L’odio è il piacere più duraturo; gli uomini amano in fretta, ma odiano con calma. (George Byron)
Shizuo e Izaya si sono odiati dal momento del loro primo incontro e da allora non hanno mai smesso. Questa è la versione ufficiale dei fatti, ma se invece le cose non fossero andate esattamente così? Se ci fosse dell’altro, dietro le ragioni del loro odio?

Un aspirante biologo marino spagnolo in Sicilia.
Due compagni di stanza alquanto strani.
Un affascinante fanciullo dallo sguardo ammaliatore ed enigmatico.
Un bar meno innocente di quanto si pensi, soldi, sesso e amore.
Spamano, Fruk, RussiaxLettonia, Gerita.

Un professore troppo ligio alle regole.
Una promessa troppo difficile da mantenere.
Un cuore che batte troppo forte per essere ignorato.
E pensare che è iniziato tutto con una semplice supplenza...
«Allora, prof, devo smettere?» Sussurrò, soffiando le parole sulla sua pelle umida.
Giorgio sapeva benissimo quale sarebbe stata la risposta giusta.
Ma la ignorò deliberatamente.
«No.» Mormorò, chiudendo di nuovo gli occhi.

Chris ama i film, ama il suo ragazzo ed è fiero di abitare nel quartiere gay di San Francisco.
Chris scopre di essere stato trattato come un giocattolino ma non versa nemmeno una lacrima.
E forse Oliver può dargli quello che Julien non gli ha mai dato...
Sullo sfondo, le storie di Kelly ed Anthony, felicemente fidanzati; Nick, omofobo convinto e cretino patentato e Sadie che – quasi – tutti credono confusa; Queenya, che sta finalmente realizzando il sogno di diventare una lei.
[ Slash/yaoi ] [ Accenni a femslash/yuri e het ]
«Chris! Chris! Abbiamo vinto!» E io mi ero quasi addormentato.
Mi venne quasi un infarto quando si lanciò contro di me per abbracciarmi, ma vedere i suoi occhi brillare dopo la tristezza del giorno prima mi fece sorridere.
«Hai visto Cousins? E' stato fantastico, un'azione fenomenale e... Chris?» Si fermò all'improvviso.
«Che c'è?»
«Mi stai... facendo le coccole?»
Oddio, che termine da ragazzina adolescente innamorata. Ecco, sì, più o meno.

“Dohko Liang: da Yokohama, Giappone. Io, il Bill Gates del gruppo. Rappresentante di classe, degno della fiducia del preside Kuru. Uno dei pochi equilibrati”.
“Saga e Kanon Mitsotaki: da Patrasso, Grecia. I gemelli più pazzi della Bashitsu, accomunati da una passione per manga yaoi e shonen-ai. Causa dei principali casini nella classe, pericolosamente alterati”.
“Aiolia Stathopulos: da Salonicco, Grecia. Elemento instabile della classe, asso in educazione fisica e disastro in matematica. Sa sempre tutto di tutti e gli piace fare casini”.
“Shura de Las Casas: da Ibiza, Spagna. L’ombres spagnolo, facilmente impressionabile dai costumi giapponesi e greci. Non simpatizza per il tonno, lega tutto il gruppo con la sua insostituibile presenza (e la sua orrenda pronuncia del giapponese ^^)”.
“Mu Gao: da Noshiro, Giappone. Il timido del gruppo, miele della compagnia. Filosofo, tranquillo, è stato però turbato psicologicamente dalla vita alla Bashitsu... anche se rimane l’unico vero innocente fra di noi”.
“Milo Mykonos: da Melos, Grecia. Sconosciute le cause che l’abbiano portato ad un tale livello di pazzia. È l’anima viva del gruppo, parla con tutti. E parla troppo. E forse è per questo che qualche volta s’è beccato qualche pugno”.
“Shaka Maharajapuram: da Benares, India. Ricco figlio di una ricca famiglia di una ricca origine (insomma ricco di tutto ^^), è una colonna portante del gruppo. La sua illuminante ^^ presenza rende bella la compagnia. Individuo in via di trasformazione”.
“Camus Leroy: da Montpellier, Francia. Il rosso della classe, nuovo componente del gruppo. Benché si debba ancora abituare, si è già fatto riconoscere per la sua mania dello studio e la sua disponibilità. Speriamo seriamente che questo francese non turbi la vita alla Bashitsu!!!”.
Tranquilli, non è un manicomio... ma una semplice università di Kyoto. Benvenuti alla Bashitsu University!
(Scritta da Federica)

