaginare il rapporto tra allievo e maestro nel mondo di Saint Seiya. Anzi, ammetto che in generale è proprio una cosa che mi piace a prescindere, da modo a due generazioni diverse di incontrarsi e scontrarsi, di crescere in un certo senso assieme, anche se solo per un passo della loro esistenza.
Qui però ancora non è accaduto, qui c’è una presentazione molto personale, come se potessi entrare nella stanza e vedere Camus che mi rivolge la parola da narratore della sua stessa storia. Sono molto curiosa di scoprire il perché della scelta di un POV con una narrazione così diretta e non onniscente, mi intriga perché sono convinta che più avanti svelerò questo piccolo mistero. La scelta di costruire così la narrazione mi regala il vantaggio di essere lì (cosa non sempre altrettanto efficace nella terza persona) e vedere con occhio, toccare con mano ciò che sta accadendo come una pellicola davanti ai miei occhi dove tutto scorre.
Già da qui posso intuire un passato difficile, il crescere troppo in fretta e lasciare tutto alle spalle quando dovresti soltanto pensare a divertirti, imparare e crescere con i ritmi normali di tutti i bambini… una infanzia rubata all’insegna di un dovere, di un dettame dall’alto per una dea che, chissà, chissà quando si farà vedere…
Quindi un bel trauma di partenza (io li amo i traumi che poi influenzano la crescita e il lato caratteriale) eppure si scioglie un attimo quel ghiaccio attorno al cuore nel momento in cui Camus vede il piccolo futuro Cigno. Forse un po’ di calore, forse una sorta di parallelismo, un nostalgico dolore, e quella mano viene tesa.
A vedere il bimbo così, stanco, sfiancato, timido che si protende con l’unico di cui sa DOVERSI fidare, e non volersi e basta, beh, la dice lunga su quello che può essergli stato inculcato.
Che siano tutti orfani gli allievi e ex allievi purtroppo non mi stupisce poi molto, ma che siano destinati a mollare ogni cosa, anche l’innocenza, anche il sorriso, anche il tempo e il mondo per dovere, fa male.
Ho colto i primi parallelismi con il Piccolo Principe già qui, come viene espressamente esplicitato dal protagonista stesso, ma mi piacerebbe veramente vedere come alla fine le due opere possano essere accostate e notarne l’influenza.
Il tuo stile si adatta al tipo di scrittura che hai scelto di improntare, il linguaggio utilizzato è calibrato sul personaggio e il testo è ben curato su una base strutturata con attenzione. Spero di poter passare nuovamente da te, alla prossima e ne approfitto per augurarti buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
29/04/23, ore 11:07
Cap. 2:

Ciao,
un aspetto che mi piace molto di questa storia è che possiede la stessa malinconia di sottofondo che caratterizza il Piccolo Principe.
Dopo l'incontro con il piccolo Hyoga, Maestro e allievo si avviano verso "casa" e dopo un primo momento di imbarazzo, Hyoga comincia ad aprirsi. Tra l'altro non avevo idea che Camus (a me viene naturale pronunciarlo alla francese 😅) avesse solo quattordici anni. Da come parla pensavo fosse un adulto almeno sulla quarantina! Ma forse è l'età che potrebbe avere al momento del racconto alla misteriosa "piccola mia" (misteriosa almeno per me che non ho mai visto "I guerrieri dello Zodiaco").
L'incontro con Isaac mette in luce le insicurezze del piccolo Hyoga e i rimpianti di Camus per aver perso un altro allievo, non so bene le motivazioni per cui questa misteriosa Dea richieda che dei bambini combattano per lei, ma mi sembra tutto molto triste e crudele. In ogni modo il carattere gioviale e aperto di Isaac mette un po' di allegria. Da l'idea di un ragazzino vivace che fa fatica a stare fermo, mi è riuscito piuttosto simpatico.
Il capitolo termina con un accenno al presente, in cui Hyoga si trova probabilmente imprigionato e forse dormiente in fondo al mare?
Chissà cosa cosa ha portato alla attuale condizione del discepolo di Camus. Immagino che lo scopriremo un po' alla volta, nei prossimi capitoli.
Complimenti, per questo secondo bel capitolo scritto tra l'altro molto bene.
A presto! 😊
AlbAM
(Recensione modificata il 29/04/2023 - 11:08 am)

