John si leccò le labbra, stringendo le mani sulle proprie ginocchia.
“Fammi capire bene. Significa che non mi aiuterai, a meno che io non ti ripaghi in qualche modo?”
“Eccellente analisi della situazione.”
La voce di Sherlock era intrisa del famigliare, redivivo sarcasmo.
(post-Reichenbach)

In questa storia non arriverà una ragazza dal nulla per cambiare la vita di tutti. No, questa è la storia di Billie. La storia di Mike. La storia di Trè. La storia di Whatsername. Si, perché lei c'è sempre stata.
[dal testo] "E tu, Billie Joe? cosa hai scelto di fare?"
"Farò l'unica cosa che so fare, musica! E viaggerò per il mondo, voglio vedere qualsiasi cosa valga la pena vedere! E tu...verrai con me. Vivremo in un furgone e ogni notte ti prometto che ascolteremo Ramones e Elvis fino alla nausea. Faremo capire che anche noi dei bassifondi abbiamo una possibilità...un po' come Gesù, un Gesù di periferia!"

“No, Sherlock, il mio telefono sta chiamando Greg! Da quasi... Santo cielo, quasi un'ora!”
“Beh spegnilo allora!”
“Spero vivamente che non controlli i suoi messaggi...”
[Capitolo a rating rosso tratto dal capitolo 20 di A Study In Texting]

"Sembra che io sia affetto dalla mania di essere un vampiro"
Il Dr John Watson ha un nuovo paziente. Sembra un caso semplice, no?
_________________________________________________
[Vampire!Sherlock; Psychiatrist!John]

-Sono troppo gay per un coinquilino.
-Ah, ma davvero? Sei la seconda persona che me lo dice, oggi.
L'avevo scritta quest'estate e l'ho sempre tenuta per me: tre capitoli di bike che si rifanno a a study in scarlet di Doyle (o meglio al telefilm della BBC). Buona lettura.

La canzone che stava ascoltando iniziava con un assolo di chitarra acustica che a Billie piacque subito molto; niente errori, scorreva via liscio, cattivo, ma senza troppi fronzoli. Il ragazzo poteva addirittura immaginare le dita correre sulle corde della chitarra; c’era tutto quello che serviva per catturare l’attenzione di chi ascoltava. L’introduzione gli piaceva, ma non poteva basarsi solo su quella, doveva prima ascoltare tutta la canzone e, solo alla fine, avrebbe preso una decisione definitiva.
Di colpo si drizzò sulla sedia; guardò con gli occhi e la bocca spalancata lo schermo del computer. Quella che aveva appena sentito uscire dalle casse del suo pc era la voce di una ragazza, una bellissima voce: dolce, delicata, ma allo stesso tempo rabbiosa.

Amavo il suo sorriso, amavo la sua pazzia. L’amavo ancora quando Adie è arrivata nella mia vita e, senza pretese e senza fare rumore, ha preso il suo posto. Ma, nonostante tutto, il ricordo è vivo nella mente. È il momento giusto per pensare a lei, ma il posto è sbagliato.
***
Billie Joe alle prese con la nascita e la crescita di Good Riddance, la maturità di Whatsername e una notte stellata sopra di lui.
Il tutto intrecciato con un tipo d'amore che solo l'odio può comprendere.
Scritta in un giorno, questa è una OS senza pretese.
Solo un umile omaggio alle mie canzoni preferite.
Leggete, ma se recensite non vi mangio.

[BiKe]
"A Billie mettevano inquietudine.
Non sapeva neanche lui il perché.
Fin da bambino,quando c’era una tempesta si rifugiava sotto le coperte impaurito e tappandosi le orecchie per non sentire quel forte rumore che faceva tremare i vetri delle finestre.
E se era particolarmente forte, allora correva veloce per i corridoi della casa fino ad arrivare nella camera dei genitori.
[..]
Stufo di passare ore insonni, decise di svegliare  il suo compagno di stanza, alias Michael Ryan Pritchard, anche a costo di ricevere un cazziatone."
***
“Il bacio colpisce come la folgore,
L’amore passa come un  temporale.”

Nonsenso, cliché e Billie Joe perde l'autobus per andare a scuola.
Ispirato da una storia vera.

Penso che devo affrontare il discorso, forse non ne uscirò finché non l'avrò fatto. «Non ti da fastidio?»
«Dipende cosa.»
Fantastico. Non solo vuole parlarne, vuole anche farmelo ammettere! «Tutte queste... Queste idee su di noi.» mormoro imbarazzato. Distolgo lo sguardo così da evitare di arrossire.
«No.»
John si ritrova a formulare pensieri che non vorrebbe, tutto per colpa di una dannata candela.

Dopo aver passato una delle giornate più difficili della sua vita, John si ritroverà ad affrontare le conseguenze di ciò che è successo, che potrebbero trasformare un banalissimo 'giorno dopo' in un incubo o in qualcosa di più...
[Johnlock][Post-Comic "We're not a couple" by Reapersun/Sexlock]

“Ma che diamine significa?”ansimò John, accasciandosi al suolo “perché…cosa…che facevamo lì?”
“Oh, solo per passare il tempo” tossì Sherlock, rivolgendo uno sguardo veloce all'amico “e per dimostrare una cosa”
“Che cosa?”
“Tu”
[Hogwarts!/Jonhlock!]

"Guarda che ho tra le mani, Frank.
Nera, lucida, liscia, funzionante, efficiente. Proprio quel che mi serve, che ci serve."
Non so perché scrivo queste cose.

« Non sapevo nulla di quello strano ragazzo, se non che era bello, dannato e appena scappato da un ospedale psichiatrico... »
(Presenza di contenuti forti)
[MikexBillie][NuovoPGxBillie]

Michael è un Comandante dell'Inquisizione, convocato a Roma da Sua Santità.
(dal testo)
Sollevò la testa e si soffermò a lungo sui Suoi occhi di freddo smeraldo, contornati di ciglia fitte e nere. Piccoli diamanti contornavano gli occhi nelle palpebre inferiori, scendendo verso gli zigomi, facendo sì che sembrasse piangere misericordioso.
I capelli corvini erano lucidi e setosi, abbelliti da file di perle autentiche, di minuscolo diametro, che Gli pendevano sulla fronte e sul collo bianco. Non avevano mai concluso e non si faceva illusioni: in genere il Suo Signore gli faceva la grazia di farlo venire nei propri pantaloni stimolandolo con un piede, proprio come stava facendo in quel momento.