In una piacevole mattina d'agosto Courtney e Bridgette si armano di valigie e partono per una tranquilla vacanza a due in un campeggio estivo isolato dal trambusto dalla città. Sperano di trovare pace e di staccare un po' la spina, ma non sanno cosa le attende.
Le due vengono catapultate in un mondo perverso e buio dove l’unica cosa che conta è l’ossessiva ricerca del piacere saffico, e scoprono orizzonti nuovi e sempre più malati, dove loro sono le vittime passive e devono ubbidire agli ordini delle amazzoni femministe assetate di sesso.
“Qui avrete ciò che gli esseri umani bramano dall’inizio dei tempi: libertà. Lasciate che il vostro istinto vi guidi in questo viaggio proibito, in questo idilliaco sogno ed incubo al tempo stesso, lasciate che le vostre sensazioni vi portino in luoghi e tempi inesplorati, sospinte solo dal potere disarmante del piacere carnale, ma ricordate: questo non è il luogo dell’amore. Questo non è un paradiso. Questo è il luogo del piacere, dell’antica, tribale ossessione per la carne, della scoperta dei propri istinti più impudichi e indomabili. Questo è l’inferno, il luogo dove tutto è concesso e nulla è proibito."

“Abbiamo dovuto farlo.” Disse la madre di Gwen con gli occhi lucidi.
“Ma è una ragazza dolcissima! Gentile, bella, educata, spiritosa! È una mia grande amica!”
“Capiscici, Duncan, ti prego. Lo facciamo per proteggerti!”
“Da cosa?!”
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------.
Duncan era un ragazzo punk, forte, intraprendente, ribelle, ma buono.
Courtney era una ragazza bella, ordinata, intelligente, intraprende e dolce.
Gwen era una ragazza sola.
Lei era diversa, lei era un pericolo …
Ma lei voleva solo qualcuno, qualcuno che l’apprezzasse e l’amasse, qualcuno … lo voleva disperatamente, con tutta se stessa.
Ed era pronta a fare qualsiasi cosa per averlo.

Courtney Barlow: studiosa, disciplinata, precisa, ordinata e bella. *********************************************************************************
Duncan Nelson: Graffitaro punk con una pessima fama tra i professori, è stato sospeso svariate volte per atti di vandalismo sulla proprità scolastica. ********************************************************************************
Heather Wilson: Critica, affascinante, scorbutica, solitaria, bellissima. Fredda, spietata e calcolatrice, conduce i giochi nella scuola come pare a lei. ***************************************************************************
Alejandro Burromuerto: Sensuale, dai bei lineamenti, ci sa fare con le donne ed ha un’abile parlantina.
***************************************************************************
Gwen Parski: Dark solitaria e pessimista. Reprime ogni tentativo di fare amicizia da parte delle compagne.
*****************************************************************
Bridgette Rivas: Ha dei lunghissimi capelli biondi che attirano molto l’attenzione, specialmente dei ragazzi. È campionessa da tre anni di tutti gli sport delle gare scolastiche.
**************************************************************************
Geoff Hatten: Allegro, festailo, eccentrico.
********************************************************
Tra amore e odio, rivalità e amicizia, depressione , talento e passione … chi sopravviverà?
E chi invece dovrà abbandonare La Toronto talent Art and Music Academy?
*********************************
*Dal testo:*
Quei suoi occhi verdi la fissavano con un’intensità surreale.
Il suo cuore batteva all’impazzata.
Non si era mai sentita così in tutta la sua vita.
Si stava forse innamorando?
Insomma, quando guardava quegli occhi le veniva il sospetto che potesse scomparire l'universo senza che lei se ne accorgesse?
Era davvero così potente quello che stava provando?

"Le storie che voglio raccontare riguardano quelle ragazze che io, proprio perché “normale”, potevo solo osservare.
Carezzare un po’ con gli occhi. Guardare con la fiducia incondizionata di chi affida a qualcosa la propria attenzione.
Perché erano troppo belle, troppo intelligenti, troppo colte, troppo folli. Troppo."