Recensioni per
Carlisle. L'anima di un vampiro
di Ninfea Blu

Questa storia ha ottenuto 149 recensioni.
Positive : 149
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
09/07/10, ore 20:56

Mio Dio il finale è proprio spiazzante. Insomma, già mi immagino la scena: lui che entra risoluto in quella dannata stanza e poi, dopo aver riconosciuto la suicida, si blocca, sordo ormai ai richiami delle infermiere che sono al suo seguito; lui rimane lì, immobile, mentre il suo unico amore gli si sgretola davanti agli occhi. E' veramente tristissimo e... d'effetto...! Adesso non vedom l'ora di leggere il prossimo capitolo!
Per quanto riguarda la prima parte del capitolo l'ho trovata pressochè perfetta! I rapporti tra i personaggi erano giusti, anche quelli di Tanya ed Edward, non erano affatto troppo spinti, ma veritieri.

Recensore Master
17/06/10, ore 15:36

Tu non mi deludi mai. Ogni capitolo è una delizia da leggere.
Il fascino di Carlisle tu lo coltivi e lo nutri. Non è che la Meyer te lo ha affidato, per caso? Non smetterò mai di ringraziarti per aver scritto questa storia accurata.
Martin ha dato voce alla sensibilità e alla fragilità di Carlisle, il quale non è riuscito, in quel momento, a concepire la morte di un bambino così giovane.
Già, sensibilità e fragilità: esse fanno automaticamente di Carlisle un essere con un'anima.
Anche se il vampiro si può considerare un illusione di vita, un recipiente, comunque è in grado di conservare la sua razionalità e i suoi sentimenti. Non importa se il corpo di Carlisle è di pietra, è pur sempre vivo.
Questo capitolo mi ha regalato tante emozioni. Ho percepito un velo di angoscia in Carlisle, quando non ha trovato la sua Londra. Vivere in eterno, vedendo generazioni e costumi cambiare, e rimanere eternamente immutato... Mi vengono i brividi.
I personaggi della saga di Twilight sono stati creati da un essere umano, e tu stessa, che stai provando ad immaginare la vita di Carlisle, sei così brava ad esprimere i suoi pensieri, che mi porti a credere maggiormente nella mia teoria: la fantasia nasce sempre da qualcosa di vero. Tutto ciò che prova Carlisle fa parte di te, sono i tuoi pensieri, che tu hai adattato a lui. Ma i complimenti te li faccio per la tua capacità di saperli esprimere, pochi hanno questa virtù, pochi come te.

Recensore Master
30/05/10, ore 18:13
Cap. 11:

