Due ragazzi , all'inizio tanto diversi , lei dolce e ingenua , lui violento e pericoloso ma con lei si trasforma in tutt'altro . Entrambi nascondono qualcosa , lei non è ciò che crede lui e lui non è ciò che crede lei . Nessuno sa della vera vita dell'altro , la paura di perdersi li divora , ma non sanno che ciò che nascondono li unisce . Si divideranno , ma non sarà la fine ma solo l'inizio *** tratto dal 4 capitolo < Sono la stessa persona che hai
incontrato quella sera ,sono sempre io non
cambio > < Voglio scoprire il vero te >

Raccolgo l’asciugamano, cercando di coprirmi il più possibile –Che ci fai qui?!- urlo, in preda ad una crisi.
-Tuo cugino mi ha mandato a cercare il suo iPad, dice che l’hai preso tu.- si spiega.
Lo guardo. Cazzo, è senza maglietta. Indossa solo un paio di pantaloni grigi della tuta. Si vede la riga dei boxer, Giorgio Armani.
Sgrano gli occhi di fronte al suo fisico perfetto.
Lui sorride, avvicinandosi a me. Io, istintivamente, indietreggio, fino a trovarmi contro il muro.

Bell, timida e spensierata ragazza Inglese, non crede che alle sue spalle ci siano anni di bugie e segreti, taciuti dalle persone che lei credeva l'amassero.
Solo tre persone riusciranno a far credere a Bell che la sua vita ha ancora uno scopo... o meglio la sua... eternità

Charlotte è la figlia di Trinity,suo padre è morto quando lei aveva quattro anni.
Charlotte chiederà a sua madre di raccontargli di suo padre,ma non tutti è come può sembrare,qual è la storia di Trinity e del suo futuro marito?
Scopritelo.

Posso dire che la mia storia non è la solita in cui una ragazza incontra i suoi idoli si innamorano e vissero per sempre felici e contenti...NO!
La mia fanfiction parla di Anastasia Romanov, può sembrare strano ma si ambienterà nel 1918 e nel 2013, ci sarà un passaggio temporale, lei si innamorerà anche se il padre ha già scelto per lei. Ma tutto cambia.
SE VI HO INCURIOSITO ALMENO UN PO' PASSATE ... ciao

Claire Weaver.
Zayn Jawaad Malik.
Lucas Weaver.
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Tratto dal testo:
"“Un indizio? Piccolo piccolo? ” Addolcii la voce cercando di essere il più convincente possibile.
“Devo chiedere. ” Si fece serio.
“Non potresti fare una piccola eccezione per me? ” Sussurrai avvicinandomi ed iniziai a giocherellare con la sua cravatta.
Conviene sempre fare buon viso a cattivo gioco. "

Mentre aprivo il piccolo cancello laterale, che si affacciava sul marciapiede opposto all’entrata del parco, qualcuno mi scontrò e caddi rovinosamente a terra. L’individuo misterioso mi tirò subito in piedi,accanto a lui, fece per mollarmi ,ma la mia caviglia cedette e dovetti appoggiarmi a lui per non cadere nuovamente sul marciapiede.
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Finalmente alzò il viso per guardarmi in faccia, doveva avere più o meno la mia età, ma la mia espressione stupita era dovuta decisamente a tutt'altro. Eravamo la copia esatta l’una dell’altro. Era come me,ma al maschile.
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Dalla porta di una casa, che più che altro sembrava un baracca, un uomo calciava e spintonava un ragazzo insanguinato. Potevo sentire le urla da lì.