Recensore Master
26/04/23, ore 15:40
Cap. 8:

Davvero molto bello questo capitolo che si apre con un sogno di Camus!
E' come se le anime di Camus e Dègel si fossero fuse insieme nel corpo di un candido cigno!
Tenerissimo l'incontro con il piccolo Hyoga, ma anche molto triste.
Camus e Hyoga da soli sono tristi, e confusi; ma insieme, possono superare qualsiasi ostacolo.
Molto dolce anche quando, dopo il risveglio, Camus va a vedere i suoi "lupetti".
Hyoga è davvero un grande enigma e piacerebbe anche a me sapere cosa nasconde nella sua sacca; anche se immagino siano oggetti e ricordi appartenuti alla sua defunta madre.
Ti ringrazio per le belle emozioni che mi ha regalato questo capitolo e ci sentiamo al prossimo.
Narclinghe

Recensore Master
07/04/23, ore 14:49
Cap. 5:

Ciao, eccomi qui 🥰
Mi è piaciuto molto questo capitolo e ho particolarmente apprezzato la divisione tra la prima parte ambientata nel presente (e nei ricordi di Camus legati a quella che è stata la sua vita) e la seconda parte dove si torna al punto in cui ci eravamo fermati nel capitolo precedente.

Diciamo che in entrambi i casi Camus non se la sta passando bene, anzi, nel presente assiste Hyoga che pare essere sospeso su un filo sottilissimo e necessità di cure e attenzioni costanti, mentre nella seconda parte è Camus stesso che si ritrova ad arrancare, perché anche lui come Hyoga e Isaac si è ammalato e a differenza dei due piccoli allievi è peggiorato anziché guarire, senza contare che credo riceverà le cure dall'unica persona con cui non vorrebbe avere a che fare, quindi non so quanto il suo umore potrebbe risentirne.

A tal proposito, ho trovato la figura di Fyodor molto bella e positiva, si capisce fin da subito quanto sia stato importante per Camus e come lui lo prenda come punto di riferimento, a differenza di Elisey che nonostante sia il fratello di Fyodor non può essere tanto diverso e anche meno apprezzabile — o almeno, per Camus è così.

Mi ha molto intenerita il fatto che in passato, proprio come è successo a Hyoga, anche Camus abbia affrontato una brutta malattia e abbia chiamato “babbo” il suo maestro.
Spero che questa reminiscenza lo aiuti ad avvicinarsi a Hyoga proprio come Fyodor ha fatto con lui 🥺

Grazie al racconto di Camus sulla sua vita ho avuto modo di conoscerlo meglio e di apprezzarlo ancora di più.
Ribadisco che si tratta proprio di un bel personaggio e che la sua caratterizzazione mi conquista ogni capitolo sempre più 🥰
Non vedo l'ora di proseguire, alla prossima ❤️

M a k o

Recensore Master
26/03/23, ore 21:21
Cap. 7:

Ed eccomi a continuare anche su questo filone!
Hyoga ed Isaac insieme sono proprio carucci!
Adoro quando "litigano" tra di loro, ma in realtà si vogliono bene come fratelli, ed è una vera tragedia la loro triste sorte!

Hyoga mi ha fatto una tenerezza infinita!

Vuole parlare con Camus!
Vuole un contatto con lui!
Ma non ce la fa! Ed i discorsi di Elisey lo hanno mandato ancora più in confusione.

Penso di avere già detto che il personaggio di Elisey mi piace molto! E credo che tra lui e Camus ci sia stato molto di più di quello che sappiamo!
Comunque la cosa importante è che Hyoga e Camus sono riusciti a parlarsi ed a chiarirsi.