Carissima, forse non te l'ho ancora detto, ma questo tuo nuovo nickname mi piace davvero molto: la ninfea simboleggia l'alba, la purezza del cuore e il blu è il colore del silenzio, della calma e della saggezza. Non so se tu abbia scelto questo nuovo nick, perchè ti rispecchi in esso o semplicemente perchè ami questo fiore e il blu, ma la trovo un'ottima scelta e sono pronta a scommettere che in realtà questo nick sia legato a te da un profondo significato, sei una pittrice e per te i colori parlano ed esprimono sentimenti ed emozioni!!!
Comunque, chiusa questa piccola parentesi, questo tuo ultimo capitolo è davvero magnifico; è uno scritto che penetra molto a fondo nell'anima di Edward e in quella di Carlisle... Mi è piaciuto fortemente!!! è un capitolo che ho apprezzato tantissimo dalla prima all'ultima riga; si sente benissimo che dietro ad ogni singola parola c'è uno sforzo e un lavoro di comprensione della psicologia complessa di Edward, così come si avverte che ci hai messo molta cura nello sviluppo della vicenda e che nulla è casuale; è una profonda analisi di un complicato e particolare rapporto "padre e figlio" in un momento complesso e tortuoso per entrambi.
Sinceramente non trovo questo Edward così lontano da quello che ci viene presentato dalla Meyer, come tu hai ben precisato il personaggio che noi conosciamo è un Edward “più maturo”, una maturità che secondo me è riuscito a raggiungere dopo un passato denso, intricato e travagliato e, perché no, anche infelice; anzi sai che ti dico secondo me Edward in quel periodo di smarrimento e confusione è stato sicuramente anche infelice.
Oltretutto la visione critica di Edward ci ha sempre lasciato intuire che il nostro bel vampiro ha pienamente coscienza del suo essere mostro e pericoloso, e proprio per questo non è mai riuscito ad accettare questa sua natura disumana. Mentre Carlisle è convinto di riuscire a controllare il mostro e di poter trasformare la propria esistenza, Edward invece ha una visione più pessimista: cambiare il loro destino non cambia comunque ciò che sono.
Nonostante Edward cerchi di accontentare Carlisle e non farsi coinvolgere in situazioni gravi e incresciose, sente comunque che questo suo faticoso e precario equilibrio ricercato è continuamente minato dall’istinto del mostro che alberga in lui.
All’inizio il rapporto tra Carlisle e Edward, non poteva essere diverso da una convivenza difficile e conflittuale, io personalmente ho sempre immaginato che per due profonde personalità come le loro fosse stato inevitabile lo scontrasi, almeno nei primi tempi. Il percorso che ha portato Edward ha trovare finalmente il suo ruolo all’interno della famiglia Cullen deve essere stato arduo e difficoltoso, altrimenti non si spiegherebbe il suo periodo da “vigilante”. E altrettanto deve esserlo stato per Carlisle, chissà quante domande si sarà posto in quel periodo, chissà quante volte si sarà sentito in colpa e chissà quante volte si è ritrovato a riflettere sulla scelta fatta nel 1918.
In queste righe il nostro caro dottore ha delle serie difficoltà a trovare delle risposte a giustificare il suo gesto, un gesto che Edward non riesce a comprendere e perdonare.
E poi ci sarebbero ancora un sacco di cose da dire, tantissimi apprezzamenti da fare, ma non so se tu hai tutto questo tempo per stare a leggere i miei interminabili commenti sulla trama, sui diversi personaggi che si muovono in questo capitolo, sui loro dialoghi e i loro muti pensieri (ascoltati tramite la mente di Edward) perché non so davvero quando terminerei. Quindi per risparmiarti taglio corto e ti ribadisco che mi è piaciuto tutto di questo capitolo, proprio tutto!!! Non potevi fare un lavoro più ben fatto di questo, perché non esiste di meglio.
Bravissima!!! I miei complimenti sono profondamente sinceri e questo capitolo è veramente bellissimo e perfetto!!!

P.S. Ho scritto dando via libera a quello che sentivo dentro, e non sono certa che sia comprensibile, spero almeno che ti sia arrivato tutto il mio entusiasmo.

Recensore Junior
25/05/10, ore 22:14
Cap. 11:

