Era appena scoppiata una specie di rissa nel locale.
Stupidi marinai tedeschi, mezzi ubriachi e mezzi strafatti di Dio solo sa cosa, avevano continuato a insultare loro e gli altri gruppi che si esibivano al Kaiserkeller, e avevano finito per far perdere la pazienza ad alcuni spettatori altrettanto ubriachi e insomma, ora se le stavano dando di santa ragione.
Se solitamente John adorava assistere a questo genere di spettacoli, quella sera non era dell’umore giusto.
[Buon compleanno, Anya!]

...ovvero 10 modi di flirtare
Raccolta di drabble e double.
Dal cap10: "Touching foreheads"
“Ma non ti annoi?”
“A fare cosa?”
“Stare tutto il tempo a casa.”

In una qualunque storia su una qualunque coppia ci sarebbe un lui che la mattina si sveglia accanto ad una lei, solo grazie al suo lieve respiro, mentre fuori dalla finestra il sole sorge e gli uccellini cinguettano dolcemente.
Ma questa non è una storia qualunque.

Le sue dita si muovevano distrattamente sui tasti della chitarra, premendo con agilità le corde giuste.
Il suo canto era appena sussurrato.
Paul cantava Blue moon.
Pensava fosse appropriata, dopotutto c’era la luna piena fuori, e il suo chiarore argenteo era così potente che illuminava anche la sua piccola cameretta. Ma tutta questa luce a Paul era sembrata molto triste. Il chiaro di luna piena gli aveva sempre trasmesso una sorta di tristezza sconsolata.
E quella sera più che mai Paul si ritrovò a confermare ulteriormente i suoi pensieri. Il motivo?

Mai e poi mai, nel momento della decisione, avrebbe immaginato che i suoi problemi l’avrebbero seguito, come un bagaglio invisibile sull’aereo.
Perciò eccola lì, la paura del temporale. Quel temporale che lo spaventava terribilmente perché ora lo sapeva: il temporale è la paura di restare soli.
E John era solo ora.

Paul mostra ai ragazzi il nuovo brano che ha appena composto, sperando che uno di loro possa leggere il messaggio d'amore scritto al di là di quelle semplici parole.
Utilizzando il testo "Oh! Darling", una OS mclennon che parla di tutto l'amore di Paul verso il suo John.
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Scritta per il prompt "i'm happy just to write of you" indetto dalla pagina "Two of us".

Di John, sperduto nel deserto, durante le riprese di How I won the war.
Di un piccolo genietto, che entra nella sua tenda, con i calzini gialli.
E di uno, due... tre desideri!

Le persone, per salvarsi, leggono.
E a volte scrivono, ma non è questo il punto.
Il punto è che leggono.

« Ah, la Spagna. Tutti vogliono sapere della Spagna. E io dico loro: “Compratevi una cazzo di cartina. Sta là, tra il Portogallo e la Francia” ». Un altro sorso gli rotolò lungo la gola. « Mi sono preso una piccola pausa. Avevo bisogno di riposo, tutto qui ».
Fanfiction ispirata a due eventi realmente accaduti: la /luna di miele/ di John Lennon con Brian Epstein e tutto quello che ne seguì al 21° compleanno di Paul McCartney.

Ma anche per noi ormai é arrivata la notte.

I fiocchi di neve cadono dal cielo con invidiabile eleganza e grazia.
Ti infili i guanti, prima di trascinarmi con te sotto questo candido spettacolo.
Vorrei essere il guanto che protegge la tua mano.
Ma sono solo John.

carino agg. [dim. di caro], fam.
1. Gradevole alla vista, grazioso
2. Piacevole, divertente
3. fig. Gentile, delicato, garbato

"Sono libero di mordermi le labbra a sangue quanto mi pare" riesce a sussurrare Paul, incantato da quella traccia scarlatta sul polpastrello bianco di John.
L'amico ride, "Oh, lo penso anche io" concorda, avvicinandosi ancora un po', solo un po', una cosa da niente davvero, "Anzi, se vuoi posso darti una mano".

Se c’è una cosa che l’ispettore McCartney odia, quella sono i ladri.
Quando gli affidano il caso dell’anno, il caso di Hermes, il ladro melomane, Paul sa che farà di tutto per acciuffarlo.
Ma gli imprevisti nella vita possono celarsi dove meno te lo aspetti.
Anche nel negozio di musica davanti casa, gestito da un certo John Lennon...

Mimi non ha mai voluto figli, neanche per un istante.
Ma ha voluto John.