Finrod cerca di alzarsi in piedi. Il suo corpo perfetto fatica a rispondergli; vi è costretto dentro, come in un abito troppo stretto cucito da mani maldestre. La pelle gli si tende addosso come corde, i suoi muscoli non gli rispondono, quasi troppo deboli persino per stare in piedi.
Gli ci erano voluti giorni interi solo per calibrare il respiro; è così naturale, quando nasci e cresci, è così difficile quando rinasci e sei ormai abituato ad essere ombra tra le ombre. Il suo spirito è risanato e rinato, rinato nel vero senso della parola. Findaráto Ingoldo. Finrod Felagund. Nóm il saggio. Sono tutte persone morte, il loro corpo dilaniato dagli artigli di un lupo, le loro ossa ormai polvere in una terra che è lontana più nel tempo che nello spazio.

"Raccogli i frammenti, uno ad uno, cercando il modo di farli combaciare, maledicendoti. Tochiro era quello dei rompicapo. Tochiro era il mago della microelettronica, dei puzzle e delle riparazioni..."

"Aus dunklem Wein und tausend Rosen" è un verso dell'Alfiere di R.M.Rilke. Come mi sia venuto in mente di associarlo ad Harlock non lo so, forse per il vino e le rose o forse per la mia mente malata. In ogni caso è romantico da fare schifo, vi avviso.
Ah, c'è anche la shower scene, ma non andate in fibrillazione, non succede (quasi) niente!

Un momento intimo: Meeme suona la sua arpa, Harlock si addormenta. L'aliena lo guarda e si perde in un ricordo.

Il momento cruciale del film, quello del saluto militare da cui parte il riscatto.
"Sei morto per cent’anni. Come quella vecchia fiaba… "

Questa storia nasce da una semplice constatazione. Nessuna bandiera può sventolare nello spazio perché le mancano due elementi fondamentali: l’attrito dell’aria e il vento. Manca anche “un centro di gravità permanente” che ti renda semplicemente naturale tenere i piedi appoggiati per terra. E la libertà, parola magica che sa di esaltazione e di anarchia, è una strada difficile e spinosa quando la si vuole percorrere fino in fondo. Dopotutto, come cantava Gaber, “la libertà non è star sopra un albero, / non è neanche il volo di un moscone, / la libertà non è uno spazio libero, / libertà è partecipazione”.
E già che ci siamo, buon 25 aprile a tutti...
[Prima classificata al contest "Cerco un centro di gravità... " di darllenwr]

"Capitano, io lascio l'Arcadia."
Ma tu hai udito altre parole.
"Harlock, ti prego, fermami."

Quale può essere la Nemesi di Harlock? Forse soltanto la sua vecchia nemica.
Molto, molto angst... siete avvertiti. Ah, il titolo, ovviamente, è la battuta di Amleto.

I problemi di una ragazza tremendamente sexy imbarcata su una nave di rudi pirati.

Ecco come avrei voluto la fine del film... Almeno, una delle alternative avrebbe potuto essere qualcosa di simile a questa.

Sul ponte di comando dell'Arcadia, Meeme guarda Yuki, Yuki guarda Harlock, Harlock guarda le stelle. I pensieri di due donne molto diverse sul loro amato capitano.

Ok. Questo è tutto quello che sono riuscita a tirar fuori sul nuovo film. Un po' pochino, lo ammetto...
E' la scena di addio di Meeme, anzi, neanche, mezza scena di addio. Siate clementi...