Avevo una vita da normale adolescente,quasi perfetta direi..
“BREE! IO ESCO!” avevo detto quasi vero? Ah menomale, infatti sarebbe stata perfetta se quel rompicoglioni di mio fratello maggiore non passasse il suo tempo a rovinarmi la vita.
La cosa che odiavo di più era quando portava i suoi fottutissimi amici a casa nostra, se le ragazze quando uscivano parlavano solo di ragazzi non avevate mai visto la compagnia di mio fratello! Ossessionati dalle donne!
Chaz, carino ma troppo immaturo.
Justin, colui che pensava di essere il Dio in terra. Il ragazzo più bello che io avessi mai visto ma con al posto del cervello una nocciolina ammaccata.
Hello i'm Bree Butler.

Immaginate due sorelle a Mystic Falls, ignare di cosa le aspetta. Cosa riserverà loro il futuro? Intrighi, lotte, amori e speranze... I due Salvatore tornano in città, sconvolgendo le loro vite.
Nuove storie e sentimenti a Mystic Falls.
Fanfic scritta a 4 mani.

“Ho bisogno di sentirmi viva.”
-Jelena.
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trailer: http://www.youtube.com/watch?v=5lHJmSy0S3I

Erin Jones, assistente personale del bello, ricco e di successo Justin Bieber, decide di prendere il consiglio dei suoi amici e far innamorare il suo capo di lei.
ATTENZIONE: SCENE ABBASTANZA SPINTE.

[...] per la tua amata famiglia, dovevi rovinare quello che per secoli avevamo rincorso e finalmente trovato? Ti sei mai veramente chiesto se fosse la cosa giusta? Hai mai per un solo istante pensato a quanto fosse inaccettabile piantarmi lì così con due parole, dopo tutto quello che avevamo condiviso? Oppure gli unici per i quali hai un minimo di riguardo sono i tuoi fratelli? - Dal capitolo 4.
[KALIJAH] - [Accenni: Delena; Klaroline; Heylijah]

Lei: Eileen Blackwood, 19 anni, vive in Canada, a Stratford.
Lui: Justin Bieber, 21 anni, pop star mondiale.
Cosa succederà tra un cuore distrutto e un cuore colmo d’amore?

gli uomini pensano che solo loro possono provocare piacere a noi donne, pensano che siamo sempre noi quelle insicure e titubanti, ma forse si sono dimenticati che -si gioca in due-

Vaniglia, Sam, Kevin, Emily, Justin, Vaniglia, Sam, Kevin, Emily, Justin.
«Oh Justin, colui che ci ha uniti. Adesso voglio, io, renderti felice per la vita: va' nello stanzino sotto la scala con Vì, dovete starci per 7 minuti.»
22.46 «Fammi vedere che sai fare.»
I sette minuti erano già passati e i due ne erano più che consapevoli, ma non avevano la minima intenzione di fermarsi. Forse quando si obbligava qualcuno a fare una cosa del genere ci si doveva solo baciare e, beh, se fosse davvero stato così allora, i due non avevano proprio capito un cazzo. Ormai però c'erano dentro, non riuscivano ad allontanarsi. Erano l'esatto contrario di due calamite con forze opposte, ma si attraevano pur essendo uguali e non potevano farci nulla, se non assecondare i loro desideri.
Erano le 23:59. Avevano sforato di un'ora e sei minuti, se non si contava il tempo che passarono in camera senza farsi vedere più dagli amici.

Le sue mani vagarono giù per la mia vita agganciandosi ai passanti dei mie pantaloni.
La sua erezione premeva contro la mia intimità.
-Toglimeli- sussurrai sulle sua labbra inarcando il bacino per aiutarlo. Non se lo fece ripetere due volte e me li tolse. Un attimo dopo i suoi raggiunsero i miei sul pavimento.
Le sue mani raggiunsero il gancio del reggiseno sulla mia schiena. Ci giocò per qualche secondo per poi slacciarlo totalmente facendolo scorrere lungo le mie braccia per poi lanciarlo a terra....

Tutti ma non lui. Avrei voluto trovare chiunque ma non la ragione del mio sorriso dentro quel locale, ubriaco e con le mani sotto la mia gonna.
Non ci pensai un attimo di più e scappai, mi misi a correre. Era il mio tutto e mi aveva deluso, era il mio sorriso ma mi aveva solo fatto piangere, era uscito dal mio universo di fiabe e sarebbe stata dura farcelo rientrare.
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Questa storia l'avevo già pubblicata l'anno scorso e succesivamente cancellata perchè incompleta. Adesso l'ho finita e ripubblicata, quindi se l'avete già letta, bè, sono sempre io, non l'ho rubata a nessuno. Spero vi piaccia :)

“Io ti amo.” La voce spezzata dal pianto, il sangue che usciva dal labbro
“E allora perché lo hai fatto!?” la voce della ragazza era dura ma spezzata
“Ero ubriaco” si giustificò il biondo
“Ti meriti di morire” sputò la bionda allontanandosi dal ragazzo
Lui fece un grosso errore, lei non poteva perdonarlo. Stava soffrendo, per dimenticarsi di lui si drogava, faceva di tutto ma quel ricordo rimase impresso dentro di lei.
Miley Cyrus. Una ragazza testarda, con un carattere duro e difficile, nata a Nashville, all’età di cinque anni si trasferì con i suoi genitori a Stratford in Canada. Odiava quel posto, ma poi incontrò il ragazzo della sua vita, o almeno quello che sembrava essere.
Justin Bieber. Un ragazzo normale, timido, chiuso in se stesso. Nato a London in Canada, si trasferì poi a Stratford con la madre Pattie.
Si incontrarono il primo giorno di scuola, erano alle medie, avevano appena undici anni. Miley non lo sopportava, per il semplice fatto che era troppo gentile, educato, tenero, dolce, perfetto.
Col tempo impararono a conoscerci, a stare insieme, ad amarsi.
Ma il piccolo e ingenuo Justin qualche anno dopo si fece ingannare da una ragazza.
Jiley FanFiction

«Il fatto è che sono fottutamente innamorato di te e non posso farci nulla. Non mi sono mai sentito in questo modo con nessuno, nessuno mi ha mai trattato come fai tu e ti odio per farmi stare così. Non so nemmeno perché il mio cuore stia battendo così forte adesso. Sto cadendo nella trappola del tuo amore Adaya, ti prego acchiappami.»