Al prossimo capitolo!
Narclinghe



 

Recensore Master
25/03/23, ore 22:26
Cap. 2:

In questo capitolo sembra sorprendentemente umano e con un buon grado di empatia. Fa strano vederlo così, rispetto alla glaciale figura a cui sono abituato. Niente vieta che sotto quell'aria fredda potesse essere una persona più compressa di quella che appariva.
Lo Hyoga bambino fa molta tenerezza, credo che tu abbia realizzato una sua versione altamente credibile.
Come sempre belli i dubbi di Camus, su questa dea mai incontrata che vuole che dei bambini si addestrino di lei. Possiamo dire che questi dubbi sono anche la prova della sua autentica lealtà, perché nonostante questo continua a servirla.

Recensore Master
12/03/23, ore 21:08
Cap. 10:

Il capitolo si apre in modo molto triste, leggiamo una grande sofferenza da parte di Camus, il rammarico di non essere riuscito a proteggere i suoi allievi, il dolore nel vedere Hyoga ridotto in quel modo e non poter fare altro per lui, e il rimpianto per non essere mai riuscito a parlare con lui dei suoi sentimenti.
Poi il tono del racconto cambia, riempiendosi si delicatezza.
Molto bello il parallelismo con la storia della volpe. Sì, come diceva la volpe al piccolo principe, se lui l’avesse addomesticata avrebbero sempre avuto bisogno l’uno dell’altro, e questo è il legame che si è formato tra Camus e i due allievi. Come spiega a Marta lui li ha addestrati, e loro lo hanno addomesticato.

Mi ha commosso il flashback; il dialogo tra Isaac e Hyoga è molto bello, Isaac, con la sua solita candida esuberanza, non ha paura di dire quanto sia importante il maestro per lui, parla di addomesticare, parole che intende come creare legami, sottolinea l’importanza del fazzoletto nel momento in cui si è creato proprio quel legame. E questa “lezione”, come la chiama l’aquario, ha fatto capire anche a lui quanto tutto questo sia vero, e quanto forte sia ormai il legame tra loro tre.
Anche l’abbraccio con Marta è molto toccante, piano piano Camus riesce a parlare dei suoi sentimenti per lei e per i ragazzi. È bello vedere questi momenti affettuosi con la sorella dove emerge l’amore che lui ora sta imparando a non nascondere più in fondo al cuore.

È sempre piacevole leggere questa storia, spero la continuerai presto.
Ciao e alla prossima! ^_^

Recensore Master
11/03/23, ore 21:56
Cap. 1:

Senza dubbio un approccio al fandom di Saint Seiya che ho trovato molto originale, se questa idea mi piace o no non sono ancora in grado di darlo, però mi rende curioso di vedere come si evolverà.
Mi piace che tu abbia scelto Camus come protagonista, il motivo è molto infantile: il mio segno zodiacale è l'acquario XD.
Ho apprezzato la parte in cui si evidenzia come per diventare cavalieri bisogna rinunciare alla propria infanzia, come anche il riferimento che sono sempre gli orfani a finire in tali situazioni o a essere sfruttati si potrebbe anche dire. Ma immagino non sia politicamente corretto dire che la dea della giustizia "sfrutta" qualcuno.
In questa parte i buoni sembrano spietati quanto i cattivi futuri, l'idea di un futuro più luminoso di chiunque altro quasi un lavaggio del cervello.
Mentre ho trovato molto carino questo primo incontro tra Camus e Hyoga che avviene nel finale, mi è sembrato credibile.

Recensore Master
10/03/23, ore 20:33
Cap. 4:

Ciao, eccomi qui 🥰
Che capitolo intenso! Non pensavo che la storia prendesse una piega del genere, ma in ogni caso sono felice che si sia risolto tutto con il ritrovamento di Hyoga e Isaac — e ancora di più, con la loro salvezza.

Ma andiamo per gradi: innanzitutto mi piace molto il modo in cui punti sempre l'accento su quanto sia ostile la Siberia, in particolare in questo caso perché la primavera generalmente è vista come la stagione della rinascita, in cui il cilma inizia a scaldarsi e le giornate ad allungarsi, cosa che purtroppo in Siberia (a parte l'allungamento delle giornate) non avviene, dato che le tormente di neve minacciano perennemente la vita di chi ci abita.

