C'è una sottile tra odio e passione.
C'è una linea sottile tra giusto e sbagliato.
C'è una linea sottile tra bianco e nero.
Quella linea sottile è la realtà che ci circonda, e che ci porta a prendere determinate decisione, a scegliere chi vogliamo esser e perché.
Damon ed Elena si conosco da sempre, ma questo non vuol dire che siano amici, anzi. Le scelte di lui, portano all'odio motivato di lei, ma la vita non è una costante. Ci sono relazioni che per un motivo o per un altro cambiano, e ti portano a vivere quello che non avevi mai pensato potesse toccare a te.
Una nuova storia fatta di passione, odio, rancore, dolore e solitudine che spero per quanto ambientata tra i banchi di scuola, possa coinvolgervi e farvi prendere.

Emma è una ragazza posata, controllata, niente di quello che le succede sembra essere dettato dal caso. Eppure l'incontro con Ivan sembra slegato dal suo controllo, così come lo sarà il loro rapporto.
Quello che accadrà tra loro cambierà lui, trasformandolo in un ragazzo meno scontroso e superficiale, o cambierà lei, rendendola più spregiudicata e libera di essere chi vorrebbe essere davvero? Oppure il caso deciderà che a dover cambiare saranno entrambi?

• Dove abitavo avevo un poster di Wonderwall. E cosi' pensai: "You're my wonderwall. Porca troia! Suona fantastico. Anche se nessuno saprà cosa significa" •
Scrivere di questa storia per me e' difficile.
Spiegare cosa ha significato e cosa ancora oggi significa, lo e' ancor di più.
Riassumerla in poche righe penso sia impossibile perchè succederà di tutto ai tanti poveri, martoriati personaggi di questa storia! (Questo a causa del mio "latente" sadismo muhamuhamuha >:- D )
In breve, per capirci qualcosa di più di questa intricata faccenda, due sono le alternative valide: o tentate di avventurarvi nei meandri della mia mente malata, - opzione sconsigliata - oppure vi tocca leggerla X-D
Lascio a voi ogni commento, nel bene e nel male.
Spero vi piaccia!
Lolimik

Lentamente la cercai.
Consapevole che quel gesto, mi sarebbe costato molto caro.
Ed eccola li, più bella di come la ricordavo, più donna di quanto avrei voluto.
Sana, la mia Sana, stretta in un vestitino che, in un passato non poi così tanto remoto, mi avrebbe fatto salire il sangue alla testa.
Tutto di lei mi sembrava diverso, eppure, non sembrava fosse passato nemmeno un secondo, dall’ultima volta che l’avevo stretta tra le mie braccia.
ESTRATTO DAL CAPITOLO 16
Ho deciso di cambiare il rating in arancione su richiesta di alcune di voi =)

Elena è una giovane studentessa di Mystic Falls e le sue migliori amiche sono Caroline e Bonnie.
Le considera come sorelle, perché la capiscono e l’ascoltano in ogni occasione e forse anche perché è figlia unica e sente il bisogno di non sentirsi sola. Proviene da una famiglia ricca e i genitori sono spesso severi con lei: invece di incoraggiarla riguardo alle sue scelte, spesso la criticano e la trattano da bambina.
Tutto cambia quando conosce Damon, un ragazzo parecchio misterioso e con un passato non bello. Ha 21 anni e fin dal primo momento sembra interessato a Elena.
La ragazza sa cos’ha fatto in passato e, anche se i genitori e le amiche lo disapprovano, lo vede di nascosto e se n’è innamora.
Dopo qualche mese, quando i genitori sono esasperati e temono che Damon possa condurre la loro figlia nella strada sbagliata, decidono di partire, perché sanno che infondo quello è l’unico modo per non farli più vedere.
Anche se ci sta male la ragazza parte, ma dopo qualche giorno scopre di essere incinta proprio di Damon.
-Cosa farà Elena ?Tornerà da Damon? Lo cercherà ?
Seguiteci e lo scopriremo insieme.
Spero davvero che questa Fan-Fiction vi piaccia.

