Loro erano come il fuoco ed il ghiaccio. Lei era l'unica che potesse realmente sciogliere quel ragazzo talmente gelido da ghiacciare qualsiasi cosa si trovi sul suo cammino. Erano così diversi, eppure il loro amore era più forte di qualsiasi altra cosa al mondo. Avrebbero lottato per quella fantastica sensazione che provavano quando erano insieme, avrebbero lottato per vivere quella fantastica emozione tantissime altre volte.
Dal capitolo 4.
« Ti manca? »
« Chi? »
« Non fare la finta tonta con me. Ami Scorpius e ti manca da morire. »
« Non sparare babbanate, JS. »
« Questo conferma ciò che penso. »
« Ovvero? »
« Quando una ragazza nega l'evidenza, dice l'opposto con lo sguardo. »

"Si rende conto che avrebbe dovuto prestare più attenzione a se stessa. Che Viktor ha ragione, ha sempre avuto ragione, e lei è stata solo una stupida a negare.
Quando si accorge della portata del suo errore, ha già i piedi intrappolati in un rovo di rose.
Non può scappare. E' un animale immobile, braccato dal terrore."

E se Al venisse a conoscenza della famosa antica leggenda giapponese e si improvvisasse cupido per due testoni di sua conoscenza? cosa succederebbe?

"Le tue dita sono fredde sulla mia pelle accaldata, lente e delicate come neve che si posa a terra senza far rumore in un soffuso movimento languido di pura, innocente bellezza.
Ma non c'è niente di puro in tutto questo, mi dico, col respiro che si fa singhiozzo e che si perde in un sussultare violento del mio cuore agitato. Non c'è nulla di innocente nel modo in cui i tuoi polpastrelli mi accarezzano la curva esile della gola, scivolando con pigro piacere dalla linea marcata del mento lungo tutto l'arco esposto del collo, fino ad arrivare alle estremità più sporgenti delle clavicole e fermarsi lì, in quieto appagamento, come a volerti dare il modo di assaporare a pieno il senso di possesso che provi nell'avermi così in tuo potere. Così tua."
*Storia partecipante al contest "Sette colori" indetto da erzsi sul forum di EFP.

Faceva freddo. Questo fu il suo primo pensiero.
Aprì gli occhi e si rese conto di avere i brividi, ma la finestra era chiusa e le coperte tirate fin sopra le spalle. Sbatté le palpebre un paio di volte e sorrise mestamente: aveva sognato freddo.
Lo stesso sogno che aveva fatto subito dopo quella notte, in cui tutto era finito.
La sua storia, il suo amore, le sue bugie.

-Va bene Fred Weasley ho perso, ma smettila di assillarmi!- alza gli occhi al cielo esasperata dalle tue pressioni per poi fissare con aria amareggiata i biscotti che aveva bruciato qualche minuto prima nel forno. Sorridi vincente e butti quello che avevi in mano nel piatto. Batti le mani sulle ginocchia tutto soddisfatto mentre lei ti guarda terrorizzata.
-Che ha intenzione di farmi fare ora? Vuoi buttarmi su una scopa? Farmi sparire i ? Rendermi sorda o muta per qualche ora? Oppure…-
-Baciami.-
La ragazza davanti a te spalanca la bocca incredula e arrosisce. Non riesci a squadrare i suoi occhi, ma cominci a divertirti.