Harleen aveva letto su tutti i giornali dell’arresto del criminale per eccellenza, colui che aveva creato un parapiglia gigantesco istigando la vecchia Gotham alla caduta: come lui era caduto, così avrebbe dovuto seguirlo l’intera città.
Ma il Tenente James Gordon – attualmente promosso a Commissario – e le sue forze di polizia, l’avevano fermato consegnandolo nelle mani del Direttore dell’Asylum.
Harleen ricordava perfettamente quando la notizia giunse. Quando dopo il suo arresto aveva iniziato a studiarne la psicologia e le gesta. Aveva letto e riletto qualunque cosa potesse “avvicinarla” al clown, qualsiasi file o cartella le fosse stata messa a disposizione dalle autorità competenti e più rifletteva sulla veridicità di quelle righe, più si convinceva di quanto potesse essere indispensabile tentare un qualunque percorso riabilitativo volto all’unico scopo di farlo parlare: se esisteva una verità su Batman e su Dent, lei voleva saperla. E possibilmente scriverla.
AGGIUNTO capitolo 40 REVISIONATO!
[Questa storia nasce dal mio amore per la coppia Joker/Harley Quinn e si colloca tra gli eventi di The Dark Knight e The Dark Knight Rises]

“Come puoi pensare che avrei voluto che tu morissi? Dopo aver perso i miei genitori e lo zio Ben, come, dimmi in quale modo, avrei potuto desiderare di perdere qualcun altro? Come potrei desiderare di fissare per giorni interi un’altra tomba e bagnarla con il dolore delle mie lacrime. Come, Harry Osborn, dimmi come, avrei potuto desiderare di perdere anche il mio miglior amico. Se solo tu sapessi quanto sia grato al cielo di vederti qui, in carne e ossa, e non sottoterra. Se solo, Harry, ti sforzassi di capire quanto la tua vita sia preziosa per me e quanto vorrei che niente e nessuno te la portasse via. Dopo tutto quello che abbiamo passato, io ti perdono perché non eri in te quella sera”.

“Ehi Marco, tu non avevi paura della morte?” sussurrò, come se il suo compagno gli fosse accanto. Furono silenziose le sue lacrime, senza troppo rumore. Lacrime che voleva che nessuno notasse, lacrime di cui si vergognava, perché mostrare le proprie debolezze in quel mondo era come suicidarsi.
“Sì, tu avevi paura” si rispose, con tono triste. “Tu avevi la nostra stessa identica paura. Ma la nascondevi sotto il tuo sorriso, Marco. Sotto ogni frase di rassicurazione che davi, c'era paura. E io non l'ho capito.”
{ Angst; Jean e Marco Centric.}

Akashi*Kuroko - Kuroko no Basuke. Love//Yaoi couple.
{PwP number three#.
Ed è più un vuoto che ti fa scoppiare l'anima quello che sta accadendo al tuo corpo nudo e indifeso. E' un vuoto che ti lascia inerme e fragile, sotto le fauci di un predatore esperto.
Perché tu sei la preda, sei la cena, lo spuntino e il pranzo, sei quello che una donna non ti darà mai e al tempo stesso sei quello che nessuno vorrebbe.

[Akashi Seijuro x Kuroko Tetsuya][One-Shot]
"Akashi osservò Kuroko, i loro occhi concatenati, non un battito di ciglia ad interrompere quel contatto. Si avvicinò alle sue labbra, leccò quello inferiore, quindi sfiorò la lingua dell'altro con la propria per poi chiudere il tutto in un bacio mozzafiato."

Yuno impara.
(SPOILER)

Il quattordicesimo compleanno di Ciel Phantomhive sarebbe stato il più indimenticabile della sua vita.
L'incontro inaspettato in un elegante bordello di Londra con un giovane di nome Alois Trancy avrebbe riaperto una finestra sul passato che il giovane rampollo credeva di aver dimenticato.
Una vecchia ed effimera amicizia che sboccia in un nuovo sentimento.
Con l'aiuto del suo precettore Sebastian Michaelis, Ciel cercherà di uscire da questo labirinto di inganni, gelosie, veleni e lussuria.
Dal capitolo 1: Era bellissimo, come il giovane Ganimede che conquistò il concupiscente Zeus. C’era qualcosa in lui oltre la bellezza fisica, tuttavia, che attirò l’attenzione di Ciel. Non sapeva dire cosa fosse di preciso, ma sentiva che quel giovane in qualche modo non gli era del tutto estraneo, come se lo avesse conosciuto in un’altra vita.

-Non vi sentite bene bocchan?- domando’ voltandosi appena, accendendo con un suono graffiante il cerino che getto’ su quella massa di carne, che in pochi istanti, prese a fuoco come un falo’. Tuttavia, sebbene il color ocra delle ardenti fiamme cominciasse a risplendere nelle sue iridi macchiate, Ciel non rispose. Inarco’ la schiena lasciando il capo all’ indietro, e gli occhi al cielo. Le nuvole grige e colme di pioggia e neve parevano una distesa buia e priva di forma. Una cecita’ inusuale colpi’ il giovane conte, che socchiuse appena le labbra, lasciando sgusciare un sottile gemito dalle sue labbra. Poi, come d’incanto torno’ a vederci... ma non era la realta’ quello che stava osservando:
Era piuttosto buio, ma la luce della luna illuminava la fanciulla accovacciata a terra. Sebbene polvere e degrado incorniciassero l’esile figura, Ciel riconobbe la sua camera da letto. Ma chi era quella ragazza dai lunghi capelli color nocciola, che si teneva la testa fra le mani, rannicchiata al suolo? Preche’ tra le dita affusolate e pallide, che le sorreggevano il capo, spiccava il suo anello che aveva abbandonato lo stesso giono incui aveva smesso di essere il “Cane da guardia” della regina?

Gli ultimi anni di vita del dottor Vin Malaspina erano stati spesi per quel sogno diabolico e divino, ma tutto aveva davvero iniziato ad avere un risultato solamente con la figlia in un inverno, il solito rigido inverno tedesco.
La città era coperta da un manto bianco di neve che la isolava dai rumori quotidiani, dal vociare e dai segreti. Segreti che erano ben radicati a Kassel, su un’isola sul fiume Fulda, nei sotterranei della villa edificata nel 1953, frutto di investimenti loschi, ove il dottor Malaspina aveva fornito di generazione in generazione i macchinari più complessi e all’avanguardia per la creazione e la manipolazione dei geni. Solamente poche persone conoscevano cosa si nascondeva e perchè si manteneva così segreta l'intera operazione al suo interno: complotti internazionali? Spionaggio? Ricerca biochimica? Nulla di tutto questo? Ma il laboratorio di Kassel non era l'unico, no. Altri quattro stavano continuando a lavorare per riuscire a completare l'EVA Project, l'Elementar Vitro Antebios Project.

Freckles, un fiore nel deserto sei per me.
Freckles, una stella a notte fonda sei per me.
Freckles, uno scoglio in mare aperto sei per me!
[spoiler del manga, cap.28]
La permanenza di Ciel e Sebastian al Noah's Ark Circus sarà più lunga del previsto, perchè Ciel si concederà un privilegio dal quale non potrà più tornare indietro: il privilegio di amare.