Quando aveva saputo del suo ritorno, non avrebbe mai immaginato di rincontrarla in quella situazione, mai avrebbe pensato di rivederla un giorno tra le braccia di un altro né tantomeno di desiderarla così ardentemente.
Nel momento stesso che decise di ritornare aveva dato inizio al suo tormento che, anche se all’inizio era riuscita a nascondere, ora si faceva sempre più incontrollabile.
Entrambi sapevano che era sbagliato, tutto era sbagliato: lui l’aveva tradita, lei lo aveva odiato, dopo molti anni si sono rincontrati e…ed era tutto sbagliato!

Mi chiamo Alessandra, ho 22 anni e frequento la facoltà di giurisprudenza.
Ritardataria di professione ed aspirante giurista per hobby, il mio sogno è quello di fare il magistrato.
Tutto filava liscio, fino a quando non incontrai lui: Marco Ferraro, l'assistente più stronzo che avessi mai conosciuto, quello che speri di non avere mai, quello con cui non vorresti mai capitare all'esame, quello per cui preghi affinché non accada; quello che da un po' di tempo a questa parte, mi sta rendendo la vita impossibile.
La mia aspirazione nel breve periodo è laurearmi nei tempi, quella nel lungo periodo, fare il pubblico ministero.
Ah, dimenticavo.
Ho una laurea ad honorem in figure di merda.
Sì, proprio così, perché è proprio da una figura di merda, che ha avuto inizio il mio inferno personale.
***
Mie care lettrici, deontologicamente scorretto diventa SOCIAL!
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Vi aspetto! Vostra siuri1

Clara e Marco.
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Ci guardano male perché siamo amici, perché loro non sono abituati a essere (...), così spontanei, perché nessuno di noi due con loro è mai stato tanto aperto e questo scatena immancabilmente quel pizzico di gelosia. Ma a noi non interessa.
A me interessano i suoi occhi marroni, il suo sorriso sotto i baffi bruni striati di rosso, il suo sesso nascosto nei pantaloni, il guizzo della sua lingua, le sue parole nelle mie orecchie, appena sussurrate, solo mie. Ed è questo che mi spinge oltre (...) e fa lo stesso con lui, credo, immagino, non lo so e non mi interessa: a me basta.
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(...) la raccolgo tutta contro il petto e le sollevo il mento, forzandola appena, e lei docile si lasciare baciare. È così carina, insaccata di traverso nella mia camicia (...). Le aggiusto il colletto, ne approfitto per accarezzare la pelle a portata di dita, e lei mi guarda, e aspetta, con gli occhi tondi. Le infilo la lingua in bocca, e la sento annaspare, ma non si allontana: è convinta di meritare ogni parte di questa cosa.
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BEN OLTRE LE IDEE
DI GIUSTO E DI SBAGLIATO
C'È UN CAMPO.
TI ASPETTERÒ LAGGIÙ.
Jalaluddin Rumi (XIII secolo)

Sana Kurata è appena tornata nella sua terra Natale, il Giappone, da Los Angeles, ma ad accoglierla non c'è il ragazzo di cui è follemente innamorata, Akito Hayama. La loro relazione era stata interrotta quattro anni prima per evitare di apparire insieme sui giornali, dato il lavoro nel mondo dello spettacolo di Sana. Nonostante tutto, i due ragazzi cominciano ad essere molto intimi tra di loro e sembra andare tutto bene, quando delle fotografie...
Una storia romantica e introspettiva che porta Sana e Akito davanti a scelte, che porta loro problemi, che li porta a trovare delle soluzioni. Cosa succederà se il loro amore verrà mostrato al mondo intero?