Ciao! Eccomi qui, sono contenta che tu abbia aggiornato! Sinceramente ero un pò in ansia, però è anche legittimo prendersi delle pause per scrivere in tranquillità, no? :) D'altronde, io dovrei essere l'ultima a parlare dato che di tempo per scrivere ne ho sempre meno, e non so quando riuscirò a finire tutti i progetti che ho in mente di fare.
Comunque, passiamo all'analisi di questo capitolo che fin dal titolo mi annunciava nuvole di temporale: la tensione e l'amarezza che si respirano sono quasi reali! C'è molta amarezza infatti nell'animo di Edward, e anche io penso come te che lui abbia sempre avuto molti dubbi sulla sua natura, che l'abbia rinnegata più e più volte e mai completamente accettata. Altrimenti perché direbbe a Bella certe frasi ciniche sulla sua natura in Twilight, ma anche negli altri libri? Sicuramente, come Carlisle, hai accettato una bella sfida a scrivere, o forse riscrivere una storia così complessa e affascinante, e in questo capitolo si sente veramente tutto l'impegno che hai messo per scriverlo. Anche la scena del litigio in macchina è davvero realistica, si sa che più volte basta soltanto una parola sbagliata per far esplodere la rabbia, e anche lo sfogo a Denali è violento. Credo che la tua scelta di sottolineare i suoi contrasti con Carlisle sia stata azzeccata, anche per spiegare più avanti la sua decisione di lasciare la famiglia per seguire la sua strada. E' stato curioso anche seguire i pensieri che Edward poteva sentire, mi ha fatto piacere poterli leggere... d'altronde chi di noi lettori non ha mai provato ad immaginare come dev'essere per Edward leggere nella mente delle persone?
E' stato affascinante anche per questo vedere il confronto con Eleazar, e anche il discorso di Carmen mi ha dato veramente da pensare alla natura contorta e "dannata" di Edward, ma che alla fine ha una sua forza interiore, una luce che brilla proprio grazie a tutti i suoi dubbi e alle sue domande.
Penso che non ci sia bisogno di chiedertelo, ma se alla fine della storia farai comparire anche Bella, spero che saprai restituire dignità anche al suo personaggio perché sinceramente ha perso sempre più smalto di libro in libro.
Aggiungo a questa recensione anche un grazie per aver messo la poesia all'inizio: hai ragione, è proprio indicata per Carlisle! Bellissima, sa trasmettere molta forza. :)
Se mi sono dimenticata qualcosa, è solo perché ci sono troppe cose da dire e alla fine mi perdo nei miei discorsi XD Complimenti ancora, aspetto con ansia il prossimo capitolo! Baci

Recensore Master
24/05/10, ore 22:01
Cap. 11:

Questo capitolo ti è riuscito benissimo, secondo me: hai reso benissimo il conflitto interiore di Edward; il suo odio per la sua natura mostruosa che esplode in rabbia anche contro Carlisle è magistrale. Però io credo che in fondo a lui ci sia del buono, anche se lui stesso fatica a rendersene conto: il suo slancio contro quell'assassino dentro al bar ne è la prova, ma lui, troppo tormentato dall'idea di essere un mostro, non riesce ad accorgersene, vedendo, al contrario, in quell'uomo orribile un riflesso di sé stesso. Forse dovrà risolvere da solo i suoi tormenti, trovando in sé stesso soltanto la forza e la via per venirne fuori...

Recensore Veterano
24/05/10, ore 21:34
Cap. 11:

E' stato un capitolo molto intenso, psicologicamente parlando. Il titolo non potrebbe essere più azzeccato! Come al solito, trovo molto veritiera questa tua visione di Edward nel primo periodo della sua nuova esistenza. Mi dispiaccio per il male e la confusione che le parole di Edward provocano in Carlisle, ma penso che, comunque, serviranno ad entrambi per crescere ancora.
Per quanto riguarda il luogo del suicidio di Esme, si sà solo che è nel Nord Wisconstin, però io ho una teoria: dato che si butta da una scogliera, vuol'dire che c'era un lago nei paraggi quindi ho optato per una città, luogo dove, di solito, và la gente con dei sogni da realizzare, ma in quel posto, a nord, non ce nesono molte quindi non saprei...
Nord Wisconstin, comunque.

Recensore Junior
24/05/10, ore 20:30
Cap. 11:

wow ci hai fatto aspettare...però dai, ne è valsa la pena!!!
molto bello il capitolo, edward sicuramente nel corso degli anni sarà cambiato, penso anch'io che nei primi anni di vita con carlisle non fosse il bel vampiro romantico di twilight, però lo adoro anche così tormentato!!:)
p.s riguardo ad esme...ho trovato un sito dove ci sono le biografie un pò + approfondite dei personaggi, allora quando esme scorpì di essere incinta scappò di casa e andò da una sua cugina a Milwakee, quando i suoi genitori seppero dove si trovava lei cambiò ancora città, si spostò verso nord, fece finta di essere una delle vedove di guerra e insegnò in una scuola vicino Ashland...poi vabbè è successo tutto quello che sappiamo. sperò di esserti stata d'aiuto, baci!!:)

