Ah, un matrimonio! Cosa succederà con un bel po' di orgoglio tra i piedi e un sentimento sempre rinnegato e mai uscito fuori? E con una voglia di vendetta che i due cattivoni del reality nutrono l'uno verso l'altro? Scopritelo.

Courtney e Duncan ai tempi dell'Olocausto. Courtney è un'Ebrea, Duncan un soldato tedesco.
TRADUZIONE ♪

Dalla one shot:
'Si, e se non vuoi, non chiedermi di dimostrarlo, perché lo farei.'
Lei azzardò, tanto, che cosa importava? Aveva già rischiato, quella sera, e ne era uscita vincitrice.
'Dimostralo.'
Duncan, senza dire una parola, puntò i suoi occhi azzurri in quelli scuri di lei, le si avvicinò con un movimento fluido, poggiò la mano sinistra dietro il capo di Courtney e la baciò. Lei all’inizio restò confusa e basita, ma poi si lasciò andare, ed anche lei lo baciò.

Courteny Barlow -stando a ciò che dicono giornali- è il miglior avvocato di tutta Toronto e tra i primi cinque dell'intero Canada.
Da quando ha iniziato a lavorare neanche uno dei suoi clienti è stato condannato e così, inassando un successo dietro l'altro, è divenuta famosa cancellando i pregiudizi dovuti alla sua partecipazione ad a tutto reality.
Ha un lavoro perfetto, amici perfetti ed il ragazzo perfetto: il suo presente è perfetto ed il futuro si prospetta roseo.
Ma il passato?
Cosa accadrebbe se il passato tornasse a tornentarla?
Cosa accadrebbe se si ritrovasse a dover difendere il signorino Nelson in un aula di tribunale?

Dieci anni dopo il reality, Courtney incontra per caso Trent e Duncan, il quale nel frattempo ha avuto un figlio con Gwen. Pazza di gelosia, Courtney si lancia in una storia flash con Trent e cade in una gravidanza indesiderata.
La sera in cui lo confida alla sua migliore amica Heather, inquietanti sms e messaggi cartacei iniziano a perseguitarla. C'è qualcuno che sa tutto di lei, che sa TROPPO di lei, della sua storia con Trent, del suo amore, della sua vita.
Ma lei non l'aveva detto a nessuno oltre che a Heather.
Ma non può essere stata lei, non la sua migliore amica. Ma allora, chi ...?
Dal testo, capitolo 10
- Courtney, io chiamo la polizia. Se quel bastardo è in casa tua possiamo prenderlo.
- Heather, non so se è veramente lì o lo dice solo per depistarmi …
- C’è un solo modo per scoprirlo.
Io annuii.
Heather frugò nella borsa, poi mi guardò con gli occhi sbarrati.
- Courtney … non trovo più il mio cellulare.

Questa storia fa parte del progetto "4 giorni, 4 flash natalizie" ♥
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–Mamma, mamma! Hai visto? Ha nevicato!- una bimba di circa sette anni si agitava accanto alla finestra facendo ondeggiare la chioma castana.
Un'altra donna, simile alla piccola, le si avvicinò e incrociò le braccia.
–Eh, no signorina. Tu non ti muovi da qui finché non finisci di fare i compiti- disse capendo le vere intenzioni della bimba.
Quest’ultima mise il broncio e incrociò le braccia al petto imitando la madre.
–Ma fra poco è Natale- si lagnò.
–Già, è vero, ma sappi che tu non avrai che carbone se non mi ascolti- rispose la donna impassibile.
Ad un certo punto una figura maschile fece la sua comparsa nella stanza.
–Andiamo Court, non puoi tenerla sempre sui libri- disse difendendo la figlia.