"Quello era il giorno. Me l'ero ripetuto mentre salutavo mia madre che mi faceva le ultime raccomandazioni. Me l'ero ripetuto mentre mio padre mi ricordava di chiamare come minimo tre volte al giorno perché altrimenti si sarebbero preoccupati. Me l'ero ripetuto mentre aprivo la porta di casa per l'ultima volta, lasciando le mie chiavi sul comò dell'ingresso, perché tanto non mi sarebbero servite per un po'. Me l'ero ripetuto mentre afferravo il manico delle mie due valigie, zaino in spalla e Canon al collo, e mi dirigevo verso il taxi bianco che mi avrebbe accompagnata, perché i miei genitori dovevano lavorare."
'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'

Siete curiosi di leggere una fanfiction appassionante, profonda, intensa basata su Ed Sheeran?
Beh, siete nel posto sbagliato!
Storia di una ragazza come tante altre che vorrebbe tanto incontrare Ed Sheeran.
Mamma mia, l'originalità.

Premetto che è la mia prima FF e quindi non sono ancora molto esperta :)
è una storia post II guerra magica, nella quale Fred non è morto, che vede Hermione,Ginny tornare al castelllo per ultimare gli studi con la compagnia dei gemelli costretti dalla sorellina a tornare... tutti si aspettano un anno più o meno tranquillo... ma non sempre le cose vanno come previsto. Vedremo la nostra Herm, che dopo aver lasciato Ron,rimanere incastrata in un triangolo amoroso che la sconvolgerà nel profondo. Buona lettura :)

"Il cielo era libero dalle nuvole, blu oltre la notte, oltre i sogni. Un manto di velluto, trapuntato di stelle, che viste da qui sembran così piccole, più di un dito, più di una lacrima di sale. [...]
[...] Lo sguardo da predatore di lui si scontrava contro quello sprezzante di lei, che per nulla al mondo avrebbe dato segni di cedimento o di resa.
Con un rapido movimento, Fred le tolse di mano il mestolo. Approfittando del fatto, di averla colta di sorpresa, la afferrò per un braccio e se la spinse contro il petto. In modo che la spina dorsale di lei combaciasse perfettamente col centro del suo petto, dove il cuore ormai aveva preso a seguire un ritmo tutto suo. Era un ritmo assordante, gli riempiva le vene e rimbombava nelle orecchie. Respirava a fatica, col fiato spezzato dalla piccola corsa, ma soprattutto provato dall’emozione di quel momento...

- Cosa ci fa Draco Malfoy in mezzo a dei Grifondoro? - chiese Ginny
- Sfregiato, Donnola, Piattola… Granger. Sono venuto a dire al Trio dei Miracoli +1 che lo sfregiato e la Granger sono i nuovi prefetti di Grifondoro. E ora me ne vado perchè, per quanto io desideri vedere Lenticchia che soffoca, non voglio più respirare la vostra stessa aria!
Detto questo se ne andò senza aggiungere parola.
"Da quando Malfoy perde l’occasione di insultarmi? Due volte?
Non che mi dispiace che mi chiami per cognome ma è strano… troppo strano."

Ma se dice di non dargli confidenza ci sarà un motivo.
Lo ascolterò.
Parola di Rose Weasley.
[...]
Sicuramente papà sa quello che dice.
Non darò confidenza ai Weasley.
Tantomeno alla bambina rossiccia.
Parola di Scorpius Malfoy.
...
Una raccolta di flashfic più o meno lunghi sui sette anni ad Hogwarts di Rose e Scorpius.
"Sette anni per imaparare ad amare"
Epilogo postato.

Draco Lucius Malfoy, 19 anni, capelli biondo platino e occhi grigi stava tranquillamente camminando per le strade di una semplice cittadinella babbana.
[...]
Marta Dalia Crockford, 16 anni, capelli castano chiaro e occhi castani/biondi(?) stava tranquillamente leggendo, per l’ennesima volta, uno dei suoi libri preferiti, Harry Potter e i Doni della Morte.
Cosa lega una babbana appassionata di HP e un purosanguista snob e provato dalla guerra?

-Che cosa c'è di tanto divertente?- chiese lei dopo aver notato le sue labbra.
-Oh, niente. Stavo solo pensando che forse dovremo litigare più spesso!- esclamò lui avvicinandosi a lei e guardandola intensamente.
La ragazza rise e poi lo abbracciò, poggiando il viso tra l'incavo della spalla e il collo. Le era mancato terribilmente, anche se le era costato molto ammetterlo. Fred strinse le braccia sul corpo di Hermione e lasciò che le dita disegnassero sulle sue braccia.
-Mi sento felicissima.- commentò Hermione guardandolo.
Fred le sorrise e le scoccò un bacio sulla fronte, passandole una mano tra i capelli e voltandosi a guardare la visione di Londra dal finestrino.