Recensore Master
20/05/10, ore 17:27
Cap. 5:

Fantastico. La descrizione di Heidi fatta da Carlisle è perfetta, la condivido in pieno, solo che tu hai anche saputo scriverla divinamente *_*
Hai trattato un argomento interessante: il senso di colpa di Carlisle di fronte alla sua impotenza e alla sua rassegnazione agli eventi alla reggia; ho sempre cercato di immaginare quanto fosse stata dura per lui vivere in un posto dove ogni giorno -o quasi ogni giorno- venivano uccisi degli innocenti. Beh, spero per lui che i Volturi abbiano trovato di tanto in tanto qualche assassino o maniaco!
Splendido paragonare l'anima di Carlisle al cristallo in quanto a fragilità.
Ciò che scrivi è poesia.
L'opera di convincimento di Aro è stata molto pericolosa. Soprattutto quando ho provocato con la sua solita affettata dolcezza Carlisle dicendo " Non lo guardi neppure in faccia", riferendosi al mostro.

"Forse il mio amore non era abbastanza forte per trattenermi a Volterra, o forse il suo lo sarebbe stato abbastanza per lasciarmi andare…"
Questa frase è quella che più mi ha colpita in tutto il capitolo, il più umano di quelli che ho letto fin'ora, secondo me. Perché in questo si parla di infatuazione. Sei bravissima, complimenti.
Un finale struggente, ma il più adatto per una coppia come Carlisle&Heidi.


Non è per niente facile scrivere una storia del genere, così dettagliata e accurata.
Dieci e lode, faresti un baffo a parecchi scrittori.

Recensore Master
06/05/10, ore 14:39
Cap. 4:

Meravigliosi questi due capitoli. La figura di Etienne mi ha affascinata. Ho adorato leggere le righe di dibattito fra lui e Carlisle.
Carlisle... E' così ostinato, ostinato a fare valere le sue ragioni. Adoro il modo in cui riesce a far valere le sue ragioni.
La descrizione dei Volturi è impeccabile. Penso che tu abbia centrato in pieno l'impressione a primo impatto di Carlisle quando vede Heidi: bellezza ultraterrena e abbagliante, ma allettante e che induce a provare raccapriccio per uno come lui. Penso le stesse cose. E quando ho letto le ultime righe... caspita, giusto da un po' di tempo stavo fantasticando tra l'incontro di Carlisle e Heidi e di una loro possibile relazione. Ho sempre immaginato che tra loro ci fosse stato qualcosa... E' una coppia interessante e allo stesso tempo da brivido.
Mi piace l'approfondimento che hai fatto su Aro. Rende tutto più fattibile sapere che anche Carlisle a volte dubitò della sua scelta di vita, come fecero Jane e gli altri Volturi: sia il vegetariano che i cacciatori devono aver avuto i loro ripensamenti. Per quanto Carlisle sia ostinato, è impensabile che nei secoli non abbia mai dubitato di se stesso...
Sarei curiosa di leggere il seguito, ma devo andare :( Uffa, questa sera mi fiondo sul capitolo 5 perché non resisto fino a domani!!!
Sei troppo, troppo brava.

