(Questa storia partecipa come edita al contest Chi ben comincia è a metà del prologo indetto da BessieB sul forum di EFP)
È il primo Natale dalla fine della seconda guerra magica: un'eredità inaspettata regalerà ai protagonisti un rifugio lontano dagli odori insopportabili della morte, in cui ogni cosa sembra divenire nuova e possibile.
"Hermione delle volte pensava che vi fosse qualcosa di profondamente sbagliato in quel bisogno, ma spaventata allontanava il pensiero da sé all’istante e s’imponeva di dimenticarlo."

NON AUTORIZZO LA PUBBLICAZIONE DELLA MIA STORIA SU ALTRI SITI: WATTPAD, ARCHIVE OF OUR OWN, E SIMILI.
"L'intero ammontare del tuo debito,soltanto nei miei confronti,ammonta a settecentomila galeoni..."Quanto vale tua moglie?-gli domandò Draco.-Hermione non ha prezzo-rispose subito Ron.
Malfoy ghignò.
-Tutti hanno un prezzo,Weasley...Il tuo è settecentomila galeoni-gli disse.
N.d.A. Salve! So che nei capitoli della Fan Fiction sono presenti diversi errori di battitura ed'ortografia... Prometto che appena la vita vera sarà meno frenetica correggerò ognuno dei capitoli. Nel frattempo vi porgo le mie scuse!

Contesto: Storia ambientata in un ipotetico settimo anno. Sirius non è morto e Silente è stato attaccato ma è riuscito ,insieme agli studenti e all'ordine, a non far cadere in mano ai mangiamorte la scuola. Coppie: Draco/Hermione; Blaise/Daphne; Pansy/Ron; Astoria/Fred; Harry/Ginny.
Prologo:
La grifondoro era lì, immobile ed esterrefatta.
Tremava.
Il petto squartato a causa del dolore che sentiva, il dolore più grande che un individuo può provare: il tradimento da parte della persona amata.
Si sentì così Hermione Granger quando vide Draco Malfoy raggiungere sua madre e suo padre durante il duello finale della battaglia che avrebbe per sempre segnato le loro vite.
Hermione pensò solo una parola "vigliacco".
Anche Harry Potter usò quel aggettivo una volta, verso l'uomo più coraggioso che avesse mai conosciuto.

Seguito di "Aiutami, te lo chiedo sottovoce."
Una bambina da salvare.
Un segreto troppo grande per essere rivelato.
Una proposta che non può essere accettata alla leggera.
Amicizie forti che vanno al di là della fratellanza.
Un amore che non sarà facile accettare.

Scorpius Malfoy è un Corvonero intelligente, sarcastico, autocritico e un po' impacciato. La famiglia Weasley è la sua seconda famiglia, la Tana la sua vera casa e Albus Severus Potter, il fratello che ha scelto di avere, nonostante le sue sceneggiate da primadonna, gli abbracci spaccaossa e la sua tendenza al dramma in ogni situazione.
L'unica incognita della sua semplice vita? Rose Weasley.
Distante, misteriosa, all'apparenza fragile, la rossa è sempre rimasta ai margini della sua vita sociale, senza mai davvero entrarvi, nonostante le amicizie in comune.
Ora, però, tutto sta per cambiare.

Inizia un nuovo anno nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Gli studenti si troveranno ad affrontare un progetto organizzato dagli insegnanti: quattro studenti da quattro case diverse dovranno vivere per sei mesi nello stesso Dormitorio, in modo da poter favorire l'unione delle case. Chi saranno i nuovi coinquilini di Hermione?
Dal testo:
Si sollevò un mormorio di «ma è impossibile!», «non ci credo!» e così via, che la McGranitt decise di fermare dopo qualche minuto.
«Ognuno di voi condividerà un appartamento della scuola con altri tre studenti, tutti di case differenti. [...] Domande?»
Dramione, post HBP.

