Molte cose cambiano nella vita degli adolescenti che crescono e diventano adulti.
Seguito di Believe In Me;
Payphone: Una relazione a distanza, tanti problemi, tante gioie, tanti viaggi, amici che vanno, amici che vengono, fantasmi del passato che ritornano. Un sogno, una scuola, una carriera. E cinque ragazzi che affrontano quello che la vita gli mette davanti.

QUESTA STORIA LA STO RISCRIVENDO
La porta si chiuse di colpo dietro di me «Dobbiamo parlare» La voce calda e sexy di Zayn mi fece mancare l'aria. Lo guardai specchio, il suo respiro caldo mi solleticava il collo. Le sue mani possenti mi cinsero i fianchi, facendomi appoggiare contro il lavandino «Non sei andata a letto con lui» Non era una domanda, Zayn sapeva benissimo che avevo mentito.
Non dissi nulla, ormai non potevo continuare quella falsa. Decidi di arrendermi e Zayn si allontanò quel poco per permettermi di girarmi, non aveva ancora tolto le mani dai miei fianchi.
In pochi secondi mi trovai schiacciata grazie al suo corpo contro il muro, mentre la sua bocca mi baciava il collo.

Ricordo perfettamente quel giorno.
Venne a casa mia con questa scatola rossa.
'Un piccolo regalo per te' disse dandomi un bacio sulla guancia.
'Oh..grazie!' dissi sorpresa,
'Che aspetti?Aprila!' disse sorridendomi.
L'aprii e vi trovai dentro alcune delle nostre foto.
Risi vedendo una foto dove Niall mi dava un morso sulla guancia.
'Bhè questa è la nostra scatola..la riempiremo con le nostre foto' disse non smettendo di sorridere.
'Che bello che sei!' dissi fiondandomi tra le sue braccia.
'Bene,adesso ti faccio una foto con la scatola in mano così ci ricorderemo di questo giorno' disse scattandomi una foto.
'Ecco,così quando ti manco,basta aprire questa scatola,per far riafforare i momenti più belli della nostra amicizia' continuò stringendomi a sè.
'Ti voglio bene,Niall' 
'Ti voglio bene anche io,piccola' rispose.
Peccato che non sapeva,che io lo amavo.
Ma questo non l'avrebbe mai saputo.
Non volevo rovinare la nostra splendida amicizia e poi in quel periodo era fidanzato.

Una vita nell'ombra.
Una ragazza ..
Vampiri .. E i one direction nei panni di questi ultimi ... Insomma, quasi tutti.
leggete e fatemi sapere che ne pensate ^^
baci raky xx

Ero chiusa da due giorni in quella stanza. Bevevo solamente nonostante mi portassero da mangiare, ma non ne avevo la forza, perché le immagini dell’altra sera erano ancora vive nella mia mente.
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-ooohh finalmente ti vedo. Claire Scott, la bellissima figlia del nostro ‘nemico’- disse venendomi incontro
-Harry Styles- disse presentandosi, porgendosi la mano che non afferrai
-ahahahah hai un carattere forte devo dire. Nonostante tutto riesci ad essere decisa. Ma ti conviene starmi a sentire se non vuoi fare una brutta fine-
Annuii abbassando al testa.
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Successe. Successe quello che non credevo potesse succedere. Mi ero innamorata di Harry. Quella sua parte ‘cattiva’, decisa, forte mi faceva sentire protetta. Sicuramente non ricambiava. Lui aveva soltanto il compito di controllarmi finchè mio padre non avesse saldato il debito.

«bello e dannato, la parte mancante di una mela avvelenata.»
[...]
Appoggiò una mano sul muro, era davvero grande. Era vicino alla mia testa. Deglutii mentre continuava a guardarmi.
"sei la sorella di Peter, Peter Davis?" disse in un ghigno.
Annuì leggermente, continuando a guardare i suoi occhi verdi.
"perfetto, non vedevo l'ora di conoscerti" ridacchiò.
[...]
"ormai non hai più vie di scampo.." affermò "ormai ci sei dentro" concluse.
Era sempre più vicino a me. Appoggiò una mano sulla mia schiena, facendo schiacciare il mio petto contro il suo, per l'ennesima volta.
"per questa volta ti lascio andare, ma ci rivedremo presto" disse con voce rauca, per poi toccarmi il sedere.