Sana Kurata e Akito Hayama sono fidanzati da sette lunghi anni.
La loro storia sembra andare a gonfie vele.
Lei ama lui.
Lui ama lei.
Ma poi un'altra ci mette lo zampino e rovina tutto.
A causa di uno stupido malinteso le loro strade si dividono: Akito diventa il classico Don Giovanni, disposto ad avere tante donne a scaldargli il letto ma nessuna a scaldargli il cuore, Sana si trasferisce a New York e, dopo un periodo burrascoso, inizia la sua frequentazione con Naozumi.
Convinti di non provare più nulla l'uno per l'altra, dopo quasi due anni si rincontrano e...
***
Estratto dal capitolo numero 2:
«Chiami lei sgualdrina quando tu non ci hai pensato due volte prima di aprire le gambe ad un altro»
Lo schiaffo che ne seguì fu talmente forte che il rumore riecheggiò intorno a loro. Akito rimase con la testa ancora girata per la foga di quel contatto
«D'ora in poi» sentì un nodo alla gola che la costrinse a fermarsi per qualche secondo «Tu per me sei morto»
Si voltò nuovamente verso di lei, fissandola con occhi colmi di odio e rancore «Tu per me lo sei da quasi due anni»

-Sei il mio migliore amico e ti voglio bene... ma non solo... io, ti amo!-

« Perché io? Andiamo, Margot... » Dice scuotendo il capo, si alza nervosamente e inizia a passeggiare davanti a me freneticamente. Sospiro, e abbasso lo sguardo sul pavimento. « Potresti avere chiunque, un'intera scuola è ai tuoi piedi! Tutti i ragazzi stravedono per te, tutti. Anche mio padre a momenti vorrebbe portarti a letto. Cosa ci fai con uno come me?! » Ora si è fermato davanti a me, non cammina più. E' lontano, ma mi sta fissando. E' ora che io dica qualcosa, che faccia qualcosa di significativo. « Perché tu eri l'unico a vedermi quando per gli altri ero invisibile. » Mormoro come se fossi impaurita, come se avessi paura di qualsiasi gesto o parola possa dire, fare. Con gli occhi ancora rivolti verso il basso, lo sento trascinarsi verso di me. Prende il mio viso tra le mani e mi bacia le labbra. Mi bacia così tante volte che se provassi a contarle, perderei sicuramente il numero.

*continuo di "tutto è quello che sembra*
sono passati tre anni. cosa succede se manchi da casa per tanto tempo e poi ritornare a casa e ricontrare di nuovo le stesse persone?

Sana e Akito dopo tutte le loro avventure non sono riusciti a dichiararsi i propri sentimenti e si sono persi di vista.
Sana si fidanzò con Charles, mentre Akito incontrò una nuova ragazza Miyu.
Cosa potrà mai succedere se entra in gioco il destino?
Entrambi hanno diciotto anni e frequentano il loro ultimo anno di scuola superiore. E se ci si mette anche un pazzo professore ad unirli?
Il loro amore supererà le loro divergenze passate? E' perchè mai si sono persi di vista?
Vi ho incuriosito? Bene allora entrate e scopritelo!
Bene questa è la mia prima storia a capitolo su Rossana, spero che vi piaccia. Un bacio!

*STORIA REVISIONATA E PUBBLICATA SU AMAZON*
Chiara accusò malamente il colpo, sapendo che lui l’aveva azzeccata in pieno. Era proprio così: oscillante tra i grandi autori che studiava e le banali storielle d’amore su cui sognava – libri di scarse pretese, Harmony, fanfictions -, lei aveva dovuto ammettere che la realtà non poteva mai competere con l’immaginazione, e non era riuscita ad accontentarsi, nella sua esistenza. Così, aveva finito per non avercela quasi, un’esistenza: pochissimi amici, con cui non usciva molto, poche relazioni naufragate di fronte alla sua incapacità di amare gli uomini di carne come amava quelli di carta, poco di tutto. Tranne che di parole. E di amore, che finiva per riversare sulle parole.