Primo settembre, Londra, stazione di King's Cross, binario nove e tre quarti.
Come sempre, anche in quel giorno, la vita dava dimostrazione della sua crudele indifferenza allo scorrere del tempo e alle persone che erano state strappate via dal giardino del mondo.
Il sole continuava a sorgere, il vento a soffiare forte, la pioggia a cadere incessante, mentre a soli pochi mesi di distanza si era consumata la tragedia della Seconda Guerra Magica.
Il dolore avviluppava nelle sue spire scure le anime scucite dei superstiti, mentre i cuori sanguinavano per le ferite inferte dalle perdite subite.
Eppure eccoli lì, riuniti sul binario che aveva sancito il loro ingresso nel mondo degli adulti, gli studenti che avevano combattuto quell'ultima battaglia, pronti a concludere il percorso iniziato insieme anni prima, inconsapevoli della nuova minaccia che si profilava all'orizzonte.

«I bei discorsi non bastano nella vita, mezzosangue.».
Hermione Granger fino ad allora, invece, non aveva fatto altro che far leva su questi, in qualsiasi situazione si trovasse, e sicuramente avrebbe continuano nella medesima maniera se il destino non l’avesse messa nella condizione di dover dare una svolta alla sua vita.
Era stanca di rimanere inerme di fronte alle “osservazioni” dei suoi coetanei, ed ai malcelati consigli dei suoi stessi amici.
Doveva fare qualcosa, e con l’aiuto e le macchinazioni di un pazza ma dolce Corvonero sarebbe riuscita nel suo intento. O almeno era quello che sperava.
Ma mai si sarebbe immaginata che negli strambi piani della amica fosse coinvolta una serpe bionda e dalla pelle diafana; men che meno che quella serpe non solo l’avrebbe aiutata a far venir fuori la sua femminilità, ma che le avrebbe fatto capire che vivere volesse dire avere coraggio.
Coraggio di trasformare le parole in fatti.
Dal testo:
«Cosa significa “non tanto male”, Granger?»
«“Non tanto male” significa non tanto male, Malfoy!»
«Bene, mostrami questo tuo non tanto male, allora.»
«Che vuoi dire?»
«Spogliati.».
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In sospeso.

L'aveva stretta forte, prima di andare via.
« Quando pensavo a questo momento me lo immaginavo del tutto diverso. » Hermione cominciò a piangere e lo strinse forte in un abbraccio, quando lei allentò la presa, lui le carezzò il mento e avvicinò le labbra alle sue, in un soffice e leggero, se non primo, bacio d'addio.
« Draco... »
« Mi dispiace tanto, Hermione, ma non è così che voglio che mi ricordi e di sicuro non voglio che tu venga a cercarmi. »
Lei era troppo confusa per capire ma quando lui la strise di nuovo forte in un abbraccio e quando quel fastidio alla base della schiena si concretizzò nitido nella sua testa come la presenza di una bacchetta puntata contro di lei, era troppo tardi per protestare.
« Oblivion »
{Dramione} {Dedicata alla mia Becky_99}

Una travagliata storia d'amore tra Rose e Scorpius.
Dal testo:
-Tu mi vuoi bene?-
-No, Rose, non ti voglio bene. Io ti amo.-
-Dimostramelo: baciami.-
-Rose, non si torna indietro...-
- Voglio guardare solo avanti se ci sarai tu.-
-Addio, Rose.-

Tutti hanno paura di quel complesso processo chiamato 'crescità'. Tutti, persino i figli di Grandi Salvatori del Mondo Magico.
E' giunto il loro momento.
Dal testo:
Se da Rose Weasley tutti si aspettavano che riportasse il massimo dei voti nei M.A.G.O., e che venisse coronata del titolo di ‘Seconda Migliore Studentessa di Tutta la Storia di Hogwarts’ – acquisito da sua madre al termine dei suoi studi dopo la Seconda Guerra Magica –, allo stesso modo, da Albus Severus Potter ci si aspettava un’ultima grandiosa annata e la vittoria per i Serpeverde della Coppa di Quidditch, strappatagli negli ultimi quattro anni dai Grifondoro, capitanati da James Sirius Potter.
Dal capitolo 4: (AlbusxScorpius)
« [...] Dici che vuoi essere qualcuno, indipendentemente dal tuo cognome, e dalla fama che ti porti dietro, ma, Scorpius, possibile che tu non te ne renda conto? Stai soltanto alimentando ciò che gli altri pensano di te»
«E CHE COSA PENSANO DI ME, EH? COSA VOGLIONO CHE FACCIA? COSA VUOLE IL MONDO MAGICO CHE IO FACCIA? [...]»
Rivisitazione dell'omonima fanfiction, pubblicata nel luglio 2013.