Il concetto di reincarnazione mi ha sempre affascinata e trovo interessante il fatto che proprio Camus sia la reincarnazione di qualcuno, dato che per il momento non prende propriamente in considerazione questo concetto, o meglio, non lo nega ma nemmeno lo approva e nella situazione in cui versa Hyoga, credo che sentirsi rifiutare una simile speranza legata alle sorti della madre deve averlo devastato.

È chiaro che ha agito in maniera alquanto impulsiva e che ha rischiato grosso, ma in casi del genere non tendo a “condannare” chi commette certe azioni tanto avventate, bensì a provare solo un gran sollievo quando tutto volge al termine e soprattutto con esito positivo — almeno per il momento possiamo dire che sia Hyoga che Isaac sono sopravvissuti a una bruttissima esperienza e che i ghiacci della Siberia non li hanno portati via da Camus.

Camus che anche in questo capitolo ha mostrato un lato così tenero di sé che mi ha sinceramente commossa.
Tutta la sua preoccupazione per i suoi piccoli allievi, il suo tentare in ogni modo di scaldare Hyoga, poi anche Isaac che fa la sua parte... che bel trio, mi sto davvero affezionando a questi tre ragazzi 🥺❤️

Complimenti anche per questo capitolo e grazie per la piacevole lettura 🥰
Alla prossima!

M a k o

Recensore Master
04/03/23, ore 12:04
Cap. 3:

Ciao, eccomi qui 🥰
Ho adorato anche questo capitolo, in particolare per il modo in cui hai inserito alcuni elementi che lo impreziosiscono incredibilmente — adoro sempre ritrovare quei piccoli dettagli che fanno la differenza.

Il primo è il richiamo all'Armatura del Cigno, perché anche se Hyoga ne ignorava la posizione, il luogo nel quale desiderava recarsi per ammirare un tramonto nasconde al suo interno proprio quella che sarà la sua Armatura in futuro; se pensiamo al fatto che Hyoga desiderava osservare un tramonto poiché legato al ricordo della madre (l'anniversario della sua dipartita, per di più), si va a creare un punto di incontro tra il passato (il tramonto che gli ricorda la madre) e il futuro (il Cavaliere che diventerà un giorno) molto potente dal punto di vista emotivo — mi piace pensarla così, ma spero comunque di non aver scritto castronerie 🙈

Il secondo è il riferimento al libro de “Il Piccolo Principe”, che come sempre si adatta alla perfezione alla storia.
La citazione che hai inserito è perfetta per questo capitolo e per ciò che hai voluto trasmettere.

Isaac, così come Hyoga, mi ha fatto molta tenerezza.
Ha sbagliato, è vero, ma ha lasciato andare Hyoga perché si fidava di lui, altrimenti l'avrebbe seguito senza pensarci due volte.
Però è stato bello leggere di come ha reagito alla batosta, tanto che ci ha messo del suo per sistemare la situazione e, una volta tornati a casa, Camus e Hyoga sono stati accolti da un ambiente caldo e confortante.

E a proposito di Camus: la sua caratterizzazione mi piace tantissimo, sarà anche un maestro severo e ligio al dovere, ma ogni volta che mostra il suo lato più tenero nei confronti di Isaac e Hyoga non posso che squagliarmi, è impossibile non volergli bene 🥺
Non vedo l'ora di proseguire nella lettura 🥰
Alla prossima!

