Michael/Luke
Michael è statico, da quando la donna più importante della sua vita lo ha abbandonato nel bel mezzo della sua infanzia: prende le cose sul momento, senza badare alle sfumature o alla durata o alla compiutezza di esse.
Luke è dinamico: il giorno prima potrebbe lavorare in un anonimo bar di Chicago, e quello dopo decidere di sorprendere più persone di quanto immagini.
Con la partecipazione di un Ashton ammaestrato per nascondere il dolore nell'iperattività e di un Calum che viaggia spesso, ma non dimentica le persone.

“Volete piantarla? Ci sarei anche io in questa camera! Siamo qui da due giorni, le lezioni non sono ancora cominciate e già non vi sopporto più!” dico scocciato lanciando un cuscino addosso a Louis e Harry.
“Proprio oggi non hai niente da studiare Liam? E poi io l’ho detto di trasferirci nella mega villa di mio padre! Li ci sono tante stanze e nessuno di noi si lamenterebbe…” risponde Louis staccando per 5 secondi la bocca dal collo di Harry.
“E’ troppo grande quella casa! Non ce la faremo mai a pagare luce, gas, bollette…” rispondo con tono cantilenante dato che avrò detto questa frase mille volte.
“Dai Liam appendi nella bacheca dell’università sti cavolo di annunci che ho scritto! Vedrai che qualcuno che cerca un posto dove dormire c’è! Così siamo di più e riusciamo a pagare tutto con l’aiuto dei nostri genitori, delle borse di studio e dei soldi dei lavori estivi.” dice Harry alzandosi dal letto e porgendomi i fogli da appendere.
Ziam/Larry

"Mi piacciono i tuoi occhi. Hanno un color cacchina verde, ma sono fighi." Ribadì Louisa.
"Grazie. I tuoi.. non riesco bene.." Harriet parve confusa.
"Scusa sono fatto."

-Che hai da ridere?- quando scese dalle punte si voltò a guardarmi e i suoi occhi, sotto al riflesso del neon brillarono, quasi. Come se avessero appena preso vita. Per quanto non fosse il tipo di ragazzo per me, non riuscii a fare a meno di rimanere a guardarlo. Basso, con le dita affusolate e gli occhi del colore del cielo. Occhi che mi erano parsi banali. In quel momento vi lessi qualcosa di più e se abbinati con un bel sorriso come il suo, diventavano quasi qualcosa di raro.
-No, niente. Sei molto basso.-
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-Sei tu lo stupido qui, Zayn. Non ti accorgi di nulla.- disse a pochi centimetro dal mio viso. Deglutii a fatica, sentendo il fiato caldo contro il mio viso. –Stupido…- bofonchiò ancora una volta. Rimasi ad occhi chiusi e sentii solamente il calore del suo corpo sempre più vicino, il fiato caldo contro le labbra. Poi il mio cuore parve perdere numerosi battiti. Una leggera pressione al lato destro delle labbra, un calore improvviso, una morbidezza mai sentita, poi il vuoto, il freddo. Con gli occhi e pugni serrati rimasi appoggiato alla parete. Quando riaprii gli occhi, di Liam non c’era più nessuna traccia.

[...]Il ragazzo lo ignora e si leva la giacca di pelle, rimanendo solo con una semplice t-shirt nera stretta che gli mette in risalto gli addominali ben formati.
“Questa macchina può diventare sistematica!”
Lancia la giacca da una parte e agita le braccia quasi come due macine, sempre ridacchiando.
“Idromatica!”
I tre T-Birds si guardano e scoppiano a ridere, acclamando il loro leader con urla divertite.
“Ultramatica!” continua Louis e fa alcuni passi indietro, sempre fissandoli tutti.
“Può diventare un fulmine…” salta sopra un tavolo e allarga le braccia, mentre Liam continua ad avere la bocca spalancata. “Greased Lightning!”
[Grease!AU] [Louis!Danny/Harry!Sandy] [Zayn!Rizzo/Liam!Kenickie] 30.468 parole

Questa è la storia di una ragazza che quando gli succede qualcosa di buono gliene succede subito una cattiva, la storia non è uguale all'originale ho apportato qualche modifica di come avrei voluto che andassero le cose p.s. Leggete la storia e recensite petfavoreeee

... una prostituta all'FBI

Il mio primo remake di Percy Jackson, inizialmente ero scettica dal postarla perché non ero sicura che ci fossero delle fanfiction slash su di loro ma quando le ho viste mi sono fiondata a postare!
Era abituato a sentir decantare la sua bellezza dalle ragazze e ora capiva cosa provavano quando vedevano Luke, quando si accorse che lo stava fissando passò lo sguardo sui muri della sua abitazione, il più grande sorrise e si avvicinò il suo viso, gli afferrò il mento con due dita cercando di baciarlo, Percy s’irrigidì poi si lasciò andare e socchiuse le labbra facendo incontrare la sua timida lingua con quella audace di Luke.