Dividere una mansarda con un estraneo è sempre impegnativo. Se però l'estraneo sveglia mezza città alle tre di notte perché facendo sesso grida come un pazzo, ti fa trovare i suoi calzini sporchi nel frigorifero, si dimentica di riciclare la plastica e ha i capelli tinti di rosa, la situazione diventa davvero complicata.
“E tu, Demian,” chiese Leonora “non hai paura di essere solo?”
“Io... no. Solo è chi chiude il suo cuore. Ciò che temo non è di non essere amato, ma di non trovare qualcuno a cui dare il mio amore.”
Il tema di questa storia è la devozione d'amore: quando si dona il cuore a una persona senza chiedere niente, ma proprio niente in cambio. E allora, se un ragazzo speciale ha dimenticato se stesso come in un lungo sonno, esiste qualcuno capace di ricordargli che, oltre il tetto, ci sono ancora le stelle. Perciò non fatevi ingannare dalle apparenze: comincia come una commedia leggera e frivola, ma se le date tempo, diventa molto di più. Come i suoi protagonisti.
[Finora (forse) la mia storia completa più bella]

Raccolta di brevi oneshot lemon. [Riku/Sora]

Dedicata a redseapearl
Quel giorno, i tuoi occhi mi chiesero di restare ...Probabilmente, fu per questo che me ne andai.
Le nostre strade erano destinate ad incrociarsi ...O, almeno, così dicevi tu.
Forse riuscisti a spaventarmi con quelle parole innocenti. ...O forse, mi spaventò di più l'idea di essere d'accordo con te.

[Tratto da Maiden Rose]
E' stata in quella notte, chiusi in quella stanza, che diedero inizio al loro desiderio

Fei distolse gli occhi, intrecciando le dita sul piano del tavolo. Anche se non avrebbe potuto esaudire il suo desiderio di solitudine, non aveva alcuna intenzione di fare conversazione con quel tipo.
Mai e poi mai, in quel momento, si sarebbe messo a discorrere con Michail Arbatov.
“Tu invece come te la passi, Fei?”
[Per gli amanti di You're My Love Prize In Viewfinder...e se Cina e Russia scoprissero un'inattesa attrazione reciproca? Tributo alla fantastica coppia composta da Fei e Michail]

Cercò di guardare altrove.
Ma quella vena.
Sentiva il sangue scorrere sotto la pelle.
Lo stava provocando, e lui non riusciva ad accettarlo.
Inoltre, ci stava riuscendo più che bene.
Aprì lentamente la bocca, scoprendo le zanne candide.
Leccò piano la carotide, pigiando leggermente alla sua base per farla risaltare sulla pelle bianca.
- ovviamente, dopo anche tu mi dovrai dare qualcosa, in cambio...-

Un sospiro, con le membra coperte di sudore e la testa oppressa senza tregua dall’afa implacabile.
E poi, un guizzo. Proprio accanto al cancello d’ingresso.
Ritsuka lo riconobbe immediatamente, e sussultò.
Caldo. Caldo. Caldo.

Ma la cosa più complicata era che sembrava avesse il viso di una Madonna.
[p r i v a t e c o l l e c t i o n]

"Credevo.."
"Non da quando ho capito."
"Capito..?"
"Che non è il nome adatto a te."
[Raccolta di Drabble e Flashfic - Pairing Soubi/Ritsuka]

Come sempre, Ritsuka è assetato di risposte.
Ma stavolta Soubi non si tirerà indietro...