Recensore Master
27/04/10, ore 19:09

Un gran bel capitolo, davvero!!!
Mi è piaciuta molto la prima parte. I pensieri di Carlisle rivolti ad Esme, la presa di coscienza del proprio sentimento, il desiderio che si fa sempre più crescente, la paura di perdere il controllo e di fare di Lei la sua compagna... resi semplicemente al meglio.
Se Carlisle avesse incontrato Esme in un contesto simile a quello creato da te, forse le cose tra loro sarebbero potute andare anche così; quel sentimento che li vedrà insieme in un futuro, avrebbe sì lasciato un segno indelebile nell'anima di entrambi già qui, e il nostro vampiro buono, alle prese con la propria coscienza, avrebbe sicuramente agito nel modo da te descritto.
Non so se con questa storia arriverai a narrarci anche dell'incontro tra Edward e Bella, ma se lo facessi, a questo punto, sarà curioso conoscere i pensieri di Carlisle in merito. L'amore per un'umana diverrebbe un'esperienza che padre e figlio avrebbero in comune, e il confronto che inevitabilmente si farebbe sentire, sarebbe un argomento alquanto interessante.
Bellissima anche la seconda parte con l'entrata in scena di Edward.
Ero certa che oltre alla richiesta supplichevole di Elisabeth, il ricordo di Martin avrebbe avuto la sua influenza sulla difficile decisione che Carlisle deve prendere: il destino di un essere umano è nelle sue mani! E non sarebbe stata una scelta solamente egoistica la sua!!!(già quando avevi scritto di questo bambino nel sesto capitolo avevo capito che non era un caso e che quella triste esperienza per Carlisle l'avresti poi ripresa per il caso "Edward").
Ho apprezzato moltissimo come hai interpretato la battaglia interiore di Carlisle, prima di giungere alla scelta definitiva deve essersi sentito molto combattuto. Ed anche dopo, nei tre giorni seguenti, durante la trasformazione di Edward, doveva essere molto provato: dubbi, incertezze e sensi di colpa forse non gli hanno mai dato tregua. In fondo stava condannando un ragazzo di diciassette anni ad un'esistenza che lui per primo ha sofferto ed ha fatto fatica ad accettare per se stesso.
Anche il risveglio di Edward, e la scoperta del suo potere, sono stati gestiti egregiamente.
E ancora una volta tu ti sei dimostrata veramente brava.

Recensore Veterano
25/04/10, ore 21:44

Beh cara, io penso che tu sia riuscita a sviluppare bene la trasformazione di Edward & Co. Sul serio.
Cavolo, sono dispiaciuta per quello che dovrà passare adesso Carlisle, insomma, tutti sappiamo che Ed non seguirà subito le orme del padre e, di conseguenza, Carl si sentirà responsabile e triste...

Recensore Junior
25/04/10, ore 15:28

Ciao! Mi dispiace di essere arrivata in ritardo a recensire i tuoi ultimi capitoli! Innanzitutto devo dire di essere stata parecchio sorpresa nella tua rivisitazione dell'incontro tra Esme e Carlisle... inizialmente ero un pò scettica sulla piega che stavano prendendo gli avvenimenti, ma poi mi sono dovuta ricredere, perché col tuo talento hai costruito una storia intrigante ma dai toni delicati. L'amore tra Carlisle ed Esme è come un fiore che sboccia piano piano, e piano piano si è insinuato nel cuore del nostro vampiro solitario. Mi è piaciuto anche lo spessore che hai dato al carattere di Esme, che il più delle volte nelle storie recita la parte della "mamma", lasciando in ombra gli altri aspetti della sua personalità. Altrettanto verosimili le voci che iniziano ad aleggiare intorno ad una loro presunta relazione (le malelingue non moriranno mai!) e per questo il distacco risulta l'unica soluzione per loro. Bellissimi i riferimenti ad Esme anche in quest'ultimo capitolo, che ad essere sincera aspettavo con ansia. Visto il cambiamento che avevi fatto per la storia di Esme, volevo vedere se avevi in mente qualche altra sorpresa per noi lettori :) Ero sicura però che sarebbe saltato fuori il nome di Martin... è anche grazie a lui che ora Carlisle trova dentro se stesso la forza per poter trasformare Edward, unito anche alla supplica di Elizabeth. Il risveglio di Edward è stato emozionante, almeno secondo me, perché dimostra l'intelligenza di questo personaggio, il suo accettare in modo apparentemente semplice la sua trasformazione in vampiro e anche la presa di coscienza del suo potere. Spero di poter leggere presto il prossimo capitolo! :D

Recensore Junior
24/04/10, ore 12:03

Bello, bello , bello...hai descritto tutto molto bene, come sempre...mi piace tantissimo questo Carlisle innamorato e tormentato, poi la parte di Edward è straziante, non dev'essere stato facile per nessuno dei due!!
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, a presto!!