Dal capitolo 3:
[..] Ma cos'è questo sguardo?... Diamine, sembra quasi che stia cercando di scavarmi nell'anima.
... Ad essere estremamente sinceri, sembra più che mi stia spogliando con gli occhi, pervertito.
'Nina, riprenditi... C'è poco da spogliare, sei già in costume da bagno, ed è presente il suo migliore amico, ovvero tuo fratello.
E a proposito di Paul, l'hai sentito, no?
"Ian è uno sciupa femmine, gli piace vederle pendenti dalle sue labbra! D'altronde fa bene, le ragazze gli finiscono nel letto senza neanche il bisogno che lui schiocchi le dita!"'
Tzè, che razza di gente che c'è in giro... Buttarsi nel letto di uno sconosciuto.. Neanche se avesse meravigliosi capelli corvini che ricadono disordinatamente sulla fronte, occhi azzurri ed intensi come il mare, naso perfetto, labbra a dir poco invitanti e fisico scolp... Oh Merda.|
Romantica storia Nian, decisamente... Diversa!
#Se state leggendo questa introduzione nel 2017, vi do un consiglio: non leggete questa storia.
Non ho tempo per revisionarla, ma è piena di errori e la iniziai quando avevo quindici anni. Non è modestia la mia, ma onestà. Non la elimino dal sito perché comunque fu la prima fanfiction che pubblicai, e stranamente piacque a molte persone. Grazie dell'attenzione. ♥

INCOMPIUTA
Quando sentii due colpi alla porta, per poco non cacciai un urlo.
«Chi è?» esclamai.
Non ottenni nessuna risposta.
«Chi è?» chiesi di nuovo; la voce mi tremò un paio di volte.
Non avevo il coraggio di guardare dallo spioncino.
Non rispose nessuno. Mi accasciai a terra, tenendomi la testa tra le mani.
Sentivo il cuore sbattere violentemente contro il petto, il battito mi assordava, mentre le mie gambe iniziarono a tremare.
[...]
«Ti apro» dissi cercando di controllare il tremolio della voce.
Quando spalancai la porta – dopo aver tolto catena, chiavistello e aver dato tutte le mandate possibili – mi ritrovai davanti un Louis stranito.
«Va… va tutto bene?» chiese insicuro.
Seguii il suo sguardo e vidi che stava osservando il coltello che avevo in mano. E il mascara colato sulle guance.
Scossi il capo in modo confuso, per poi annuire decisa e stamparmi un sorriso falso in faccia.
«Benissimo» dissi, sperando non avesse notato la mia voce incrinata.
«Lyn… sei sicura? Insomma… hai un coltello in mano» disse con fare ovvio.
«Oh» mormorai. Dovevo sembrargli una fuori di testa. In fondo lo ero. «Io… stavo cucinando».
«Piangendo?»
Inarcò un sopracciglio.
«Cipolle» dissi in fretta.

Zayn's pov.
"pronto?" risposi con la voce impastata dal sonno
"ciao! posso sapere chi sei?" una voce seguita da due risate risuonò nelle mie orecchie
"sei tu che mi chiami a quest'ora e devo dirti io chi sono?"
"no scusa è che,mi hanno dato questo numero dicendo che fosse di un figo inglese,ma non so il tuo nome" la ragazza rise.
"Zayn,Zayn Malik."
"uh,figo"
"il tuo?"
"Ryder,ma sono insieme a due mie amiche che si chiamano Beatrice e Maddalena"
"non siete inglesi vero?" chiesi,si sentiva che il loro accento non era uguale al mio
"no,siamo italiane!"
"ah! e non spendete molto chiamandomi dall'italia?" domandai facendo una piccola risata,appoggiandomi al cuscino e accendendo la tv
"no,abbiamo la promozione che ci fa chiamare gratis" risero tutte e tre
"come mai avete avuto il mio numero?"
"madonna quante domande fai! me l'hanno dato e basta"
"se tu fossi al posto mio che faresti? devo sapere se ho delle stalker no?" risi
"certo certo. senti,una mia amica ha incontrato te e i tuoi amici quando siete usciti da x-factor ed è riuscita ad avere il tuo numero tramite varie conoscenze"

