"Ogni persona al mondo nasceva con quella sorta di orologio tatuato e su cui inevitabilmente scorrevano le ore. Non si sapeva quando era iniziato, si sapeva solo che non appena incontravi la persona a cui eri destinato il tempo si fermava e le ore si bloccavano.
Ora 0
Minuto 0
Secondo 0
L’ora x che tutti attendevano, nessuno conosceva il giorno o il momento esatto, ma sarebbe accaduto prima o poi.
Eustass Kidd non credeva in quelle cazzate sul fato o sull’essere predestinati.
Il suo ancora scorreva silenzioso, portandosi dietro secondi e minuti della sua esistenza senza che cambiasse qualcosa.
(...)
Un paio di occhi azzurri come il ghiaccio si piantarono nei suoi e il mondo si fermò, come se qualcuno avesse spinto il tasto pausa sul telecomando.
Il respiro si bloccò e un leggero prurito si diffuse sul polso.
Su quel polso.
Tre zeri si stagliavano sul suo contatore.
“Piacere, Trafalgar Law”
“Piacere un cazzo”
-
Soulmate AU con tante, troppe coppie (KiddLaw, DoflaCroc, MarAce, KillerPenguin, MihawkShanks, ZoSan)

Ma ora che era giunto ad un’età in cui tornare a casa e non trovare nessuno era divenuto alquanto deprimente, Kagami aveva iniziato ad odiare il fatto di essere solo. Non era mai stato un tipo romantico e da smancerie, ma avrebbe voluto almeno sperimentare in prima persona che cosa volesse dire provare affetto sincero per qualcuno o provare sulla propria pelle il calore di un abbraccio.
Diciamo pure che il calore lo aveva trovato, ma di certo non da un paio di braccia. E diciamo anche che ormai non riusciva più a farne a meno, motivo per cui ogni notte si ritrovava irrimediabilmente in quel locale, ad aprire le gambe per farsi scopare da quell’uomo che nella vita non aveva trovato lavoro migliore, se non quello di escort.
avvertimenti: dirty language

{GerIta, capitolo 3/3}
-Ho sentito dire in paese che lei, signor Vargas, c’era quando l’Italia è caduta!
-Ah, dovrei essere molto più vecchio di così, non crede?
-Certamente, ma queste leggende hanno un ché di affascinante, non trova?
L’anziano sorrise.
-Tutte le leggende hanno un fondo di verità.
-Ma, così lei le alimenta, signor Vargas!
-Non ci trovo nulla di male nel farlo.

«Cosa c'è?» gli chiese, ancora prima che questi potesse parlare. Il ragazzino lo guardò intensamente per qualche istante, stringendo tra le dita l'asciugamano. «Non dicevo sul serio ieri.» Erwin notò il modo in cui teneva stretto l'asciugamano, come se quello che stava dicendo, in realtà, gli costasse davvero molto più di quanto volesse dare realmente a vedere e lui non poté che scuotere leggermente il capo.
[Erwin/Rivaille] ~ Scritta per LadyRin

[Fanfic vincitrice del contest "best Kuroko No Basket yaoi fanfic award 2013"] Una dipendenza di Aomine getterà sulla sua relazione con Kise ombre difficili da dissipare. Forse l'amore questa volta non sarà sufficiente. (finale a sorpresa) - AoKise più altri.

La bocca di Kisame indugia qualche istante sul collo, percorrendone curiosa le forme
Sangue. Tanto sangue.
[Raccolta KisaIta]

"...Si aggrappò con le mani alla rete fissando la figura che si muoveva fluida e sicura mettendo a segno ogni canestro... Aomine si fermò davanti il canestro con la palla in una mano e con l’altra prese il colletto della maglietta e si asciugò le gocce di sudore che gli cadevano sulla bocca e sul mento..." Un incontro casuale, una sfida e... Spero di avervi incuriosito un po', leggete e commentate ;)

Passò il pomeriggio, , senza che nessuno si rendesse conto del suo turbamento.
Nemmeno Kuroko, che di solito dimostrava un sesto senso per certe cose, se ne accorse.
(aokaga)

[AomineKagami - per Martina (L)]
Tirò la catena che aveva al collo, forte, portando in avanti tutto il busto di lui – non con l'intento di strappargli il laccio ma solo per avvicinare il ragazzo a sé in modo tale che il pensiero di rifiutarlo non gli capitasse neanche in testa.