Sequel di: Un gettone e tredici minuti
Larry-Ziam
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"Quando Harry scese dal treno e respirò per la prima volta in otto mesi l'aria di Doncaster, l'aria di casa, tutto tornò ad essere dolorosamente vero.
Si guardò intorno mentre il secondo binario piano piano si spopolava e il treno alle sue spalle ripartiva. Aveva uno zaino, solo quello. Era così che aveva scelto di tornare a casa, di tornare da Louis. Voleva avere con sé solo il minimo indispensabile, voleva tornare tra le braccia di Louis senza il peso di cose inutili. Si alzò il bavero della giacca per avere meno freddo, mise le mani in tasca e accanto al proprio cellulare spento sentì il bigliettino sul quale Nick aveva appuntato il proprio numero".

Harry Styles frequenta l'ultimo anno alla Lincoln High School. Fin da quando era bambino, sognava di diventare regista e per questo a scuola si era sempre impegnato, raggiungendo il massimo dei voti in quasi tutte le materia. Un giorno il professor Hemmings gli offre l'opportunità di lavorare al copione per lo spettacolo di fine anno al quale assisteranno molti professori di vari college, tra cui alcuni rappresentanti del Clifford College, l'istituto che Harry vorrebbe frequentare per diventare ciò che vuole essere. In palio c'è una borsa di studio e se tutto andrà bene Harry potrà ottenerla.
Tutto sembra andare bene ma Louis viene beccato a fumare. Siccome le sospensioni non gli fanno nessuno effetto, la preside decide di metterlo in detenzione: dovrà passare tutti i pomeriggi a fare l'assistente ad Harry e la troupe della rappresentazione teatrale. Louis cercherà di sabotare tutto, ma poi succederà qualcosa che lo farà pentire amaramente...

E’ possibile che una curiosa bambina di cinque anni possa crescere come una ragazza insolente, scontrosa, associale?
Forse la sua vita non è fatta per vivere con i numerosi misteri del padre, forse deve scoprire ciò che si nasconde dietro tutti quei tatuaggi, dietro a quel ‘ciao’ dedicato a qualcuno di davvero speciale.
Lei deve sapere, lei deve conoscere il passato.

Questo è il continuo della storia "Welcome to my life" c:
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“Vuoi che ti accompagni? Dimmi..”
“Sono i One Direction” rispose tutto d’un fiato.
La schiuma che mi si era creata in bocca mi andò di traverso, facendomi sputare tutto nel lavandino e diventare rossa come un pomodoro.
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“Hannah, ti ricordi cosa ci avevano promesso? Che ci saremo sentiti tutti i giorni, o almeno una volta a settimana. Dove sono quei ragazzi? Io vedo solo cinque maschere perfettamente photoshoppate , cinque persone che non sono loro. Non sono i nostri ragazzi.” Mi inumidii le labbra “Va tu se vuoi, ma io non vengo. Ci ho messo tutto questo tempo per eliminarli dalla mia testa, per avere il coraggio di inscatolare le loro cose e metterle in soffitta, e non ho intenzione di riaprire questa ferita. Non ora”

Lesbica. E’ questo che la società non accetta. Se sei gay, nero, obeso, anoressica, la società ti etichetta come una persona a cui non bisogna rivolgere la minima attenzione. Si, io sono lesbica. Lo sono circa da un anno e mezzo, quando quella ragazza stupenda mise piede per prima volta nella mia classe; Ricordo che mi sconvolse tutto, Sam; Quello era il suo nome.
Ora lei è la mia migliore amica, sa del mio orientamento sessuale, e lo rispetta, ma non sa che sono innamorata di lei.
Una persona che invece non riesce a mandare giù questa storia è mia madre.
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“Ma mamma, a me piacciono le femmine, come devo dirtelo?”
“Ma a me non sta bene Bee, ok? Non voglio che tu sia.. sia..” smette di affettare le carote per guardarmi dritta negli occhi.
“Dillo! Visto? Sei come tutti, omofoba” urlò sbattendo una mano sul bancone.
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“Ciao Niall, sono Julie, la mamma di Bee”
“Ciao Julie, dimmi tutto”
“Avrei bisogno di chiederti un grande favore”
“Dimmi” quella donna stava davvero suscitando la mia curiosità.
“Dovresti far.. Oddio non lo sto facendo davvero.” Sento un suo respiro dall’altro capo “Devi far innamorare Bee di te”

"Shine,una rossa 21enne irlandese, abbandonando Dublino dove studia per la laurea in Psicologia, si ritrova catapultata a Londra per seguire il suo migliore amico di sempre, Niall ed il suo cuore che è stato rubato da..."
*Dal capitolo 7*:
“Tu cosa ci fai qui?” chiedo con un largo sorriso
“ Ti aspettavo…” ricambiando il mio gesto
“Come diavolo facevi a sapere che sarei arrivata ora?”
“Non lo sapevo. Mi sono seduto e ho detto: “ok, conto fino a dieci, se non arriva me ne vado” e sei arrivata.” Parla avvicinandosi sempre di più a me
“E a che numero sei arrivato?” domando curiosa.
“2720, ma potevo continuare…”
Much love!!
Holkay xx