Recensioni per
Nemesis ~ Stelle per Tutti
di Quintessence
Straziante davvero... |
Questo capitolo di certo non è meno pesante degli altri... non ci sei andata con i guanti di velluto. |
Ahi, se nel capitolo precedente il morale si era un po' risollevato, ora è sceso sottoterra. Ma era prevedibile. Hai descritto così bene il dolore di tutte, ce lo hai fatto sembrare nostro, per cui è più che comprensibile adesso capire pienamente i pensieri delle ragazze nella trincea. Tutte hanno avute la loro ragione, tutte. |
bello bello bello.. |
ho letto questa storia tutto d'un fiato.....................e devo proprio dire che il fiato me lo ha tolto! Non immaginavo mai di imbattermi in temi tanto duri nel leggere fanfiction sulle senshi, eppure nonostante la difficoltà degli argomenti trattati sei riuscita a trasmettere i vari sentimenti provati in maniera chiara e precisa. Hai descritto il dolore di ognuna nelle sue specificità riuscendo a farci toccare con mano le sensazioni provate. |
Non posso che dirti ancora bravissima. Questa storia mette proprio la voglia di leggerla sempre e sempre, e ogni volta attendo con ansia il nuovo capitolo. |
Questa storia mi appassiona sempre di più Vale, è davvero fantastica... e ti dirò: mi stai facendo risultare Usagi antipatica in una maniera allucinante. Lei che vorrebbe che tutto ritornasse come prima in un battito di ciglia e che invece ingenua si ritrova ad affrontare la triste realtà sulla quale incombe la catastrofe. Ora sono veramente curiosa di vedere come porterai avanti il tutto e se per le menomazioni delle senshi si potrà fare qualcosa. Ti rinnovo i miei complimenti, sei fenomenale :D |
Capitolo bellissimo e molto toccante anche questo...Io riconfermo il mio giudizio:Usagi è un'egoista!!e sto assolutamente dalla parte delle ragazze..!!Per nove anni le ha ignorate,maltrattate,le ha spinte nel baratro nonostante ognuna di loro fosse stata profondamente segnata dall'incidente e adesso,solo perchè ha capito che il bambino morto nove anni prima non era Chibiusa,vuole tornare?! "Gli amici perdonano!" appunto!!ma lei è la prima a non averlo fatto...quindi per quanto mi dispiaccia vederle separate,sono assolutamente d'accordo con le Senshi...Per quanto riguarda la catastrofe,bè anche questa è una prova d'egoismo da parte di Usagi...dal momento che sa benissimo che da sola non riuscirà mai a salvare l'umanità,vuole ricomporre il gruppo...ma ci sono delle ferite talmente profonde che non si possono rimarginare,ci sono momenti in cui per quanto faccia male non perdonare,è impossibile riuscirci e andare avanti...Detto questo,anche da un punto di vista puramente pratico,come caspiterina fanno a combattere?!Usagi ha perso un figlio certo,ma Makoto ha perso l'uso delle gambe e a mio parere questo è ben più grave,visto che per quanto sia doloroso,un figlio lo puoi sempre avere (come appunto accade),Makoto invece è costretta su una sedia a rotelle...per non parlare di Ami,poi!!Ti dirò io non vedo proprio vie d'uscita da questa situazione,perciò sono proprio curiosa di leggere il seguito...Ovviamente ti rinnovo i miei complimenti!!:)) |
Bene,finalmente trovo un po' di tempo per commentare. Fra orari universitari assurdi e autobus che non passano mai -oltre alla sempre presente pigrizia-trovare un ritaglio di tempo per scrivere è un'impresa. |
Bel capitolo come sempre, ho apprezzato molto l'atteggiamento di Mamo-chan, come sempre lui sa sempre qual è la cosa giusta da fare, sapeva che prima o poi quei numeri sarebbero serviti solo che ora Usagi non può pretendere nulla dalle altre, se hanno rotto la loro splendida amicizia è anche per colpa sua, si è comportata da vera egoista. Non può pretendere che le 4 senshi ritornino a combattere, almeno non subito. |
Stupendo come sempre! Non mi aspettavo questo incontro adesso... Io sono con le Senshi comunque! Quelle quattro ragazze sono ferite nell'anima, sono rovinate dentro e fuori e Usa le ha lasciate sole, le ha maltrattate ignorandole poi per 9 anni :( Mi domando, se Usa ora non fosse stata incinta di Chibiusa, se 9 anni prima avesse perso proprio lei (a prescindere dai calcoli ecc ecc)... sarebbe tornata dalle sue amiche? Rei prima o poi si sarebbe ammazzata, Amy si sarebbe definitivamente rincitrullita, Minako pure avrebbe rischiato la vita essendo anoressica e Makoto avrebbe vissuto una vita infelice... Poi non so cosa mai potrà accadere per riavvicinare le Senshi a Princess, ma lei dovrà fare qualcosa di molto grande per farsi perdonare eh? Per adesso io sono con loro, sarò infame ma è così u.u |
Reazione giustificata Delle guerriere; Bunny ancora una volta si è comportata da egoista! Come le è venuto in mente che le ragazze potessero tornare delle guerriere e sue amiche dopo come lei si è comportat-a? :-) esterni molto bene questi sentimenti brava |
