Da "Il Figlio Della Prof" la storia raccontata dal POV di Massi
Un leggero colpo di tosse attirò la mia attenzione per un istante ma decisi di non dare peso a quel rumore. Riprovai a rispondere alla domanda di quella ragazza ma qualcos’altro mi costrinse ad alzare lo sguardo.
-Scusate-, disse una voce piuttosto scocciata.
Era una ragazza. Di certo anche lei doveva essere all’ultimo anno come noi ma aveva un viso serio e deciso che la faceva apparire addirittura più matura della sua età. I capelli castani le ricadevano sulle spalle in fluidi boccoli appena accentuati e il suo viso non troppo piccolo era di una forma un po’ paffuta ma molto attraente. Sarebbe potuta essere una ragazza bellissima se solo i suoi profondi occhi castani non continuassero a scrutarmi in modo così severo.

"E' possibile aver bisogno dell'unica persona a cui mai ci si rivolgerebbe, se non sotto tortura? A me è capitato. La tortura in questione? Il matrimonio della mia odiosa cuginetta. La persona sbagliata? Il fratello, tremendamente sexy, della mia migliore amica..."

Dei bigliettini invadenti.
Una ragazza un po' acida ed un'amica comprata su eBay.
Una comitiva di bella gente e l'inizio di un corteggiamento.
Benvenuti alla Corte del Diavolo!
Dal primo capitolo:
No, scusate, e vogliamo parlare del bigliettino? Carta stampata rosa con tanti cuoricini molto ini, profumata ed adatta ad una scolaretta in fase di scompenso ormonale?!
È assolutamente...
« Divino!»
Appunto.
No, non sono stata io a parlare: sono una persona incoerente, sì, ma non fino a questo punto.

Fan Fiction classificatasi II° al contest "E&B nel mondo BDSM"
L'intensità di un rapporto fra creatrice e progenie, fra padrone ed amante.
Un rapporto tuttavia fragile, pieno di incognite e di dubbi.
Pieno di domande e, forse, rimpianti.
Cosa fare, allora, quando i rapporti si invertono?
Soprattutto, come vivere, quando altro non si è che morti?
Dal capitolo:
E non erano più la pioggia che cadeva battente, né il profumo pungente dell’umidità, né il crepitio del fuoco a renderla viva.
No, non lo erano mai stati.
Lui era la sua aria.
Lui la faceva sentire viva.
Solo lui.
Edward.

Dividere una mansarda con un estraneo è sempre impegnativo. Se però l'estraneo sveglia mezza città alle tre di notte perché facendo sesso grida come un pazzo, ti fa trovare i suoi calzini sporchi nel frigorifero, si dimentica di riciclare la plastica e ha i capelli tinti di rosa, la situazione diventa davvero complicata.
“E tu, Demian,” chiese Leonora “non hai paura di essere solo?”
“Io... no. Solo è chi chiude il suo cuore. Ciò che temo non è di non essere amato, ma di non trovare qualcuno a cui dare il mio amore.”
Il tema di questa storia è la devozione d'amore: quando si dona il cuore a una persona senza chiedere niente, ma proprio niente in cambio. E allora, se un ragazzo speciale ha dimenticato se stesso come in un lungo sonno, esiste qualcuno capace di ricordargli che, oltre il tetto, ci sono ancora le stelle. Perciò non fatevi ingannare dalle apparenze: comincia come una commedia leggera e frivola, ma se le date tempo, diventa molto di più. Come i suoi protagonisti.
[Finora (forse) la mia storia completa più bella]

Non so voi, ma quando ho letto "la seconda breve vita di Bree tarner" non sono riuscita ad accettarne il finale. E quindi mi sono detta:"Perchè non cambiarne provare a cambiarlo?". Beh... se anche voi avete avuto il mio stesso pensiero, non vi resta che leggere questa mia ff e dirmi se è la stessa stroia che avete sperato anche voi per i nostri Bree e Diego!

Edward Cullen. Mio fratello. Quello che quando eravamo bambini si divertiva a sgozzare le mie Barbie. Quello che mi tirava le treccine che mia madre mi aveva fatto con tanto amore. Quello che si divertiva a rincorrermi per casa per farmi vedere quanto era bello il suo nuovo insetto recuperato dal giardino dietro casa e io urlavo disperata, e per di più, schifata.

*STORIA REVISIONATA E PUBBLICATA SU AMAZON*
Chiara accusò malamente il colpo, sapendo che lui l’aveva azzeccata in pieno. Era proprio così: oscillante tra i grandi autori che studiava e le banali storielle d’amore su cui sognava – libri di scarse pretese, Harmony, fanfictions -, lei aveva dovuto ammettere che la realtà non poteva mai competere con l’immaginazione, e non era riuscita ad accontentarsi, nella sua esistenza. Così, aveva finito per non avercela quasi, un’esistenza: pochissimi amici, con cui non usciva molto, poche relazioni naufragate di fronte alla sua incapacità di amare gli uomini di carne come amava quelli di carta, poco di tutto. Tranne che di parole. E di amore, che finiva per riversare sulle parole.

La vita è un qualcosa di incredibilmente indefinito, che ogni persona affronta in maniera diversa.
Che ogni persona vede in maniera diversa.
Isabella Swan, sulla soglia della trentina, è giunta alla conclusione che la sua non è che uno schifo: sola, senza uno straccio d'uomo, a fare un lavoro che non ama particolarmente.
Fino a che, nella sua strada non incrocerà uno sconosciuto.
Uno sconosciuto con cui farà sesso, per sentirsi meno sola.
Uno sconosciuto affascinante, decisamente attraente, ma che porta una fede al dito.
Uno sconosciuto di nome Edward Cullen...
Quella che doveva essere un'avventura di una sera, si trasformerà in qualcosa di più profondo.
E complicato.
Ma la vita è anche questo, una grande complicazione, che si diverte a giocare con il destino.
Bisogna saperla accettare. O avere la forza di prendere in mano le redini della propria esistenza.
Sarai abbastanza forte, Isabella?

Eccomi qui ad inserire la mia prima fan fiction, la storia parte dopo Breaking Dawn, quindi se non avete letto il libro è uno spoiler, la trama è un po’ romantica, un po’ sensuale,racconta ciò che la mia fantasia ha partorito come seguito della serie di Stephanie Meyer, spero vi piaccia, che dire a voi l’ardua sentenza … Buona lettura ^_^

edward e bella umani! la loro vita va a meraviglia, almeno cosi crede Edward fino a quando Bella decide di dare una svolta alla sua vita: divorziare! "Ero rimasta scioccata, la mia piccola. Non volevo questo. Cominciai a piangere. Ho sempre odiato Renee perché decideva al posto mio, aveva deciso di andare via da Forks e mi aveva portato con sé, ogni cosa che faceva lei, dovevo farla anch’io. Odiavo Renee proprio per lo stesso motivo per cui mi avrebbe odiato Renesmee fra qualche anno."

Ambientato subito dopo la fine di Sailor Moon Stars, la quinta serie.
Al termine della battaglia non è stato tutto così semplice. Eppure, dopo la fine del dolore può esserci gioia, perché c'è vita. Per Usagi, per Mamoru. E per tutti gli altri.