AU [FrUK]
"-Fingiti il mio ragazzo.
Francis, se possibile, divenne ancora più confuso.
Alzò un sopracciglio incredulo e chiese –Sei ubriaco, Arthur?
-Ti prego."

"Lo stava guardando con un odio tale da spaccargli la testa. Come si poteva essere così irrazionali? Sarebbe morto, lui, l'Idiota. Annabeth ne era certa. E mentre erano lì, nascosti in un vulcano, Annabeth stava pensando di mollargli un pugno in faccia per farlo rinsavire. Aveva quell'aria convinta e sicura, ma lei sapeva meglio di lui che non aveva un piano."
Conosciamo tutti il punto di vista della storia da parte di Percy Jackson, ma quello di Annabeth?
Insomma, pensava che il suo migliore amico fosse morto, che la profezia si fosse avverata, e che l'amore di cui parlava quest'ultima fosse proprio Percy. Cosa può aver provato Annabeth, in quelle due settimane in cui Percy è rimasto sull'isola di Ogigia e lei, non solo stava elaborando il lutto, ma stava anche elaborando il fatto che Percy fosse qualcosa di più di un amico? E no, non intendo il suo migliore amico. Ed ecco che è nata questa storia, che racconta cosa è successo da quel bacio rubato fino al "funerale" di Percy.

AU [Gerita|Spamano|FrUK|Dennor|PruCan|Ameripan|LietPol|Rochu]
018. « è quello che penso sia? » -LietPol
025. « cosa c’è di sbagliato in te? » -Rochu
039. « vuoi sposarmi? » -Spamano
047. « ti ha fatto male? » -PruCan
078. « ora stai con me? » -DenNor
086. « perché sei nudo? » -FrUK
101. « è il nostro anniversario? » -Ameripan
116. « mi abbracci? » - Gerita

[Solangelo][AU]
Nico si voltò verso la parte di tavolo occupata da Jason, Reyna, Bianca e Hazel che sorrisero complici.
- Sorpresa! – esclamarono tutti in coro
Strinse il bordo della tavolata fino a sbiancarsi le nocche, si stava mordendo le labbra, non poteva essere veramente lui.

“Scritta per il contest Home sweet Home indetto dalla pagina facebook Axis Powers Hetalia - Italian Fans.
Quella scena si ripeteva quasi ogni giorno. C’era però qualcos' altro che intristiva Jago, erano le uscite. Se prima della quarantena era bellissimo uscire fuori, per giocare, per fare pipì o anche solo per una passeggiata ora era diventato un supplizio. Il suo padrone spagnolo, prima di uscire, era costretto dal suo compagno a mettersi mascherina, guanti e a tenersi lontano da tutto e tutti.

AU [Dennor]
EXTRA di "Twins"
"Fu Mathias il primo a parlare, con la sua voce squillante fu il primo a prendere la parola urlando –Lukas! Mi dispiac…
Non riuscì a continuare, perché nonostante Lukas avesse un tono molto più basso e fosse meno appariscente dell’altro si era comunque sporto in avanti, aveva allungato una mano verso il suo viso e dandogli una leggera carezza aveva semplicemente sussurrato –Ti amo."

Arrendersi non significa sempre essere deboli; a volte significa essere forti abbastanza da lasciar perdere.
(Marilyn Monroe)

[DaiSuga]
***
Tratto dal testo:
La squadra era già stata salutata con la promessa di rincontrarsi in futuro. Magari ai nazionali, perché, Daichi ne era certo, la Karasuno sarebbe diventata invincibile ancora una volta.
La via per casa era libera, quel pomeriggio non passava nessuno neppure in bicicletta. Al suo fianco, Sugawara proseguiva con un sorrisetto un po’ triste sulle labbra e gli occhi più enigmatici che gli avesse mai visto. Il silenzio più teso che vi fosse mai stato fra loro li accompagnava fin dall’inizio.
L’incrocio dove le loro strade si sarebbero divise per sempre si avvicinava sempre di più. In quel momento, Daichi si rende conto che non è pronto per affrontare un addio. Non in quel momento. Non con Suga.