Una Dramione nata per caso e, spero, con una trama non troppo azzardata.
Draco ha sempre voluto insegnare e dopo molti anni di studi arriva finalmente ad Hogwarts ottenendo la cattedra. Un anno dopo il suo arrivo anche Hermione Granger, rassegnata ormai all’idea che un lavoro al Ministero non faccia per lei, diventa professoressa di Trasfigurazione.
I due impareranno a conoscersi anche grazie al Diario di Severus Piton che Draco ha ereditato alla fine della Guerra. Sarà infatti grazie alle memorie del suo padrino che Draco riuscirà a vedere sé stesso come un giovane Severus e Hermione come una giovane Lily, scatenando nella sua mente una serie di parallelismi tra la sua vita e il passato del suo vecchio professore. Intanto il lavoro da insegnanti e le studentesse di Hogwarts non daranno pace a nessuno dei due ragazzi.

Hermione chiuse gli occhi e li riaprì, scuotendo la testa e fuggendo via, lasciando dietro di sé solo il rumore dei tacchi alti che incontravano il pavimento, un profumo fin troppo noto alle narici di Draco e la consapevolezza che nessuno dei due aveva dimenticato.
Nessuno dei due poteva e voleva dimenticare.
Nonostante tutto.
Nonostante il tempo.
§
Allontanò con un gesto secco il suo braccio e tornò a sedersi, dandole le spalle e lanciando un sguardo esasperato a suoi amici, che avevano assistito rapiti alla scenetta appena conclusasi. O meglio, così pensavano, perché se c’era una cosa che Rose aveva ripreso dalla madre, era proprio la testardaggine inaudita con cui sapeva impuntarsi su quello che voleva.
“Scorpius?” lo richiamò, addolcendo la voce e posandogli una mano sulla spalla destra e avvicinandosi al suo orecchio sinistro.
Un brivido percorse la sua spina dorsale appena avvertì il respiro un poco affannato di lei sulla pelle. Rimase con la forchetta a mezz’aria, il pezzo di arrosto a pochi centimetri delle labbra dischiuse e gli occhi sgranati.

“Malfoy!” Il ragazzo sobbalzò nell'udire quella voce che chiamava il suo nome. “Ti avanza mica dell'erba? La mia è finita e Domi è troppo stronza per condividere la sua.” Snocciolò con estrema franchezza.
Scorpius sbiancò, assumendo la stessa tonalità di un lenzuolo slavato. “Oh, ah... ehm... io non...”
Rose sbuffò. “Non sono stupida di certo, Malfoy. E poi Domi ti ha visto mentre la compravi.”
*
“Quindi tu e Rose vi siete finalmente decisi a fare il grande passo?” Scorpius aggrottò le sopracciglia, davanti allo sguardo speranzoso del migliore amico.
“No.” Rispose secco.
L'entusiasmo di Albus fu subito smorzato e le sue labbra si strinsero in una smorfia, tradendo un senso di rabbia. “Quindi cosa siete? Amici con benefici?”
Scorpius mordicchiò il suo piercing alla lingua, pensieroso. “Beh... no.” Ammise. “Non credo che la nostra possa definirsi amicizia.”
Albus gli lanciò un'occhiataccia. “Non erano questi i piani che il Club Scorose aveva in serbo per voi.” Ringhiò. “E' mia cugina quella che ti porti a letto.” Aggiunse, poi. “Mettila incinta e giuro che diventerai donna.” Minacciò, infine il corvino, brandendo il mestolo che precedentemente stava utilizzando per mescolare la pozione nel suo calderone contro Scorpius.