"Avete presente il grande, imponente armadio che porta a Narnia? Un libro è esattamente così, solo meno grande e imponente, e senza cappotti. 
Vi entri a passi cauti, come se avessi paura di abbandonare la tua comoda poltrona in quel giorno di pioggia, ma allo stesso tempo pieno di eccitazione. Senti gli aghi dei pini sulla tua pelle, mentre ti trasferisci in quel mondo sconosciuto, troppo bello e troppo terribile per essere vero. E provi tutto il freddo del gelido inverno. Tutto il freddo di un luogo senza amici. 
Ma poi, proprio lì, inaspettatamente, trovi le persone più straordinarie e gioisci con loro quando ritorna il tepore. Sapendo che, in effetti, il tepore nella tua vita  l'hanno portato proprio loro. 
Senti i profumi speziati con le narici d'altri e guardi, con occhi pieni di meraviglia, almano quanto i tuoi, i paesaggi incantati che quel Dio, che qui chiamiamo autore, ha creato per loro, per noi.

Vivi con loro. Vivi per loro. E invecchi tra loro. Fin quando quell'armadio ritorna a presentarsi nella tua vita. Quella dura copertina che segnala la fine del libro. La fine della loro avventura. Dalla nostra avventura. E in meno di un'attimo, sei di nuovo tu, di nuovo nella tua poltrona, di nuovo quattordicenne, non più mago, tributo, shadowhunters, mondano, vampiro, re, regina, fata. Ma di certo più adulto e cresciuto di quanto fossi prima."

"Ho deciso di premere Play, non pensavo che sarebbero diventati la mia vita." ♥

"Potevi avere qualunque altra cosa al mondo, ma hai voluto me." ♥