Allora, sì, è un'altra Joshley...PERO' diversa dal solito...è una storia totalmente inventata, in cui i paramore non sono mai esistiti, l'unica cosa "esistente" sono i personaggi! ahahah
Spero vi piaccia :)
"Sì, avevo una vita perfetta, degli amici leali, una moglie stupenda, una figlia meravigliosa, un lavoro appagante...e forse a Dio tutta questa perfezione nella mia vita aveva iniziato a dare fastidio.
Se solo avessi saputo..."

Sequel di: Un gettone e tredici minuti
Larry-Ziam
--
"Quando Harry scese dal treno e respirò per la prima volta in otto mesi l'aria di Doncaster, l'aria di casa, tutto tornò ad essere dolorosamente vero.
Si guardò intorno mentre il secondo binario piano piano si spopolava e il treno alle sue spalle ripartiva. Aveva uno zaino, solo quello. Era così che aveva scelto di tornare a casa, di tornare da Louis. Voleva avere con sé solo il minimo indispensabile, voleva tornare tra le braccia di Louis senza il peso di cose inutili. Si alzò il bavero della giacca per avere meno freddo, mise le mani in tasca e accanto al proprio cellulare spento sentì il bigliettino sul quale Nick aveva appuntato il proprio numero".

“Fin da quando ti ho conosciuto mi sono sempre chiesto se tu abbia mai dato realmente importanza a qualcosa, o qualcuno, al di fuori di te stesso”, mormorò con un filo di voce il ragazzo, tenendo basso lo sguardo “l'unica risposta che sono riuscito a darmi è che hai paura di ciò che può distrarti dalle tue ambizioni”, finì in un sussurro quasi impercettibile, abbozzando allo stesso tempo un sorriso tirato, che lasciava trasparire tutta la sua delusione. Improvvisamente si sentì gli occhi pizzicare, e con un gesto d'istinto alzò lo sguardo al cielo, “piano piano ho imparato a capirti, e a riconoscere le tue fughe, ma non importa quanto lontano scapperai... Non riuscirai mai a spezzare il nostro legame”.
[Naruto x Sasuke - Un po' tutti - Altre coppie a sorpresa]

Quanto dura una promessa? Dunstan, studente modello e bravo ragazzo, non ha dubbi: le promesse durano per sempre. Ma allora perché Abel, il suo dolce migliore amico d'infanzia, non ha rispettato la sua? Perché, nonostante i due avessero giurato di scriversi delle lettere per tenersi in contatto, Abel è scomparso nel nulla? Dunstan ha bisogno di saperlo e quando torna nel paese in cui ha passato l'infanzia cerca subito di rintracciare il ragazzo. Ma sono passati sei lunghi anni e Abel non è più lo stesso. Saprà Dunstan scoprire il segreto di quel lungo silenzio durato sei anni? Tra amori scolastici, misteri da svelare, passioni travolgenti, dark ribelli e compagni di scuola fuori dall'ordinario, l'impresa non si rivelerà facile!

E' il continuo della mia Fan Fiction 'Let me sleep' ma diciamo che qua Hayley è più cazzuta.
Spero vi piaccia!
-
Il pubblico era in delirio, scalpitava.
'Paramore' continuava ad intonare, ero così carica, così pronta ad uscire li ed urlare a tutti che i Paramore erano tornati.
Jeremy sistemava il microfono, Taylor controllava l'ultima volta che la chitarra fosse accordata perfettamente.
Bevvi un sorso d'acqua, quando mi venne in mente l'avventura dell'inverno dell'anno prima.
Quando ero rimasta incinta.
Scossi la testa come per scacciare il pensiero.
Era la nostra ora, ormai.
Corsi sul palco, la base di Ignorance era partita, ora toccava a me.
Presi un bel respiro, ma dalla mia bocca non uscii nulla. Tutti continuavano ad urlare, quando di colpo sentii il suono della sveglia.

Taylor e Zac, si rincontrano dopo due anni e in loro riaffiora una grande amicizia, o forse qualcosa di più..

Landon è un cinico bastardo. Venticinque anni, criminologo, annoiato dalla vita, non crede nell'amore.
Affezionato unicamente al suo solitario e capriccioso gatto nero, Achille.
Alec è spaventato. Diciassette anni, preda di mille incertezze e paure, abbandonato a se stesso, deriso dai suoi coetanei.
Ma Alec nasconde un segreto, un terribile segreto. E forse più di uno.
- Cioè, fammi capire - tiro un bel sospiro, massaggiandomi lentamente le tempie. Sono corso in ufficio, per lui, abbandonando a se stessa la tettona, parecchio irritata per il trattamento, in realtà. Beh, cazzi suoi. - Tu mi hai chiamato alle due e mezza di notte, interrompendomi proprio sul più bello, tra l'altro, e mi hai fatto venire qui in centrale per ... Chiedermi di badare ad ... - un minuto di silenzio, cerco di ricordare, invano. - Eric ? - azzardo.
- Si chiama Alec.
- Fa lo stesso. - agito una mano con noncuranza, quasi seccato.