"[...]Che poi, chi aveva bisogno di Antonio? Lui poteva passare tranquillamente il Natale da solo. Vade retro Alfred con il suo bisogno compulsivo di ubriacarsi ad ogni festività o Hanne che improvvisamente ci teneva ad invitarlo a casa sua con i fratelli (che sputavano sempre quando aprivano bocca) o Feliciano a cui- beh, a Feliciano non poteva dire di no.
Suo fratello era davvero la petulanza in persona; ma in questo aveva sbagliato lui. Non doveva dirgli di Antonio, non doveva proprio rispondere alle sue telefonate. Se lo avesse fatto ora non sarebbe in Germania, a gelarsi il culo, mentre suo fratello si sbaciucchiava il fidanzato tedesco in cucina.[...]"
[ Romano-centric | Human!AU | Calendario dell'Avvento ]

AU [solangelo]
"-Posso mettere una maschera?
Hazel alzò gli occhi al cielo alla richiesta del fratello, ma non troppo perché non voleva sbavare il trucco che stava sistemando sul suo viso.
-Se ti dico di si verrai alla festa?
Nico alzò le spalle –Non credo di avere altre alternative."

Questa os è stata scritta per il WritOber indetto da Fanwriter.it
***
Tratto dalla storia:
I baci infuocati e le palpatine ammiccanti erano stati solo una reale conseguenza di tutta l’adrenalina accumulata durante l’allenamento.
Avevano aspettato che gli altri se ne fossero andati, tanto toccava sempre ai primini sistemare la palestra.
Avevano mandato via in anticipo anche Tsukishima e Yamaguchi rifilandogli una scusa banale alla quale solo il più ingenuo dei due aveva creduto.
Kei infatti li aveva guardati in quel suo modo altezzoso e spocchioso che di solito faceva arrabbiare Kageyama. Li aveva giudicati silenziosamente e gli aveva suggerito con lo sguardo un “non me la date a bere.”

Molti strani clienti passano dalla piccola sartoria di Romano. Alcuni gli stanno proprio sui nervi, altri potrebbe quasi sopportarli.
[Human!AU][Accenni Spamano]

Questa storia partecipa al #Writober2019 di Fanwriter.it
Prompt: WEBCAM
A causa dell'enorme mole di lavoro che asfissia le due nazioni, Italia e Germania non hanno potuto vedersi per molto tempo. La distanza che li separa ha nutrito l'urgenza di vedersi al punto che i due amanti decidono di affidarsi alla tecnologia per avere qualche momento assieme. La scelta si rivela azzeccata.

[UshiTen]
***
Tratto dalla storia:
La madre e la nonna gli avevano caldamente raccomandato di prendere la macchina e farsi accompagnare dall’autista, ma lui aveva prontamente rifiutato pensando che una camminata e l’aria tiepida del mattino lo avrebbero aiutato a svegliarsi un po’. O quantomeno a riattivare il cervello prima che la campana suonasse annunciando l’inizio delle lezioni.
E poi, a dirla tutta, se fosse andato in macchina, l’autista non avrebbe mai allungato la strada per passare davanti al fornaio vicino alla stazione dove solitamente Satori Tendo comprava il pane prima di andare a scuola.
Ormai, da qualche giorno a quella parte, Wakatoshi cambiava volutamente strada, partiva prima da casa per arrivare comunque puntuale a scuola e nel frattempo fingeva di aver incontrato Tendo per caso passando di lì.
Non aveva ancora ragionato bene sul perché continuasse a fare quello strano percorso e a favorire i carboidrati piuttosto che una bella corsa mattutina.
Era una persona d’istinto, Wakatoshi. Semplice e diretta. In seguito andava chiedendosi i motivi dietro le sue azioni, ma sul momento agiva secondo bisogno.
E il suo bisogno principale in quel momento era vedere Satori Tendo.

AU [Spamano|FrUK|PruCan| Accenni Gerita]
"-Va bene, sei ufficialmente il nostro nuovo coinquilino, finché non ci tiri brutti scherzi.
Antonio non poté fare a meno di sorridere –Ho 25 anni, direi che sono abbastanza grande per gli scherzi.
...
-Quindi sei uno spagnolo che sta andando ad abitare con un tedesco, un inglese e un italiano, sembra l’inizio di una barzelletta."