M a k o

Nuovo recensore
28/02/23, ore 14:55
Cap. 2:

Ciao! Mi sono iscritta da pochissimo per cui leggo questa storia in ritardo. Camus è uno dei miei personaggi preferiti in Saint Seiya e quindi leggere storie su di lui mi interessa molto. Di questa, in particolare, mi piace il modo in cui scrivi del rapporto tra lui e i suoi allievi. Inoltre apprezzo molto il paragone con " Il piccolo principe",  che trovo bellissimo! Continuerò certamente la lettura dei prossimi capitoli!🌟

 

Recensore Master
25/02/23, ore 13:29
Cap. 2:

Ciao, eccomi qui 🥰
Un altro capitolo che ho davvero adorato, sono sempre più contenta di aver iniziato questa storia.
Vorrei un attimo partire dalla fine perché IN CHE SENSO LE CONDIZIONI DI HYOGA NEL PRESENTE SONO CRITICHE?
Cos'è successo tra lui e Camus?
VOGLIO SAPERE 😭

Ma ovviamente prima di arrivare a ciò devono ancora succedere tante cose, come ad esempio i primi passi che Hyoga e Camus muovono l'uno verso l'altro, cominciando a conoscersi e ad aprirsi pian piano.
All'inizio pare quasi un'impresa insormontabile, ma poco per volta ecco che Hyoga mostra un lato di sé più espansivo e curioso, in netto contrasto col bambino taciturno che è stato fino a pochi attimi prima.
Ho adorato lo scambio di battute legate al nome di Camus (a tal proposito, leggere le tue N.d.A. a riguardo è stato alquanto istruttivo, quindi grazie ❤️) e come Hyoga riesca a essere buffo e adorabile pure quando gli dà del voi 🥺

Isaac ha un carattere alquanto scoppiettante, e in un luogo tanto rigido è proprio quello che ci serve, porta sicuramente tanto calore con sé.
Mi è piaciuto il modo in cui ha accolto Hyoga, indipendentemente da cosa succederà nel futuro; per il momento sono contenta di vedere che vanno d'accordo e che Isaac ha fatto del suo meglio per farlo sentire accolto 🥰

Inutile dire che già non vedo l'ora di proseguire nella lettura, sono molto curiosa di sapere come andrà l'allenamento di Hyoga 🥺
Complimenti e alla prossima!

M a k o

Recensore Master
18/02/23, ore 18:07
Cap. 9:

Ciao! Eccomi qui per continuare questa bellissima storia.
Ritroviamo i nostri in viaggio per Anadyr. Mi piace quando nei racconti trovo riferimenti a luoghi esistenti, lo trovo come un aggancio alla realtà che dà uno spessore maggiore a tutta la storia.

Camus mi piace sempre di più e adoro il rapporto che ha con i due bambini. Già all’inizio del capitolo vediamo le diversità di carattere tra Isaac e Hyoga, vivace, impulsivo e quasi iperattivo il primo, calmo e riflessivo il secondo. Camus li conosce ormai bene ma non li giudica, non li mette a confronto, bensì ne accetta le diverse caratteristiche ed è ugualmente fieri di entrambi.

Ho trovato molto delicato l’atteggiamento di Camus verso i due bambini, il fatto di incoraggiarli a parlare senza però forzarli, rispettando i loro tempi e il loro stato d’animo.
Bellissimo anche il discorso di Isaac, che mostra quanto abbia sofferto e quanto importante sia stato per lui incontrare Camus che non è solo un maestro, ma qualcuno che gli ha da to una casa e una famiglia. La commozione di Camus, come sempre nascosta, è tangibile e ancora una volta mi fa capire quanto forte e profondo sia il legame tra loro due.
Hyoga, con la sua delusione dopo aver visto un’altra croce come quella della madre mi ha commosso, povero piccino, mi fa sempre tanta tenerezza. ❤ Camus ha ragione, un giorno il bambino capirà il vero valore di quell’oggetto. In momenti come questi mi fa tenerezza anche Camus, con le sue difficoltà di esprimersi e ciò che vorrebbe spiegare ma non trova le parole per farlo. Ma tutto sommato non serve, basta una piccola proposta per dare conforto a Hyoga e fargli sentire la sua vicinanza. Vediamo così quanto bisogno di amore abbia Hyoga e anche quanto sia capace di darne Camus anche se, come sempre, cerca di nasconderlo.
Ma quanto li adoro questi tre!! *_*
Bellissimo anche questo capitolo. A presto!!!