E passiamo a Minako...Minako il cui problema è stato difficile da immaginare, anche se si poteva intuire che fosse in qualche modo legato alla sua bellezza, che è sempre stata la cosa a cui la paladina di Venere teneva di più. Qui si cominciano ad avere maggiori dettagli su ciò che è successo, da, però, un altro punto di vista: quello della persona che, forse, è più vicina ad Usagi, che la considera da sempre come una sorella, la compagna di insufficienze, l'altra parte di lei, colei che le è più affine anche a livello planetario Luna-Venere, due stelle binarie così simili eppure così diverse. Ed anche in questo caso Minako capisce più delle altre, capisce la paura di Usagi per la sua pancia, il suo tacito dissenso ad avvicinarsi troppo al cruscotto per paura di causare un qualsiasi danno a quella pancia che custodiva un tesoro così prezioso per lei. Ma è anche superficiale, Minako, quando discute con Ami sostenendo che la notte dei semafori non c'è bisogno o quando, durante il secondo incidente, l'unica cosa a cui riesce a pensare è se il suo ficco rosso si è sciolto. Ma la superficialità scompare nella muta promessa fatta dalla ragazza nel momento in cui si salva dallo schianto. Anni dopo la ritroviamo... come? In preda ala bulimia, ossessionata dalla sua bellezza presa di correttori e fondotinta, schiava i una bellezza che non le appartiene più, incapace di comprendere che la vera bellezza è quella interiore. Una Minako schiava delle apparenze che lascia andare tutte le sue migliori amiche, litiga con tutte loro e si trova tra le mani solo pezzi di vetro che non riesce più a rimettere insieme, che si accontenta delle osservazioni di falsi amici per credere di essere ancora normale. Minako che si caccia due dita in gola per essere perfetta, Minako che è solo lo spettro di se stessa, che è totalmente priva di volontà.. che in quei nove anni ha anche provato a tenersi in contatto con le altre, ma non le riesce, è, appunto, troppo superficiale per vedere altri problemi oltre il suo...o meglio li vede..ma anziché capire le amiche le aggredisce, senza aiutarle veramente. Anche lei ha bisogno di crescere, di maturare ancora, di capire che ci sono altri problemi...e deve capirlo SEMPRE non solo quando le si presentano davanti agli occhi situazioni palesi. Una volta che avrà capito questo, potrà ricominciare..magari ripartendo da Makoto, che è quella a cui, forse, ha fatto più male. |
Fin da quando ho letto questo capitolo per la prima volta, non ho potuto fare a meno di chiedermi in cosa Rei fosse stata colpita. Mi spiego: il suo problema è chiaramente l'autolesionismo, fin qui non ci piove... ma tutte sono state colpite in un lato preponderante di loro stesse e se per le altre è palese quale sia, per lei non riesco a trovare una definizione. Di certo si è completamente trasformata... non è più la Rei saggia e assennata che tutte abbiamo imparato a conoscere: ormai, per usare parole tue, è solamente un involucro che tenta di distruggersi, punendosi per quello che è successo del quale si ritiene la causa. Ed è questo, principalmente, secondo me, il motivo per cui le sue richieste di perdono alle amiche non vengono esaudite: prima di essere perdonata da loro, deve essere lei a perdonare se stessa, ad accettare che quello che è successo è stato un caso, che avrebbe potuto capitare a chiunque. Sembra combattuta, tra la nostalgia delle amiche (che non sono morte, ma è come se lo fossero) e la voglia di stare tappata in casa a versare fiumi di lacrime, a contare le volte in cui lo fa, a contare i giorni, le ore, i minuti, i secondi che scandiscono la sua lenta agonia,a punirsi, scrivendosi sulle braccia con una lametta per quello che ha fatto, per quello che, solo per colpa sua ha perso. Come qualcun altro ha detto, non è la lametta che chiede sangue, ma la stessa Rei che chiede sangue a se stessa, e che imputa quel desiderio all'oggetto forse per sentirsi soltanto meno colpevole. E la sua Nemesi, la sua vita che sta lentamente buttando, vorrebbe fermarla, impedirle di continuare nella strada dell'autodistruzione, ma Rei non sente nulla e, anzi, ostinatamene, proprio per mostrare il suo sprezzo per quella vita di cui forse non si sente più degna, è proprio in quel momento che ritrova la forza di afferrare la lametta da cui si era tenuta lontana fino a quel momento e permette alla sua "amichetta dal ghignetto argentato" di inciderle nuovamente le braccia, a ricordo perenne di quello che ha fatto. |
Dire che ho adorato questa storia fin dal primo momento in cui l'ho letta è dire ancora poco *_* Il prologo è scritto divinamente, l'avrò riletto almeno venti volte. Le mie frasi preferite in assoluto sono le ultime due finali: "Cambieremo il Destino. |