Anne e Desiree sono all'ultimo anno di Liceo. Sono due ragazze con i piedi per terra, testarde e abbastanza stronze. Le loro vite cambieranno nel momento in cui conosceranno cinque ragazzi della scuola con la fama di 'Bad Boys'.

Quest’esperienza non l’ho mai fatta. Non ho mai scritto una Nian, perciò siate clementi. Quello che vi chiedo, soprattutto, è di esprimere la vostra opinione con costanza. Fatevi sentire, ditemi che ne pare, in modo tale da arricchire me e la storia. Baci!
Dall'undicesimo capitolo:
-Entriamo, o ti prenderai un malanno.
Il mio orgoglio continuava ad urlare: Non seguirlo, fa’ quel che cavolo ti pare!
Però sentii un brivido lungo la schiena quando la cinse, così non ci pensai e tornai indietro.
-Io vado. –Mi strinsi nelle spalle, aspettando una sua reazione. -Se vedi Paul digli che è tutto okay.
-Nina. –Restò di spalle, davanti alla porta della sua camera.
-Sì?
-Io non so farlo. -Ammise.
-Cosa?
Il silenzio aleggiava nel lungo e stretto corridoio, usciva fuori dalle pareti, dalla moquette, dai quadri.
-Prendermi cura degli altri. –Confessò, girandosi.
Lo raggiunsi, afferrandogli la mano.
-Non è vero. Non dire così, Ian. Tu… ti stai prendendo cura di me. –Annuii, sincera.
-Non come vorrei. –Sprezzante, lasciò la presa ed entrò.

Un giorno ero una bambina, il giorno dopo mi sono ritrovata a crescere una bambina.
*Dal testo*
-Quindi tu hai un compagno?
-No- risposi alzando lo sguardo verso di lui -In un certo senso il padre mi ha violentata in una discoteca. Ecco perchè l'ho chiamata Felicity, è l'unica cosa bella che mi sia capitata in quell'anno-
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Mi chiamo Destiny, ho 19 anni e sono una madre single

Siamo in mezzo alla folla piena di ragazzine sguaiate che urlano come pazze, sbracciandosi, cercando di farsi vedere dai One Direction. Alle 16.00 Madison mi ha letteralmente trascinato a vedere il loro concerto. “Per una volta che vengono in Italia, non perdiamoceli!”, mi ha detto. Veramente io non sono loro fan. Ho ascoltato qualche loro canzone, e mi piace il loro aspetto, ma niente di più. Mentre Madison… lei è pazza di loro.
Pensavo tutto questo prima che accadesse l'"incidente". E prima che incontrassi lui...Harry.

Allie non è l'angelo che tutti credono di conoscere, ma a chi spetta il compito di dimostrare il contrario?

"Allora cos'ho in meno di lui?" continuò Niall.
"Niente, assolutamente niente." alzai lo sguardo asciugandogli le lacrime. "Che piagnone che sei!" gli feci l'occhilino.
"Gne gne!" si avvicinò guardandomi negli occhi.
Sentii le sue labbra sulle mie, le sue fantastiche labbra sulle mie. Ci staccamo e gli sorrisi. "Sei un angelo Horan" gli accarezzai la guancia. Ma poi mi accorsi della presenza di Harry che scappò in lacrime verso il bagno degli uomini.