Salve!! Sono tornata... *fa inchino*
Questa volta mi sono voluta ispirare a quei luoghi, dove si può conoscere gente nuova.
I Spin Date.
XD
Buona lettura.

Gli SHINee vanno a fare shopping, ma le cose non vanno per il verso giusto, soprattutto per il povero Jonghyun!

Jonghyun è un ragazzo povero che deve proteggere la sua famiglia.
Infatti la guerra sta distruggendo la sua vita,ma ancora non sa che sarà proprio lui ad innescare la bomba che farà scoppiare una guerra ancor più terribile.
L'amore spesso non si comanda e Jong si era innamorato della persona sbagliata.

“Jonghyun-ssi!” grida giù per le scale. “Jonghyun-ssi, il computer!”
Un’imprecazione, dal piano terra.
Onew sorride.

C'è una canzone che non può essere scritta,
c'è una gara che non può essere vinta.

Il mio nome è Lee Jinki, ho diciannove anni ed in seguito ad alcuni fatti, ho deciso che questo mondo non è mio abbastanza per viverci bene.
Quello che mi è successo, non è altro che la semplice, acida e cruda vita, piena di dolore molto più che del piacere, tranne per alcuni, ma quelli si possono definire... Gli evasori della società.
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" « ... Se io scendessi da questo muretto e decidessi di vivere ancora nonostante la mia vita di merda, cosa farei?»
Ecco, è questa la domanda alla quale voglio rispondere.
Quindi chiudo gli occhi, inspiro per quattro secondi.... Ed espiro per sette. Per tre volte...
Una volta svuotata la mente, immagino la mia vita, se io decidessi di viverla ancora."
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/Trama/ Onew si trova sul bordo del palazzo dove ha appena concluso la seduta dalla psicologa, decide di buttarsi e porre fine alla propria vita, tormentata da un'anno da continue sventure e tragedie. Come ultima ancora di salvezza, in uno squarcio di umanità rimasta in lui, si aggrappa all'immaginazione, immaginando come sarebbe vivere in diversi modi e con scelte diverse.
[ Il protagonista della storia per una volta è Onew. Accenni alla OnJong e non solo. ]

Era un uomo felice, ma proprio nel momento della felicità più assoluta egli si ritrovò a fare i conti con un disagio imprevisto che si trasformò in una patologia cronica degna di un intero circo di fenomeni da baraccone. Bene, la sua malattia avrebbe affascinato tutti gli uomini del pianeta e attirato tutte le donne di ogni specie animale, ma per quanto potesse sembrare una cosa buona, Jonghyun doveva spesso rinunciare alle piccole cose che una persona normale fa e che non apprezza abbastanza. Era un'arma a doppio taglio, la malattia, e se l'avesse raccontata a qualcuno quel qualcuno si sarebbe messo a ridere fino all'era dei tempi, ma intanto restava un reale problema. Qual era la sua prognosi? [pairing:jongyu]

Onew sorrise –Mi ha offerto la cena e poi siamo andati anche in un locale a bere, mi ha riaccompagnato in macchina. - disse tutto felice e leggermente brillo.
-Onew tu l’alcol non lo reggi proprio, eh?- rise Jonghyun mentre si versava del soju. Ha parlato, pensai guardando il mezzo biondo che fra pochi istanti avrebbe iniziato a cantare qualche canzone assurda.
-Beh ma quindi non è successo nulla?- chiese ancora Key che non demordeva e voleva la versione completa dei fatti.
-Beh insomma… Mi ha baciato quando mi ha riaccompagnato qui sotto. - disse tutto rosso scatenando le risate di Jonghyun e di Key. Taemin era intento a sgranocchiare noccioline. Io invece, buttavo giù un altro bicchiere di soju, cercando di far finta di non aver sentito.
[MinEw/OnHo] [JongKey (accenni)] [Altri Pairing]

"Il mio migliore amico Onew mi trascinò a quel noiosissimo matrimonio, anche se lo avevo pregato in ginocchio di non farlo, ma era stato tutto inutile. ..."