Il regista si fece avanti e chiese provocatorio "Tu sei una make-up artist giusto? A tuo parere chi è il più bello tra loro?"
La ragazza puntò il dito verso Kim Taehyung e rispose senza esitazione.
"Lui ha un viso perfetto!"
Bastò un secondo.
In quell'istante lui la guardò e la fotografò nella sua mente.
Accadde qualcosa in quell'attimo...

Serie di missing moment di Maybe it's fate volume 1.
Sono delle One shot dei momenti mancanti del primo volume, avvenimenti non detti che volevano avere dello spazio anche loro.
Ci saranno sempre Min Yoongi e Isabel, e anche il restante del gruppo.

Namjoon condivide l'ascensore di casa sua con una perfetta sconosciuta. Bastano pochi minuti per far crollare la mente del leader dei BTS che comincerà ad odiare il suo successo.
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Tratto dal capitolo 1
"Si chiese il perché pensasse ancora a lei. Era forse colpa della stanchezza, di quel documentario o del sapore del gelato alla vaniglia che aveva il medesimo profumo di quella donna?"

" Hanno pianto un poco, poi si sono abituati. A tutto si abitua quel vigliacco che è l'uomo!"
Dostoevskij

LA STORIA è STATA REVISIONATA TUTTA!
Un'amicizia, due mondi diversi, drammi, problemi, destino. Yoongi and girl
Dal capitolo 21
“Troveremo una soluzione, abbiamo tempo”
“Si la troveremo, per ora il nostro accordo rimane valido ok? Aspettiamo altri tre anni” sorrise lei vicino al suo petto
“Tu non andrai via vero?” chiese lui titubante
“Se dovessi, sappi che ritornerò sempre da te” sorrise sfiorandogli una guancia
“Se non dovessi tornare, farò di tutto per riprenderti” disse lui, lei si mise in punta di piedi per dargli un leggero bacio a stampo
“E questo?” ammiccò lui
“Era per suggellare il patto e farti capire che sono con te, siamo insieme in tutto questo”
“Si siamo insieme” sorrise lui di rimando abbracciandola un altro po’.
Nessuno dei due sapeva quanto quelle parole un giorno sarebbero diventate solo un doloroso ricordo.

Accetteresti di ospitare a casa tua un'intera boy-band?
È l'offerta che viene fatta a Chiara, un'italiana che, poche settimane prima, si trovava in Corea per lavoro e ha passato alcune serate spensierate in compagnia della sua amica Elsa e di due misteriosi ragazzi.
Un giorno, riceve una telefonata da Seoul. In cambio di una cospicua somma di denaro, le viene proposto di ospitare l'intera band - di cui fanno parte i ragazzi conosciuti a Seoul - a casa propria.
Le chiedono di "badare" a loro per qualche mese, di farli vivere come ragazzi normali, nell'anonimato; di fargli vivere le esperienze che vivono normalmente i loro coetanei.
La donna è riluttante, le sembra una responsabilità eccessiva; ha un lavoro e una figlia da crescere, ma quei soldi le farebbero comodo: decide così di accettare.
Comincia così una convivenza bizzarra fra Chiara e i BTS al completo. L'inizio sarà burrascoso; non è facile convivere in una piccola casa con sette ragazzi giovani e vivaci. La giovane donna si troverà spesso in difficoltà, ma la vita in comune avrà anche risvolti molto piacevoli...
Mi trovate su IG come bts_italian_ff profilo dedicato a questa storia

Questa storia è la versione di "Undisclosed Feelings" narrata dal punto di vista di Eve come protagonista.
Si consiglia prima la lettura dell'altro titolo fino al capitolo 30 prima di iniziare questa onde evitare spoiler e buchi nella trama.
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Eve condivide l'ascensore condominiale con il suo vicino di casa che scoprirà, in seguito, essere Kim Namjoon, il leader dei BTS, la boyband coreana più famosa al mondo.
Bastano pochi minuti per far crollare la psiche della donna che si troverà travolta nella vita di Namjoon il quale, a sua volta, comincerà ad odiare il suo successo.
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Tratto dal capitolo 1:
Un ragazzo le era caduto addosso, spingendola violentemente contro lo specchio e soffocò una morsa di dolore quanto sentì una fitta alla spalla sinistra.
«Mi scusi! Sono desolato, non volevo!»
Lo osservò incuriosita e si intenerì di quell'espressione imbarazzata dipinta sul viso di quello sconosciuto.
«Non si preoccupi, non è successo nulla.»
Il ragazzo alzò il volto e fu così che si guardarono per la prima volta.
Rimase colpita da quegli occhi a mandorla dal taglio particolare, così profondi e luminosi.
Gli occhi di un drago.

" sorrise ed avviò il motore; le luci della città li accompagnarono per più di due ore, lei cantava e stonava accanto a lui, quelli erano i momenti che avrebbe voluto vivere in loop se glielo avessero chiesto, quelli dove si sentiva bene con sè stesso, perchè se c’era una cosa che Zoe sapeva fare era quella di farti sentire in pace. E lui temeva che presto quella pace sarebbe stata di un’altro, e l’unica persona che poteva rimproverare per questo era lui stesso."