Istituto Torquato Tasso: un piccolo mondo nel mondo; dove tutti hanno almeno un segreto.
Federica è una ragazza diversa dai suoi coetanei; sente come un muro che la distingue dagli altri per la sua sensibilità e il bisogno di leggere e conoscere quanto più possibile. Inaspettatamente, trova un individuo a lei affine nel più terribile dei professori nel suo liceo, con il quale comincia ad allacciare un rapporto dai confini indefiniti che passa spesso dall'odio alla comprensione, dal rispetto alle confidenze, dall'insegnamento al confronto. Si crea così una doppia vita per lei: in una continua a stare con i suoi coetanei mostrando quella Federica che loro conoscono e credono di capire, nell'altra sfama il suo bisogno di sapere in compagnia di un adulto che passa più volte il confine del ruolo del mentore. E con la maturità che incombe, questo delicato equilibrio potrebbe presto saltare...
Abelardo ed Eloisa, nel 1994.
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Non era una facoltà sovrannaturale, la sua: Federica era portata a pensare che fosse una raggelante quanto strana forma di cinismo.
Alcuni sviluppano impressionanti capacità matematiche.
Altri imparano a guidare in età ancora infantile, diventando piloti di rally.
Molti ancora, crescono come campioni di nuoto, o eccezionali ballerini.
Lei comprendeva facilmente il mondo circostante.
Tranne che non era affatto facile, non per lei. Perché aveva perso la capacità di provare stupore, meraviglia, genuina felicità ed estasi di fronte all’intangibile mistero della vita umana.
Arrivata a quel punto, iniziava persino a dubitare che ce ne fosse uno, di “intangibile mistero della vita umana”.
Non era una prospettiva rilassante, né gioiosa, ad essere franchi: non era una prospettiva affatto."

Regina, Saskatchewan (Canada) 4 aprile 1894 -
Sophie Du Bois lascia la casa di sua zia Margot a Montreal per dirigersi nelle terre ancora inesplorate del Canada Occidentale dove l'aspetta il matrimonio con il fidanzato Alfred Barnard, conosciuto per corrispondenza.
Troverà sulla propria strada molto di più di quanto avrebbe immaginato.
Rating rosso per il contenuto esplicito dei capitoli che seguiranno.
Dal primo capitolo "L’uomo sorrise e Sophie ebbe la netta sensazione che se non fosse stata seduta le gambe non l’avrebbero retta. Probabilmente era colpa della stanchezza del lungo viaggio e della tensione delle ultime ore che l’aveva letteralmente privata delle forze. Più volte nel corso del lungo scambio di corrispondenza Sophie si era chiesta quale fosse il volto di Alfred, come sarebbe stata la sua voce e come sarebbe stato il loro primo incontro."

[ Slight Hoennchampionshipping, Haruka x Daigo ]
«C'è una leggenda, nella regione di Hoenn. Una bella, senza cataclismi di sorta. Parla di stelle. [...]
Ma tu non credi a queste leggende, vero Haruka?»

"Coloro che desiderano la pietra, a loro volta sono da essa stessa desiderati."