Recensore Master
23/04/10, ore 22:01

Per iniziare, ti dico che il capitolo mi è piaciuto tantissimo, è coinvolgente e tiene col fiato sospeso. Hai espresso al meglio le lacerazioni dell'anima di Carlisle al pensiero di trasformare un essere umano in un vampiro, condannandolo alla sua stessa eterna solitudine; io credo che per lui operare questa trasformazione sia una sorta di obbligo cui è spinto dall'unico male che gli dà più dolore di questo: vedere la morte di un essere umano. Forse vi è in lui anche una sorta di "rabberciamento" alla sua passata decisione di non avere trasformato Esme, perdendo così la possibilità di dividere con una compagna la sua solitudine secolare.

Recensore Master
11/04/10, ore 16:30

In una parola: magnifico.
Le parole scorrono divinamente. E' un piacere inaudito leggere. Ho divorato questo capitolo, nonostante descriva un avvenimento narrato sinteticamente dalla Meyer e io conosca il seguito. Questo perché è scritto così bene che agisce come una droga, non si riesce a staccare gli occhi dal pc, né a sbattere le palpebre o a prendere fiato tra una parola e l'altra. Mi sono ritrovata a leggere ad alta voce come se stessi recitando un monologo! Lo stile è fluido, elegante, scorre come un torrente sulla lingua! Sei un pozzo di parole.
Carlisle... Sicura di non aver avuto un colloquio con la Meyer? E' descritto così bene ciò che lui prova, ed è caratterizzato in maniera ineccepibile. Ineccepibile, davvero.
Nemmeno se detestassi Carlsile( cosa che non accadrà mai XD) riuscirei a staccarmi da questa fanfiction.
La disperazione da lui provata è palpabile nell'aria. In senso letterale. Specie in queste righe:
"Capii presto che non potevo uccidermi, almeno non da solo, ma questo lo avrei scoperto solo molto più avanti nel tempo. Questo fatto gettò altro sconforto e desolazione nella mia anima tormentata; condannato a vivere in eterno, lontano dagli uomini e dal mondo, nella completa solitudine, divorato dalla mia sete che non volevo placare in alcun modo, l’eternità che mi si apriva davanti mi appariva come un peso enorme da sostenere.
Dire che ero disperato era poco; la mia era un’ angoscia che non trovava sfogo e macerava all’interno, perché i vampiri non hanno lacrime per piangere.
Certe notti gridavo verso il cielo e invocavo un aiuto. Ma dubitavo che le preghiere di un vampiro potessero essere esaudite."
Obbligato a vivere in eterno, incapace di placare la sua seta, schifato e spaventato da se stesso, Carlisle invidia i compagni morti e non ha la possibilità di scegliere. E' condannato, come accade nei più disperati incubi partoriti dalla mente umana. Ma per lui l'incubo è la realtà, e non ci si può risvegliare per porgli fine.
Dio, come sei stata brava. Se tornassi a leggere il capitolo sui peccati in cui io ho brevemente riassunto la sua voglia di sangue, riderei di me.
Sono felice di essermi imbattuta in questa intrigante fanfiction.
Articolata, ben congegnata e analizzata la descrizione degli odori in città, e poi nel bosco.
Bella l'idea della Chiesa, originale il pensiero di Carlisle di incenerirsi al suo interno. Commovente il padre e comprensibile la voglia di Carlisle di leggergli il pensiero.
Scrivi in maniera divina, mi hai coinvolta totalmente. Ho un film in testa di ciò che hai scritto e me lo porterò dentro per un bel po'.
Non vedo l'ora di tornare a leggere questa storia tra 5 giorni, quando tornerò a casa dalla gita.
Oh, un'ultima cosa. Complimenti.
;)